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CRONACA

Acireale, Carabinieri scovano due coltivazioni in terrazza di Marijuana: due denunce

Proseguono senza sosta i controlli straordinari del territorio per la prevenzione e repressione dei reati sugli stupefacenti, causa di gravi problematiche sociali e guadagli illeciti a vantaggio della criminalità organizzata, promossi dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania.

In tale circostanza, gli investigatori della Compagnia di Acireale, nel corso di un servizio coordinato di controllo del territorio effettuato, anche con il supporto del Nucleo Carabinieri Cinofili, nei territori pedemontani di Viagrande e Pedara, hanno denunciato due persone rispettivamente un 40enne ed un 48enne per la coltivazione illegale di cannabis e la detenzione di marijuana.

In particolare, l’attenzione dei militari delle Stazioni di Aci Sant’Antonio e Viagrande, proprio in quest’ultimo centro per un servizio straordinario del controllo del territorio, è stata attirata dalla presenza di alcuni teloni apposti sulle ringhiere di un balcone di una mansarda, come a voler impedire la visione di ciò che vi era sotto.

Immediato l’accertamento dei Carabinieri per individuare la proprietà di quel balcone, che è risultato essere di un 40enne del posto già a loro noto poiché pregiudicato.

Ottenute, quindi, tutte le necessarie informazioni su cui andare ad operare, i Carabinieri hanno, pertanto, deciso di procedere al controllo di quell’appartamento ed in particolare di verificare cosa vi fosse occultato sotto quei teli sul terrazzo.

Quindi, dopo aver predisposto un meticoloso piano d’azione, è stato dato via al blitz, che ha permesso agli investigatori di scoprire una vera e propria un’attività di produzione domestica di marijuana, completa di tutte le fasi: dalla coltivazione all’essiccazione fino al confezionamento.

Durante la perquisizione della casa, infatti, i militari dell’Arma hanno trovato, sul balcone 2 piante di marijuana di circa 70cm in fioritura mentre, all’interno di una piccola veranda, hanno scoperto ulteriori 4 rami della stessa pianta in fase di essicazione. Successivamente, dentro la cucina invece hanno scoperto bustina piena di semi, necessaria per ampliare la coltivazione, e circa 10 grammi di marijuana confezionata in buste di plastica, già essiccata e pronta per l’uso.

Analoga attività è stata messa in atto nel comune di Pedara dai militari della locale Stazione, coadiuvati, questa volta, dai colleghi dei Cinofili di Nicolosi.

In questa circostanza, sul balcone della sua abitazione, un 48enne del posto coltivava, tranquillamente e senza alcuna tipo di autorizzazione, una pianta di marijuana di circa un metro e mezzo, anch’essa in fiore. Durante la perquisizione della casa, inoltre, al sensibile fiuto del cane del Nucleo Cinofili, non è sfuggita la presenza di ulteriori 12 grammi di marijuana essiccata, conservati all’interno di un barattolo e di altri 2 grammi sigillati dentro una busta di plastica, ben nascosti dentro un pensile della cucina.

Per entrambi i soggetti è, chiaramente, scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà per detenzione indebita di sostanze stupefacenti, mentre tutta la sostanza stupefacente è stata sequestrata.

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CRONACA

Pantelleria: Carabinieri Forestali in azione per la tutela dell’ambiente e il contrasto ad attività illecite in area protetta

Proseguono le attività dei Carabinieri Forestali di Pantelleria, a salvaguardia delle matrici ambientali e delle aree protette dell’isola. Nelle ultime settimane, in esecuzione di un decreto della Procura della Repubblica di Marsala, i militari ivi operanti hanno sorvegliato sulle operazioni di rimozione e smaltimento di svariati quintali di rifiuti speciali abbandonati e stratificati sul sedime di un terreno in località Arenella di Pantelleria, già sottoposto a sequestro nell’ambito del procedimento penale che aveva portato alla denuncia dei soggetti utilizzatori del fondo.

