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ATTUALITÀ

Truffavano l’Asp di Messina: arrestati un noto farmacista e un medico di base

MESSINA – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare personale e reale nei confronti di 7 indagati, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Messina su richiesta della Procura della Repubblica peloritana, nell’ambito di un procedimento penale nei confronti di un’organizzazione dedita alla truffa nei confronti dell’Asp di Messina.

In particolare, al termine delle relative indagini, che hanno riguardato complessivamente dodici indagati, le cui condotte sono state rimesse alla valutazione del Giudice, quest’ultimo ha disposto la misura degli arresti domiciliari nei confronti di un farmacista, R.S., classe ’76, di Messina, e di un medico di base, L.C., classe ’55, sempre di Messina, convenzionati con l’ASP di Messina. Inoltre, con il medesimo provvedimento è stata disposta la sospensione della professione medica, per la durata di un anno, per altri 5 medici di base: C.F., classe ’54; DD.S., classe ’52; C.B., classe ’51; M.N., classe ’66; nonché il sequestro preventivo di beni mobili o immobili o somme di denaro, per un importo di circa 50.000 euro nei confronti di 7 degli indagati, coinvolti nella truffa.

Numerosi gli illeciti penali contestati a vario titolo agli odierni indagati, che vanno dall’associazione per delinquere alla truffa aggravata, al falso ideologico, all’esercizio abusivo della professione medica, alla somministrazione di morfina senza la prevista prescrizione medica.

L’indagine, diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina e condotta dai militari del Gruppo di Messina, è nata a seguito di una denuncia, presentata proprio dall’ASP di Messina, per segnalare presunte irregolarità nell’emissione di prescrizioni mediche (cosiddette ricette “rosse”), nei confronti di diversi soggetti fruitori di esenzioni ticket per motivi reddituali, concernenti l’acquisto di costosi farmaci a sua volta portate a rimborso.

In tale contesto, è stato rilevato che le prescrizioni mediche, ritenute “anomale”, venivano utilizzate principalmente per acquisti effettuati quasi esclusivamente presso un’unica Farmacia territoriale dell’ASP di Messina, con sede nella zona sud della città dello Stretto.

Nell’ambito delle operazioni, condotte anche con l’ausilio di attività tecniche, è stata acquisita copiosa documentazione sanitaria e sono state sottoposte a sequestro numerose prescrizioni mediche, presso vari uffici dell’ASP di Messina.

Le relative risultanze hanno evidenziato l’esistenza di una collaudata associazione a delinquere, composta dal titolare della farmacia, da due dipendenti della stessa, dalla madre del farmacista e da un medico di base dell’ASP di Messina, finalizzata alla commissione di truffe per il conseguimento di indebite erogazioni pubbliche, allo stato quantificate in circa 140.000 euro.

Tale associazione aveva quale base logistica la sede della farmacia messinese che, in breve tempo, ha visto aumentare in maniera esponenziale i propri complessivi flussi di vendita (prescrizioni mediche “rosse” più quelle “bianche”) che, nell’anno 2015, ammontavano ad 827.071,05 euro, per passare poi, negli anni successivi, a 1.360.369,35 euro nel 2016 e a 1.501.317,85 euro nel 2017. Tali volumi d’affari, tra l’altro, sarebbero in controtendenza con i minor flussi di vendita di tutte le altre farmacie territoriali presenti sul territorio messinese, tanto da porla tra le prime farmacie territoriali dell’ASP di Messina per fatturato da vendita di farmaci.

Il sistema di frode scoperto dalle Fiamme Gialle si presenta semplice ma funzionale, tanto da far passare in secondo piano l’interesse per l’ordinaria attività di farmacia, ovvero la vendita reale di farmaci ai consumatori, che si pone, per questo esercizio, quasi come una mera attività di facciata. Il titolare, infatti, con l’aiuto dei sodali, tra cui la madre ed alcuni collaboratori della farmacia, avrebbe gestito ed alimentato il collaudato meccanismo illecito.

Una vera e propria catena di produzione di false prescrizioni mediche, mediante il continuo approvvigionamento di ricette “rosse”, sulle quali apporre le fustelle, provenienti da farmaci scaduti o venduti a clienti fidelizzati e privi di esenzione ticket, ai quali veniva, di sovente, applicata una particolare scontistica.

Successivamente, si passava alla meticolosa preparazione di una contabilità amministrativa apparentemente regolare, finalizzata alla riscossione dei rimborsi chiesti mensilmente e successivamente liquidati dall’Azienda Sanitaria Provinciale.

