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POLITICA

Via della legalità in Sicilia: il progetto della Fondazione Federico II partirà con i murales da Paternò

Street art, legalità, rigenerazione urbana, inclusione sociale.

Sono alcuni dei punti chiave delle prossime attività culturali della Fondazione Federico II, illustrate questa mattina dal presidente dell’Ars e della Fondazione Federico II Gaetano Galvagno, all’Oratorio di Sant’Elena e Costantino di Palermo.

Tra le iniziative un progetto di street art, che coinvolge artisti siciliani e internazionali impegnati nella realizzazione di opere sui temi della legalità in diversi luoghi della Sicilia. Alla presentazione del progetto, oltre a Galvagno erano presenti anche Nello Dipasquale, componente del consiglio di presidenza dell’Ars, e Antonello Cracolici, Presidente della commissione Antimafia regionale.

Il progetto di street art coinvolgerà tutto il territorio regionale per la sensibilizzazione alla cultura della legalità in un’ottica di Sicilianità, Italianità, Internazionalità.

“L’idea – ha spiegato Galvagno – ha origine a Paternò, la mia città, dove nei prossimi giorni inizieranno i lavori per la realizzazione della prima opera ed è finalizzato alla rigenerazione urbana attraverso l’iconografia dei testimoni della lotta alle mafie e più in generale della lotta tra il bene contro il male”.

Il progetto, prevede un format che porterà all’individuazione di due murales per ognuna delle nove province siciliane. L’idea sarà quella di dare vita ad una via della legalità “che potrà essere anche esportata all’estero in futuro”, ha annunciato il presidente della Federico II. Il primo murale realizzato a Paternò sarà pronto entro la fine di questo mese. In ogni provincia saranno realizzati due murales: uno affidato all’artista locale, che si confronterà con l’iconografia degli eroi della legalità, e l’altro all’artista internazionale che esplorerà le tematiche della lotta tra il bene e il male, dove il bene vince. Il progetto si sta componendo come un puzzle in itinere, con l’individuazione degli artisti e degli edifici e si concluderà entro giugno del 2025.
   

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AMBIENTE

Rifiuti in Sicilia: dalla Regione nessuna autorizzazione per una nuova discarica a Lentini

In merito al progetto di realizzazione di una discarica per rifiuti non pericolosi in contrada Scalpello, nel comune di Lentini (Sr), proposto dalla società Gesac s.r.l., l’assessorato regionale del Territorio e Ambiente precisa che la pratica risale al 2020 e che non ha rilasciato alcun Provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur) né, tantomeno, ha approvato la realizzazione dell’impianto. Al momento, infatti è stata rilasciata soltanto la Via (Valutazione di incidenza ambientale), che – è bene precisare – non costituisce autorizzazione alla realizzazione e alla gestione della discarica, ma rappresenta uno dei passaggi dell’iter; si tratta di un parere endoprocedimentale per il quale la Cts (Commissione tecnica specialistica) ha espresso parere favorevole. Si sottolinea, inoltre, che il rilascio della Via è condizionato all’ottemperanza del quadro prescrittivo rispondente a 26 condizioni ambientali e non è vincolante rispetto all’autorizzazione finale, e che vi è ancora la necessità di acquisire una serie di pareri tecnici, così come stabilito dalla legge.

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ECONOMIA

Rifiuti in Sicilia: dalla Regione un piano decennale per le discariche pubbliche dismesse

Un piano operativo decennale per mettere in sicurezza e bonificare le discariche pubbliche dismesse dell’Isola e procedere al risanamento ambientale delle aree che risultano inquinate. Lo ha annunciato, d’intesa con il presidente della Regione Renato Schifani, l’assessore regionale all’Energia e ai Servizi di pubblica utilità Roberto Di Mauro nel corso di un incontro che si è svolto questa mattina con l’Anci Sicilia. In particolare, l’assessore ha preannunciato che nei prossimi giorni sarà pubblicato un avviso pubblico con cui i Comuni potranno accedere alle risorse per eseguire le indagini necessarie per accertare l’attuale grado di contaminazione dei siti.

«L’iniziativa – ha detto Di Mauro – rientra nella più ampia azione che il governo Schifani sta ponendo in campo col primario interesse di tutelare l’ambiente e la salubrità dei luoghi. Il primo passo di un più articolato percorso volto a permettere ai Comuni che riscontreranno la persistente presenza di elementi inquinanti di procedere alla bonifica dei siti». All’incontro, oltre all’assessore, erano presenti il dirigente generale del dipartimento Acqua e rifiuti Arturo Vallone e il capo di gabinetto dell’assessorato Filiberto Fiorito, oltre al presidente regionale dell’Anci Sicilia Paolo Amenta, il vice presidente Leonardo Spera e il segretario generale Mario Alvano. Prossimamente, sarà organizzato un nuovo confronto tra le parti al fine di effettuare una periodica verifica del corso e dello stato degli interventi.

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AMBIENTE

Emergenza siccità in Sicilia, Schifani: Potabilizzare l’acqua del mare rappresenta una soluzione

“Ormai con la desertificazione e con le mutazioni climatiche dobbiamo cominciare a guardare, specialmente noi che siamo un’isola, al tema del riutilizzo delle acque del mare. Lo hanno fatto paesi come Dubai e gli Emirati arabi, vivono di questo perché lì non piove mai.

Penso che la Sicilia debba cominciare a guardare con coraggio, ma con convinzione, alla soluzione del problema attraverso l’utilizzo dell’acqua del mare, la desalinizzazione e grossi impianti di potabilizzazione. Questo è lo scenario al quale io guardo e penso sia uno scenario obbligatorio”. Così il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, intervenendo al recruting day di Webuild a Palermo per la selezione di 200 persone da inserire in un piano di formazione.

“Adesso ci stiamo muovendo per tamponare l’emergenza idrica però facendo in modo che queste misure facciano parte di un intervento strutturale, non buttare soldi a pioggia ma fare in modo che sia l’inizio di un percorso di ristrutturazione della rete idrica di Agrigento, di quella di Caltanissetta, di sistemazione di alcune realtà inserite in un progetto più ampio”, ha aggiunto.
   

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