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CRONACA

Milazzo: arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico per un 43enne accusato di stalking

Nella giornata di ieri, poliziotti del Commissariato di P.S. di Milazzo, con l’ausilio degli agenti del Commissariato di P.S. di Acireale, hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare personale emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Barcellona Pozzo di Gotto, con la quale sono stati disposti gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico nei confronti di un uomo di quarantatré anni residente a Giarre, in provincia di Catania.

L’uomo è ritenuto presunto responsabile del delitto di stalking nei confronti di una donna con la quale aveva una relazione sentimentale, non connotata da convivenza; gli atti persecutori, iniziati nel mese di ottobre dell’anno scorso, sarebbero stati commessi prevalentemente nel comune di Milazzo e zone limitrofe, reiterandosi fino ai giorni nostri.

La misura scaturisce da indagini espletate dagli agenti del Commissariato di Milazzo, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, diretta dal Procuratore Capo dott. Giuseppe Verzera.

L’attività ha permesso di acclarare, con puntuali riscontri, la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico dell’odierno arrestato, in ordine a numerose ereiterate condotte consistenti in minacce, pedinamenti, telefonate e messaggi, nei confronti della vittima, tanto da provocarle un perdurante stato di ansia e di timore per la propria incolumità ed a costringerla a cambiare abitudini di vita.

L’uomo, infatti, era solito controllare quotidianamente gli spostamenti della compagna, che contattava con numerose videochiamate e telefonate, nel corso delle quali la costringeva a mostrargli l’abbigliamento indossato, i luoghi da lei frequentati e le persone con lei presenti.

Inoltre, in numerose occasioni, il quarantatreenne le avrebbe rivolto minacce di morte qualora lo avesse lasciato, affermando che doveva essere il solo ad averla, fino alla morte.

Ancora, a fronte della decisione della donna di interrompere la loro relazione, l’uomo l’avrebbe colpita con uno schiaffo in un parcheggio pubblico; nei giorni a seguire, avrebbe continuato a minacciarla di morte.

L’ultima condotta violenta si era, infine, verificata pochi giorni prima dell’adozione della misura cautelare. Nella circostanza, infatti, a fronte dell’ennesima conferma da parte della donna dell’intenzione di interrompere la loro relazione, l’uomo l’avrebbe minacciata nuovamente di ucciderla.

Dopo le formalità di rito, gli agenti del Commissariato di Milazzo hanno pertanto condotto l’uomo presso la sua abitazione a Giarre, ove è stato sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.

Quanto sopra, ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti dell’indagato che, in considerazione dell’attuale fase delle indagini preliminari, è da presumersi innocente fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti le responsabilità e con la precisazione che il giudizio, che si svolgerà in contraddittorio con le parti e le difese davanti al giudice terzo e imparziale, potrà concludersi anche con la prova dell’assenza di ogni forma di responsabilità in capo all’indagato.

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CRONACA

Siracusa: denunciati un 36enne trovato con un coltello a serramanico e un 40enne per guida in stato di ebbrezza

Incessante l’attività di controllo del territorio da parte dei Carabinieri di Siracusa: i Carabinieri della Sezione Radiomobile, a seguito di un controllo alla circolazione stradale, hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria un 36enne, pregiudicato per reati contro il patrimonio, che nascondeva nel vano porta oggetti della propria autovettura un coltello a serramanico.

Un 40enne con precedenti di polizia è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza poiché, durante il controllo, mentre si trovava alla guida della propria autovettura, si è rifiutato di sottoporsi all’accertamento preliminare dello stato di alterazione alcolica. All’uomo è stata revocata la patente, decurtati 20 punti e il veicolo sequestrato ai fini della confisca.

È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.

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CRONACA

Catania, scoperta una sala giochi abusiva in un circolo privato: elevate sanzioni per 132mila euro

Un blitz della Polizia di Stato in un circolo privato di via Canfora ha permesso di scoprire una sala giochi allestita senza alcuna autorizzazione e in violazione delle norme di settore.

L’intervento si inserisce nell’ambito delle attività predisposte dal Questore di Catania per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo illegale e della ludopatia.

Sono stati gli agenti della Squadra Amministrativa della Divisione PAS della Questura a monitorare attentamente i movimenti attorno al circolo privato, ritenendo particolarmente fondato il sospetto di un’attività illecita svolta all’interno. L’osservazione scrupolosa dell’intera zona ha assicurato il successo dell’operazione dei poliziotti che, nel momento dell’intervento, sono riusciti a bypassare il sofisticato sistema di videosorveglianza, installato dai responsabili del circolo, evidentemente, per impedire qualsivoglia tipologia di controllo delle Forze di Polizia.

Una volta all’interno, gli agenti della Squadra Amministrativa della Divisione PAS hanno ispezionato i locali scovando ben 12 apparecchi elettronici destinati al gioco, sapientemente celati nel circolo. Le apparecchiature sono risultate del tutto irregolari perché appartenenti alla categoria vietata dalla normativa vigente; infatti erano prive del necessario nulla osta da parte dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli e non collegate alla rete nazionale per il pagamento erariale.

I poliziotti hanno proceduto a sequestrare tutte le apparecchiature e hanno elevato nei confronti dei titolari del circolo sanzioni amministrative per un totale di 132 mila euro.

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CRONACA

Castelvetrano, aggrediscono un connazionale e lo abbandonano in strada privo di sensi: denunciati

I Carabinieri della Compagnia di Castelvetrano hanno denunciato 4 persone di nazionalità straniera di età compresa tra 18 e 42 anni responsabili di una violenta aggressione ai danni di un connazionale.

I Carabinieri sono intervenuti nel centro abitato, a seguito di segnalazione al 112, di un uomo privo di sensi accasciato sul ciglio della strada. L’uomo, un tunisino di 28 anni, sarebbe stato aggredito da connazionali che con calci, pugni e bastonate gli avevano cagionato traumi e fratture al viso e al corpo (giudicate guaribili con prognosi di 30 giorni), allontanandosi subito dopo l’azione delittuosa.

Gli autori sono stati identificati grazie alla visione delle immagini di videosorveglianza urbana e alle testimonianze raccolte.

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