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POLITICA

Piattaforma Taormina 20-28: numerosi i temi sollevati dalla giovane generazione politica

Taormina – “Con la Piattaforma Taormina 20-28 – scrive il segretario del circolo del Pd, Filippo Patanè – una generazione di Taorminesi vuole dimostrare di essere pronta ad assumersi la responsabilità politica e farsi classe dirigente. Non è una novità né una scommessa, visto che questi taorminesi eccellono negli studi, nel lavoro, sono già stimati ed affermati. Quindi personalmente condivido l’iniziativa e penso sia il naturale sbocco dell’attuale situazione politica, dove al vuoto seguìto dalle scorse elezioni c’è uno spazio che solo i taorminesi possono riempire.
Politicamente, la costituzione di una piattaforma che riunisca le migliori proposte è perfettamente aderente alla linea proposta dal PD dopo le elezioni europee. Porterò al coordinamento una mozione di formale adesione da sottoporre alla piattaforma, nel quadro del ricambio che i DEM intendono sostenere.
I temi sollevati sono stati interessanti, perché la destinazione della Badia Vecchia, di Casa Grandmont, della Vittorino da Feltre sta a cuore a tutti, non solo per il legame con luoghi che diventano simboli della comunità, ma anche perché di fatto una città senza storia e memoria non ha identità. Allo spopolamento del centro storico, alla vendita di plessi storici destinati all’aggregazione sociale (vedi ex Salesiani), aggiungere anche lo smantellamento di scuole e siti storici senza un fine di lungo periodo è pericoloso ed inutile. Anche il progetto di ristrutturazione del villaggio Le Rocce, un progetto di rigenerazione urbana legato alla Citta del ragazzo di Messina, pare più destinato a spendere i fondi PNRR piuttosto che integrare nel contesto urbano un sistema che dovrebbe fornire assistenza alle persone con disabilità. Come farlo poi in un’area con difficoltà di accesso e parcheggio è un mistero, tranne che si tratti solo di un progetto di recupero edilizio slegato dal contesto.
E’ la visione di fondo che va discussa, come quella di puntare sul trasporto pubblico su gomma in una città congestionata, in un comprensorio in cui i flussi muovono su reti sovrautilizzate, vedi Giardini Naxos. O puntare sulla costruzione di altri parcheggi quando quelli attuali sono vuoti per 7 mesi l’anno, spingendo ancor di più al turismo del giornaliero che si muove in auto, invece che potenziare il passaggio diretto della futura stazione con il centro storico e riutilizzare la vecchia tratta come “metromare” direttamente collegata fino a Trappitello ed all’Alcantara-Randazzo.
O cavalcare la turista-fobia, pensando che aumentare la tassa di soggiorno risolverà il problema di agosto, quando la questione piuttosto è la gestione dei flussi: capire come e quando si muovono, perché vedono Taormina come meta solo estiva, dare un’idea diversa di città- museo o città-teatro che possa riabilitare Taormina quale meta autunnale o primaverile.
Cose complesse ma al contempo semplici che denotano una visione molto “paesana”, con la preoccupazione che la distanza tra la comunità e la maggioranza trasformi la delusione in disinteresse alla politica. Per questo l’iniziativa della piattaforma è da supportare, perché restituisce anima di comunità, spirito di mettersi in gioco, visione lunga e senso di appartenenza. Cose ben più importanti della ridda di papabili candidati sindaco”.

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ATTUALITÀ

Piano Rifiuti, ok dalla giunta. Schifani: «Passo decisivo per realizzare i termovalorizzatori»

Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb. Lo prevede il nuovo Piano di gestione dei rifiuti approvato dalla giunta regionale, convocata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. Tra gli obiettivi del piano ci sono: il recupero del 65% dei rifiuti urbani, l’eliminazione dei trasferimenti dei rifiuti fuori Regione, la riduzione del 40% dei costi di trattamento rispetto a quelli attuali con un risparmio di circa 150 milioni annui, e la riduzione del conferimento in discarica depositando non oltre il 10% di tutti i rifiuti prodotti, rispettando così gli obblighi previsti dalla normativa europea. Il presidente Schifani, nella qualità di commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, ha firmato l’ordinanza che adotta il Piano, mentre la responsabilità del procedimento resterà in capo all’apposito Ufficio speciale. «L’approvazione del nuovo Piano rifiuti – dichiara il presidente della Regione – costituisce finalmente il punto di partenza concreto per la realizzazione dei termovalorizzatori in quanto condizione indispensabile.

