CRONACA
Misterbianco, giovane ragazza si perde alla guida della sua auto tra le campagne: soccorsa dai Carabinieri
Non solo prevenzione e repressione dei reati, ma anche soccorso pubblico e protezione civile: ed è in questa ultima, fondamentale, attività che l’Arma di Misterbianco si è distinta ieri pomeriggio, soccorrendo una giovane donna di 23 anni di Sant’Agata Li Battiati.
Erano circa le 17:30 del pomeriggio quando la Centrale Operativa di Catania, tramite il NUE 112, ha ricevuto una chiamata disperata da parte di una ragazza che, in preda al panico, riferiva di essersi persa tra le campagne di Misterbianco a bordo della sua auto, una BMW X3.
La giovane, palesemente agitata, ha spiegato di aver seguito le indicazioni del navigatore, che però l’aveva condotta in una zona impervia, su strade sterrate e senza via d’uscita, e che era rimasta totalmente bloccata nelle manovre.
Momenti di angoscia per la 23enne, sola ed in zona isolata.
L’operatore della centrale, con professionalità e con la necessaria calma, l’ha subito rassicurata telefonicamente chiedendole di inviare la sua posizione tramite un’applicazione di messaggistica, così da poter individuare il punto esatto in cui si trovava e non solo, in considerazione che il telefono della donna era ormai scarico, le venivano chieste anche delle foto dei posti utili per riconoscere la località, nell’eventualità in cui si fosse spento definitivamente il telefono.
Ricevuto il messaggio e le foto, l’intervento e la posizione è stata rapidamente inoltrata alla pattuglia di Misterbianco, già impegnata in un servizio di perlustrazione sul territorio.
Grazie alla profonda e capillare conoscenza delle località del comune di Misterbianco ed in particolare della zona interessata, con notevoli difficoltà a causa della strada non praticabile, i Carabinieri hanno raggiunto velocemente la giovane che, in lacrime ma sollevata, è corsa verso di loro.
Per prima cosa, chiaramente, l’equipaggio ha subito rassicurato la ragazza. Successivamente, i militari hanno proceduto a liberare l’auto dal terreno in cui era rimasta bloccata.
Con perizia e le dovute cautele quindi, i Carabinieri della Tenenza, nonostante le difficoltà del terreno sconnesso, sono riusciti a riportare la ragazza ed il suo veicolo fuori dalla campagna fin sulla strada asfaltata.
La 23enne, colma di gratitudine, ha ringraziato ripetutamente la pattuglia, che l’ha poi scortata fino a destinazione. Nel pomeriggio, la Centrale Operativa ha ricevuto un messaggio vocale inaspettato, ma estremamente apprezzato, dalla giovane donna, che ancora una volta ha ringraziato “con il cuore e con tutta sé stessa” i Carabinieri per l’aiuto ed il supporto che le hanno fornito.
CRONACA
Siracusa: denunciati un 36enne trovato con un coltello a serramanico e un 40enne per guida in stato di ebbrezza
Incessante l’attività di controllo del territorio da parte dei Carabinieri di Siracusa: i Carabinieri della Sezione Radiomobile, a seguito di un controllo alla circolazione stradale, hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria un 36enne, pregiudicato per reati contro il patrimonio, che nascondeva nel vano porta oggetti della propria autovettura un coltello a serramanico.
Un 40enne con precedenti di polizia è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza poiché, durante il controllo, mentre si trovava alla guida della propria autovettura, si è rifiutato di sottoporsi all’accertamento preliminare dello stato di alterazione alcolica. All’uomo è stata revocata la patente, decurtati 20 punti e il veicolo sequestrato ai fini della confisca.
È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.
CRONACA
Catania, scoperta una sala giochi abusiva in un circolo privato: elevate sanzioni per 132mila euro
Un blitz della Polizia di Stato in un circolo privato di via Canfora ha permesso di scoprire una sala giochi allestita senza alcuna autorizzazione e in violazione delle norme di settore.
L’intervento si inserisce nell’ambito delle attività predisposte dal Questore di Catania per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo illegale e della ludopatia.
Sono stati gli agenti della Squadra Amministrativa della Divisione PAS della Questura a monitorare attentamente i movimenti attorno al circolo privato, ritenendo particolarmente fondato il sospetto di un’attività illecita svolta all’interno. L’osservazione scrupolosa dell’intera zona ha assicurato il successo dell’operazione dei poliziotti che, nel momento dell’intervento, sono riusciti a bypassare il sofisticato sistema di videosorveglianza, installato dai responsabili del circolo, evidentemente, per impedire qualsivoglia tipologia di controllo delle Forze di Polizia.
Una volta all’interno, gli agenti della Squadra Amministrativa della Divisione PAS hanno ispezionato i locali scovando ben 12 apparecchi elettronici destinati al gioco, sapientemente celati nel circolo. Le apparecchiature sono risultate del tutto irregolari perché appartenenti alla categoria vietata dalla normativa vigente; infatti erano prive del necessario nulla osta da parte dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli e non collegate alla rete nazionale per il pagamento erariale.
I poliziotti hanno proceduto a sequestrare tutte le apparecchiature e hanno elevato nei confronti dei titolari del circolo sanzioni amministrative per un totale di 132 mila euro.
CRONACA
Castelvetrano, aggrediscono un connazionale e lo abbandonano in strada privo di sensi: denunciati
I Carabinieri della Compagnia di Castelvetrano hanno denunciato 4 persone di nazionalità straniera di età compresa tra 18 e 42 anni responsabili di una violenta aggressione ai danni di un connazionale.
I Carabinieri sono intervenuti nel centro abitato, a seguito di segnalazione al 112, di un uomo privo di sensi accasciato sul ciglio della strada. L’uomo, un tunisino di 28 anni, sarebbe stato aggredito da connazionali che con calci, pugni e bastonate gli avevano cagionato traumi e fratture al viso e al corpo (giudicate guaribili con prognosi di 30 giorni), allontanandosi subito dopo l’azione delittuosa.
Gli autori sono stati identificati grazie alla visione delle immagini di videosorveglianza urbana e alle testimonianze raccolte.
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