CULTURA
Belpasso: presentato il programma dei festeggiamenti in onore della Patrona Santa Lucia
Fede, devozione, tradizione, luce e speranza. Belpasso si prepara a riabbracciare la sua Santa Patrona Lucia e lo fa con uno spirito diverso rispetto agli anni passati perché l’edizione 2024 della festa sarà impreziosita dalla presenza, il 27 e 28 dicembre, del Sacro Corpo della vergine e martire siracusana.
«Quest’anno la nostra festa sarà speciale. Vivremo i festeggiamenti di Santa Lucia con la trepidante attesa dell’arrivo del Sacro Corpo della nostra Patrona a Belpasso – dichiara Sac. Nunzio Mauro Chirieleison, parroco Chiesa Madre Collegiata Maria SS. Immacolata di Belpasso – Lucia è un esempio da seguire e la presenza delle Sacre Spoglie della martire nella nostra città è un dono per ciascuno di noi».
Nella Chiesa Madre Collegiata Maria SS. Immacolata di Belpasso è stato presentato il ricco programma dei festeggiamenti 2024.
La tradizionale Tredicina inizierà, come ogni anno, il 30 novembre e finirà il 12 dicembre, 13 giorni durante i quali i fedeli si ritroveranno in chiesa Madre alle 5 del mattino per partecipare alla celebrazione eucaristica. Il 13 dicembre, giorno della festa, tra canti e preghiere, è in programma l’apertura della Cameretta, la Svelata del Simulacro di Santa Lucia e delle Sacre Reliquie, e la solenne processione per le vie della città. Durante la tradizionale sosta allo Stricanacchio si terrà, per la prima volta giorno 13, l’Omaggio a Caduti.
La festa continuerà il 14 dicembre con il Pontificale presieduto da Sua Ecc. Rev.ma Mons. Luigi Renna, Arcivescovo Metropolita di Catania e la processione per via Roma e piazza Municipio dove, davanti il Palazzo di Città, si terrà l’omaggio da parte del Sindaco, della Giunta e del Consiglio Comunale alla Santa Patrona. In serata la tradizionale Ammarrata di Santa Lucia nella propria Cameretta.
I festeggiamenti proseguiranno venerdì 20 dicembre con la celebrazione dell’Ottava della festa e venerdì 27 dicembre con l’arrivo, per la prima volta nella storia, del Sacro Corpo di Santa Lucia a Belpasso. In via XII traversa ci sarà l’accoglienza dell’urna contenente le spoglie della martire siracusana che, tra canti e preghiere, verrà portata in processione fino in piazza Umberto dove ci sarà il saluto delle autorità civili e religiose. L’urna giungerà poi sul sagrato della chiesa Madre per dare inizio al solenne pontificale celebrato da Sua Ecc. Rev.ma Mons. Luigi Renna, Arcivescovo Metropolita di Catania. A conclusione della celebrazione il Sacro Corpo entrerà in chiesa Madre che resterà aperta tutta la notte per consentire l’ingresso ai fedeli.
Sabato 28 dicembre, alle 15:00, la Sacra Urna inizierà il suo viaggio verso la Cattedrale di Catania.
«Ci prepariamo a vivere un lunghissimo e bellissimo dicembre – dichiara Orazio Leotta, Presidente Vicario Comitato Cittadino Festa Santa Lucia – L’arrivo del Sacro Corpo di Santa Lucia a Belpasso è un evento unico e, in questi giorni di preparazione alla festa, stiamo toccando con mano l’attesa dei belpassesi».
Diverse le iniziative collaterali organizzate dal Circolo Cittadino S.Lucia V.M. inserite nel programma dei festeggiamenti 2024. Tra questi la mostra diffusa su Santa Lucia “Lux Divina”. Dal 30 novembre al 3 marzo 2024, presso la chiesa del Carmine di Belpasso e la Galleria Regionale di Palazzo Bellomo di Siracusa, sarà possibile ammirare opere dedicate a Santa Lucia provenienti dai più importanti musei d’Italia.
Nei giorni 13, 14, 27 e 28 dicembre i momenti più salienti della festa saranno trasmessi in diretta streaming sulla pagine Facebook “Festa di Santa Lucia V.M. – Belpasso”, “Parrocchia Maria SS. Immacolata – Chiesa Madre Collegiata – Belpasso” e “Circolo Cittadino Santa Lucia” e in diretta tv su Sestarete Radio-Tv, canale 81 del digitale terrestre.
