Connect with us

CRONACA

Catania, nascondeva kalashnikov, munizioni e droga in garage: arrestato pregiudicato 30enne

Un’articolata operazione per contrastare la detenzione illegale di armi clandestine e per fronteggiare lo spaccio di droga è stata eseguita dalla Polizia di Stato nel popoloso quartiere di San Giovanni Galermo.

L’attività di controllo, coordinata dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Nesima, ha visto impegnati il Reparto Prevenzione Crimine, le unità cinofile dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, la Squadra Mobile e il Reparto Mobile, unitamente alla Polizia Locale.

La capillare perlustrazione del territorio ha consentito di scovare un garage pieno di armi e munizioni, nascoste, per non destare particolari sospetti, tra mobili, suppellettili e oggetti vari accatastati all’interno del box. Ma il mini arsenale non è sfuggito ai poliziotti che hanno trovato un kalashnikov, una pistola calibro 9×21 con matricola abrasa, quattro caricatori calibro 7,62 con 45 proiettili, altri due caricatori 7,62 vuoti, nove caricatori di vario calibro, anch’essi privi di proiettili, e ben 337 cartucce sfuse di vario calibro.

L’attenzione degli agenti della Polizia di Stato sul garage è stata sollecitata dal cane antidroga Ares che ha segnalato la presenza di sostanza stupefacente. L’infallibile fiuto di Ares ha permesso di trovare quattro buste di marijuana di circa 900 grammi, materiale per la pesatura e il confezionamento della droga, oltre a passamontagna e radioline ricetrasmittenti, oggetti, questi, evidentemente utilizzati per nascondere il viso e per comunicare in circostanze di eventi delittuosi.

I poliziotti hanno verificato che il garage si trovava nella disponibilità di un noto pregiudicato catanese di 30 anni che è stato arrestato. L’uomo è risultato residente in un appartamento adiacente al box e, per questa ragione, la perquisizione è stata estesa anche alla sua abitazione, dove sono stati rinvenuti, nascosti in un sottofondo creato all’interno di un mobile della cucina, la somma di 620 euro in banconote di piccolo taglio, ritenuta provento dell’attività di spaccio, e 22 cartucce dello stesso calibro di quelle rinvenute all’interno del garage, a dimostrazione di come le armi da fuoco e la droga trovata nel box si trovassero nella disponibilità dell’arrestato.

Quanto ritrovato in casa e in garage è stato sottoposto a sequestro e le armi con le relative munizioni inviate al Gabinetto regionale di Polizia Scientifica per accertare se siano state utilizzate per commettere fatti sangue.

Dopo gli adempimenti di rito, il pregiudicato catanese è stato condotto in carcere, su disposizione del PM di turno, in attesa dell’udienza di convalida.

I controlli della Polizia di Stato sono proseguiti, verificando, palmo a palmo, via Capo Passero e via Ustica, come pure le zone limitrofe.

In particolare, sempre grazie al fiuto di Ares, i poliziotti hanno trovato nel vano ascensore di un condominio di via Ustica 27 grammi di cocaina, che è stata sequestrata, mentre due assuntori, con alcune dosi di marijuana, sono stati sanzionati amministrativamente e segnalati alla Prefettura per gli eventuali provvedimenti di competenza.L’operazione coordinata dal Commissariato di Nesima ha permesso di controllare, complessivamente, 112 persone, di cui 35 gravate da precedenti di polizia, e 47 veicoli, elevando numerose sanzioni per infrazioni al Codice della strada, dalla guida senza casco all’assenza di copertura assicurativa per la responsabilità civile e la mancanza di revisione periodica, determinando il fermo amministrativo di un veicolo

Continua a leggere

CRONACA

Pantelleria: Carabinieri Forestali in azione per la tutela dell’ambiente e il contrasto ad attività illecite in area protetta

Proseguono le attività dei Carabinieri Forestali di Pantelleria, a salvaguardia delle matrici ambientali e delle aree protette dell’isola. Nelle ultime settimane, in esecuzione di un decreto della Procura della Repubblica di Marsala, i militari ivi operanti hanno sorvegliato sulle operazioni di rimozione e smaltimento di svariati quintali di rifiuti speciali abbandonati e stratificati sul sedime di un terreno in località Arenella di Pantelleria, già sottoposto a sequestro nell’ambito del procedimento penale che aveva portato alla denuncia dei soggetti utilizzatori del fondo.

