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ATTUALITÀ

Siracusa, falsi certificati di invalidità: coinvolti medici dell’ASP e dell’INPS (VIDEO)

Siracusa medico

SIRACUSA – Annovera 73 indagati, due custodie cautelari, due obblighi di dimora, sette divieti di esercitare la professione di medico per un anno, una sospensione dal pubblico impiego e sedici sequestri per un ammontare complessivo di circa 600mila euro, il risultato di una vasta indagine condotta a Siracusa dai Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura, nei confronti di medici e funzionari dell’Inps e dell’Azienda Sanitaria locale, che sistematicamente producevano false certificazioni mediche per l’erogazione indebita di pensioni di invalidità e indennità di accompagnamento. I medici indagati sono diciassette, di cui 12 ASP e 5 INPS oltre al presidente della Commissione medica INPS.

L’indagine ha consentito di documentare, a far data dal 2016, mediante intercettazioni telefoniche e ambientali, che medici dell’ASP e dell’INSP di Siracusa a vario titolo addetti all’accertamento delle invalidità, hanno attestato, contrariamente al vero, di avere eseguito esami diagnostici in realtà mai eseguiti, nonché di avere accertato la sussistenza di patologie pur in assenza se non addirittura in contrasto con esami oggettivi, nonché infine di avere esercitato il giudizio medico nell’ambito di un organismo collegiale di cui in realtà risultavano assenti tutti gli altri componenti. Nella maggior parte dei casi si è assistito al pagamento in favore del medico di una somma in contanti quale controprestazione per la falsa certificazione rilasciata.

A fronte di alcune richiesta di custodia cautelare (in carcere e ai domiciliari), avanzate dalla Procura, il GIP Carmen Scapellato ha invece ritenuto che per gli indagati che svolgono la professione medica, la misura interdittiva della sospensione dell’esercizio della professione per un anno e delle conseguenti funzioni pubbliche, è apparsa misura adeguata al contenimento della spinta criminosa. Conseguentemente, il GIP di Siracusa ha disposto gli arresti domiciliari per il neurologo dell’ASP, Santo Cultrera, e per Rosaria Mangiafico, gestore di un patronato.

L’obbligo di dimora è stato disposto per il medico Paolo Valvo, mentre la misura cautelare del divieto temporaneo di svolgere la professione medica è stato disposto nei confronti dei medici Remo Ternullo, infettivologo; Salvatore Alfano, diabetologo; Gaspare Pistritto, medico legale; Giuseppe Fazio, medico INPS, e Rosario Terranova, medico INPS.

Il GIP ha anche disposto sequestri per equivalente nei confronti di tutti gli indagati e dei medici, Paolo Valvo, Remo Ternullo, Santo Cultrera, Salvatore Alfano, Michele Liistro, Gaspare Pistritto, Antonino Zito, Rosario Terranova, Giuseppe Fazio, Augusto Trigila, Santo Moncata, Giuseppe Partexano, Vittoria Sesta, Biagio Saitta, Clara Morreale nonché dell’infermiera Vera Bondi. Lo stesso GIP, pur non riconoscendo l’originariamente prospettata sussistenza della configurazione associativa, ha accertato che la redazione seriale di falsi certificati e la corruzione dei medici era preordinata al riconoscimento dello stato di invalidità del privato e alla corresponsione, in suo favore, della pensione, e quindi in definitiva era preordinato alla truffa ai danni dello Stato. Il materiale investigativo acquisito è non soltanto enorme e sovrabbondante, come osservato dallo stesso GIP, ma in certi casi anche sconfortante.

Nell’ambito dell’operazione denominata “Povero Ippocrate”, ci sono infatti casi di pazienti sedati per apparire malati e ci sono addirittura finti parenti e false badanti che li accompagnano a visita. I Carabinieri hanno anche accertato la falsità di numerosi accertamenti diagnostici e strumentali, come per esempio falsi referti TAC, falsi ECODOPLLER. L’ordinanza emessa dal GIP si avvale anche della documentazione videoripresa dei passaggi di denaro in favore di medici corrotti.

