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SANITÀ

Gangi: record di prestazioni all’open day, oltre 600 esami a bordo dei camper ASP e Lions

Gli screening oncologici e le vaccinazioni, la prevenzione cardiovascolare e quella visiva e logopedica nelle scuole dell’infanzia, ma per la prima volta nelle iniziative di prossimità dell’Asp anche lo screening audiometrico e quello oculistico. Un ampio ventaglio di prestazioni che ha trovato pieno riscontro nei cittadini di Gangi che hanno sfruttato l’opportunità dell’Open day itinerante, organizzato dall’Azienda sanitaria in collaborazione con il Lions club Madonie e la locale Amministrazione comunale, per aderire in massa ai programmi di screening.

Il report di giornata ha fatto segnare un numero record di 614 prestazioni, confermando una partecipazione come mai era avvenuta quest’anno in altre realtà. “I cittadini confermano di apprezzare il modello di sanità itinerante voluto dal Direttore generale, Daniela Faraoni – ha spiegato il Direttore sanitario, Antonino Levita – gli Open day si pongono l’obiettivo di soddisfare un bisogno di salute, e in particolare, di prevenzione, crescente da parte della popolazione. L’attività, che riusciamo a realizzare grazie alla piena convergenza e condivisione con le Amministrazioni comunali, non rientra nella ‘straordinarietà’, ma è diventata parte integrante di un programma ordinario che prevede di raggiungere ogni anno tutti i centri della provincia”.

Sono stati complessivamente 85 a Gangi gli esami degli screening oncologici, mentre 31 i prelievi dello screening delle malattie infettive sessualmente trasmesse. Per due utenti che hanno fatto accesso all’ambulatorio della prevenzione cardiovascolare (che ha assicurato 98 prestazioni), sarà necessario un approfondimento diagnostico già pianificato nella UOC di cardiologia dell’Ospedale Ingrassia di Palermo.

Tantissima la gente che è salita anche a bordo dei camper dello screening audiometrico e di quello oculistico messi a disposizione dal Lions club Madonie. In particolare, l’attività dello screening oculistico si è protratta fino a sera per assicurare l’esame a tutti gli utenti presenti.
Gli operatori dello screening visivo e dello screening logopedico hanno, invece, raggiunto i bambini in due Istituti scolastici dove sono stati effettuati 208 esami.

“Un bilancio più che lusinghiero per la campagna di screening voluta dall’Asp di Palermo – ha sottolineato il Sindaco di Gangi, Giuseppe Ferrarello – la popolazione di Gangi ha risposto in massa, con oltre 600 accessi ai servizi sanitari gratuiti, il mio ringraziamento personale e quello della comunità che rappresento va al direttore generale dell’Asp 6 Daniela Faraoni, al direttore sanitario Antonino Levita e a tutti i dirigenti sanitari, ai medici, infermieri ed operatori che con devozione, pazienza e attenzione hanno accolto i miei concittadini in questa importante giornata di prevenzione sanitaria. Un ringraziamento anche al Lions Club Madonie che ha messo a disposizione due camper per lo screening oculistico e audiometrico”.

All’interno del villaggio della salute dell’Open day sono state somministrate 39 vaccinazioni e, nell’area curata dai veterinari, impiantati 15 microchip. Assicurate dallo sportello amministrativo anche 28 operazioni di cambio medico e di esenzione ticket.

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SANITÀ

Bollettino RespiVirNet: in Italia un milione e mezzo di persone a letto con l’influenza

Sono stati 373mila i casi di sindrome simil influenzale nell’ultima settimana, dal 4 al 10 novembre.  Dall’inizio della sorveglianza, il 14 ottobre, i casi potrebbero avere gia’ raggiunto e superato ad oggi il milione e mezzo.

Fino al 10 novembre infatti se ne erano contati  1.365.000.

Emerge dal primo bollettino epidemiologico della sorveglianza RespiVirNet, pubblicato dall’Istituto superiore di Sanità. Nella 45/ma settimana del 2024 l’incidenza delle sindromi simil-influenzali è in lieve aumento rispetto alla settimana precedente ed è pari a 6,3 casi per mille assistiti (era 5,2) sovrapponibile a quella osservata nella scorsa stagione (6,4 nella 45/ma settimana del 2023). Nei bambini sotto i 5 anni di età l’incidenza è pari a 13,8 casi per mille assistiti (11,0 nella settimana precedente).

