ATTUALITÀ
Acireale: la comunità diocesana si stringe attorno a Santa Venera dopo l’alluvione dei giorni scorsi
La Festa della Traslazione delle Reliquie di Santa Venera, giovedì 14 novembre, ha visto nel tardo pomeriggio la celebrazione di una solenne Messa Pontificale, presieduta dal vescovo Mons. Antonino Raspanti, con la partecipazione del Venerabile Capitolo della Basilica Cattedrale e dei parroci di Acireale e Randazzo.
Le autorità della città di Randazzo hanno offerto l’olio per la lampada votiva che arde tutto l’anno nella Cappella della Santa Patrona. La liturgia è stata accompagnata dalla Cappella musicale della Reale Cappella di Santa Venera.
Alla celebrazione hanno partecipato le autorità civili e militari, la Deputazione della Reale Cappella di Santa Venera, il Circolo Santa Venera ed i portatori degli antichi Cerei artigiani.
All’inizio della Messa, mons. Raspanti ha dedicato un pensiero alle comunità colpite dalla recente alluvione, ringraziando Santa Venera per la protezione concessa e lodando l’impegno di istituzioni e volontari che, con dedizione, sono stati vicini alla popolazione.
Durante l’omelia, mons. Raspanti ha riflettuto sulla vita e il martirio di Santa Venera, sottolineandone il significato come risposta cristiana al male e all’ingiustizia. Ha esortato i fedeli a seguire l’esempio di Venera, che, come Cristo, scelse di affrontare la persecuzione con fede rifiutando odio e violenza.
” I santi – ha ricordato il presule – non sono eroi mondani, ma testimoni di carità e amore cristiano, vicini ai più deboli e sofferenti. Santa Venera rappresenta per tutti un invito alla conversione, a rinunciare a egoismi, divisioni e guerre, per diventare portatori di speranza e testimoni di una fede autentica”.
In Piazza Duomo, di fronte al Palazzo di Città, il Sindaco di Acireale, ing. Roberto Barbagallo, ha tenuto un momento commemorativo dell’evento bellico del 14 novembre 1941, anche attraverso la visione di un video, e ha espresso un appello alla comunità di Acireale affinché rifletta e resti unita dopo l’alluvione del 13 novembre, che ha provocato gravi danni, pur senza vittime.
Il sindaco ha espresso gratitudine verso i soccorritori e la Protezione Civile per il coraggio e l’impegno dimostrato, mettendo in evidenza l’importanza dei valori di solidarietà espressa dai cittadini per affrontare le emergenze.
Il discorso del sindaco si è concluso con un pensiero di speranza: “Santa Venera, patrona della città, ci guidi e ispiri nel superare le difficoltà, aiutandoci a guardare al futuro con fiducia e coraggio.”
La festa è terminata con la preghiera di affidamento a Santa Venera di don Mario Fresta, cappellano della Reale Cappella e parroco della Cattedrale, e con il presidente della Deputazione della Reale Cappella, Salvo Iannuli, che con senso di responsabilità e devozione, ha espresso parole di gratitudine e augurio per la comunità, concludendo così i festeggiamenti in un clima di raccoglimento e fede profonda.
ATTUALITÀ
Stromboli: cittadini in piazza per chiedere interventi immediati dopo le recenti alluvioni
Oltre 150 persone, presente anche una piccola delegazione degli abitanti di Ginostra, hanno sfilato per le strade di Stromboli chiedendo interventi immediati dopo le recenti alluvioni che hanno causato danni consistenti.
I manifestanti chiedono la messa in sicurezza dei due versanti dell’isola, quello di Stromboli e quello della frazione di Ginostra, e sottolineano la grave situazione di rischio idrogeologico e il pericolo incombente per l’incolumità degli abitanti.
“Le nostre case e le nostre stesse vite sono in pericolo: non è più possibile che le istituzioni continuino a tergiversare sulla nostra pelle. L’emergenza in quanto tale va gestita con i tempi che tale stato comporta e non con in tempi della burocrazia, cosa che, invece, sta accadendo a Stromboli. Non possiamo affrontare l’arrivo dell’inverno in queste condizioni”, hanno ribadito i manifestanti nel corso dei vari interventi che si sono susseguiti una volta che il corteo ha raggiunto l’area portuale di Scari.
