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CRONACA

Catania, aggrediscono una vigilessa in centro storico: arrestati due fratelli pregiudicati

La Polizia di Stato – Squadra Volanti – unitamente al personale della Polizia Locale ha arrestato due fratelli, pregiudicati catanesi di 33 e 37 anni, a seguito di un’aggressione ai danni di personale in servizio della Polizia Locale.

Nel corso della serata di ieri, intorno alle 20.00, personale della Polizia di Stato è intervenuto in ausilio a due agenti della Polizia Locale che sono stati minacciati e poi barbaramente aggrediti dai titolari di un bar nei pressi di piazzetta Addamo.

I Vigili Urbani stavano solo redigendo una contravvenzione per un’auto in sosta irregolare che impediva al ristorante accanto di poter collocare correttamente i tavolini nel dehor.

In particolare, uno dei due titolari di un bar, proprietario dell’autovettura in questione, con aria di sfida, si è prima rifiutato di spostare il veicolo e poi di fornire qualsiasi documento di riconoscimento agli agenti della Polizia Locale.

In seguito, spalleggiato dal fratello, ha minacciato di morte i due agenti e con estrema ferocia ha colpito al volto una vigilessa facendole volare gli occhiali da vista. La donna, per i colpi ricevuti è caduta a terra riportando diverse contusioni. Dopo la brutale aggressione, i due si sono scagliati contro i dipendenti del ristorante adiacente, “colpevoli” di aver chiamato la Polizia Locale, afferrando uno sgabello e lanciandolo contro i presenti; successivamente hanno aggredito verbalmente e fisicamente i titolari dello stesso ristorante, facendo scoppiare una lite particolarmente animata per strada.

Sul posto erano presenti numerosi turisti e cittadini rimasti impietriti per quanto stesse accadendo e qualcuno di loro si è schierato a favore degli agenti della Polizia Locale.

L’immediato intervento della Polizia di Stato, in aiuto ai colleghi della Polizia Locale, ha permesso di riportare la situazione alla calma ed identificare i due uomini che sono stati arrestati e sottoposti, su disposizione del Pubblico Ministero, agli arresti domiciliari in attesa del giudizio di convalida.

La vigilessa ha riportato delle ferite e dopo il periodo di convalescenza prescritto potrà tornare in servizio.

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CRONACA

Pantelleria: Carabinieri Forestali in azione per la tutela dell’ambiente e il contrasto ad attività illecite in area protetta

Proseguono le attività dei Carabinieri Forestali di Pantelleria, a salvaguardia delle matrici ambientali e delle aree protette dell’isola. Nelle ultime settimane, in esecuzione di un decreto della Procura della Repubblica di Marsala, i militari ivi operanti hanno sorvegliato sulle operazioni di rimozione e smaltimento di svariati quintali di rifiuti speciali abbandonati e stratificati sul sedime di un terreno in località Arenella di Pantelleria, già sottoposto a sequestro nell’ambito del procedimento penale che aveva portato alla denuncia dei soggetti utilizzatori del fondo.

L’area in questione, gravata da vincoli ambientali, era di fatto infestata da quintali di “rifiuti speciali” quali calcinacci, macerie, pneumatici fuori uso, materiali ferrosi ossidati, residui di materiali plastici e carcasse di veicoli fuori uso, ma anche componenti classificabili come “rifiuti pericolosi”.

Le operazioni di bonifica, affidate a ditte specializzate nel settore, si sono protratte per più giorni ed hanno riguardato anche la demolizione di manufatti insistenti sulla proprietà, sottoposti recentemente a lavori di ampliamento illecite ed a modificazioni non autorizzate.

La bonifica dei siti contaminati rappresenta, in generale, un intervento fondamentale per eliminare o ridurre la presenza di sostanze inquinanti in un determinato luogo, essenziale per mitigare gli impatti negativi sull’ambiente e sulla salute umana derivanti da attività industriali malsane, pratiche agricole scorrette o da altre forme di inquinamento.

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CRONACA

Franconfonte: arrestato 36enne per resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento

I Carabinieri della Stazione di Francofonte hanno arrestato e associato alla Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa, un pregiudicato di 36 anni in esecuzione del provvedimento di sospensione provvisoria della detenzione domiciliare emesso dal Tribunale di Sorveglianza.

L’uomo si trovava agli arresti domiciliari dovendo scontare la pena per una condanna per resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento commessi a Francofonte nel 2020 durante un intervento per una segnalazione di maltrattamenti in famiglia, quando l’uomo, prima aveva distrutto alcuni oggetti in casa della compagna, poi aveva aggredito i Carabinieri.

L’Autorità Giudiziaria ha disposto la sospensione della detenzione domiciliare poiché il 36enne è stato nuovamente denunciato per avere rivolto minacce di morte alla sorella.

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CRONACA

Palermo: confiscati e sequestrati beni appartenenti ad esponenti di “Cosa Nostra” per un 1 milione e 200 mila euro

In Palermo e Carini i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a due misure patrimoniali:

–       un provvedimento emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, con il quale, a seguito di Sentenza della Corte di Appello di Palermo del giugno c.a., è stata dichiarata irrevocabile la confisca di primo grado emessa nel gennaio del 2022 a carico di CIRESI Girolamo, facendo entrare a far parte definitivamente l’ingente patrimonio allo stesso riconducibile in quello dello Stato;

–       un decreto di sequestro emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione in data 27.09.2024, con il quale sono stati sequestrati i beni riconducibili a FIORENTINO Salvatore.

CIRESI Girolamo, 76enne, era stato tratto in arresto nell’operazione denominata “Panta Rei” per la sua organicità al mandamento mafioso di “Porta Nuova”, poiché appartenente alla famiglia di Palermo Borgo Vecchio, per conto della quale si era occupato costantemente di attività estorsive ad imprese ed esercizi commerciali della zona di riferimento.

Il quadro probatorio raccolto nell’ambito delle indagini patrimoniali, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, ha consentito di dimostrare come i beni nella disponibilità del CIRESI, fossero in realtà il frutto delle sue attività illecite, così consentendo l’emissione dell’odierno provvedimento di confisca irrevocabile riguardante i sottonotati beni, del valore complessivo di circa 700.000 euro:

ü  nr. 01 appartamento sito in Palermo;

ü  nr. 01 villetta sita in Carini (PA);

ü  nr. 01 appezzamento di terreno con insistente fabbricato sito in Carini (PA).

ü  nr. 08 rapporti bancari.

Il 42enne FIORENTINO Salvatore era stato tratto in arresto nell’operazione denominata “Bivio” per aver fatto parte della famiglia mafiosa di Palermo Tommaso Natale.

Il quadro probatorio raccolto nell’ambito delle indagini patrimoniali, sul conto di quest’ultimo ha consentito di accertare come i beni nella sua disponibilità di, fossero il frutto delle sue attività illecite, così consentendo l’emissione dell’odierno provvedimento di sequestro riguardante i sottonotati beni, del valore complessivo di circa 500.000 euro:

ü  nr. 01 locale ufficio composto da 15 vani sito in Palermo, zona via Perpignano;

ü  nr. 01 autovettura;

ü  nr. 01 rapporto bancario.

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