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CRONACA

Nascondeva un coltello a serramanico nel marsupio: 45enne denunciato a Piedimonte Etneo

Prosegue senza sosta l’attività dei Carabinieri del Comando Provinciale di Catania per contrastare il fenomeno della detenzione e del traffico di armi clandestine e illegalmente detenute, anche attraverso servizi “su strada” in tutto il territorio del capoluogo etneo.  

Proprio nel corso di una di queste attività di prevenzione e repressione dei reati, i militari della Sezione Radiomobile della Compagnia di Randazzo, hanno denunciato un 45enne randazzese, per “porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere”.

In particolare, la pattuglia del radiomobile, impegnata in un servizio pomeridiano di perlustrazione nel Comune di Piedimonte Etneo, finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati, ha deciso di effettuare un posto di controllo sulla strada Statale 120, trafficato snodo stradale e per l’esattezza al bivio San Gerardo, sia per garantire la circolazione stradale e quindi colpire quelle condotte di guida pericolose per tutti gli utenti della strada, sia per prevenire e contrastare i fenomeni criminali maggiormente diffusi, come la detenzione illegale di armi al fine di incrementare il livello di sicurezza reale e percepita dai cittadini e turisti.

In tale contesto, l’equipaggio, ha visto che un uomo alla guida di una Audi TT, alla vista dei militari dell’Arma fermi sula statale, ha improvvisamente rallentato la marcia facendosi superare dalle auto che lo seguivano. Manovra, questa, che ha allertato, ancor di più, l’attenzione dei Carabinieri che hanno, chiaramente, esposto la paletta intimando al conducente di accostare.

L’uomo, al quale veniva chiesto il motivo della sua strana manovra, non ha dato alcuna spiegazione logica, anzi si è, da subito, mostrato preoccupato per il controllo che stava subendo. Gli investigatori, hanno subito capito che l’autista stava tentando di nascondere qualcosa, pertanto è scattata la perquisizione sia nei suoi confronti che sull’auto. Il motivo di tanta preoccupazione è stato subito svelato, il 45enne aveva nascosto, dentro il marsupio che aveva a tracolla, e quindi di immediato eventuale utilizzo, un coltello a serramanico con una lama della lunghezza di oltre 7 cm con punta, per il quale non ha potuto fornire alcuna giustificazione lecita, anche in considerazione al fatto che la sua attività lavorativa non comporta l’utilizzo di coltelli.

L’uomo, è stato pertanto deferito all’Autorità Giudiziaria, mentre l’arma bianca è stata sequestrata.

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CRONACA

Siracusa: denunciati un 36enne trovato con un coltello a serramanico e un 40enne per guida in stato di ebbrezza

Incessante l’attività di controllo del territorio da parte dei Carabinieri di Siracusa: i Carabinieri della Sezione Radiomobile, a seguito di un controllo alla circolazione stradale, hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria un 36enne, pregiudicato per reati contro il patrimonio, che nascondeva nel vano porta oggetti della propria autovettura un coltello a serramanico.

Un 40enne con precedenti di polizia è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza poiché, durante il controllo, mentre si trovava alla guida della propria autovettura, si è rifiutato di sottoporsi all’accertamento preliminare dello stato di alterazione alcolica. All’uomo è stata revocata la patente, decurtati 20 punti e il veicolo sequestrato ai fini della confisca.

È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.

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CRONACA

Catania, scoperta una sala giochi abusiva in un circolo privato: elevate sanzioni per 132mila euro

Un blitz della Polizia di Stato in un circolo privato di via Canfora ha permesso di scoprire una sala giochi allestita senza alcuna autorizzazione e in violazione delle norme di settore.

L’intervento si inserisce nell’ambito delle attività predisposte dal Questore di Catania per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo illegale e della ludopatia.

Sono stati gli agenti della Squadra Amministrativa della Divisione PAS della Questura a monitorare attentamente i movimenti attorno al circolo privato, ritenendo particolarmente fondato il sospetto di un’attività illecita svolta all’interno. L’osservazione scrupolosa dell’intera zona ha assicurato il successo dell’operazione dei poliziotti che, nel momento dell’intervento, sono riusciti a bypassare il sofisticato sistema di videosorveglianza, installato dai responsabili del circolo, evidentemente, per impedire qualsivoglia tipologia di controllo delle Forze di Polizia.

Una volta all’interno, gli agenti della Squadra Amministrativa della Divisione PAS hanno ispezionato i locali scovando ben 12 apparecchi elettronici destinati al gioco, sapientemente celati nel circolo. Le apparecchiature sono risultate del tutto irregolari perché appartenenti alla categoria vietata dalla normativa vigente; infatti erano prive del necessario nulla osta da parte dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli e non collegate alla rete nazionale per il pagamento erariale.

I poliziotti hanno proceduto a sequestrare tutte le apparecchiature e hanno elevato nei confronti dei titolari del circolo sanzioni amministrative per un totale di 132 mila euro.

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CRONACA

Castelvetrano, aggrediscono un connazionale e lo abbandonano in strada privo di sensi: denunciati

I Carabinieri della Compagnia di Castelvetrano hanno denunciato 4 persone di nazionalità straniera di età compresa tra 18 e 42 anni responsabili di una violenta aggressione ai danni di un connazionale.

I Carabinieri sono intervenuti nel centro abitato, a seguito di segnalazione al 112, di un uomo privo di sensi accasciato sul ciglio della strada. L’uomo, un tunisino di 28 anni, sarebbe stato aggredito da connazionali che con calci, pugni e bastonate gli avevano cagionato traumi e fratture al viso e al corpo (giudicate guaribili con prognosi di 30 giorni), allontanandosi subito dopo l’azione delittuosa.

Gli autori sono stati identificati grazie alla visione delle immagini di videosorveglianza urbana e alle testimonianze raccolte.

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