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CRONACA

Catania, atti persecutori: divieto di avvicinamento alla persona offesa e applicazione del braccialetto elettronico per un 37enne

La locale Procura Distrettuale della Repubblica, nell’ambito dell’attività investigativa svolta dai Carabinieri della Stazione di Catania Nesima a carico di un uomo catanese di 37 anni, indagato per “atti persecutori”, ha richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Catania, l’applicazione nei suoi confronti, della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con braccialetto elettronico “anti stalking”.

Le indagini, coordinate dal pool di magistrati qualificati sui reati che riguardano la violenza di genere, in uno stato del procedimento nel quale non è ancora intervenuto il contraddittorio con l’indagato, hanno fatto luce sulle condotte violente e persecutorie che avrebbe posto in essere l’indagato nei confronti della fidanzata, una donna di 31 anni di Catania, ripetute nel tempo sin dal mese di dicembre del 2023.

Gli atteggiamenti vessatori avrebbero avuto inizio quando, dopo un anno circa di frequentazione, la ragazza, sarebbe stata accusata ingiustamente, dall’uomo, di avere delle relazioni con altri uomini. Nonostante i vari tentativi della donna di spiegare che non lo aveva mai tradito, il fidanzato, in preda all’ira le avrebbe lanciato lo smartphone sul viso cagionandole un ematoma all’occhio senza mai limitarsi nell’insultarla con parole lesive della sua dignità.

Della vicenda era a conoscenza la madre della vittima che avrebbe sempre cercato di far capire alla figlia che il loro rapporto era da considerarsi malato e che avrebbe dovuto interrompere subito quella relazione.

La donna, però, aveva continuato a mantenere il legame con l’arrestato fino a quando, un pomeriggio sua mamma, preoccupata, si è presentata presso la Caserma dei Carabinieri di Nesima dove, allarmata, segnalava che la figlia sarebbe stata poco prima prelevata di forza dal fidanzato e che, a bordo della sua auto, si sarebbero allontanati.

La signora, quindi, terrorizzata chiedeva ai militari dell’Arma di intervenire subito poiché temeva per la salute della figliola.

Gli investigatori, preparati nella gestione dei reati connessi alla violenza di genere e consapevoli questa tipologia di fatti deve essere trattata più tempestivamente possibile, sono subito usciti alla ricerca dei due fidanzati che, grazie anche al coordinamento ed alla collaborazione della Centrale Operativa dei Carabinieri di Catania, finalmente riuscivano a rintracciare nei pressi di via Fossa della Creta.

I Militari dell’Arma hanno quindi identificavano i due che, però, in quel momento si mostravano tranquilli ed intenti a dialogare.

In tale contesto la ragazza, benché rassicurata dalla presenza dell’equipaggio intervenuto, non ha inteso sporgere querela contro il suo “aguzzino”.

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CRONACA

Siracusa: denunciati un 36enne trovato con un coltello a serramanico e un 40enne per guida in stato di ebbrezza

Incessante l’attività di controllo del territorio da parte dei Carabinieri di Siracusa: i Carabinieri della Sezione Radiomobile, a seguito di un controllo alla circolazione stradale, hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria un 36enne, pregiudicato per reati contro il patrimonio, che nascondeva nel vano porta oggetti della propria autovettura un coltello a serramanico.

Un 40enne con precedenti di polizia è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza poiché, durante il controllo, mentre si trovava alla guida della propria autovettura, si è rifiutato di sottoporsi all’accertamento preliminare dello stato di alterazione alcolica. All’uomo è stata revocata la patente, decurtati 20 punti e il veicolo sequestrato ai fini della confisca.

È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.

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CRONACA

Catania, scoperta una sala giochi abusiva in un circolo privato: elevate sanzioni per 132mila euro

Un blitz della Polizia di Stato in un circolo privato di via Canfora ha permesso di scoprire una sala giochi allestita senza alcuna autorizzazione e in violazione delle norme di settore.

L’intervento si inserisce nell’ambito delle attività predisposte dal Questore di Catania per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo illegale e della ludopatia.

Sono stati gli agenti della Squadra Amministrativa della Divisione PAS della Questura a monitorare attentamente i movimenti attorno al circolo privato, ritenendo particolarmente fondato il sospetto di un’attività illecita svolta all’interno. L’osservazione scrupolosa dell’intera zona ha assicurato il successo dell’operazione dei poliziotti che, nel momento dell’intervento, sono riusciti a bypassare il sofisticato sistema di videosorveglianza, installato dai responsabili del circolo, evidentemente, per impedire qualsivoglia tipologia di controllo delle Forze di Polizia.

Una volta all’interno, gli agenti della Squadra Amministrativa della Divisione PAS hanno ispezionato i locali scovando ben 12 apparecchi elettronici destinati al gioco, sapientemente celati nel circolo. Le apparecchiature sono risultate del tutto irregolari perché appartenenti alla categoria vietata dalla normativa vigente; infatti erano prive del necessario nulla osta da parte dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli e non collegate alla rete nazionale per il pagamento erariale.

I poliziotti hanno proceduto a sequestrare tutte le apparecchiature e hanno elevato nei confronti dei titolari del circolo sanzioni amministrative per un totale di 132 mila euro.

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CRONACA

Castelvetrano, aggrediscono un connazionale e lo abbandonano in strada privo di sensi: denunciati

I Carabinieri della Compagnia di Castelvetrano hanno denunciato 4 persone di nazionalità straniera di età compresa tra 18 e 42 anni responsabili di una violenta aggressione ai danni di un connazionale.

I Carabinieri sono intervenuti nel centro abitato, a seguito di segnalazione al 112, di un uomo privo di sensi accasciato sul ciglio della strada. L’uomo, un tunisino di 28 anni, sarebbe stato aggredito da connazionali che con calci, pugni e bastonate gli avevano cagionato traumi e fratture al viso e al corpo (giudicate guaribili con prognosi di 30 giorni), allontanandosi subito dopo l’azione delittuosa.

Gli autori sono stati identificati grazie alla visione delle immagini di videosorveglianza urbana e alle testimonianze raccolte.

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