Il “sistema”, che si serviva dell’appoggio di alcuni patronati, prevedeva che in alcuni casi il falso invalido venisse istruito circa il comportamento da tenere durante la visita di accertamento dei requisiti presso la commissione dell’INPS; in particolare, il candidato alla pensione di invalidità veniva istruito sulle modalità per simulare determinati sintomi e veniva fornito di falsi referti. I finti parenti e le false badanti servivano a descrivere e confermare la presenza assidua dei sintomi simulati dal candidato.

AMBIENTE

Acireale: domenica nel quartiere San Cosmo l’iniziativa di volontariato “Puliamo il Mondo”

“Puliamo il Mondo” è la versione italiana di “Clean Up the World”, un’iniziativa globale di volontariato ambientale che coinvolge Legambiente e oltre 1.000 gruppi locali in Italia.

L’obiettivo è ripulire parchi, strade e spiagge dalle città dai rifiuti.

Ad Acireale l’iniziativa si svolgerà nel quartiere di San Cosmo, nell’area a verde di via degli Ulivi, dove sarebbe possibile realizzare una zona attrezzata a vantaggio della comunità.

L’iniziativa è promossa da Legambiente in collaborazione con la Città di Acireale.

“La bella iniziativa di Legambiente, che ringraziamo, sarà di contrasto al degrado e avrà anche un valore sociale,- dichiara l’assessore alle Politiche Ambientali Francesca Messina– . Abbiamo chiesto e chiediamo la collaborazione ai residenti per riqualificare un’area in stato di abbandono da anni, affinché sia anche occasione di condivisione”.

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ATTUALITÀ

Barcellona Pozzo di Gotto: riaperta al transito la strada provinciale 82 con la limitazione del senso unico alternato

La III Direzione “Viabilità Metropolitana” della Città Metropolitana di Messina ha disposto la riapertura al transito, con istituzione del senso unico alternato, dal km 2+100 al km 2+200, della strada provinciale 82 Barcellonese 2° tratto (di Castroreale), nel territorio del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto.

La normalizzazione della circolazione si è resa possibile a seguito dell’eliminazione del pericolo di instabilità del pendio a valle mentre il senso unico alternato è stato stabilito nelle more della ricostruzione del piano viabile e della collocazione delle barriere di sicurezza.

Il controllo dell’osservanza della prescrizioni è demandata agli organi di Polizia Metropolitana, Polizia Municipale e a quanti altri spetti secondo la vigente legislazione.

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ATTUALITÀ

Soccorso un giovane escursionista infortunatosi sul versante nord-est dell’Etna

Nel primo pomeriggio di martedì 17 settembre, i tecnici della Stazione Etna Nord del
Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano sono intervenuti per il recupero di un escursionista
di venticinque anni, originario di Aci Catena (Catania), infortunatosi mentre percorreva,
insieme ad un gruppo di altri escursionisti, il sentiero del Rifugio Case Paternò Castello, sul
versante nord est dell’Etna.

Allertati dalla Centrale Operativa del 118, le squadre di soccorso del CNSAS Sicilia hanno
raggiunto l’escursionista a bordo dei mezzi fuoristrada, percorrendo il tratto impervio che
dalla strada Mareneve porta alla pineta della Cubania e al Rifugio Case Paternò, dove si
trovava il ragazzo infortunatosi alla spalla destra, per una rovinosa caduta sul terreno
boschivo che gli impediva di proseguire autonomamente.

Valute le sue condizioni, il giovane presentava una sospetta lussazione alla spalla.
Trasportato a bordo dei mezzi 4×4 fuori dalla zona impervia, fino alla sottostante strada
asfaltata, è stato affidato ai sanitari 118 presenti sul posto con un’ambulanza, per le
procedure di ospedalizzazione al pronto soccorso di Giarre.

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