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CRONACA

Ispica, minaccia la compagna con un’arma giocattolo: denunciato 51enne modicano


I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, congiuntamente ai colleghi della Stazione di Ispica, hanno denunciato in stato di libertà un 51enne modicano, ma residente nella città di Ispica, addetto all’interno di un noto supermercato dell’area ispicese, per i reati di minaccia aggravata, violenza privata, detenzione e porto abusivo di armi o strumenti atti ad offendere.
L’uomo, a seguito di un’accesa discussione con la compagna, l’ha minacciata con una pistola, costringendola a recarsi all’interno della Stazione di Ispica per mettersi al sicuro.

L’interessato, conscio dell’improprio gesto, ha rincorso la donna e si è recato anch’egli nel presidio dell’Arma, al fine di fornire le motivazioni del suo gesto. I militari, evitando il contatto tra i protagonisti della vicenda, hanno subito sottoposto a perquisizione personale l’autovettura con cui l’uomo era giunto in caserma, rinvenendo l’arma con cui la donna era stata minacciata, per l’esattezza una pistola di libera vendita “a salve”, nonché delle mazze ferrate cinesi. Valutata la situazione e considerata l’evidente intenzione dell’interessato di creare uno stato di ansia e sofferenza psichica nella donna mediante la commissione di un insano gesto, gli operanti, con l’ausilio della pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Modica, hanno esteso la perquisizione anche alla sua abitazione.

Pertanto, i controlli anche in questo caso hanno avuto esito positivo, in quanto sono stati rinvenuti due fucili da caccia, appartenenti al defunto padre, il cui possesso non era mai stato denunciato. Per tutte queste risultanze, i militari hanno proceduto a denunciare l’uomo per la grave minaccia commessa nei confronti della donna, per il porto abusivo di strumenti atti ad offendere, nonché per la detenzione abusiva di armi.

I militari della Compagnia di Modica, presenti in maniera costante sul territorio per accertare violazioni di carattere penale e garantire la finalità preventiva dei suoi servizi esterni, hanno interrotto e messo fine ad un atteggiamento che poteva degenerare in una violenza ancora più grave, che avrebbe potuto mettere a repentaglio l’incolumità della donna. Il presidio dell’Arma, anche in questo caso, è divenuto il luogo dove la vittima ha ritenuto di potersi sentire al sicuro, obiettivo che l’Arma persevera in maniera concreta quotidianamente

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CRONACA

Siracusa: denunciati un 36enne trovato con un coltello a serramanico e un 40enne per guida in stato di ebbrezza

Incessante l’attività di controllo del territorio da parte dei Carabinieri di Siracusa: i Carabinieri della Sezione Radiomobile, a seguito di un controllo alla circolazione stradale, hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria un 36enne, pregiudicato per reati contro il patrimonio, che nascondeva nel vano porta oggetti della propria autovettura un coltello a serramanico.

Un 40enne con precedenti di polizia è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza poiché, durante il controllo, mentre si trovava alla guida della propria autovettura, si è rifiutato di sottoporsi all’accertamento preliminare dello stato di alterazione alcolica. All’uomo è stata revocata la patente, decurtati 20 punti e il veicolo sequestrato ai fini della confisca.

È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.

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CRONACA

Catania, scoperta una sala giochi abusiva in un circolo privato: elevate sanzioni per 132mila euro

Un blitz della Polizia di Stato in un circolo privato di via Canfora ha permesso di scoprire una sala giochi allestita senza alcuna autorizzazione e in violazione delle norme di settore.

L’intervento si inserisce nell’ambito delle attività predisposte dal Questore di Catania per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo illegale e della ludopatia.

Sono stati gli agenti della Squadra Amministrativa della Divisione PAS della Questura a monitorare attentamente i movimenti attorno al circolo privato, ritenendo particolarmente fondato il sospetto di un’attività illecita svolta all’interno. L’osservazione scrupolosa dell’intera zona ha assicurato il successo dell’operazione dei poliziotti che, nel momento dell’intervento, sono riusciti a bypassare il sofisticato sistema di videosorveglianza, installato dai responsabili del circolo, evidentemente, per impedire qualsivoglia tipologia di controllo delle Forze di Polizia.

Una volta all’interno, gli agenti della Squadra Amministrativa della Divisione PAS hanno ispezionato i locali scovando ben 12 apparecchi elettronici destinati al gioco, sapientemente celati nel circolo. Le apparecchiature sono risultate del tutto irregolari perché appartenenti alla categoria vietata dalla normativa vigente; infatti erano prive del necessario nulla osta da parte dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli e non collegate alla rete nazionale per il pagamento erariale.

I poliziotti hanno proceduto a sequestrare tutte le apparecchiature e hanno elevato nei confronti dei titolari del circolo sanzioni amministrative per un totale di 132 mila euro.

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CRONACA

Castelvetrano, aggrediscono un connazionale e lo abbandonano in strada privo di sensi: denunciati

I Carabinieri della Compagnia di Castelvetrano hanno denunciato 4 persone di nazionalità straniera di età compresa tra 18 e 42 anni responsabili di una violenta aggressione ai danni di un connazionale.

I Carabinieri sono intervenuti nel centro abitato, a seguito di segnalazione al 112, di un uomo privo di sensi accasciato sul ciglio della strada. L’uomo, un tunisino di 28 anni, sarebbe stato aggredito da connazionali che con calci, pugni e bastonate gli avevano cagionato traumi e fratture al viso e al corpo (giudicate guaribili con prognosi di 30 giorni), allontanandosi subito dopo l’azione delittuosa.

Gli autori sono stati identificati grazie alla visione delle immagini di videosorveglianza urbana e alle testimonianze raccolte.

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