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ECONOMIA

Ramacca: al via i lavori per la realizzazione della Casa di Comunità finanziati tramite i fondi del PNRR

Consegnati oggi i lavori per la realizzazione della Casa di Comunità di Ramacca presso il Presidio Sanitario di Piazza Cavallotti, 41.

L’intervento, finanziato nell’ambito della Missione 6 Salute del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), sarà ultimato entro il mese di dicembre 2025. L’importo complessivo dei lavori è di 557.524,80 euro.

Presenti, alla consegna dei lavori, il responsabile unico del progetto (RUP), Mario Favara; il sindaco di Ramacca, Nunzio Vitale, e i rappresentanti dell’impresa aggiudicataria.

In provincia di Catania l’Asp di Catania è impegnata nella realizzazione di 29 Case di Comunità a: Acireale, Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Caltagirone, Castiglione di Sicilia, Catania (3), Fiumefreddo, Giarre, Grammichele, Gravina di Catania, Linguaglossa, Militello Val di Catania, Mineo, Mirabella Imbaccari, Misterbianco, Palagonia, Paternò, Pedara, Piedimonte Etneo, Ramacca, Randazzo, San Giovanni La Punta, San Gregorio di Catania, Scordia, Viagrande.

Le Case di Comunità sono il fulcro della nuova rete territoriale, il presidio nel quale i cittadini potranno trovare assistenza 24 ore su 24, ogni giorno della settimana, con un’offerta di servizi costituita da: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti sanitari, supportati da adeguata strumentazione tecnologica e diagnostica di base: ecografo, elettrocardiografo, spirometro.

Le case di comunità si distinguono in hub e spoke, alla luce delle caratteristiche orografiche e demografiche del territorio, al fine di favorire la capillarità dei servizi e maggiore equità di accesso, in particolare nelle aree interne e rurali.

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ECONOMIA

Acireale, il sindaco Barbagallo sulle Terme: Ancora un passo in avanti verso il rilancio

Il sindaco Roberto Barbagallo segue con grande interesse il percorso del Governo Regionale per il rilancio del termalismo in Sicilia.

“Dopo il recente sopralluogo della Regione con Federterme e Cassa Depositi e Prestiti registriamo un ulteriore passo avanti. L’Assessorato regionale delle Attività produttive potrà avviare le procedure di selezione di partner privati per la riqualificazione e il rilancio dei due complessi termali con l’adozione del Programma triennale delle esigenze pubbliche che possono essere soddisfatte attraverso forme di partenariato pubblico-privato. Apprendiamo anche che, secondo il cronoprogramma previsto dal tavolo tecnico, il prossimo passo sarà la pubblicazione degli avvisi per ricercare gli operatori economici a cui affidare la progettazione, la costruzione e la gestione dei complessi termali. Non possiamo che ringraziare il presidente Schifani, il Governo regionale e i componenti del tavolo tecnico che con grande celerità e lucidità stanno concretamente rendendo possibile la riqualificazione del patrimonio e il rilancio del termalismo in Sicilia” .

L’intervento “Rilancio terme di Sciacca e Acireale” è finanziato con fondi pubblici attraverso 90 milioni di euro dell’Accordo per la coesione territoriale Fsc 2021-2027. Ammontano, invece, a quasi 94 milioni le risorse per cui ci si rivolgerà, attraverso avvisi pubblici, a capitali privati. In totale, il costo della riqualificazione delle terme di Sciacca ammonterà a poco più di 102 milioni, quello delle terme di Acireale a quasi 82 milioni di euro.

Un plauso al presidente Schifani e all’assessore alle Attività Produttive Edy Tamajo arriva anche dal deputato regionale acese Nicola D’Agostino, che sottolinea la concretezza e l’impegno dimostrati per il rilancio di un settore trainante per l’economia e lo sviluppo della Sicilia.

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ECONOMIA

Terme di Acireale e Sciacca, al via la ricerca di partner, Schifani: Puntiamo sul know-how degli imprenditori

Possono essere adesso avviate dall’assessorato delle Attività produttive le procedure di selezione di partner privati per la riqualificazione e il rilancio dei due complessi termali di Sciacca e Acireale, rispettivamente nell’Agrigentino e nel Catanese.

Il via libera è arrivato dalla giunta regionale con l’adozione del “Programma triennale delle esigenze pubbliche che possono essere soddisfatte attraverso forme di partenariato pubblico-privato”, strumento previsto dal nuovo Codice dei contratti pubblici e affidato, per la redazione e l’istruttoria, al dipartimento regionale Tecnico dell’assessorato delle Infrastrutture.

“Il rilancio del termalismo in Sicilia – dice il presidente della Regione Renato Schifani – è dichiaratamente uno degli obiettivi del mio governo.

Stabilire una collaborazione con gli operatori economici privati è una straordinaria occasione che la legge ci mette a disposizione e che intendiamo sfruttare per fare leva sul know-how degli imprenditori e ottenere, così, una migliore performance in termini di rispetto dei tempi e dei costi di investimento”.

L’intervento “Rilancio terme di Sciacca e Acireale” è finanziato con fondi pubblici attraverso 90 milioni di euro dell’Accordo per la coesione territoriale Fsc 2021-2027.

Ammontano, invece, a quasi 94 milioni le risorse per cui ci si rivolgerà, attraverso avvisi pubblici, a capitali privati. In totale, il costo della riqualificazione delle terme di Sciacca ammonterà a poco più di 102 milioni, quello delle terme di Acireale a quasi 82 milioni di euro

Secondo il cronoprogramma previsto dal tavolo tecnico istituito in Regione, il prossimo passo sarà la pubblicazione degli avvisi esplorativi per la ricerca degli operatori economici a cui affidare la progettazione, la costruzione e la gestione dei complessi termali.

“Il nostro obiettivo – conclude Schifani – è realizzare in Sicilia un’offerta termale di qualità, valorizzando le peculiarità dei territori. Un’iniziativa in grado anche di captare nuovi flussi turistici e contribuire alla destagionalizzazione del turismo in Sicilia”.

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ECONOMIA

Enti locali in Sicilia, Messina ai sindaci: «Per le stabilizzazioni c’è tempo fino al 31 dicembre»

Si chiuderà alla fine dell’anno la finestra normativa che consente ai Comuni di procedere alla stabilizzazione del personale precario degli enti locali siciliani. Per questo motivo, l’assessore regionale alle Autonomie locali e alla funzione pubblica, Andrea Messina, invita gli amministratori ad avviare le procedure entro i termini previsti dalla legge per dare certezze ai lavoratori e alle loro famiglie, garantendo allo stesso tempo continuità nella gestione dei servizi comunali.

«Ricordo ai sindaci che la stabilizzazione del personale precario che opera negli enti locali siciliani dovrà avvenire entro il 31 dicembre prossimo – dichiara Messina –. Entro questa data, le amministrazioni comunali potranno fruire delle deroghe previste dalla normativa statale rispetto alla quale, ad oggi, non è contemplata alcuna proroga».

L’assessore ricorda, infine, che «il finanziamento a totale carico della Regione, previsto nel decreto Milleproroghe del febbraio scorso, non prevede alcun onere aggiuntivo per gli enti locali».

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