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CRONACA

Tempesta affonda un megayacht a vela nel palermitano: un morto e 6 dispersi

Una tromba d’aria e un temporale alle 4 del mattino sconvolgono la zona di Santa Flavia, nel mare di Bagheria, e il Bayesian, una barca a vela di 56 metri, battente bandiera del Regno Unito, con scafo e sovrastruttura in alluminio e ponti in teak, in rada a Porticello è affondato in un lampo trascinando in acqua i 12 passeggeri e i 10 membri dell’equipaggio, alcuni non hanno fatto in tempo a uscire dalle proprie cabine.

Sono state salvate 15 persone, un uomo, il cuoco di bordo Ricardo Thomas, è morto e il suo corpo è stato recuperato e sei persone sono disperse: quattro britannici e due americani. Tra loro anche il tycoon britannico Mike Lynch, 59 anni con la figlia diciottenne Hannah.

L’imprenditore è cofondatore della multinazionale dell’informatica Autonomy, fondatore di Invoke Capital e della società di sicurezza informatica Darktrace ed è conosciuto come il ‘Bill Gates britannico’.
Lo yacht a vela sarebbe intestato alla società Revtom, registrata sull’isola di Man, la cui amministratrice sarebbe la moglie del tycoon, Angela Bacares, che è tra le persone salvate. 

Gli ospiti sarebbero tutti dipendenti delle società di Lynch in viaggio premio. Le ricerche dei dispersi sono cominciate dall’alto, con alcuni velivoli, mentre andranno nel fondale a 50 metri di profondità, dove giace il Bayesian, i subacquei della Guardia Costiera di Messina e gli speleo sommozzatori dei Vigili del fuoco provenienti da Roma, da Sassari e da Cagliari.
Una passeggera britannica Charlotte Golunski, 35 anni, in mare è riuscita ad afferrare la figlia di un anno Sofia salvandola. Entrambe stanno bene così come il padre della bimba James Emsilie, 35 anni. La donna racconta quei terribili istanti: “Per due secondi ho perso la bimba in acqua, poi l’ho subito riabbracciata tra la furia delle onde. L’ho tenuta forte, stretta a me, mentre il mare era in tempesta. In tanti urlavano.

Per fortuna si è gonfiata la scialuppa di salvataggio e in 11 siamo riusciti a salirci sopra. E’ stato terribile. In pochi minuti la barca è stata investita da un fortissimo vento ed è affondata poco dopo”.
Dieci persone sono state portate in ospedale per escoriazioni e ferite non gravi che sono state suturate.

La videocamera del risto-pub Baia Santa Nicolicchia, proprio davanti al porticciolo del borgo marinaro, mostra che alle 4.05 si scatena un inferno di vento e pioggia che porta via tavoli, sedie e vasi con piante dalla terrazza esterna. E poco dopo si sarebbe scatenato il tornado che ha fatto colare a picco la Bayesian che ora si trova sul fondo del mare coi suoi serbatoi contenenti oltre 18 mila litri tra combustibile e olii.

Secondo alcune testimonianze il vento avrebbe rotto l’albero dello yacht (75 metri in alluminio il più alto del mondo), questo avrebbe fatto inclinare l’imbarcazione che sarebbe stata rapidamente riempita d’acqua.

Accanto all’imbarcazione con stazza lorda di 473 tonnellate, costruita dal cantiere Perini navi Viareggio nel febbraio 2008, e progettata per viaggi di lusso, c’era un altro veliero olandese il “Sir Robert Baden Powell” ed è stato proprio l’equipaggio di questa imbarcazione a salvare le persone finite in acqua. Karsten Börner, il comandante della nave olandese racconta quei momenti drammatici: “Stavamo pianificando di andare al porto dell’Arenella a Palermo ma siamo stati investiti da una tempesta abbiamo provato a tenere la posizione con i motori accesi. Poi abbiamo capito che la barca accanto alla nostra non c’era più.

Abbiamo visto una razzo rosso di segnalazione provenire dalla zona della barca, così io e il mio primo ufficiale siamo saliti sul tender e siamo andati a prestare soccorso: abbiamo recuperato i naufraghi, compresa una bambina. Dopo avere lanciato l’allarme sono arrivate anche le unità della Guardia costiera”.