L’area in questione, gravata da vincoli ambientali, era di fatto infestata da quintali di “rifiuti speciali” quali calcinacci, macerie, pneumatici fuori uso, materiali ferrosi ossidati, residui di materiali plastici e carcasse di veicoli fuori uso, ma anche componenti classificabili come “rifiuti pericolosi”.

Le operazioni di bonifica, affidate a ditte specializzate nel settore, si sono protratte per più giorni ed hanno riguardato anche la demolizione di manufatti insistenti sulla proprietà, sottoposti recentemente a lavori di ampliamento illecite ed a modificazioni non autorizzate.

La bonifica dei siti contaminati rappresenta, in generale, un intervento fondamentale per eliminare o ridurre la presenza di sostanze inquinanti in un determinato luogo, essenziale per mitigare gli impatti negativi sull’ambiente e sulla salute umana derivanti da attività industriali malsane, pratiche agricole scorrette o da altre forme di inquinamento.

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CRONACA

Franconfonte: arrestato 36enne per resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento

I Carabinieri della Stazione di Francofonte hanno arrestato e associato alla Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa, un pregiudicato di 36 anni in esecuzione del provvedimento di sospensione provvisoria della detenzione domiciliare emesso dal Tribunale di Sorveglianza.

L’uomo si trovava agli arresti domiciliari dovendo scontare la pena per una condanna per resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento commessi a Francofonte nel 2020 durante un intervento per una segnalazione di maltrattamenti in famiglia, quando l’uomo, prima aveva distrutto alcuni oggetti in casa della compagna, poi aveva aggredito i Carabinieri.

L’Autorità Giudiziaria ha disposto la sospensione della detenzione domiciliare poiché il 36enne è stato nuovamente denunciato per avere rivolto minacce di morte alla sorella.

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CRONACA

Palermo: confiscati e sequestrati beni appartenenti ad esponenti di “Cosa Nostra” per un 1 milione e 200 mila euro

In Palermo e Carini i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a due misure patrimoniali:

–       un provvedimento emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, con il quale, a seguito di Sentenza della Corte di Appello di Palermo del giugno c.a., è stata dichiarata irrevocabile la confisca di primo grado emessa nel gennaio del 2022 a carico di CIRESI Girolamo, facendo entrare a far parte definitivamente l’ingente patrimonio allo stesso riconducibile in quello dello Stato;

–       un decreto di sequestro emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione in data 27.09.2024, con il quale sono stati sequestrati i beni riconducibili a FIORENTINO Salvatore.

CIRESI Girolamo, 76enne, era stato tratto in arresto nell’operazione denominata “Panta Rei” per la sua organicità al mandamento mafioso di “Porta Nuova”, poiché appartenente alla famiglia di Palermo Borgo Vecchio, per conto della quale si era occupato costantemente di attività estorsive ad imprese ed esercizi commerciali della zona di riferimento.

Il quadro probatorio raccolto nell’ambito delle indagini patrimoniali, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, ha consentito di dimostrare come i beni nella disponibilità del CIRESI, fossero in realtà il frutto delle sue attività illecite, così consentendo l’emissione dell’odierno provvedimento di confisca irrevocabile riguardante i sottonotati beni, del valore complessivo di circa 700.000 euro:

ü  nr. 01 appartamento sito in Palermo;

ü  nr. 01 villetta sita in Carini (PA);

ü  nr. 01 appezzamento di terreno con insistente fabbricato sito in Carini (PA).

ü  nr. 08 rapporti bancari.

Il 42enne FIORENTINO Salvatore era stato tratto in arresto nell’operazione denominata “Bivio” per aver fatto parte della famiglia mafiosa di Palermo Tommaso Natale.

Il quadro probatorio raccolto nell’ambito delle indagini patrimoniali, sul conto di quest’ultimo ha consentito di accertare come i beni nella sua disponibilità di, fossero il frutto delle sue attività illecite, così consentendo l’emissione dell’odierno provvedimento di sequestro riguardante i sottonotati beni, del valore complessivo di circa 500.000 euro:

ü  nr. 01 locale ufficio composto da 15 vani sito in Palermo, zona via Perpignano;

ü  nr. 01 autovettura;

ü  nr. 01 rapporto bancario.

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