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SANITÀ

Happy Love Day 2024: il 23 settembre open day su benessere sessuale e fertilità nei consultori familiari

Il prossimo 23 settembre il Servizio Materno Infantile dell’Asp di Catania organizza l’Happy love day 2024, una giornata nei Consultori familiari dedicata alla promozione della salute sessuale e riproduttiva.

L’iniziativa, che vede il coinvolgimento di tutti i Consultori familiari dell’Asp di Catania, si propone, sulla formula dell’open day, come una occasione per informare e favorire una maggiore consapevolezza individuale e comunitaria sulla prevenzione, sulla fertilità e sul benessere sessuale come parte integrante del benessere complessivo della persona.

L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) definisce la salute sessuale come «uno stato di benessere fisico, emotivo, mentale e sociale legato alla sessualità; non […] semplicemente l’assenza di malattia, disfunzione o infermità. La salute sessuale richiede un approccio positivo e rispettoso alla sessualità e alle relazioni sessuali, nonché la possibilità di avere esperienze sessuali piacevoli e sicure, libere da coercizione, discriminazione e violenza. Affinché la salute sessuale possa essere raggiunta e mantenuta, i diritti sessuali di tutte le persone devono essere rispettati, protetti e realizzati».

L’Happy love day 2024 rappresenta anche un’occasione per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della prevenzione, abbattere i tabù e rendere consapevoli, soprattutto i più giovani, dei rischi che possono derivare da malattie sessualmente trasmissibili.

Nel corso della giornata le equipe multidisciplinari dei Consultori familiari, composte da ginecologi, psicologi, assistenti sociali e ostetriche, svolgeranno le diverse attività in programma: prevista la proiezione di video e confronti sulla salute sessuale e riproduttiva.

Presentare i servizi offerti dai Consultori familiari

Con questa nuova iniziativa, che segue l’Happy family day 2024, del 15 maggio di questo anno, continua la campagna di promozione della salute e di corretti stili di vita realizzata dai Consultori familiari attraverso gli open day. È una opportunità per presentare i servizi dei Consultori familiari istituiti a tutela della salute della donna, più globalmente intesa e considerata nell’arco dell’intera vita, a tutela della salute dell’età evolutiva e dell’adolescenza e delle relazioni di coppia e familiari.

Attività e servizi anche per i giovani

Per gli adolescenti, nei Consultori sono organizzati degli incontri all‘interno dello “Spazio Giovani” e vengono proposti interventi rivolti alla prevenzione del disagio e delle problematiche relative alla crescita e alla socialità, alla sessualità e alla procreazione responsabile, alla conoscenza e al rispetto del proprio corpo e della propria identità.

Nello scorso anno scolastico più di 2000 giovani studenti della provincia hanno partecipato alle attività del Progetto “Trust your body and follow me – Ascolta il tuo corpo e seguimi” per promuovere la conoscenza dei Consultori Familiari e coinvolgerli attivamente nelle azioni di prevenzione e di promozione della salute. Per loro, in ogni Consultorio familiare,

I Consultori familiari e la prevenzione oncologica

I Consultori familiari sono importanti porte d’ingresso per la prevenzione, in particolare per i percorsi di screening oncologico del tumore del collo dell’utero. Nel 2023, complessivamente sono state effettuate circa 20.000 prestazioni.

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SANITÀ

Bollettino RespiVirNet: in Italia un milione e mezzo di persone a letto con l’influenza

Sono stati 373mila i casi di sindrome simil influenzale nell’ultima settimana, dal 4 al 10 novembre.  Dall’inizio della sorveglianza, il 14 ottobre, i casi potrebbero avere gia’ raggiunto e superato ad oggi il milione e mezzo.

Fino al 10 novembre infatti se ne erano contati  1.365.000.

Emerge dal primo bollettino epidemiologico della sorveglianza RespiVirNet, pubblicato dall’Istituto superiore di Sanità. Nella 45/ma settimana del 2024 l’incidenza delle sindromi simil-influenzali è in lieve aumento rispetto alla settimana precedente ed è pari a 6,3 casi per mille assistiti (era 5,2) sovrapponibile a quella osservata nella scorsa stagione (6,4 nella 45/ma settimana del 2023). Nei bambini sotto i 5 anni di età l’incidenza è pari a 13,8 casi per mille assistiti (11,0 nella settimana precedente).