Adesso passeremo alla fase della progettazione e al successivo appalto dei lavori e della gestione entro il 2025 e non oltre i primi mesi del 2026. Andremo avanti spediti, nell’interesse dei siciliani, senza indugiare mai su un pilastro portante del mio programma di governo. Archiviamo così definitivamente la stagione del conferimento in discarica sempre più gravosa per l’ambiente e offriamo una risposta integrata alla difficile situazione dei rifiuti in Sicilia che troppi oneri scarica sui cittadini e sui bilanci pubblici». Il Piano consente di modificare immediatamente i 18 Piani d’Ambito e di far partire il percorso per la realizzazione degli impianti di riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti e l’eliminazione dei trasferimenti fuori Regione, con la drastica riduzione dei costi a carico dei cittadini siciliani, degli enti locali e della stessa Regione in relazione alla progressiva attuazione degli obiettivi di riciclaggio e recupero. In particolare, i termovalorizzatori, le cui aree di realizzazione sono state già individuate nel sito di Bellolampo a Palermo e nell’area industriale di Catania dopo alcune conferenze di servizio con i principali enti coinvolti, saranno interamente pubblici e realizzati dalla Regione con i fondi già stanziati all’interno dell’Accordo di coesione siglato a maggio con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. I due impianti avranno una capacità complessiva di 600 mila tonnellate annue e produrranno insieme una potenza energetica di 50 Megawatt. Il nuovo Piano arriva al culmine di un complesso procedimento che ha visto coinvolti l’Assemblea regionale siciliana, le autonomie locali, gli operatori d’ambito e ha ottenuto le valutazioni ambientali strategiche dopo lo svolgimento di tutti gli adempimenti istruttori. In ultimo, qualche settimana fa il parere positivo del Cga sulla procedura da adottare che ha dato l’ok definitivo all’ordinanza per approvare il nuovo piano di gestione dei rifiuti.

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ATTUALITÀ

Rifiuti in Sicilia, stato di emergenza per la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. Di Mauro: «Area in sicurezza»

La Regione Siciliana ha deliberato lo stato di crisi e di emergenza regionale per la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea in contrada Zuppà, nel Messinese. Il provvedimento, che avrà la durata di 12 mesi, è stato adottato dalla giunta regionale, su proposta del presidente Renato Schifani. La giunta ha anche dato il via libera alla nomina del commissario delegato alla gestione della discarica: l’incarico è stato conferito al dirigente regionale del dipartimento Acque e rifiuti, Arturo Vallone, su proposta dell’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro.

Il dipartimento Acqua e rifiuti ha assegnato al Comune di Mazzarrà Sant’Andrea risorse per un milione e mezzo di euro, destinate ad interventi urgenti, quali operazioni di gestione ordinaria, sorveglianza attiva, dotazione di dispositivi antincendio ed emungimento del percolato.

«Stiamo agendo su due fronti – afferma l’assessore Di Mauro – da un lato adottiamo misure d’emergenza per fronteggiare le criticità ambientali e sanitarie legate al sito, dall’altro sviluppiamo un progetto per mettere in sicurezza l’intera area e proteggere dal rischio di danni ambientali gli abitanti di Mazzarrà e dei numerosi Comuni del comprensorio. Il progetto – ha aggiunto l’assessore – prevederà un investimento di circa 30 milioni di euro di risorse del Pnrr, sulla base dell’Accordo per l’attuazione degli interventi concordato con il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica». 

Domani, giovedì 21 novembre, alle 10,30 i tecnici dell’assessorato regionale, del Comune di Mazzarrà Sant’Andrea e altri rappresentanti istituzionali si incontreranno nel sito della discarica per stabilire il programma degli interventi.

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POLITICA

ANCI: il sindaco di Misterbianco Marco Corsaro eletto tra i componenti del Consiglio Nazionale

Il sindaco di Misterbianco Marco Corsaro è stato eletto oggi fra i componenti del Consiglio nazionale dell’ANCI, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani. L’elezione è avvenuta nell’ambito della XX Assemblea congressuale Anci in corso fino a venerdì a Torino, alla quale ha preso parte anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’Assemblea ha eletto il nuovo presidente nazionale Anci, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, e i nuovi vertici dell’associazione. Per la prima volta la Città di Misterbianco, nel Catanese, viene rappresentata negli organismi nazionali Anci. Il primo cittadino Marco Corsaro dal 2023 è componente del direttivo regionale Anci Sicilia.

«Voglio ringraziare i colleghi sindaci di tutta Italia e in particolare dalla Sicilia – afferma il sindaco Corsaro – per la scelta fatta. Daremo seguito a questo incarico con spirito di servizio e un obiettivo di fondo: lavorare ancora per rafforzare la fiducia fra cittadini e istituzioni e accrescere la credibilità della politica dinanzi alla gente. Dedico questo impegno assunto ai cittadini di Misterbianco, una grande città che merita questi riconoscimenti, e alla mia famiglia, a mia moglie Vanessa e ai miei figli, indispensabile supporto in ogni passo della mia vita. Anche nel Consiglio nazionale dell’Anci – conclude Corsaro – porteremo le nostre battaglie di buongoverno, per migliorare le condizioni di vita dei cittadini e far funzionare al meglio i Comuni e il governo locale».

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