Gli eventi avranno il patrocinio del Comune di Belpasso e dell’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
CULTURA
Catania: il Museo Diocesano ospita la presentazione del libro Sale e Sudore scritto da Brigida Morsellino
“L’autrice usa i racconti altrui per raccontare se stessa facendo un passo indietro per spingere il lettore ad una riflessione interiore”. Queste le parole del regista Giovanni Anfuso che aprono la presentazione del libro “Sale e Sudore” scritto dalla Dott.ssa Brigida Morsellino, presso la Pinacoteca del Museo Diocesano a Catania, davanti ad un folto pubblico composto anche da studenti del Politecnico del Mare “Duca degli Abruzzi”.
Intermezzi Musicali affidati al Maestro Ercole Tringaleintervallati dalla lettura di alcuni brani del libro ad opera degli attori Giovanna Mangiú e Luigi Nicotra. Dieci racconti, dieci esperienze con un unico intermediario: il mare. L’oralità che si fa strada attraverso le esperienze dirette di uomini e donne che fanno scelte ben precise perché nel mare vedono speranza, serenità ma anche morte e disperazione.
“Le azioni hanno bisogno di una riflessione- prosegue Anfuso- e nel libro l’autrice gioca a mischiare le carte per andare dritto al cuore del lettore”. Creare una riflessione sulla morte con l’atto di esorcizzarla attraverso azioni che rappresentino l’affermazione della vita come l’esercizio della scrittura.
“Sin da piccola e ora con maggior forza, dato che ricopro il ruolo di dirigente del Duca degli Abruzzi, la mia vita è stata dedicata a questa distesa di acqua salata- spiega l’autrice Morsellino– il mare è vita ma può dare la morte e questo rappresenta lo “Yin” e lo “Yang” del libro: il “Bene” e il “Male” che si fondono con i personaggi, tra loro diversi, e che raccontano il loro rapporto con il grande gigante blu”.
CULTURA
Sicilia, 18esima edizione de Le Vie dei Tesori: superato il traguardo della 250mila presenze
Si è chiusa con oltre 250 mila visite, in 18 città della Sicilia, la 18esima edizione del festival Le vie dei Tesori.
La ricaduta economica relativa all’iniziativa sfiora gli otto milioni di euro, nelle città coinvolte, e una media di 462.317 euro per città.
A Palermo l’iniziativa ha superato i 160 mila visitatori con un impatto economico di 5,3 milioni di euro e un impatto occupazionale equivalente a 91 posti di lavoro a tempo pieno. I dati sono stati presentati questa mattina, nel corso di una conferenza stampa a Palermo.
“C’è un consolidamento del progetto – spiega Laura Anello, presidente della Fondazione Le vie dei Tesori – ci sono della città che hanno avuto crescite esponenziali, come ad esempio Catania e l’anfiteatro romano che ha trascinato l’intera città etnea. Ci sono state tante iniziative speciali, dagli incontri con gli autori, i concerti, le vie di Sellerio. A Palermo, invece, tra i luoghi più visitati c’è stato Palazzo Costantino, che è un contenitore spettacolare, forse per questa sua incompiutezza: doveva diventare, infatti, un albergo e poi i lavori non sono stati, ancora, ultimati”.
A Catania l’iniziativa ha registrato il 25 per cento in più di visitatori rispetto alla precedente edizione del 2023, con una ricaduta sulla città di 750 mila euro e 22 mila presenze. A Palermo, invece, il sito più visitato è stato Palazzo Costantino, che ha superato le 6 mila visite. In occasione della rassegna, che è durata per otto fine settimane, l’osservatorio sul turismo nelle isole europee (Otie), ha condotto uno studio sull’identikit del visitatore tipo, presentato dal presidente dell’Otite Giovanni Ruggieri, dal quale si evince che il 97 per cento dei visitatori consiglierebbe una vacanza in Sicilia nel periodo del festival. Il 30 per cento dei turisti che ha esplorato diversi comuni della Sicilia sono rimasti almeno tre notti nell’isola, spendendo al giorno una media che va dai 50 agli 80 euro. Il turista, inoltre, rispetto al 2023, spende di più per le visite nei musei e meno per i souvenir, risparmia su trasporti e su tour organizzati ma non sul cibo. La spesa media per cibo e bevande del turista, infatti, risulta quasi triplicata.
