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CRONACA

Trecastagni, utilizzano un’auto rubata come ”ariete” e tentano un furto con spaccata: colpo sventato dai Carabinieri

Un’operazione fulminea dei Carabinieri del Comando Provinciale di Catania ha sventato un tentativo di furto ai danni di un negozio di telefonia a Trecastagni. Erano circa le 3:30 del mattino quando un cittadino ha allertato i Carabinieri, segnalando dei soggetti sospetti che stavano probabilmente rubando un’auto parcheggiata in strada.

Così la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Acireale, in risposta alla segnalazione dell’allarme, ha immediatamente organizzato e disposto un intervento tempestivo coordinando l’impiego dei servizi esterni dispiegati in un dispositivo di controllo su strada rinforzato, particolarmente focalizzato sulla prevenzione di furti e rapine. Intanto, mentre la pattuglia più vicina si stava recando sul posto per verificare quanto stava accadendo, la Centrale Operativa riceve un’altra telefonata da parte di un altro cittadino che segnalava che dei soggetti stavano cercando di sfondare la vetrata d’ingresso di un negozio di elettronica e telefonia, utilizzando un’auto come ariete.

Tre pattuglie sono state inviate sul posto: due equipaggi – rispettivamente delle Stazioni Carabinieri di Pedara e Trecastagni – e una gazzella del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Acireale.

Grazie alla loro profonda conoscenza del territorio e alla rapidità d’azione, i militari sono giunti sulla scena del crimine in pochi minuti.

Gli ignoti criminali, presumibilmente avvisati dai complici-vedetta, sono riusciti a dileguarsi poco prima dell’arrivo delle pattuglie, ma non hanno potuto portare a termine il loro piano. Sul luogo del tentato furto, i Carabinieri hanno trovato una Fiat 500L rubata poco prima nei dintorni, rivelatasi proprio quella oggetto della prima segnalazione di furto, utilizzata dai delinquenti come “ariete” per sfondare la vetrata d’ingresso del negozio.

L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha impedito che i malviventi potessero portare a compimento il furto nel negozio. Subito dopo, i Carabinieri hanno avviato un’attenta attività investigativa. Sono stati eseguiti rilievi tecnico-scientifici sul veicolo abbandonato, acquisiti i filmati delle telecamere di videosorveglianza e raccolte le testimonianze di chi ha assistito all’accaduto. Questo lavoro investigativo è ora in pieno svolgimento, con l’obiettivo di identificare e assicurare alla giustizia i responsabili di questo grave atto criminoso.

Grazie alla perfetta sinergia tra cittadini ed i reparti dell’Arma, con la loro capacità di intervento rapido e coordinato, è stato evitato un danno significativo, dimostrando ancora una volta l’efficacia della prevenzione e del controllo del territorio da parte dei Carabinieri della Compagnia di Acireale.

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CRONACA

Truffa bancaria ad una 64enne catanese: incastrati due giovani grazie alle indagini della Polizia

Hanno architettato un vero e proprio piano criminale per truffare una donna catanese di 64 anni, riuscendo a rubare ben 3600 euro prelevandoli direttamente dal suo conto corrente.

I truffatori, due giovani di 30 e 23 anni, entrambi residenti in Campania, sono stati individuati dalla Polizia di Stato e denunciati in concorso per il reato di truffa.

La donna è stata contattata telefonicamente dai sedicenti operatori per informarla di presunte transazioni bancarie in uscita, operate, proprio in quel momento, sul suo conto.

La preoccupazione suscitata dai due ha fatto breccia nell’ignara vittima del “phishing” che si è affidata al falso operatore per bloccare le operazioni millantate.

Per rassicurarla e per salvaguardare i suoi risparmi, i truffatori le hanno suggerito di fornire il codice cliente e il pin del conto in modo da consentire un intervento diretto sul conto. Per avvalorare questa soluzione, i truffatori hanno inviato due sms nel cellulare della vittima, spacciandoli per comunicazioni ufficiali della sua banca. Nel primo messaggio, hanno fornito un codice identificativo e, persino, un nominativo, falso, del presunto operatore bancario autorizzato ad intervenire mentre nel secondo sms la titolare del conto veniva illusa della positiva conclusione della procedura.

