Connect with us

CRONACA

Riposto, detenuto ai domiciliari ma pusher stakanovista: arrestato dai Carabinieri

L’intensificazione dei servizi di contrasto alla criminalità in concomitanza della stagione estiva, con il correlato esponenziale aumento della popolazione turistica nella cittadina di Riposto, ha consentito ai Carabinieri della locale Stazione di arrestare in flagranza un pregiudicato 22enne del posto, responsabile di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

La costante attività info investigativa dei militari li aveva indirizzati su quel giovane, detenuto ai domiciliari per una precedente condanna in materia di droga, descritto invece dalle “voci di paese” come un attivissimo pusher.

I Carabinieri lo hanno pertanto tenuto d’occhio e, quando hanno notato nei pressi della sua abitazione aggirarsi un altro pregiudicato di loro conoscenza, hanno intuito che era il momento propizio per effettuare un controllo più approfondito in quella casa.

Ne hanno così circondato il perimetro intorno alle 15.30, controllandone soprattutto le aperture, prevedendo, a ragion dovuta poi, che potesse tentare di disfarsi di qualcosa magari lanciandola dalle finestre. In effetti, ciò che è realmente successo quando i Carabinieri si sono presentati alla sua porta, lasciando però i loro colleghi nascosti intorno ad osservare le sue mosse.

Il giovane, infatti,  è stato visto aprire repentinamente una finestra e lanciare un involucro di plastica nel giardino dell’antistante condominio, nonché nascondere un altro incarto tra i vasi di una fioriera sospesa al muro.

I Carabinieri, che si trovavano all’esterno, hanno subito recuperato quell’involucro tra la vegetazione, trovandovi al suo interno varie bustine con 115 grammi complessivi di cocaina, 7 grammi di crack ed un bilancino di precisione.

Il 22enne però, ignaro del rinvenimento della droga da parte dei Carabinieri e prima che iniziassero la perquisizione dentro la sua abitazione, ha invece loro dichiarato di non detenere alcuna droga salvo, di lì a poco, ammettere suo malgrado le proprie responsabilità quando un militare gli ha mostrato la sostanza stupefacente appena scovata. Durante la perquisizione, inoltre, gli investigatori hanno recuperato, nascosto invece tra i vasi della fioriera, ulteriori 13 grammi di crack.

Il giovane, su disposizione del magistrato è stato associato al carcere di Piazza Lanza e, in sede di convalida, l’Autorità Giudiziaria ha emesso un provvedimento cautelare a seguito del quale permarrà in carcere.

Continua a leggere

CRONACA

Truffa bancaria ad una 64enne catanese: incastrati due giovani grazie alle indagini della Polizia

Hanno architettato un vero e proprio piano criminale per truffare una donna catanese di 64 anni, riuscendo a rubare ben 3600 euro prelevandoli direttamente dal suo conto corrente.

I truffatori, due giovani di 30 e 23 anni, entrambi residenti in Campania, sono stati individuati dalla Polizia di Stato e denunciati in concorso per il reato di truffa.

La donna è stata contattata telefonicamente dai sedicenti operatori per informarla di presunte transazioni bancarie in uscita, operate, proprio in quel momento, sul suo conto.

La preoccupazione suscitata dai due ha fatto breccia nell’ignara vittima del “phishing” che si è affidata al falso operatore per bloccare le operazioni millantate.

Per rassicurarla e per salvaguardare i suoi risparmi, i truffatori le hanno suggerito di fornire il codice cliente e il pin del conto in modo da consentire un intervento diretto sul conto. Per avvalorare questa soluzione, i truffatori hanno inviato due sms nel cellulare della vittima, spacciandoli per comunicazioni ufficiali della sua banca. Nel primo messaggio, hanno fornito un codice identificativo e, persino, un nominativo, falso, del presunto operatore bancario autorizzato ad intervenire mentre nel secondo sms la titolare del conto veniva illusa della positiva conclusione della procedura.

Nel frattempo, i due truffatori riuscivano a rubare dal conto della catanese, disponendo tre distinti bonifici istantanei, ciascuno di 1200 euro, verso due conti correnti differenti. L’operazione ha generato una notifica, questa volta reale, ricevuta dalla donna sul suo cellulare. A quel punto, contattato il call center della propria banca e interloquendo con un vero operatore, la 64enne ha scoperto di essere stata vittima della truffa e ha chiesto aiuto agli agenti del Commissariato “Borgo Ognina”. I poliziotti hanno raccolto la querela della donna e, immediatamente, hanno avviato le indagini per cercare di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e di individuare i truffatori.

