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ATTUALITÀ

Trapani: UICI, IAPB e Lions in prima linea in occasione della Giornata Mondiale della Vista

      
In occasione della Giornata Mondiale della Vista, l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI) di Trapani, in collaborazione con IAPB Italia ETS e Lions Club Trapani, ha tenuto una conferenza stampa per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione e della cura della salute degli occhi.
UICI: Un impegno concreto per la salute visiva
Il Dott. Pietro Catalano, Presidente Onorario della Sezione UICI di Trapani, ha aperto l’incontro delineando la missione dell’Unione: “Il nostro obiettivo è promuovere la prevenzione delle malattie della vista e potenziare i servizi di cura e riabilitazione visiva. Realizziamo questo attraverso azioni concrete come screening oculistici gratuiti. Inoltre, offriamo visite oculistiche ed esami specialistici a prezzi calmierati rispetto alle normali tariffe professionali.”
Catalano ha sottolineato l’importanza della collaborazione con IAPB Italia: “Grazie alla nostra fitta rete di strutture, collaboratori e volontari, aderiamo a progetti comuni su tutto il territorio nazionale. Questa sinergia ci permette di raggiungere un numero sempre maggiore di persone, amplificando l’impatto delle nostre iniziative di prevenzione e sensibilizzazione.”
L’importanza della prevenzione e dei controlli regolari
Il Dott. Fabio Scaglione, Direttore dell’Ambulatorio Oculistico dell’UICI di Trapani, ha enfatizzato l’importanza dei controlli regolari: “Le malattie che minacciano la vista interessano milioni di persone in Italia e il rischio cresce con l’allungarsi della vita media. Molte patologie oculari sono asintomatiche nelle fasi iniziali, causando una perdita graduale della vista senza che la persona se ne accorga. Durante le nostre campagne di prevenzione, abbiamo riscontrato che circa il 40% delle persone visitate presentava problemi visivi sconosciuti, alcuni dei quali potenzialmente gravi.”
Scaglione ha poi fornito consigli pratici per la cura quotidiana della vista: “Uno stile di vita sano è fondamentale. Raccomandiamo di bere molta acqua, proteggere gli occhi dalla luce solare intensa, evitare traumi oculari, utilizzare le lenti a contatto con precauzione e fare pause regolari durante l’uso prolungato di schermi digitali.” Ha inoltre sottolineato l’importanza di visite oculistiche regolari fin dalla giovane età: “La prima visita dovrebbe essere effettuata alla nascita, seguita da un controllo entro i 3 anni, e poi regolarmente durante l’infanzia e l’adolescenza. Per gli adulti, la frequenza dipende dai fattori di rischio individuali, ma un check-up annuale è consigliabile per tutti.
Lions Club: un impegno globale per la vista
Il Dott. Francesco Giurlanda, Segretario del Lions Club Trapani, ha illustrato l’impegno storico e attuale dell’organizzazione nella lotta alla cecità: “Dal 1925, quando Helen Keller sfidò i Lions a diventare ‘Cavalieri della luce’, il nostro impegno per la vista è stato incessante. Con 1,4 milioni di soci in oltre 47.000 club in tutto il mondo, siamo in una posizione unica per fare la differenza.”
Giurlanda ha elencato alcune delle principali iniziative dei Lions: “A livello internazionale, la nostra campagna Sight First ha permesso di restituire la vista a milioni di persone attraverso interventi di cataratta e altre cure oculistiche. La raccolta di occhiali usati consente di fornire occhiali a chi non può permetterseli in tutto il mondo. A livello nazionale, sosteniamo la Scuola Cani Guida di Limbiate, che addestra cani per assistere le persone non vedenti.” Ha poi dettagliato le attività locali: “A Trapani, collaboriamo strettamente con l’UICI e IAPB Italia in progetti come ‘La prevenzione non va in vacanza’, la Giornata Mondiale della Vista, la Settimana Mondiale del Glaucoma e ‘Occhio agli occhi’, un programma di screening oculistici nelle scuole della provincia. Inoltre, celebriamo annualmente la ricorrenza di Santa Lucia, protettrice dei ciechi, per mantenere alta l’attenzione sulla salute visiva.”
Un fronte unito per la salute degli occhi
La conferenza ha messo in luce come la collaborazione tra diverse organizzazioni sia fondamentale per promuovere efficacemente la salute visiva. UICI, IAPB Italia e Lions Club uniscono le forze per offrire una gamma completa di servizi: dagli screening gratuiti alla sensibilizzazione pubblica, dal supporto diretto ai pazienti alla ricerca di nuove cure.
“Solo lavorando insieme possiamo sperare di ridurre significativamente l’incidenza delle malattie oculari prevenibili e migliorare la qualità della vita di chi convive con problemi di vista”, ha concluso il Dott. Catalano. “Invitiamo tutti i cittadini a partecipare alle iniziative organizzate per la Giornata Mondiale della Vista e a prendersi cura dei propri occhi ogni giorno dell’anno.”

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Congedi per i padri: 4E-Parent propone 22 giorni obbligatori e 4 mesi retribuiti all’80%

Riformare i congedi per i padri per assicurare salute e benessere dei bambini, correggendo l’ineguale distribuzione della cura e favorendo occupazione femminile e natalità. La proposta del progetto europeo 4e-Parent, che vede l’Istituto superiore di sanità (Iss) capofila, è stata presentata ai politici in vista della legge di bilancio nella conferenza “Il tempo dei papà”, e comprende un pacchetto di misure tra cui estensione del congedo di paternità obbligatorio da 10 a 22 giorni lavorativi, previsione di 4 mesi di congedi retribuiti all’80% (2 per genitore), anticipo statale dei compensi per le Pmi.