Nel frattempo, i due truffatori riuscivano a rubare dal conto della catanese, disponendo tre distinti bonifici istantanei, ciascuno di 1200 euro, verso due conti correnti differenti. L’operazione ha generato una notifica, questa volta reale, ricevuta dalla donna sul suo cellulare. A quel punto, contattato il call center della propria banca e interloquendo con un vero operatore, la 64enne ha scoperto di essere stata vittima della truffa e ha chiesto aiuto agli agenti del Commissariato “Borgo Ognina”. I poliziotti hanno raccolto la querela della donna e, immediatamente, hanno avviato le indagini per cercare di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e di individuare i truffatori.

Grazie all’analisi dell’utenza telefonica e dei conti correnti verso i quali i due giovani avevano effettuato i bonifici, gli agenti di “Borgo Ognina” sono riusciti a risalire in modo certo all’identità del 30enne, con precedenti di frode informatica e truffa, e del 23enne, noto per spaccio di sostanze stupefacenti, per poi denunciarli all’Autorità giudiziaria per il reato di truffa in concorso.

Per contrastare i tentativi di frode, la Polizia di Stato invita alla massima attenzione quando si viene contattati telefonicamente da sedicenti operatori bancari ai quali non bisogna mai fornire informazioni sul numero di conto corrente, carta di credito, codice cliente e password e, quando si ha il concreto dubbio di essere stati vittima di una possibile truffa, è opportuno contattare immediatamente la propria banca, tramite i canali di comunicazione ufficiali e rivolgersi alla Polizia.

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CRONACA

Catania: quattro nuovi funzionari della Polizia di Stato assegnati alla locale Questura

Il Questore di Catania, Giuseppe Bellassai, ha ricevuto i nuovi funzionari della Polizia di Stato recentemente assegnati al capoluogo etneo.

A seguito degli avvicendamenti ministeriali sono quattro i funzionari giunti a Catania.

Le nuove forze, che si aggiungono all’organico preesistente, hanno consentito al Questore di riorganizzare alcuni uffici.

In particolare, il Vice Questore Alessandro D’arrigo, che proviene dalla Questura di Caltanissetta, assume la dirigenza del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Caltagirone.

Il Vice Questore Aggiunto Giulia Guarino è stata assegnata all’Ufficio di Gabinetto, quale funzionario addetto. Dopo aver frequentato l’Istituto Superiore di Polizia a Roma, è stata assegnata alla Questura di Siracusa dove ha ricoperto l’incarico di dirigente del Commissariato di PS “Ortigia” e funzionario addetto all’Ufficio Immigrazione e alla Squadra Mobile. Successivamente ha diretto l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Siracusa.

Il Commissario Capo Vincenzo Saitta, lascia la dirigenza del Commissariato di pubblica sicurezza di “Caltagirone” nelle mani del Vice Questore Alessandro D’Arrigo, per assumere l’incarico di funzionario addetto all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico. Precedentemente ha ricoperto gli incarichi di dirigente dell’Ufficio Immigrazione, Personale e Tecnico Logistico, dell’U.P.G.S.P. della Questura di Vibo Valentia.

Il Commissario Elena Barraco, laureata in Giurisprudenza, dopo aver frequentato l’Istituto Superiore di Polizia, come primo incarico, è stata assegnata alla Questura di Catania e ricopre l’incarico di funzionario addetto all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico

Ai nuovi funzionari va l’augurio di buon lavoro del Questore e di tutti i poliziotti catanesi.

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CRONACA

Operazione “Trinacria 2024”: denunciate 13 persone e sequestrati fucili e cinghiali uccisi

Tredici persone sono state denunciate, alla procura di Agrigento, per esercizio di caccia con mezzi non consentiti, porto abusivo di armi e attività venatoria in periodo non consentito.

Sequestrati anche 8 fucili e due cinghiali morti che verranno messi a disposizione dell’Asp per gli obbligatori esami autoptici per la profilassi della peste suina.

Si è conclusa in queste ore l’operazione denominata “Trinacria 2024” del reparto Operativo – sezione operativa antibracconaggio e reati in danno agli animali del raggruppamento carabinieri Cites di Roma, coordinata dal Centro anticrimine natura carabinieri Agrigento, con il supporto della compagnia di Cammarata.

L’operazione – frutto di diversi appostamenti e verifiche, a qualsiasi ora del giorno e della notte, – è stata fatta nel territorio montano di Cammarata per reprimere fenomeni di bracconaggio nelle zone che ricadono all’interno anche di aree protette.

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