ATTUALITÀ
Gravina di Catania: provvidenziale intervento dei carabinieri che scortano una donna incinta in ospedale
L’Arma dei Carabinieri svolge un ruolo che va oltre la semplice prevenzione e repressione dei reati, rappresentando anche un solido punto di riferimento per la cittadinanza, soprattutto nei momenti di necessità e di emergenza.
È in tale contesto che, alle ore 03:00 di stanotte, una pattuglia del Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Gravina di Catania, già impegnata in un servizio di perlustrazione sul territorio, è stata avvicinata in via Etnea del Comune di San Giovanni La Punta, da una coppia in preda al panico.
I due coniugi, in viaggio da Nicolosi e diretti all’ospedale Cannizzaro avevano, infatti, perso l’orientamento a causa delle interruzioni stradali causate dalle cattive condizioni ambientali e dalla pioggia, e si trovavano in una situazione critica poiché la donna, all’ottavo mese di gravidanza, stava molto male e necessitava di assistenza medica immediata.
Comprendendo la delicatezza della situazione e l’urgenza dell’intervento, i militari hanno subito allertato la Centrale Operativa, informandola che stavano per scortare la coppia al pronto soccorso.
Accesi quindi sirene e lampeggianti, per garantire la massima rapidità, la gazzella ha scortato l’auto fino al nosocomio, dove la donna ha potuto ricevere le cure necessarie senza ulteriori attese, percorrendo circa una decina di Km in poco meno di 10 minuti.
La prontezza e sensibilità dimostrate hanno fatto sì che la futura madre ricevesse l’assistenza medica in un momento in cui ogni minuto era prezioso.
Al termine di questo intervento, i futuri genitori, visibilmente sollevati e profondamente grati, hanno ringraziato i militari per l’attenzione e il sostegno ricevuto.
Questo episodio è una ulteriore testimonianza concreta dell’impegno che i Carabinieri mettono al servizio della collettività, sempre pronti a intervenire con professionalità, dedizione e sensibilità soprattutto nei momenti di maggiore bisogno.
ATTUALITÀ
Palermo: il 23 novembre l’evento di rigenerazione urbana denominato Riprendiamoci la Vucciria
Riprendiamoci la Vucciria: è questo il nome dell’evento che si terrà in piazza Caracciolo il prossimo 23 novembre alle ore 11.
L’idea dell’ex sentore Carmine Mancuso parte dalla considerazione che “il carattere originario della Vucciria, già storico mercato palermitano, negli ultimi anni sta vivendo, anche a causa della ‘turistificazione’ della città, un lento declino.
È più che mai evidente che siano necessari interventi di rigenerazione artistica oltre che di rigenerazione urbana”.
Proprio in questo ambito è nata l’idea di proporre la prima di una serie di “incursioni artistiche” soprattutto nella piazza Caracciolo, cuore della Vucciria.
“Riappropriarsi di uno spazio urbano, contaminarlo con quella tradizione che sembra essere persa e far scattare un impulso dal basso che permetta il replicarsi autonomo di iniziative analoghe sono state lo spunto per proporre questo primo evento. Parole, musica, canzoni della tradizione palermitana e siciliana diventano strumento prodromico per la (ri)scoperta della propria identità, quella identità che aveva fatto, della Vucciria, il cuore pulsante della città. Quell’identità ben rappresentata nel celebre quadro “Vucciria” realizzato da Renato Guttuso realizzato nel 1974″, affermano gli organizzatori dell’iniziativa, organizzata da Francesco Bertolino a cui hanno aderito diversi artisti, coordinati dal direttore artistico Salvatore Di Grigoli, e tra questi Lollo Franco, Salvo Piparo, Gino Carista, Giovanni Basile, Mario Renzi, Federica Neglia, Lidia Babbone, Vittoria Di Bella e Rocky Basile. L’evento sarà presentato dalla giornalista Cinzia Gizzi.
“L’obiettivo dell’incursione artistica è quello di riportare la voce del quartiere in quel luogo, per farla di nuovo mescolare con i sapori, gli odori e i colori che hanno sempre caratterizzato la Vucciria. E che, soprattutto, si possano riportare in quel luogo i palermitani non solo durante la movida notturna ma anche durante le diverse ore della giornata”, sostengono.
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