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CRONACA

Catania, soccorsi in mare e controlli lungo la costa: soccorsa un’imbarcazione con un ferito a bordo

 

È particolarmente intenso il bilancio dell’attività svolta nell’ultima settimana dagli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Catania.

Come ormai avviene dall’inizio della stagione estiva, i poliziotti, addestrati al soccorso in mare, pattugliano l’intera fascia costiera catanese, come disposto dal Questore per assicurare la sicurezza e la tranquillità dei bagnanti, tra cittadini e turisti che, in queste settimane, affollano le zone balneari.

Il servizio viene svolto costantemente sia in mare che nelle spiagge e nei solarium per verificare il rispetto di tutte le prescrizioni previste dalla legge a garanzia della sicurezza dei bagnanti, come pure per fronteggiare situazioni di soccorso in acqua.

Sul fronte delle irregolarità riscontrate e prontamente sanzionate, i poliziotti in servizio di vigilanza costiera nell’Area marina protetta di Aci Castello hanno notato un natante fermo in prossimità della costa con quattro persone a bordo. Una volta raggiunto lo scafo, è stato contestato al conduttore l’illecito amministrativo per essere ancorato ad una distanza inferiore ai 150 metri dalla costa su costa a picco (84,5 metri), comminando una sanzione di 229,50 euro. Negli stessi momenti, in mare vi era la presenza di numeri bagnanti, elemento, questo, che sottolinea maggiormente la pericolosità della condotta tenuta. Anche per questa circostanza, le contestazioni sono state svolte presso il porticciolo di Aci Castello, per ragioni di sicurezza. Analoga vicenda nel tratto di mare antistante il viale Artale Alagona dove i poliziotti hanno notato un natante in sosta proprio davanti alla costa. Identificato il conducente e gli altri occupanti, è stata comminata la stessa sanzione di 229,50 euro perché ancorato ad una distanza inferiore a 150 metri su costa a picco (16 metri).

Per quanto riguarda, invece, il controllo sulle dotazioni di sicurezza e sulla posizione degli addetti al salvataggio, gli agenti hanno controllato un lido della Scogliera dove non hanno trovato i bagnini, né in spiaggia, nelle postazioni previste, né sulla battigia, nonostante la presenza di numerosi bagnanti, tra cui minori e persone anziani.

Dopo circa dieci minuti dall’arrivo della Polizia, sono giunti sia il personale addetto al salvataggio che uno dei titolari dello stabilimento balneare. Ai poliziotti, entrambi i bagnini hanno provato a giustificarsi spiegando di essersi allontanati per pulire l’interno della struttura dopo la caduta di cenere vulcanica. Ai due è stato contestato l’illecito amministrativo in violazione dell’art. 12 dell’Ordinanza di Sicurezza Balneare della Capitaneria di Porto di Catania, elevando una sanzione pari a 1032 euro.

Tra gli interventi più significativi degli ultimi giorni, i poliziotti in servizio con le moto d’acqua hanno raccolto la richiesta di soccorso in mare, lanciato da un’imbarcazione mentre si trovava in navigazione nello specchio di mare antistante Vaccarizzo.

In particolare, la nota radio faceva riferimento ad un cabinato con un numero imprecisato di persone a bordo, una delle quali gravemente ferita alla testa. Nonostante il forte vento e il mare molto mosso, i poliziotti della Questura si sono subito attivati e a bordo delle moto d’acqua si sono messi sulle tracce della barca a vela, intravista in prossimità dei villaggi di Vaccarizzo.

Le moto d’acqua della Polizia sono state affiancate da un battello della Guardia Costiera e, congiuntamente, hanno raggiunto l’imbarcazione segnalata dalla Sala Operativa. Il comandante ha riferito ai poliziotti della persona ferita a bordo, caduta poco prima all’interno di una cabina. Per prestare un primo soccorso, i poliziotti sono riusciti ad avvicinarsi al comandante della barca a vela per consegnare del ghiaccio sintetico, fornito dalla Guardia Costiera, per poi scortare l’imbarcazione fino all’imboccatura del Porto di Catania dove l’uomo ferito sarebbe stato medicato dal personale del 118 nel frattempo allertato dalla Sala Operativa.

Dopo un’ora di navigazione, nonostante le difficoltà dovute alle condizioni del mare, con onde alte, in molti casi, due metri, i poliziotti hanno supportato la Guardia Costiera nelle fasi di trasbordo del ferito che, una volta attraccati alla banchina del porto, è stato consegnato ai sanitari per il trasferimento al Pronto Soccorso del Policlinico.

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CRONACA

Catania, modificava pistole a salve per renderle funzionanti e letali: 45enne arrestato

Nove pistole, alcune delle quali a salve ma modificate per renderle funzionanti e letali, sono state sequestrate a Catania dai carabinieri nell’abitazione del quartiere di Librino di un 45enne.

L’uomo, che è stato arrestato per detenzione di armi clandestine, detenzione abusiva di munizioni e ricettazione si sarebbe specializzato nell’alterare le pistole a salve che, trasformate in armi capaci di sparare proiettili, avrebbe poi rivenduto alla criminalità. Su disposizione dell’autorità giudiziaria, che ne ha convalidato l’arresto, è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza.