In tutte le Regioni e province autonome il livello dell’incidenza è sotto o leggermente sopra la soglia basale. La P.A. di Bolzano, la Basilicata e la Calabria non hanno ancora attivato la sorveglianza RespiVirNet. 

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SANITÀ

Allarme Cnel: in Italia pochi medici generici rispetto a quelli in servizio negli altri Paesi Ue

In Italia la dotazione di medici di medicina generale è di 68,1 per 100.000 abitanti, rispetto al 72,8 della Germania, il 94,4 della Spagna e il 96,6 della Francia.

È quanto evidenzia il Cnel nella Relazione annuale sui servizi della PA, presentata lo scorso 14 ottobre. Anche la presenza di infermieri è particolarmente bassa in Italia rispetto al contesto europeo: 621,3 ogni 100.000 abitanti, a fronte di 633,9 in Spagna, 858,1 in Francia e 1.203,2 in Germania Negli ultimi 10 anni – scrive il Cnel in una sintesi – il numero di medici generici è diminuito di oltre 6 mila unità, scendendo al di sotto dei 40 mila nel 2022, dato previsto in ulteriore peggioramento nei prossimi anni per via dei pensionamenti.

Va considerato, infatti, che il 77% dei medici generici è over 54enne. La loro carenza riguarda soprattutto il Nord, con 59,9 per 100.000 abitanti, a fronte di 63,9 al Centro e 72 nel Mezzogiorno. Il numero di assistiti è quindi fortemente aumentato: da 1.156 nel 2012 a 1.301 nel 2022. La percentuale di medici di medicina generale con più di 1.500 assistiti (limite superiore fissato dalla normativa vigente) è passato dal 27,3% al 47,7%, con una forbice amplissima, tra il 71% della Lombardia e il 22,4% della Sicilia. 

La relazione considera anche l’insieme del personale medico (generico e specialistico): in questo caso si arriva in Italia a 423,4 ogni 100.000 abitanti, collocando il nostro Paese al quattordicesimo posto nell’Unione europea. Il dato generale indica che la dotazione di medici risulta più elevata rispetto alla Francia (318,3), ma ancora una volta più bassa rispetto a Germania (453) e Spagna (448,7). La presenza risulta maggiore al Centro (477,5) e più bassa nel Nord-Ovest (398,1). 

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SANITÀ

Studio sui giovani: se isolati si sentono in pericolo e l’uso dello smartphone non li aiuta

Gli adolescenti vanno in allarme quando stanno qualche ora da soli e l’interazione online non sembra migliorare la cosa. Lo rivela uno studio pubblicato sul Royal Society Open Science e condotto presso l’Università di Cambridge.

Nell’esperimento 40 giovani tra i 16 e i 19 anni sono stati sottoposti a test prima e dopo alcune ore di isolamento, sia con e sia senza i loro smartphone.

In molti paesi è stata dichiarata un’epidemia di solitudine, per questo i ricercatori hanno voluto ‘indurre’ la solitudine negli adolescenti per studiarne gli effetti attraverso una serie di test.

Gli scienziati hanno scoperto che periodi di isolamento, inclusi quelli in cui i partecipanti potevano usare i telefoni, portavano a una maggiore risposta di allerta come se i giovani percepissero la presenza di un pericolo. Gli autori dello studio suggeriscono che l’isolamento e la solitudine possano causare uno stato mentale di eccessiva “vigilanza”, insomma possono metterci in allerta come se vi fosse una minaccia imminente, e che questo stato non è prevenuto nemmeno in presenza di connessioni virtuali, con potenziali effetti negativi sulla salute mentale degli adolescenti nel tempo.

Secondo i ricercatori, l’isolamento sociale potrebbe contribuire all’aumento dei disturbi d’ansia tra i giovani, caratterizzati da risposte di paura persistenti e amplificate.

 Precedenti studi sugli animali avevano mostrato che l’isolamento provoca comportamenti ansiosi e risposte alla minaccia, ma si pensa che questo sia il primo studio a dimostrare effetti simili in esperimenti con esseri umani.

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