In tutte le Regioni e province autonome il livello dell’incidenza è sotto o leggermente sopra la soglia basale. La P.A. di Bolzano, la Basilicata e la Calabria non hanno ancora attivato la sorveglianza RespiVirNet. 

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SANITÀ

Allarme Cnel: in Italia pochi medici generici rispetto a quelli in servizio negli altri Paesi Ue

In Italia la dotazione di medici di medicina generale è di 68,1 per 100.000 abitanti, rispetto al 72,8 della Germania, il 94,4 della Spagna e il 96,6 della Francia.

È quanto evidenzia il Cnel nella Relazione annuale sui servizi della PA, presentata lo scorso 14 ottobre. Anche la presenza di infermieri è particolarmente bassa in Italia rispetto al contesto europeo: 621,3 ogni 100.000 abitanti, a fronte di 633,9 in Spagna, 858,1 in Francia e 1.203,2 in Germania Negli ultimi 10 anni – scrive il Cnel in una sintesi – il numero di medici generici è diminuito di oltre 6 mila unità, scendendo al di sotto dei 40 mila nel 2022, dato previsto in ulteriore peggioramento nei prossimi anni per via dei pensionamenti.

Va considerato, infatti, che il 77% dei medici generici è over 54enne. La loro carenza riguarda soprattutto il Nord, con 59,9 per 100.000 abitanti, a fronte di 63,9 al Centro e 72 nel Mezzogiorno. Il numero di assistiti è quindi fortemente aumentato: da 1.156 nel 2012 a 1.301 nel 2022. La percentuale di medici di medicina generale con più di 1.500 assistiti (limite superiore fissato dalla normativa vigente) è passato dal 27,3% al 47,7%, con una forbice amplissima, tra il 71% della Lombardia e il 22,4% della Sicilia. 

La relazione considera anche l’insieme del personale medico (generico e specialistico): in questo caso si arriva in Italia a 423,4 ogni 100.000 abitanti, collocando il nostro Paese al quattordicesimo posto nell’Unione europea. Il dato generale indica che la dotazione di medici risulta più elevata rispetto alla Francia (318,3), ma ancora una volta più bassa rispetto a Germania (453) e Spagna (448,7). La presenza risulta maggiore al Centro (477,5) e più bassa nel Nord-Ovest (398,1). 

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SANITÀ

Studio sui giovani: se isolati si sentono in pericolo e l’uso dello smartphone non li aiuta

Gli adolescenti vanno in allarme quando stanno qualche ora da soli e l’interazione online non sembra migliorare la cosa. Lo rivela uno studio pubblicato sul Royal Society Open Science e condotto presso l’Università di Cambridge.

Nell’esperimento 40 giovani tra i 16 e i 19 anni sono stati sottoposti a test prima e dopo alcune ore di isolamento, sia con e sia senza i loro smartphone.

In molti paesi è stata dichiarata un’epidemia di solitudine, per questo i ricercatori hanno voluto ‘indurre’ la solitudine negli adolescenti per studiarne gli effetti attraverso una serie di test.

Gli scienziati hanno scoperto che periodi di isolamento, inclusi quelli in cui i partecipanti potevano usare i telefoni, portavano a una maggiore risposta di allerta come se i giovani percepissero la presenza di un pericolo. Gli autori dello studio suggeriscono che l’isolamento e la solitudine possano causare uno stato mentale di eccessiva “vigilanza”, insomma possono metterci in allerta come se vi fosse una minaccia imminente, e che questo stato non è prevenuto nemmeno in presenza di connessioni virtuali, con potenziali effetti negativi sulla salute mentale degli adolescenti nel tempo.

Secondo i ricercatori, l’isolamento sociale potrebbe contribuire all’aumento dei disturbi d’ansia tra i giovani, caratterizzati da risposte di paura persistenti e amplificate.

 Precedenti studi sugli animali avevano mostrato che l’isolamento provoca comportamenti ansiosi e risposte alla minaccia, ma si pensa che questo sia il primo studio a dimostrare effetti simili in esperimenti con esseri umani.

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