Grazie all’analisi dell’utenza telefonica e dei conti correnti verso i quali i due giovani avevano effettuato i bonifici, gli agenti di “Borgo Ognina” sono riusciti a risalire in modo certo all’identità del 30enne, con precedenti di frode informatica e truffa, e del 23enne, noto per spaccio di sostanze stupefacenti, per poi denunciarli all’Autorità giudiziaria per il reato di truffa in concorso.

Per contrastare i tentativi di frode, la Polizia di Stato invita alla massima attenzione quando si viene contattati telefonicamente da sedicenti operatori bancari ai quali non bisogna mai fornire informazioni sul numero di conto corrente, carta di credito, codice cliente e password e, quando si ha il concreto dubbio di essere stati vittima di una possibile truffa, è opportuno contattare immediatamente la propria banca, tramite i canali di comunicazione ufficiali e rivolgersi alla Polizia.

Continua a leggere

CRONACA

Catania: quattro nuovi funzionari della Polizia di Stato assegnati alla locale Questura

Il Questore di Catania, Giuseppe Bellassai, ha ricevuto i nuovi funzionari della Polizia di Stato recentemente assegnati al capoluogo etneo.

A seguito degli avvicendamenti ministeriali sono quattro i funzionari giunti a Catania.

Le nuove forze, che si aggiungono all’organico preesistente, hanno consentito al Questore di riorganizzare alcuni uffici.

In particolare, il Vice Questore Alessandro D’arrigo, che proviene dalla Questura di Caltanissetta, assume la dirigenza del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Caltagirone.

Il Vice Questore Aggiunto Giulia Guarino è stata assegnata all’Ufficio di Gabinetto, quale funzionario addetto. Dopo aver frequentato l’Istituto Superiore di Polizia a Roma, è stata assegnata alla Questura di Siracusa dove ha ricoperto l’incarico di dirigente del Commissariato di PS “Ortigia” e funzionario addetto all’Ufficio Immigrazione e alla Squadra Mobile. Successivamente ha diretto l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Siracusa.

Il Commissario Capo Vincenzo Saitta, lascia la dirigenza del Commissariato di pubblica sicurezza di “Caltagirone” nelle mani del Vice Questore Alessandro D’Arrigo, per assumere l’incarico di funzionario addetto all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico. Precedentemente ha ricoperto gli incarichi di dirigente dell’Ufficio Immigrazione, Personale e Tecnico Logistico, dell’U.P.G.S.P. della Questura di Vibo Valentia.

Il Commissario Elena Barraco, laureata in Giurisprudenza, dopo aver frequentato l’Istituto Superiore di Polizia, come primo incarico, è stata assegnata alla Questura di Catania e ricopre l’incarico di funzionario addetto all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico

Ai nuovi funzionari va l’augurio di buon lavoro del Questore e di tutti i poliziotti catanesi.

Continua a leggere

CRONACA

Operazione “Trinacria 2024”: denunciate 13 persone e sequestrati fucili e cinghiali uccisi

Tredici persone sono state denunciate, alla procura di Agrigento, per esercizio di caccia con mezzi non consentiti, porto abusivo di armi e attività venatoria in periodo non consentito.

Sequestrati anche 8 fucili e due cinghiali morti che verranno messi a disposizione dell’Asp per gli obbligatori esami autoptici per la profilassi della peste suina.

Si è conclusa in queste ore l’operazione denominata “Trinacria 2024” del reparto Operativo – sezione operativa antibracconaggio e reati in danno agli animali del raggruppamento carabinieri Cites di Roma, coordinata dal Centro anticrimine natura carabinieri Agrigento, con il supporto della compagnia di Cammarata.

L’operazione – frutto di diversi appostamenti e verifiche, a qualsiasi ora del giorno e della notte, – è stata fatta nel territorio montano di Cammarata per reprimere fenomeni di bracconaggio nelle zone che ricadono all’interno anche di aree protette.

Continua a leggere

Notizie più lette