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CRONACA

Marinella di Selinunte, controlli sulle forniture di energia elettrica: due denunce per allaccio abusivo

I Carabinieri della Stazione di Marinella di Selinunte hanno denunciato un 52enne e una 54enne per furto aggravato di energia elettrica.

Nell’ambito di un mirato servizio, eseguito con il supporto di personale specializzato in forniture di energia, sarebbe emerso che l’abitazione era allacciata abusivamente alla rete elettrica nazionale a mezzo di un cavo lungo oltre 20 metri.

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CRONACA

Palermo: si è svolta oggi la 16esima Giornata del ricordo dei Caduti Militari nelle missioni internazionali per la pace

Questa mattina, a Palermo, è stata celebrata la sedicesima “Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace”, istituita con la Legge 12 novembre 2009 n. 162, in concomitanza del 21° anniversario dell’attentato di Nassiriya, in cui persero la vita 19 connazionali, 17 militari e 2 civili.

La cerimonia interforze si è svolta all’interno di Villa Bonanno dove, alla presenza dei familiari dei Caduti e di numerose Autorità civili e militari, il Prefetto di Palermo, Dott. Massimo MARIANI, il Comandante Interregionale Carabinieri “Culqualber”, Gen. C.A. Giovanni TRUGLIO e il Comandante Militare dell’Esercito in Sicilia, Gen. B. Francesco PRINCIPE, hanno deposto una corona d’alloro presso il monumento dedicato a tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita nelle Missioni di Pace all’estero.

A seguire, le Autorità e i congiunti delle vittime sono stati accolti dal Gen. Div. Giuseppe SPINA presso la Caserma Carlo Alberto dalla Chiesa, sede del Comando Legione Carabinieri “Sicilia”, dove S.E. Rev.ma Mons. Vincenzo MANZELLA, Vescovo Emerito di Cefalù ha celebrato una Messa in suffragio di tutti i Caduti nella Chiesa di San Giacomo dei Militari.

Al termine della funzione, le Autorità civili e militari intervenute si sono strette ai parenti delle vittime nel commosso ricordo dei loro cari.

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CRONACA

Emergenza maltempo nel Catanese: numerosi interventi dei Vigili del Fuoco in diverse aree etnee

Numerose squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale di Catania sono impegnate in città e provincia per interventi legati un violento temporale che dalla notte scorsa si è abbattuto sul territorio.

Sono 15 quelli portati già a termine tra dissesti statici di elementi costruttivi, soccorso a persona, incidente stradale, apertura porte, incendio e alberi pericolanti.

In contrada Pezza Mandra di Misterbianco i vigili del fuoco hanno soccorse due donne bloccate in auto dall’innalzamento dell’acqua.

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CRONACA

Catania e Misterbianco, trovate sofisticate apparecchiature atte per rubare le auto: denunciato 64enne

Nell’ambito delle attività di intensificazione dei servizi preventivi sul territorio, disposte dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania per la prevenzione e il contrasto all’illegalità diffusa, tra cui i reati predatori, i Carabinieri della Compagnia di Catania Piazza Dante hanno denunciato un 64enne di Catania per ricettazione e possesso di chiavi alterate o grimaldelli.

In particolare, nei giorni scorsi, i militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Piazza Dante, insieme ai colleghi del Nucleo Operativo di Fontanarossa e al Nucleo Cinofili di Nicolosi, hanno eseguito una serie di perquisizioni mirate, basate su attività info-investigative acquisite grazie alla capillare conoscenza del territorio e dei fenomeni delinquenziali locali. L’operazione è iniziata con una perquisizione presso l’abitazione dell’uomo, residente nel quartiere Monte Po, per verificare la possibile presenza di armi; tuttavia, tale ricerca ha dato esito negativo.

Durante l’attività, però, i militari hanno rinvenuto elementi che facevano sospettare l’esistenza di un ulteriore locale da controllare. In effetti, hanno scoperto che l’uomo aveva la disponibilità di un garage-deposito situato a Misterbianco (CT), dove lo steso avrebbe potuto custodire materiale di natura illecita.

Decisi a non lasciare nulla di intentato, i Carabinieri hanno quindi deciso di estendere l’operazione anche in quel magazzino. In effetti la scoperta che hanno fatto gli investigatori è stata sorprendente: anziché armi, i militari hanno trovato un assortimento di dispositivi elettronici sofisticatissimi, concepiti per eludere i sistemi di sicurezza delle automobili.

Nello specifico, all’interno del locale sono stati rinvenuti 34 apparecchi OBDII, utilizzati per collegarsi alla porta diagnostica delle autovetture e bypassare l’immobilizer, consentendo la programmazione di nuove chiavi e l’accesso al sistema di controllo del veicolo; 137 telecomandi per auto di diverse marche, pronti per essere codificati e destinati all’accesso e al controllo di veicoli con sistemi di chiusura a distanza; 260 centraline per autovetture di vari modelli che, una volta sostituite, permettono di aggirare il sistema di sicurezza originale e ottenere il controllo del veicolo; 16 schede per mappatura di telecomandi, utilizzate per adattare le funzionalità dei telecomandi a specifici modelli di veicoli per sbloccarli o avviarli senza la chiave originale; 7 emulatori per blocca sterzi, strumenti che simulano la presenza di una chiave corretta e permettono di disattivare il blocco sterzo, consentendo la guida del veicolo; computer e dispositivi avanzati di diagnosi e decodifica, in grado di leggere, decodificare e riprogrammare i codici di sicurezza delle centraline dei veicoli per clonare o creare nuove chiavi; 90 body computer, moduli di controllo essenziali per il funzionamento elettronico del veicolo, che, se manipolati o sostituiti, permettono di prendere il controllo del veicolo stesso; e 1 dispositivo per ricavare il PIN code, fondamentale per accedere alla programmazione delle chiavi e agli altri sistemi di sicurezza.

Questi strumenti permettono di trasformare un veicolo protetto in un obiettivo facile e immediato per i ladri, neutralizzando i sistemi di sicurezza in pochi minuti. Di fronte a queste evidenze, il soggetto non ha potuto fare altro che ammettere le proprie responsabilità.

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