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ATTUALITÀ

Gravina di Catania: provvidenziale intervento dei carabinieri che scortano una donna incinta in ospedale

L’Arma dei Carabinieri svolge un ruolo che va oltre la semplice prevenzione e repressione dei reati, rappresentando anche un solido punto di riferimento per la cittadinanza, soprattutto nei momenti di necessità e di emergenza.

È in tale contesto che, alle ore 03:00 di stanotte, una pattuglia del Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Gravina di Catania, già impegnata in un servizio di perlustrazione sul territorio, è stata avvicinata in via Etnea del Comune di San Giovanni La Punta, da una coppia in preda al panico.

I due coniugi, in viaggio da Nicolosi e diretti all’ospedale Cannizzaro avevano, infatti, perso l’orientamento a causa delle interruzioni stradali causate dalle cattive condizioni ambientali e dalla pioggia, e si trovavano in una situazione critica poiché la donna, all’ottavo mese di gravidanza, stava molto male e necessitava di assistenza medica immediata.

Comprendendo la delicatezza della situazione e l’urgenza dell’intervento, i militari hanno subito allertato la Centrale Operativa, informandola che stavano per scortare la coppia al pronto soccorso.

Accesi quindi sirene e lampeggianti, per garantire la massima rapidità, la gazzella ha scortato l’auto fino al nosocomio, dove la donna ha potuto ricevere le cure necessarie senza ulteriori attese, percorrendo circa una decina di Km in poco meno di 10 minuti.

La prontezza e sensibilità dimostrate hanno fatto sì che la futura madre ricevesse l’assistenza medica in un momento in cui ogni minuto era prezioso.

Al termine di questo intervento, i futuri genitori, visibilmente sollevati e profondamente grati, hanno ringraziato i militari per l’attenzione e il sostegno ricevuto.

Questo episodio è una ulteriore testimonianza concreta dell’impegno che i Carabinieri mettono al servizio della collettività, sempre pronti a intervenire con professionalità, dedizione e sensibilità soprattutto nei momenti di maggiore bisogno.

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Stromboli: cittadini in piazza per chiedere interventi immediati dopo le recenti alluvioni

Oltre 150 persone, presente anche una piccola delegazione degli abitanti di Ginostra, hanno sfilato per le strade di Stromboli chiedendo interventi immediati dopo le recenti alluvioni che hanno causato danni consistenti.

I manifestanti chiedono la messa in sicurezza dei due versanti dell’isola, quello di Stromboli e quello della frazione di Ginostra, e sottolineano la grave situazione di rischio idrogeologico e il pericolo incombente per l’incolumità degli abitanti.

“Le nostre case e le nostre stesse vite sono in pericolo: non è più possibile che le istituzioni continuino a tergiversare sulla nostra pelle. L’emergenza in quanto tale va gestita con i tempi che tale stato comporta e non con in tempi della burocrazia, cosa che, invece, sta accadendo a Stromboli. Non possiamo affrontare l’arrivo dell’inverno in queste condizioni”, hanno ribadito i manifestanti nel corso dei vari interventi che si sono susseguiti una volta che il corteo ha raggiunto l’area portuale di Scari.

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Palermo: il 23 novembre l’evento di rigenerazione urbana denominato Riprendiamoci la Vucciria

Riprendiamoci la Vucciria: è questo il nome dell’evento che si terrà in piazza Caracciolo il prossimo 23 novembre alle ore 11.

L’idea dell’ex sentore Carmine Mancuso parte dalla considerazione che “il carattere originario della Vucciria, già storico mercato palermitano, negli ultimi anni sta vivendo, anche a causa della ‘turistificazione’ della città, un lento declino.

È più che mai evidente che siano necessari interventi di rigenerazione artistica oltre che di rigenerazione urbana”.

Proprio in questo ambito è nata l’idea di proporre la prima di una serie di “incursioni artistiche” soprattutto nella piazza Caracciolo, cuore della Vucciria.