Così come è emerso dalle indagini, le prescrizioni sulle ricette rosse hanno riguardato, prevalentemente, farmaci costosi, finanche al prezzo di 587,02 euro a prescrizione, trattandosi di farmaci normalmente prescritti in caso di trapianto di organi, dolore severo, trattamento post chemioterapico, carcinoma del polmone ed altre patologie importanti. Di fatto, tali farmaci, mediante false prescrizioni mediche, sulle quali sono risultati apposti timbri e firme riconducibili ai sei medici di medicina generale convenzionati con l’ASP di Messina – in data odierna uno posto agli arresti domiciliari e 5 sospesi – venivano prescritti prevalentemente ad assistiti “deceduti” e/o “inesistenti”.

I fatti di reato contestati, perpetrati a danno dell’ASP di Messina, hanno prodotto un grave danno economico nei confronti della citata Azienda Sanitaria; infatti, dall’anno 2016 in poi, l’A.S.P. di Messina ha corrisposto alla Farmacia compensi superiori al 1.000.000 di euro netti all’anno ed esattamente: per l’anno 2016, 1.124.544,77 euro; per l’anno 2017, 1.266.405,61 euro e per l’anno 2018, 1.285.801,89 euro.

Sul punto, atteso che tra tali rimborsi sono inclusi anche quelli viziati dalla presenza di illecite prescrizioni mediche “rosse”, sono in corso anche attività per meglio quantificare il danno erariale complessivamente cagionato.

L’odierna operazione testimonia, ancora una volta, l’impegno profuso dalla Procura della Repubblica e dalla Guardia di Finanza di Messina nel “contrasto agli illeciti in materia di Spesa Pubblica”, con particolare riguardo al settore della spesa sanitaria, notoriamente con un peso rilevante nei bilanci Regionali e Nazionali.

Tale impegno operativo conferma, ulteriormente, l’importanza del ruolo di Polizia economico finanziaria del Corpo a tutela degli interessi economico-finanziari nazionali, regionali e locali, soprattutto in questo periodo di forte stress per il sistema sanitario nazionale.

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A centodieci anni dalla nascita, Isola delle Femmine ricorda il grande campione di baseball Joe Di Maggio

Domenica 24 novembre 2024, dalle 10:00 alle 13:00, a centodieci anni dalla nascita di Joe Di Maggio, BCsicilia Isola delle Femmine, Friends of  Isola delle Femmine, Isola Pittsburg Forever e Italian American Club of Pittsburg ricorderanno il grande campione.

L’iniziativa si terrà presso la Casa Museo Joe Di Maggio in via Cutino, a Isola delle Femmine. L’ingresso è libero e gratuito.

Joe Di Maggio, a cui è dedicata la Casa Museo, è il più grande giocatore del baseball di tutti i tempi, nato il 25 novembre 1914 a Martinez una cittadina della California da genitori originari di Isola delle Femmine. La storia inizia il 9 dicembre 1897 quando gli stessi si unirono in matrimonio nella chiesa del paese Maria Santissima delle Grazie. La prima figlia Adriana nasce a Isola l’11 settembre 1898, mentre il padre era assente perché partito insieme ad un gruppo di pescatori per la California per costatare se quella era una terra che poteva migliorare la loro vita. Nel 1902 l’intera famiglia si trasferisce a Martinez. Giuseppe Di Maggio e Rosalia Mercurio in America avranno altri 8 figli, il penultimo nato il 25 novembre 1914 si chiamerà Giuseppe Paolo Di Maggio, in inglese Joseph Paul Di Maggio, per tutti Joe Di Maggio, indimenticabile campione di baseball degli anni ’30 e ’40 e marito prima di Dorothy Arnold e poi di Marilyn Monroe.

“Oggi probabilmente sono pochi – afferma il Presidente della sede locale di BCsicilia Agata Sandrone – i ragazzi di Isola delle Femmine che conoscono la storia del grande Joe Di Maggio. Lo scopo dell’iniziativa è quello di  suscitare, attraverso il racconto del mitico campione di baseball, interesse per il passato di Isola delle Femmine e valorizzare dal punto di vista turistico il paese, offrendo nuove opportunità di sviluppo economico”.

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Stati Generali dei Sentieri Siciliani: a Piazza Armerina l’evento dedicato al Turismo Sostenibile

La città di Piazza Armerina, mercoledì 20 novembre, si è trasformata, per un giorno, nel cuore pulsante delle Vie Sacre in Sicilia, ospitando gli Stati Generali dei Cammini e Sentieri. L’evento, che ha coinvolto oltre 50 partecipanti tra creatori di cammini, guide ambientali ed esperti del settore, ha celebrato l’immenso patrimonio culturale, spirituale e naturale dell’isola, ponendo le basi per una visione condivisa e sostenibile del turismo.

L’evento è stata un’opportunità per riportare l’attenzione sul ricco patrimonio spirituale e culturale che i percorsi di pellegrinaggio dell’isola offrono

Gli Stati Generali hanno rappresentato una possibilità di dialogo e confronto in particolar modo per coloro che si dedicano alla valorizzazione e alla promozione di questi sentieri. Dai camminatori alle comunità locali, attraverso il lavoro delle guide e le esperienze di spiritualità proposte, si è tutti chiamati alla costruzione di percorsi di fede stimolanti e nuove.