Le armi erano nascoste nel cassetto di una parete attrezzata del salotto in cui sono stati trovati anche diversi arnesi come trapani con punte piccole, potenzialmente idonei a smontare parti d’armamento. Le armi sequestrate sono una una pistola semiautomatica Beretta 8000 F Cougar calibro 9×21 con la matricola cancellata completa di caricatore; una pistola a salve marca ATAK modello Zoraki 917T calibro 9 mm la cui canna era stata sostituita in modo da poter esplodere i proiettili calibro 9 corto con 13 proiettili nel caricatore; una pistola a salve marca Blow modello tr-914 calibro 9mm con la canna modificata.

Le modifiche apportate ad altre sei pistole a salve, tra cui 3 revolver calibro 9 mm e 3 semiautomatiche calibro 8 mm, avevano riguardato invece la foratura e il taglio della canna, la sostituzione di altri congegni come la culatta otturatore, il mirino e il grilletto, o semplicemente la rimozione del tappo rosso. I militari dell’Arma hanno anche trovato un grilletto per pistola revolver munito di innesto metallico che probabilmente sarebbe stato montato su uno dei revolver a salve recuperati.

Sono in corso le indagini per risalire ai clienti del 45enne. Le armi verranno inviate al Risdi Messina per gli accertamenti tecnici.

L’arresto si inserisce in una più ampia e continua azione di contrasto al traffico di armi posta in essere dall’Arma di Catania su tutta la provincia etnea volta a debellare le capacità militari dei clan che solo nel 2024 ha permesso di recuperare 32 pistole, sette fucili automatici, sei mitragliatrici, 15 fucili da caccia, e più di 1.500 munizioni, per un totale di 66 persone tra arrestate e denunciate.

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CRONACA

Catania, treno imbrattato alla stazione: siracusano 40enne denunciato dalla Polizia

La Polizia Ferroviaria di Catania ha denunciato in stato di libertà, un quarantenne, originario della provincia di Siracusa, per il reato di deturpamento di un treno regionale con un scritta con della vernice gialla.

In particolare il capotreno di un treno in servizio tra Catania e Siracusa, una volta giunto a destinazione, si è accorto che un vagone del convoglio era stato imbrattato con della vernice, pertanto ha sporto denuncia presso il locale Posto di Polizia Ferroviaria.

Lo scambio di notizie info-investigative tra i diversi presidi della Polizia Ferroviaria della regione ha fatto sì che gli investigatori di Catania risalissero al presunto autore del graffitaggio, ossia un uomo che, il giorno precedente, era stato indicato da alcuni operai come il soggetto che si era impossessato di una latta di vernice gialla e di un rullo impiegati per i lavori per il rifacimento della segnaletica orizzontale all’interno di quella stazione centrale.

Il quarantenne è lo stesso soggetto che la settimana prima era stato deferito all’autorità giudiziaria, sempre dalla Polfer di Catania, per aver imbrattato un pilastro della stazione centrale etnea con una scritta fatta con un pennarello; in quella circostanza gli agenti gli avevano sequestrato 65 matite colorate e 3 pastelli a cera.

La Polizia Ferroviaria attenziona particolarmente il fenomeno del graffitaggio atteso le consistenti ripercussioni economiche, a danno delle ferrovie, che dallo stesso derivano, legate al ripristino dei luoghi e delle cose nonché alla ricaduta sulla cittadinanza in termini di disservizi. Spesso, infatti, i convogli deturpati sono inutilizzabili e ciò può comportare ritardi o soppressioni di corse.

Solo a Catania dall’inizio dell’anno la Polizia Ferroviaria ha denunciato 7 writers, di diversa età e nazionalità, sorpresi ad imbrattare sia treni che infrastrutture ferroviarie.

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CRONACA

Caciotte e occhiali nascosti sotto la maglietta: 37enne autrice dei furti denunciata dalla Polizia

Siamo nella sala delle partenze dello scalo aeroportuale catanese quando una donna, di 37 anni, in attesa del suo volo per la Germania, ha deciso di prendere dei “souvenir”, rubando delle caciotte e un paio di occhiali dagli scaffali di alcuni negozi. Il suo piano, tanto maldestro quanto illegale, è stato interrotto dagli agenti della Polizia di Frontiera di Catania che l’hanno scoperta e denunciata per furto aggravato.

In particolare, dopo aver ricevuto una denuncia di furto da parte del dipendente di uno dei negozi dell’aeroporto “Vincenzo Bellini”, i poliziotti hanno iniziato una attività di indagine che ha portato all’individuazione dell’autrice dei furti.

La sua identificazione è stata possibile attraverso la visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti in aerostazione, che l’hanno registrata mentre si impossessava degli oggetti che non ha pagato prima di uscire dei negozi, così gli agenti sono riusciti a bloccare la donna prima che riuscisse partire alla volta di Memmingen (Germania). 

Negli uffici della Polizia, la 37enne, originaria di Agrigento, ha consegnato agli agenti quello che aveva rubato, prelevando parte della refurtiva anche da sotto la canotta.
Dopo aver acquisito le denunce da parte dei responsabili dei punti vendita interessati, la passeggera è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato mentre il maltolto è stato riconsegnato ai negozianti che hanno espresso gratitudine nei confronti dei poliziotti.

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