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POLITICA

Officina Democratica commenta la deliberazione della Corte dei Conti sullo stato delle partecipazioni

CATANIA – Lo scorso 2 ottobre, la sezione di controllo della Corte dei Conti, ha trasmesso al Comune di Catania, la deliberazione sullo stato delle partecipazioni detenute al 31.12.2021 e al 31.12.2022, nella quale si stigmatizzano ritardi, incertezze e irresponsabilità dell’amministrazione Trantino, nei rapporti con le società partecipate.

Appare particolarmente  preoccupante la sezione 3 della deliberazione (p. 44 e sgg.) – segue la nota di Officina Democraticanella quale si parla dello stato di dissesto facendo innanzitutto giustizia delle incertezze e dei balbettii dell’amministrazione. La Corte dei Conti, infatti, dichiara apertamente che, i dati presentati dal Comune di Catania suscitano «seria preoccupazione, sia in merito alla piena copertura delle risorse necessarie all’OSL per la liquidazione delle partite debitorie, sia in relazione agli effetti sugli equilibri finanziari dell’Ente del disconoscimento dell’entrata, già accertato quale credito dal Comune, dell’importo di 61.943.206,31», riservandosi «in sede di controlli finanziari ex art.148 bis del TUEL, un approfondimento di tali profili di criticità finanziaria» (p. 46).

La Corte dei Conti evidenzia con forza come il Comune di Catania non abbia una strategia finanziaria credibile in vista della definitiva uscita dallo stato di dissesto, sottolineando come questa condizione, al di là della sua insita gravità, porterebbe a conseguenze disastrose qualora l’ente dovesse trovarsi ad affrontare una nuova crisi. “È noto come la città soffra già notevolmente per la limitazione dei servizi essenziali e – afferma il Capogruppo PD Maurizio Casertase questa venisse nuovamente prorogata, o si rendesse addirittura necessaria una ulteriore stretta, si rischierebbe di vedere il disagio delle cittadine e dei cittadini catanesi assumere, comprensibilmente, le forme proprie della disperazione. Servirebbe quindi una vera assunzione di responsabilità, strada che tuttavia l’amministrazione Trantino non ha finora dimostrato di voler seguire. È questo uno di quei momenti in cui non serve attaccare o difendersi: è invece nostro dovere, anche di banchi dell’opposizione, renderci disponibili alla cooperazione per contribuire al superamento del problema. Per questo – conclude Caserta – Officina Democratica, attraverso i consiglieri comunali del Partito Democratico, vigilerà, perché la Città non sia spinta di nuovo nel tunnel della crisi”.

ATTUALITÀ

Rifiuti in Sicilia, stato di emergenza per la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. Di Mauro: «Area in sicurezza»

La Regione Siciliana ha deliberato lo stato di crisi e di emergenza regionale per la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea in contrada Zuppà, nel Messinese. Il provvedimento, che avrà la durata di 12 mesi, è stato adottato dalla giunta regionale, su proposta del presidente Renato Schifani. La giunta ha anche dato il via libera alla nomina del commissario delegato alla gestione della discarica: l’incarico è stato conferito al dirigente regionale del dipartimento Acque e rifiuti, Arturo Vallone, su proposta dell’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro.

Il dipartimento Acqua e rifiuti ha assegnato al Comune di Mazzarrà Sant’Andrea risorse per un milione e mezzo di euro, destinate ad interventi urgenti, quali operazioni di gestione ordinaria, sorveglianza attiva, dotazione di dispositivi antincendio ed emungimento del percolato.

«Stiamo agendo su due fronti – afferma l’assessore Di Mauro – da un lato adottiamo misure d’emergenza per fronteggiare le criticità ambientali e sanitarie legate al sito, dall’altro sviluppiamo un progetto per mettere in sicurezza l’intera area e proteggere dal rischio di danni ambientali gli abitanti di Mazzarrà e dei numerosi Comuni del comprensorio. Il progetto – ha aggiunto l’assessore – prevederà un investimento di circa 30 milioni di euro di risorse del Pnrr, sulla base dell’Accordo per l’attuazione degli interventi concordato con il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica». 

