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CRONACA

Lercara Friddi, armi nascoste sotto le cassette della frutta: in manette due palermitani

I Carabinieri della Compagnia di Lercara Friddi hanno arrestato due palermitani, di 71 e 58 anni, già noti alle forze dell’ordine, accusati di porto abusivo di armi clandestine ed oggetti atti ad offendere.

I militari della Sezione Radiomobile nel corso di un controllo alla circolazione stradale sulla s.s. 189, a Lercara Friddi, hanno fermato un’autovettura con a bordo i due indagati trovandoli in possesso di un’arma clandestina, nello specifico un fucile di fabbricazione artigianale e 24 cartucce calibro 12, nonché 4 coltelli, nascosti nel portabagagli del veicolo sotto delle cassette della frutta.

In particolare, il fucile di fabbricazione artigianale è risultato composto da tre tubi idraulici, uno con all’interno il congegno di scatto, e due intercambiabili di diversa lunghezza costituenti la canna, sì da avere la disponibilità di utilizzare una canna più o meno lunga a seconda dell’utilizzo.

L’arma che è da ritenersi clandestina secondo la normativa vigente è da considerarsi particolarmente offensiva nonché estremamente pericolosa anche per l’utilizzatore.

Quanto rinvenuto è stato sequestrato e il fucile verrà inviato al Laboratorio di Balistica per essere sottoposto al banco di prova al fine di valutarne la potenza e l’effettiva idoneità al tiro.

Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Termini Imerese ha convalidato gli arresti.

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CRONACA

Palermo: sequestrate due imprese operanti nel settore delle gelaterie e pasticcerie vicine a Cosa Nostra

Guardia di finanza

A Palermo, i finanzieri del Comando Provinciale hanno eseguito un’ordinanza di misure cautelari con cui il G.I.P. del locale Tribunale ha disposto il sequestro di due imprese operanti nel settore delle gelaterie e pasticcerie, incluso il relativo marchio “SHARBÀT”.

Le indagini, nel mese di agosto, avevano già portato all’arresto di un esponente di spicco del mandamento di San Lorenzo e del gestore di un noto brand di gelaterie cittadino. In quell’occasione, erano state sequestrate anche somme di denaro per circa 1,5 milioni di euro.

Dalle ultime investigazioni è emerso il pieno coinvolgimento del mafioso nelle attività imprenditoriali dell’indagato (accusato di concorso esterno in associazione mafiosa), inclusa l’apertura di altri esercizi commerciali a Palermo e la costituzione di nuove società con una nuova insegna.

E’ stata quindi delineata l’esistenza di un gruppo imprenditoriale mafioso, sviluppatosi nel tempo attraverso le imprese sequestrate, confermando una tipica operatività mafiosa nel mondo imprenditoriale.

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CRONACA

Siracusa: fermati due parcheggiatori abusivi e denunciati perché presenti irregolarmente sul territorio nazionale

I Carabinieri della Stazione di Ortigia, impegnati nei servizi di prevenzione in occasione del G7, sono intervenuti in via Palermo dove due uomini importunavano gli automobilisti pretendendo denaro in qualità di parcheggiatori abusivi. Alla vista dei Carabinieri i due hanno cercato di darsi alla fuga tra i vicoli di Ortigia e i turisti ma sono stati fermati e identificati.

I due uomini, 22 e 39 anni, di nazionalità marocchina, risultati irregolari sul territorio nazionale e già destinatari di decreto di espulsione, sono stati denunciati per inosservanza del decreto e accompagnati a Potenza al Centro di Permanenza per il Rimpatrio.

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CRONACA

Catania, 13enne violentata alla Villa Bellini: il Comune e la vittima si costituiscono parti civili

Si sdoppia in due diversi tronconi processuali l’inchiesta sulla violenza sessuale di gruppo contestata a cinque egiziani maggiorenni arrestati dai Carabinieri di Catania per l’aggressione a una tredicenne, il 30 gennaio scorso, commessa nei bagni pubblici della Villa Bellini.

Nei loro confronti il gip aveva accolto la richiesta di giudizio immediato avanzata dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e dalla sostituto Anna Trinchillo.

Davanti al Gup Giuseppina Montuori è iniziata l’udienza del processo col rito abbreviato a uno dei giovani accusato di avere abusato della ragazza davanti al suo fidanzato di 17 anni.

Nel procedimento hanno chiesto di potersi costituire parte civile il Comune di Catania, i legali della 13enne e del 17enne e più associazioni antiviolenza.

L’ udienza è stata aggiornata al 25 ottobre. Gli altri quattro andranno a processo col rito ordinario, che si celebrerà sempre oggi davanti alla seconda sezione penale del Tribunale di Catania. Nell’ambito delle indagini dei Carabinieri sono indagati e detenuti altri due egiziani non maggiorenni: per entrambi la Procura per i minorenni di Catania, diretta da Carla Santocono, ha chiesto e ottenuto dal gip il giudizio immediato: uno ha avuto accesso al rito abbreviato e l’altro è sotto processo col rito ordinario; la prima udienza è stata già celebrata.

Determinanti nelle due inchieste sono state le dichiarazioni della 13enne e del suo fidanzato che hanno denunciato la violenza e poi riconosciuto gli aggressori. Le loro testimonianze sono state acquisite durante un incidente probatorio che si è svolto davanti ai due gip, distrettuale e per i minorenni, che è stato acquisito agli atti dei due procedimenti e che sarà riversato direttamente nei fascicoli dei diversi processi

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