CULTURA
Acireale: al via nei locali dell’Archivio Storico Diocesano l’evento Liberi di Pensare – open space della conoscenza
Nei locali dell’Archivio Storico diocesano ad Acireale ha avuto inizio giovedì 7 novembre “liberi di pensare, open space della conoscenza“, spazio culturale fortemente voluto dal vescovo Antonino Raspanti, che si pone come obiettivo quello di creare un luogo in cui poter raccontare esperienze su cui riflettere e confrontarsi.
Primo intervenuto al salotto culturale è stato Don Fortunato Di Noto, presbitero siciliano nonché fondatore di Meter, associazione che lotta contro la pedofilia e gli abusi all’infanzia, in favore della salvaguardia dei bambini e della loro innocenza.
L’incontro, introdotto da don Antonio Agostini ha visto trattare il tema “Cyberdevianza e Crimini Digitali: prospettive e sfide per il futuro”. Argomento dirompente e forte, che don Fortunato ha scelto come missione pastorale e civile.
“Rivestire i nudi della società”, come ha parafrasato lo stesso sacerdote, che così ha spiegato la scelta di perseguire questa strada, rifacendosi infatti ad una delle opere evangeliche di misericordia.
Meter, che da trentacinque anni scende in campo in difesa dei minori, è una realtà solida e fondamentale nella lotta alla pedopornografia. Conoscere l’attività dell’Associazione attraverso l’esperienza del suo fondatore è stato importante per contrastare sempre più il fenomeno.
“Questo tema è sentito e urgente” ha dichiarato don Arturo Grasso, direttore dell’ufficio comunicazioni sociali della diocesi e della CESi, che ha introdotto il dialogo con don Fortunato.
Ha poi proseguito: “Siamo qui per discutere di fenomeni inquietanti e attuali come il cyberbullismo, la devianza giovanile e il fenomeno delle baby gang digitali, che stanno cambiando il volto della nostra società e mettendo in pericolo soprattutto i più giovani. Attraverso l’opera di Don Fortunato, la missione di Meter si svolge nelle “periferie digitali”, ovvero in quegli spazi del web dove spesso si nascondono crimini orrendi”.
Nel racconto della sua esperienza don Fortunato spiega il fenomeno degli abusi sui minori, declinandolo in una narrazione delicata ma lucida, diretta ad interrogare le coscienze di chi lo ascolta. Definisce i bambini di oggi spesso come “orfani di genitori vivi” ma senza mai volersi porre con fare giudicante.
Piuttosto mette a fuoco ciò che polarizza la criminalità sui minori: un’attenzione latente degli adulti di riferimento, ma anche una carenza di comprensione dell’universo social che si pone a barriera dell’uso consapevole degli strumenti comunicativi che oggigiorno sono a disposizione di tutti.
Il racconto di don Fortunato parte dal suo l’interesse al mondo del web. Questo lo ha condotto a conoscere il deep e il dark nei quali si sviluppa anche il fenomeno pornografico, specificatamente rivolto ai bambini.
Così ha dichiarato don Fortunato: “I minori che hanno subito delle ingiustizie non solo hanno avuto rubati i sogni, ma hanno vissuto delle situazioni che li hanno portati in alcuni casi anche al suicidio, come raccontano gli ultimi fatti di cronaca. Questo significa che bisogna impegnarsi costantemente senza indietreggiare. Aiutiamo i minori affinché non naufraghino nel mondo digitale e parlare in queste occasioni, così col cuore aperto, favorisce la possibilità di costruire mondi nuovi e belli”.
Il dott. Francesco Guarnieri, referente del servizio diocesano tutela Minori e Persone Vulnerabili, ha dato i saluti iniziali, sottolineando che il prossimo 18 novembre si celebrerà la IV Giornata Nazionale di Preghiera per le Vittime e i Sopravvissuti agli Abusi, occasione che richiama il bisogno di ricostruire il legame di fiducia spezzato da ogni forma di abuso che lascia ferite nelle vittime e nella comunità.
Infine, così si è espresso il vescovo Raspanti: “L’impegno verso un mondo digitale più sicuro e giusto per i nostri giovani richiede il contributo di tutti. Proseguire insieme su questa strada, ciascuno nel proprio ruolo, è l’unica risposta concreta alle sfide che il futuro ci pone davanti”.
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