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SANITÀ

Gangi: martedì 5 novembre Open Day della Prevenzione: i camper dell’Asp faranno sosta in piazza San Paolo

A Gangi martedì prossimo, 5 novembre, dalle ore 10 alle 17, “Open day della prevenzione” in piazza San Paolo con i camper dell’Asp di Palermo. Uno screening sanitario per la popolazione dell’Asp di Palermo in collaborazione con il comune di Gangi e Lions Club Madonie. I cittadini avranno la possibilità di effettuare gratuitamente e con accesso diretto visite ed esami grazie agli ambulatori mobili che offriranno le seguenti prestazioni: prevenzione cardiovascolare (visita, Ecg ed eventuale approfondimento ecografico, rivolto a persone tra 50 e 65 anni); screening delle malattie infettive sessualmente trasmesse (Epatite C, Sifilide e HIV); screening del tumore della mammella (riservato a donne tra 50 e 69 anni); screening del tumore del collo dell’utero (pap test e hpv test (screening del cervicocarcinoma per donne tra 25 e 64 anni); Distribuzione sof test (screening del tumore del colon retto, riservato a persone tra 50 e 69 anni); vaccinazioni antinfluenzale e tradizionali; screening visivo pediatrico 3-8 anni, screening logopedico pediatrico 3-8 anni; screening oculistico per over 18 (prevenzione glaucoma, retinopatia diabetica e maculopatia) e screening audometrico. Ci sarà a disposizione degli utenti anche uno sportello amministrativo per il cambio del medico, rilascio tessera sanitaria o esenzione ticket per reddito. Spazio anche al servizio veterinario per impiantare gratuitamente i microchip e prevenire il randagismo. Basterà presentarsi muniti di documento di identità e tessera sanitaria. Per eventuali informazioni: openday@asppalermo.org.

“Un ampio ventaglio di prestazioni che va incontro alle esigenze e ai bisogni di salute dei cittadini invertendo il percorso della prevenzione – ha detto il sindaco Giuseppe Ferrarello – invito la popolazione a usufruire di questo servizio gratuito messo a disposizione dell’Asp di Palermo, uno screening rivolto sia a giovani, anziani e bambini, ringrazio il direttore generale dell’Asp Daniela Faraoni e il direttore sanitario Antonio Levita e tutti i dirigenti sanitari ma anche i medici per aver scelto il nostro comune per questa importante giornata di prevenzione sanitaria”.

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SANITÀ

Bollettino RespiVirNet: in Italia un milione e mezzo di persone a letto con l’influenza

Sono stati 373mila i casi di sindrome simil influenzale nell’ultima settimana, dal 4 al 10 novembre.  Dall’inizio della sorveglianza, il 14 ottobre, i casi potrebbero avere gia’ raggiunto e superato ad oggi il milione e mezzo.

Fino al 10 novembre infatti se ne erano contati  1.365.000.

Emerge dal primo bollettino epidemiologico della sorveglianza RespiVirNet, pubblicato dall’Istituto superiore di Sanità. Nella 45/ma settimana del 2024 l’incidenza delle sindromi simil-influenzali è in lieve aumento rispetto alla settimana precedente ed è pari a 6,3 casi per mille assistiti (era 5,2) sovrapponibile a quella osservata nella scorsa stagione (6,4 nella 45/ma settimana del 2023). Nei bambini sotto i 5 anni di età l’incidenza è pari a 13,8 casi per mille assistiti (11,0 nella settimana precedente).

In tutte le Regioni e province autonome il livello dell’incidenza è sotto o leggermente sopra la soglia basale. La P.A. di Bolzano, la Basilicata e la Calabria non hanno ancora attivato la sorveglianza RespiVirNet. 

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SANITÀ

Allarme Cnel: in Italia pochi medici generici rispetto a quelli in servizio negli altri Paesi Ue

In Italia la dotazione di medici di medicina generale è di 68,1 per 100.000 abitanti, rispetto al 72,8 della Germania, il 94,4 della Spagna e il 96,6 della Francia.

È quanto evidenzia il Cnel nella Relazione annuale sui servizi della PA, presentata lo scorso 14 ottobre. Anche la presenza di infermieri è particolarmente bassa in Italia rispetto al contesto europeo: 621,3 ogni 100.000 abitanti, a fronte di 633,9 in Spagna, 858,1 in Francia e 1.203,2 in Germania Negli ultimi 10 anni – scrive il Cnel in una sintesi – il numero di medici generici è diminuito di oltre 6 mila unità, scendendo al di sotto dei 40 mila nel 2022, dato previsto in ulteriore peggioramento nei prossimi anni per via dei pensionamenti.

Va considerato, infatti, che il 77% dei medici generici è over 54enne. La loro carenza riguarda soprattutto il Nord, con 59,9 per 100.000 abitanti, a fronte di 63,9 al Centro e 72 nel Mezzogiorno. Il numero di assistiti è quindi fortemente aumentato: da 1.156 nel 2012 a 1.301 nel 2022. La percentuale di medici di medicina generale con più di 1.500 assistiti (limite superiore fissato dalla normativa vigente) è passato dal 27,3% al 47,7%, con una forbice amplissima, tra il 71% della Lombardia e il 22,4% della Sicilia. 

La relazione considera anche l’insieme del personale medico (generico e specialistico): in questo caso si arriva in Italia a 423,4 ogni 100.000 abitanti, collocando il nostro Paese al quattordicesimo posto nell’Unione europea. Il dato generale indica che la dotazione di medici risulta più elevata rispetto alla Francia (318,3), ma ancora una volta più bassa rispetto a Germania (453) e Spagna (448,7). La presenza risulta maggiore al Centro (477,5) e più bassa nel Nord-Ovest (398,1). 

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SANITÀ

Studio sui giovani: se isolati si sentono in pericolo e l’uso dello smartphone non li aiuta

Gli adolescenti vanno in allarme quando stanno qualche ora da soli e l’interazione online non sembra migliorare la cosa. Lo rivela uno studio pubblicato sul Royal Society Open Science e condotto presso l’Università di Cambridge.

Nell’esperimento 40 giovani tra i 16 e i 19 anni sono stati sottoposti a test prima e dopo alcune ore di isolamento, sia con e sia senza i loro smartphone.

In molti paesi è stata dichiarata un’epidemia di solitudine, per questo i ricercatori hanno voluto ‘indurre’ la solitudine negli adolescenti per studiarne gli effetti attraverso una serie di test.

Gli scienziati hanno scoperto che periodi di isolamento, inclusi quelli in cui i partecipanti potevano usare i telefoni, portavano a una maggiore risposta di allerta come se i giovani percepissero la presenza di un pericolo. Gli autori dello studio suggeriscono che l’isolamento e la solitudine possano causare uno stato mentale di eccessiva “vigilanza”, insomma possono metterci in allerta come se vi fosse una minaccia imminente, e che questo stato non è prevenuto nemmeno in presenza di connessioni virtuali, con potenziali effetti negativi sulla salute mentale degli adolescenti nel tempo.

Secondo i ricercatori, l’isolamento sociale potrebbe contribuire all’aumento dei disturbi d’ansia tra i giovani, caratterizzati da risposte di paura persistenti e amplificate.

 Precedenti studi sugli animali avevano mostrato che l’isolamento provoca comportamenti ansiosi e risposte alla minaccia, ma si pensa che questo sia il primo studio a dimostrare effetti simili in esperimenti con esseri umani.

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