L’Italia è uno dei Paesi europei con il minor numero di giorni di congedo adeguatamente retribuiti per i padri e con il massimo divario fra congedi materni e paterni.

Sono diversi i vantaggi che derivano da un maggiore coinvolgimento del padre nell’accudimento, soprattutto, spiegano gli esperti, nei primi mille giorni.

La sua presenza attiva si associa infatti a più elevati livelli di competenza cognitiva e sociale, maggiore capacità di empatia, migliore autoregolazione e autostima e maggiori progressi scolastici dei bambini. Diminuisce inoltre i rischi durante la gravidanza e il parto, può contribuire all’aumento della occupazione femminile e promuove le ‘mascolinità accudenti’, diminuendo il rischio di violenza domestica. I promotori chiedono anche di cambiare il nome da “congedi parentali” a “congedi genitoriali”.

“Non dovrebbero servire prove per dimostrare che la partecipazione dei padri all’accudimento è vantaggiosa per l’intera famiglia”, osserva Angela Giusti, ricercatrice del Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute dell’Istituto superiore di sanità e responsabile del coordinamento scientifico del progetto.

“Eppure, queste prove le abbiamo”. Tra le altre proposte vi sono almeno 10 giorni consecutivi di congedo obbligatorio nel primo mese dalla nascita senza obbligo di preavviso, l’applicazione delle stesse regole del congedo di maternità con l’inclusione dei padri freelance, l’aumento dall’80 al 100% della retribuzione del congedo di maternità, incentivi per aziende con certificazione di genere e promozione del lavoro agile e campagne informative per il coinvolgimento dei padri.

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Studio negli USA: smettere di fumare anche a 75 anni allunga la vita degli individui

Non è mai troppo tardi per smettere di fumare. Buttare le sigarette anche a 75 anni di età aumenta del 14% le probabilità di guadagnare 1 anno intero di vita.

Per chi smette a 65 anni invece, dopo aver fumato sin da giovane, le probabilità di 1 anno in più di longevità salgono del 23%. Lo spiega la prima indagine ad aver esaminato specificamente gli effetti dell’eliminazione del fumo così avanti con gli anni.

Pubblicato sull’ American Journal of Preventive Medicine, il rapporto di ricercatori dell’ università del Michigan ha analizzato i dati di varie indagini su fumo e longevità, ed ha osservato che in generale, per i fumatori da oltre 30 anni e di mezza età, il rischio di morte nei 25 anni successivi risultava più alto del 21% rispetto ai non fumatori.

Ma dai calcoli degli studiosi è anche emerso che eliminare il fumo a qualsiasi età fa inevitabilmente salire l’ aspettativa di vita anche a 75 anni.

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Caporalato in Sicilia: ecco il Polo sociale integrato di Catania per aiutare i migranti sfruttati

Creare una rete diffusa di uffici di prossimità che garantiscano ai migranti, vittime e potenziali vittime di sfruttamento lavorativo, l’accesso ai servizi e alle tutele previste dalla normativa vigente. È questo l’obiettivo del Polo sociale integrato di Catania che è stato presentato al dipartimento di Scienze politiche dell’Università del capoluogo etneo. «Il Polo – dice Nuccia Albano, assessore alla Famiglia, alle politiche sociali e al lavoro – servirà per dare un aiuto concreto ai migranti che lavorano nella provincia di Catania e che vengono sfruttati. Non solo nel settore dell’agricoltura, ma in ogni ambito lavorativo. Dai diversi Poli che saranno creati nelle province dell’Isola partiranno tutte le azioni che saranno messe in campo nei prossimi anni». Il Polo di Catania, gestito dall’associazione Penelope coordinamento solidarietà sociale, in associazione (Ats) con il centro Astalli Catania Odv, è, infatti, uno dei nove previsti su tutto il territorio siciliano, nati da un lavoro di co-progettazione tra la Regione Siciliana e gli enti del terzo settore nell’ambito del progetto Su.Pr.Eme. 2 che vede la Sicilia capofila del partenariato composto da Basilicata, Calabria, Campania e Puglia e da Nova Consorzio Nazionale per l’Innovazione. Saranno tre le sedi di contatto: una nella città capoluogo e due periferiche, nell’area calatina, a Scordia, e nella Piana di Catania, ad Adrano. Verranno organizzate delle task force operative che garantiranno l’emersione e l’identificazione formale della vittime, l’accompagnamento legale nei percorsi di denuncia e di regolarizzazione, l’attivazione di aiuti e doti personali a supporto della fase di emersione, l’accompagnamento all’accesso ai servizi sociali, sanitari, educativi e formativi; l’attivazione di programmi di protezione sociale, l’accompagnamento all’autonomia sociale, abitativa e lavorativa. L’iniziativa è realizzata in continuità con quanto già fatto durante la prima edizione del programma Su.Pr.Eme. Italia che ha ottenuto il riconoscimento come buona pratica nel corso della 21esima edizione della European Week of Regions and Cities, evento annuale dell’Unione Europea dedicato alle politiche di coesione, che si è tenuto a Bruxelles nell’ottobre del 2023.

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