Domani, giovedì 21 novembre, alle 10,30 i tecnici dell’assessorato regionale, del Comune di Mazzarrà Sant’Andrea e altri rappresentanti istituzionali si incontreranno nel sito della discarica per stabilire il programma degli interventi.

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POLITICA

ANCI: il sindaco di Misterbianco Marco Corsaro eletto tra i componenti del Consiglio Nazionale

Il sindaco di Misterbianco Marco Corsaro è stato eletto oggi fra i componenti del Consiglio nazionale dell’ANCI, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani. L’elezione è avvenuta nell’ambito della XX Assemblea congressuale Anci in corso fino a venerdì a Torino, alla quale ha preso parte anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’Assemblea ha eletto il nuovo presidente nazionale Anci, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, e i nuovi vertici dell’associazione. Per la prima volta la Città di Misterbianco, nel Catanese, viene rappresentata negli organismi nazionali Anci. Il primo cittadino Marco Corsaro dal 2023 è componente del direttivo regionale Anci Sicilia.

«Voglio ringraziare i colleghi sindaci di tutta Italia e in particolare dalla Sicilia – afferma il sindaco Corsaro – per la scelta fatta. Daremo seguito a questo incarico con spirito di servizio e un obiettivo di fondo: lavorare ancora per rafforzare la fiducia fra cittadini e istituzioni e accrescere la credibilità della politica dinanzi alla gente. Dedico questo impegno assunto ai cittadini di Misterbianco, una grande città che merita questi riconoscimenti, e alla mia famiglia, a mia moglie Vanessa e ai miei figli, indispensabile supporto in ogni passo della mia vita. Anche nel Consiglio nazionale dell’Anci – conclude Corsaro – porteremo le nostre battaglie di buongoverno, per migliorare le condizioni di vita dei cittadini e far funzionare al meglio i Comuni e il governo locale».

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CRONACA

Maltempo a Stromboli: la Regione Siciliana chiederà al Governo di dichiarare lo stato di emergenza

La Regione Siciliana chiederà al Consiglio dei ministri di dichiarare lo stato di emergenza nazionale, della durata di un anno, per i danni causati dal maltempo di ottobre sull’isola di Stromboli, nel Comune di Lipari. Lo ha deliberato, il governo Schifani nel corso della seduta di giunta. Secondo una parziale stima della Protezione civile regionale, l’importo dei danni e dei primi interventi necessari alla mitigazione dei rischi ammonta a cinque milioni di euro. «Il governo regionale – dichiara il presidente, Renato Schifani – continua a essere vicino alla comunità di Stromboli, tenendo ben presenti le gravi difficoltà in cui da tempo ormai si trovano gli abitanti e le aziende. Per questo motivo, abbiamo fatto nostra la richiesta del Comune di Lipari per la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale. Stiamo già intervenendo per le situazioni più urgenti ma la situazione che si è venuta a creare sull’isola è ormai strutturale e richiede un intervento a livello nazionale». I primi lavori di somma urgenza a Stromboli e nella frazione di Ginostra sono stati già avviati con la dichiarazione dello stato di emergenza regionale per sei mesi, deliberata dalla giunta nella seduta del 21 ottobre. Per questi, e per altre opere nelle zone più colpite dal maltempo del mese scorso, sono stati stanziati 2,8 milioni di euro. Gli eventi meteo del 19 e 20 ottobre avevano causato a Stromboli colate di detriti, frane ed esondazioni con le conseguenze più pesanti nella frazione di Ginostra che ha riportato gravi danni alla viabilità, ai servizi e al porto. La Protezione civile regionale sottolinea inoltre che i versanti che sovrastano i centri abitati presentano un rischio strettamente connesso a quello vulcanico poiché le colate di detriti causate dalle piogge sono aumentate proprio per la ricaduta sui fianchi dello Stromboli del materiale lavico eruttato negli ultimi anni.

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