“Riappropriarsi di uno spazio urbano, contaminarlo con quella tradizione che sembra essere persa e far scattare un impulso dal basso che permetta il replicarsi autonomo di iniziative analoghe sono state lo spunto per proporre questo primo evento. Parole, musica, canzoni della tradizione palermitana e siciliana diventano strumento prodromico per la (ri)scoperta della propria identità, quella identità che aveva fatto, della Vucciria, il cuore pulsante della città. Quell’identità ben rappresentata nel celebre quadro “Vucciria” realizzato da Renato Guttuso realizzato nel 1974″, affermano gli organizzatori dell’iniziativa, organizzata da Francesco Bertolino a cui hanno aderito diversi artisti, coordinati dal direttore artistico Salvatore Di Grigoli, e tra questi Lollo Franco, Salvo Piparo, Gino Carista, Giovanni Basile, Mario Renzi, Federica Neglia, Lidia Babbone, Vittoria Di Bella e Rocky Basile. L’evento sarà presentato dalla giornalista Cinzia Gizzi.

“L’obiettivo dell’incursione artistica è quello di riportare la voce del quartiere in quel luogo, per farla di nuovo mescolare con i sapori, gli odori e i colori che hanno sempre caratterizzato la Vucciria. E che, soprattutto, si possano riportare in quel luogo i palermitani non solo durante la movida notturna ma anche durante le diverse ore della giornata”, sostengono.

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Rapporto Cluisit: attacchi cyber aumentati del 110% in cinque anni, sanità principale obiettivo

Negli ultimi 5 anni nel mondo c’è stato un incremento degli attacchi cyber del 110%, nel primo semestre 2024 si è verificato il 13% degli attacchi portati a termine in 5 anni, “il numero di incidenti più elevato di sempre”.

Sono i dati del rapporto Clusit, l’Associazione italiana per la sicurezza informatica. Allarme sulla sanità: “E’ il settore più colpito a livello mondiale, in Italia gli incidenti rilevati in 6 mesi sono comparabili in numero a quelli del 2023”. In generale nel mondo, secondo il Clusit, nei primi sei mesi del 2024 gli attacchi cyber sono cresciuti del 23% rispetto al semestre precedente, sono 9 ogni giorno.

Secondo il Clusit, quasi un incidente su cinque nel primo semestre 2024 è stato rivolto alla sanità che risulta il settore più attaccato a livello mondiale con il 18% degli incidenti (14% nel 2023). In Italia, nel settore la crescita rispetto allo stesso periodo del 2023 è pari all’83%, “confermando la preoccupante tendenza che vede un significativo aumento dell’attenzione da parte dei cybercriminali nei confronti di un comparto particolarmente critico”.

In generale, nel mondo, nel primo semestre del 2024 si è verificato il 13% degli attacchi portati a termine nei cinque anni. In totale si sono registrati 1.637 attacchi (una media di 273 al mese) contro i 230 dello scorso anno e i 139 del 2019. L’81% ha avuto impatti gravi in linea con lo scorso anno, oltre un terzo ha avuto un impatto “critico” in calo rispetto allo scorso anno (dal 38% al 31%) a favore degli eventi di severity “alta” in aumento dell’8% rispetto al 2023 (dal 42% al 50%). In Italia lieve calo nel numero degli attacchi rispetto allo stesso periodo del 2023, oltre alla sanità colpito il settore manifatturiero.

Il cybercrime, che caratterizza le attività volte al guadagno economico, è stato la prima causa degli attacchi nel mondo nel primo semestre 2024 (88% del totale, in crescita del 5% rispetto al primo semestre del 2023). A completare lo scenario, si sono verificati nel periodo attacchi riconducibili ad azioni di hacktivism (6%), a espionage/sabotage (4%) e information warfare (2%), tutti in lieve decrescita percentuale rispetto al 2023. Nel primo semestre 2024 si conferma la preponderanza di vittime americane (41% degli attacchi), il 29% degli attacchi è stato invece sferrato verso l’Europa (in crescita rispetto al 23% del 2023). Oltre un terzo degli attacchi nel mondo è stato causato da malware (34%).

“Si conferma nel primo semestre 2024 la fase di conflittualità cibernetica diffusa in cui siamo entrati nel 2022, ulteriormente cresciuta anche a causa dell’allargamento del conflitto tra Israele e le milizie islamiche supportate dall’Iran nell’area medio-orientale”, affermat Sofia Scozzari, del comitato direttivo Clusit.

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