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ECONOMIA

Acireale: Fondo per la Legalità destinato al recupero di beni confiscati alla mafia

Il sindaco Roberto Barbagallo ha deciso di destinare il Fondo per la legalità e la tutela degli amministratori locali vittime di atti intimidatori “alle opere di ristrutturazione ordinaria e straordinaria dei beni confiscati di contrada Zaccanazzo e destinati a fini sociali”. Con una nota il primo cittadino ha dato indicazione all’Area Finanziaria di impegnare così la somma €. 14.731,85, somma erogata in favore del Comune di Acireale per l’anno 2024, come da riparto di cui al decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’istruzione e del merito e con il Ministro dell’economia e delle finanze del 5 agosto 2024. Il contributo erogato è utilizzato dagli enti locali beneficiari, secondo le proprie autonome scelte, per l’adozione di iniziative per la promozione della legalità volte a realizzare il rafforzamento della democrazia locale.

Nell’agosto scorso l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ha destinato i terreni di contrada di Zaccanazzo al Comune di Acireale. Con il decreto di destinazione, l’area confiscata da 1750 metri quadrati, ad angolo tra via Barbagallo e via Cerami, è stata ufficialmente trasferita al patrimonio indisponibile dell’Ente per l’utilizzo per finalità istituzionali/sociali.

La giunta guidata dal sindaco Roberto Barbagallo aveva formalizzato l’interesse a ottenere in gestione le due particelle catastali che ricadono nel territorio di propria competenza.

I due terreni contigui si trovano in zona agricola del P.R.G. ed in fascia di rispetto del bosco e pertanto inedificabile. L’area, in cui i precedenti proprietari avevano realizzato una piscina, è in stato di abbandono.

Il sindaco Barbagallo aveva sottolineato la volontà dell’Amministrazione di avviare al più presto l’iter per il recupero e la riqualificazione dello spazio: Questa somma erogata dal decreto interministeriale potrebbe consentirci di avviare il recupero dell’area requisita alla mafia tanti anni fa, riteniamo sia la scelta più giusta. L’acquisizione di questo bene è un segnale di legalità importante per la nostra comunità. Avevamo avviato l’iter nel 2015, nella passata esperienza amministrativa, convinti che aprire e consegnare i beni confiscati ai cittadini sia una forma di riscatto per tutti. Questo spazio, che un tempo era meraviglioso, oggi purtroppo è molto degradato. Abbiamo immaginato da subito di trasformarlo in un ambiente per i più piccoli, destinato ad attività ludico ricreative, uno spazio utile per la crescita della comunità”.

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ECONOMIA

Agricoltura in Sicilia, bando Pnrr per modernizzare i macchinari: 21 milioni per 949 imprese

Sono 949 le aziende agricole siciliane ammesse al contributo per l’ammodernamento dei macchinari che permetteranno l’introduzione di tecniche di agricoltura di precisione, così come previsto dal bando pubblicato a dicembre 2023 dal dipartimento regionale dell’Agricoltura nell’ambito del Pnrr – Investimento 2.3 – Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare. Gli investimenti consistono nell’acquisto di attrezzature per le tecniche di precisione, sostituzione di veicoli fuoristrada, innovazione di sistemi di irrigazione e gestione delle acque e daranno una spinta in chiave innovativa all’agricoltura siciliana verso la modernizzazione della produzione. Rispetto alla graduatoria provvisoria, nell’elenco definitivo è stato incrementato sino a 949 il numero di istanze ammesse alle agevolazioni finanziarie. Conseguentemente anche il budget concesso è passato da 17 (a fronte di 757 domande inizialmente accolte) a 21 milioni di euro. Si tratta di fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, stanziati dall’Unione Europea col programma “Next Generation Eu” e assegnati alla Regione Siciliana. Sono 44, invece, le istanze non ammesse.

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ECONOMIA

Autorità di bacino: al via i lavori di messa in sicurezza del canale Boccadifalco a Palermo

Hanno preso il via gli interventi di messa in sicurezza del canale “Boccadifalco”, nel comune di Palermo, finanziati dall’Autorità di bacino della Presidenza della Regione. I lavori si sono resi necessari per garantire sicurezza e incolumità alla popolazione in caso di eventi di piena o in caso di incendi. Gli operai sono entrati in azione stamattina in via Lenin Mancuso (zona corso Calatafimi) per avviare l’opera di rimozione della fitta vegetazione (in prevalenza canneti) e avviare un’efficace azione di risagomatura del corso d’acqua, in modo da prevenire potenziali rischi di esondazione. I lavori rientrano nell’accordo quadro sottoscritto tra l’Autorità di bacino e l’Esa (Ente Sviluppo Agricolo), per un ammontare complessivo di circa due milioni di euro con cui la Regione procederà alla bonifica e alla messa in sicurezza di diversi corsi d’acqua delle province di Palermo e Trapani che versano in condizioni di abbandono e potrebbero costituire, quindi, un serio pericolo per la sicurezza. Per quanto riguarda in particolare il canale Boccadifalco, i lavori si svolgeranno su una lunghezza di poco più di 2,2 chilometri e una superficie di circa 33 mila metri quadrati. L’intervento ha un costo complessivo di circa 60 mila euro e dovrebbe concludersi tra un mese.

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AMBIENTE

Rifiuti in Sicilia: dalla Regione nessuna autorizzazione per una nuova discarica a Lentini

In merito al progetto di realizzazione di una discarica per rifiuti non pericolosi in contrada Scalpello, nel comune di Lentini (Sr), proposto dalla società Gesac s.r.l., l’assessorato regionale del Territorio e Ambiente precisa che la pratica risale al 2020 e che non ha rilasciato alcun Provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur) né, tantomeno, ha approvato la realizzazione dell’impianto. Al momento, infatti è stata rilasciata soltanto la Via (Valutazione di incidenza ambientale), che – è bene precisare – non costituisce autorizzazione alla realizzazione e alla gestione della discarica, ma rappresenta uno dei passaggi dell’iter; si tratta di un parere endoprocedimentale per il quale la Cts (Commissione tecnica specialistica) ha espresso parere favorevole. Si sottolinea, inoltre, che il rilascio della Via è condizionato all’ottemperanza del quadro prescrittivo rispondente a 26 condizioni ambientali e non è vincolante rispetto all’autorizzazione finale, e che vi è ancora la necessità di acquisire una serie di pareri tecnici, così come stabilito dalla legge.

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