L’area in questione, gravata da vincoli ambientali, era di fatto infestata da quintali di “rifiuti speciali” quali calcinacci, macerie, pneumatici fuori uso, materiali ferrosi ossidati, residui di materiali plastici e carcasse di veicoli fuori uso, ma anche componenti classificabili come “rifiuti pericolosi”.

Le operazioni di bonifica, affidate a ditte specializzate nel settore, si sono protratte per più giorni ed hanno riguardato anche la demolizione di manufatti insistenti sulla proprietà, sottoposti recentemente a lavori di ampliamento illecite ed a modificazioni non autorizzate.

La bonifica dei siti contaminati rappresenta, in generale, un intervento fondamentale per eliminare o ridurre la presenza di sostanze inquinanti in un determinato luogo, essenziale per mitigare gli impatti negativi sull’ambiente e sulla salute umana derivanti da attività industriali malsane, pratiche agricole scorrette o da altre forme di inquinamento.

Continua a leggere

CRONACA

Franconfonte: arrestato 36enne per resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento

I Carabinieri della Stazione di Francofonte hanno arrestato e associato alla Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa, un pregiudicato di 36 anni in esecuzione del provvedimento di sospensione provvisoria della detenzione domiciliare emesso dal Tribunale di Sorveglianza.

L’uomo si trovava agli arresti domiciliari dovendo scontare la pena per una condanna per resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento commessi a Francofonte nel 2020 durante un intervento per una segnalazione di maltrattamenti in famiglia, quando l’uomo, prima aveva distrutto alcuni oggetti in casa della compagna, poi aveva aggredito i Carabinieri.

L’Autorità Giudiziaria ha disposto la sospensione della detenzione domiciliare poiché il 36enne è stato nuovamente denunciato per avere rivolto minacce di morte alla sorella.

Continua a leggere

CRONACA

Palermo: confiscati e sequestrati beni appartenenti ad esponenti di “Cosa Nostra” per un 1 milione e 200 mila euro

In Palermo e Carini i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a due misure patrimoniali:

–       un provvedimento emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, con il quale, a seguito di Sentenza della Corte di Appello di Palermo del giugno c.a., è stata dichiarata irrevocabile la confisca di primo grado emessa nel gennaio del 2022 a carico di CIRESI Girolamo, facendo entrare a far parte definitivamente l’ingente patrimonio allo stesso riconducibile in quello dello Stato;

–       un decreto di sequestro emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione in data 27.09.2024, con il quale sono stati sequestrati i beni riconducibili a FIORENTINO Salvatore.

CIRESI Girolamo, 76enne, era stato tratto in arresto nell’operazione denominata “Panta Rei” per la sua organicità al mandamento mafioso di “Porta Nuova”, poiché appartenente alla famiglia di Palermo Borgo Vecchio, per conto della quale si era occupato costantemente di attività estorsive ad imprese ed esercizi commerciali della zona di riferimento.

Il quadro probatorio raccolto nell’ambito delle indagini patrimoniali, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, ha consentito di dimostrare come i beni nella disponibilità del CIRESI, fossero in realtà il frutto delle sue attività illecite, così consentendo l’emissione dell’odierno provvedimento di confisca irrevocabile riguardante i sottonotati beni, del valore complessivo di circa 700.000 euro:

ü  nr. 01 appartamento sito in Palermo;

ü  nr. 01 villetta sita in Carini (PA);

ü  nr. 01 appezzamento di terreno con insistente fabbricato sito in Carini (PA).

ü  nr. 08 rapporti bancari.

Il 42enne FIORENTINO Salvatore era stato tratto in arresto nell’operazione denominata “Bivio” per aver fatto parte della famiglia mafiosa di Palermo Tommaso Natale.

Il quadro probatorio raccolto nell’ambito delle indagini patrimoniali, sul conto di quest’ultimo ha consentito di accertare come i beni nella sua disponibilità di, fossero il frutto delle sue attività illecite, così consentendo l’emissione dell’odierno provvedimento di sequestro riguardante i sottonotati beni, del valore complessivo di circa 500.000 euro:

ü  nr. 01 locale ufficio composto da 15 vani sito in Palermo, zona via Perpignano;

ü  nr. 01 autovettura;

ü  nr. 01 rapporto bancario.

Continua a leggere

Notizie più lette