La capitaneria di porto dice che “i primi naufraghi, recuperati dapprima da un’imbarcazione presente nelle immediate vicinanze, sono poi stati portati a terra da 4 mezzi navali della Guardia Costiera, intervenuti sul luogo del naufragio da Porticello, Termini Imerese e Palermo”. Pietro Asciutto, pescatore di Porticello racconta: “Ero a casa quando c’è stata la tromba d’aria. Ho chiuso subito tutte le finestre. Poi ho visto l’imbarcazione, aveva un solo albero, era molto grande. L’ho vista affondare all’improvviso. Credo che la tromba d’aria sia arrivata da Porticello”.
La procura di Termini Imerese ha aperto un’inchiesta.

Bisognerà capire come sia stato possibile che un’imbarcazione moderna, lussuosa ristrutturata nel 2020 sia potuta colare a picco in pochi istanti mentre altre imbarcazioni anche vicine non hanno subito danni.

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CRONACA

Siracusa: denunciati un 36enne trovato con un coltello a serramanico e un 40enne per guida in stato di ebbrezza

Incessante l’attività di controllo del territorio da parte dei Carabinieri di Siracusa: i Carabinieri della Sezione Radiomobile, a seguito di un controllo alla circolazione stradale, hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria un 36enne, pregiudicato per reati contro il patrimonio, che nascondeva nel vano porta oggetti della propria autovettura un coltello a serramanico.

Un 40enne con precedenti di polizia è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza poiché, durante il controllo, mentre si trovava alla guida della propria autovettura, si è rifiutato di sottoporsi all’accertamento preliminare dello stato di alterazione alcolica. All’uomo è stata revocata la patente, decurtati 20 punti e il veicolo sequestrato ai fini della confisca.

È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.

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CRONACA

Catania, scoperta una sala giochi abusiva in un circolo privato: elevate sanzioni per 132mila euro

Un blitz della Polizia di Stato in un circolo privato di via Canfora ha permesso di scoprire una sala giochi allestita senza alcuna autorizzazione e in violazione delle norme di settore.

L’intervento si inserisce nell’ambito delle attività predisposte dal Questore di Catania per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo illegale e della ludopatia.

Sono stati gli agenti della Squadra Amministrativa della Divisione PAS della Questura a monitorare attentamente i movimenti attorno al circolo privato, ritenendo particolarmente fondato il sospetto di un’attività illecita svolta all’interno. L’osservazione scrupolosa dell’intera zona ha assicurato il successo dell’operazione dei poliziotti che, nel momento dell’intervento, sono riusciti a bypassare il sofisticato sistema di videosorveglianza, installato dai responsabili del circolo, evidentemente, per impedire qualsivoglia tipologia di controllo delle Forze di Polizia.

Una volta all’interno, gli agenti della Squadra Amministrativa della Divisione PAS hanno ispezionato i locali scovando ben 12 apparecchi elettronici destinati al gioco, sapientemente celati nel circolo. Le apparecchiature sono risultate del tutto irregolari perché appartenenti alla categoria vietata dalla normativa vigente; infatti erano prive del necessario nulla osta da parte dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli e non collegate alla rete nazionale per il pagamento erariale.

I poliziotti hanno proceduto a sequestrare tutte le apparecchiature e hanno elevato nei confronti dei titolari del circolo sanzioni amministrative per un totale di 132 mila euro.

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CRONACA

Castelvetrano, aggrediscono un connazionale e lo abbandonano in strada privo di sensi: denunciati

I Carabinieri della Compagnia di Castelvetrano hanno denunciato 4 persone di nazionalità straniera di età compresa tra 18 e 42 anni responsabili di una violenta aggressione ai danni di un connazionale.

I Carabinieri sono intervenuti nel centro abitato, a seguito di segnalazione al 112, di un uomo privo di sensi accasciato sul ciglio della strada. L’uomo, un tunisino di 28 anni, sarebbe stato aggredito da connazionali che con calci, pugni e bastonate gli avevano cagionato traumi e fratture al viso e al corpo (giudicate guaribili con prognosi di 30 giorni), allontanandosi subito dopo l’azione delittuosa.

Gli autori sono stati identificati grazie alla visione delle immagini di videosorveglianza urbana e alle testimonianze raccolte.

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