Dopo i saluti della Presidente del Borgo di San Giacomo, Lucia Giunta, e dell’Assessore comunale al Turismo, Ettore Messina, il dibattito ha preso il via con gli interventi di Sergio Scaffidi, dell’Assessore Regionale al Turismo Elvira Amata (in videoconferenza), e di Don Roberto Fucile, Direttore della diocesi di Acireale e regionale per la Pastorale del Turismo, dello Sport e del Tempo Libero.

Tra i temi affrontati:

  • il ruolo dei cammini come motore di turismo sostenibile;
  • le ricadute economiche dei percorsi di pellegrinaggio sulle comunità locali;
  • la necessità di costruire una rete solidale tra i promotori dei cammini;
  • il superamento di individualismi per valorizzare un patrimonio condiviso.

“I cammini non sono solo sentieri: raccontano storie, tradizioni e spiritualità. Insieme possiamo costruire un modello di turismo che unisce le comunità e valorizza il nostro passato” ha dichiarato Don Roberto Fucile, sottolineando l’importanza del dialogo e della collaborazione per il futuro del territorio.

Nasce il Coordinamento Regionale dei cammini e Sentieri di Sicilia. 

A coronamento dell’evento, è stato istituito il Coordinamento Regionale dei Cammini e Sentieri di Sicilia, composto da:

  • Don Roberto Fucile, Direttore regionale per la Pastorale del Turismo;
  • Giuseppe Riggio, scrittore e giornalista;
  • Totò Trumino, promotore del Cammino di San Giacomo;
  • Peppe De Caro, referente della Trasversale Sicula;
  • Giuseppe Currenti, promotore del Cammino di Tindari.

“Questo Coordinamento rappresenta un nuovo punto di partenza”, ha aggiunto Don Fucile, “per costruire un’eredità che unisca passato e presente, promuovendo la Sicilia come terra di accoglienza, cultura e spiritualità.”

L’iniziativa di Piazza Armerina ha dimostrato che, attraverso l’unione di intenti, è possibile valorizzare il patrimonio millenario delle vie sacre e dei sentieri dell’isola.

“Camminando insieme, possiamo costruire un futuro sostenibile e condiviso per la Sicilia”ha concluso Don Fucile.

Il Coordinamento Regionale dei Cammini e Sentieri rappresenta solo l’inizio di un viaggio ambizioso verso una Sicilia sempre più unita e accessibile.

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Catania: Serata evento “TI amo da morire” in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere

“Ti amo da morire. Confronto sulla lotta contro il femminicidio e la violenza di genere”, questo il tema della serata evento che si terrà lunedì, 25 novembre. L’incontro sarà aperto dalla forte testimonianza dell’imprenditrice Gabriela Scibilia, che ospiterà l’evento, seguirà l’impegno delle istituzioni scolastiche, rappresentate dall’Istituto Marconi-Magano e dall’Eris, rispettivamente Maria Catena Trovato e da Antonio Oliveri; il sostegno dei club service, come il Rotary, con Cinzia Torrisi, assistente del governatore, e del volontariato come l’associazione Aurea Caritate, rappresentata da Anthea Di Benedetto. E ancora: professioniste impegnate sul fronte della difesa dei diritti dei bambini e degli adolescenti: la garante al Comune di Pedara, Katya Germanà, e Letizia Ferrante, psicoterapeuta presso Olos Centro studi; e il presidente della I Municipalità, Francesco Bassini. Testimonianza di Vera Squatrito, che da anni opera affinchè il sacrificio della figlia Giordana non sia stato inutile e proprio a lei è dedicato l’abito simbolo, Ti amo da morire, realizzato dalla stilista Rosa Platania, con l’assistenza di Flavio Massimo Nisi, indossato da Giuliana Petrizzo, accompagnata da Eros Piazza. Conclusioni e regia della serata evento a cura di Liliana Nigro, docente dell’Accademia di belle arti di Catania. Modera l’incontro il giornalista Daniele Lo Porto.

L’evento del 25 novembre, al Casale dell’Arte, via Plaja, 200, dalle 20, dopo una ampia tavola rotonda, sarà conclusa con la proiezione di un corto realizzato dal filmmaker Piero Sabatino, con la sfilata di abiti della stilista Pina Nannuli Scaminaci, con la performance degli studenti dell’Istituto Marconi-Mangano, diretti da Salvo Valentino e Pietro Coccuzza, esperti del laboratorio teatrale, e dalla sfilata degli allievi dell’Accademia di Belle arti di Catania, diretti dalla professoressa Liliana Nigro.

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