Connect with us

ATTUALITÀ

Coronavirus Santa Venerina: i dipendenti comunali: “Fateci i tamponi ed aiutateci a preservare noi e gli altri”

SANTA VENERINA – “Chiediamo di poter fare i tamponi!” Lo ripetono da giorni ma nessuno sembra ascoltarli. Sono i dipendenti del Comune di Santa Venerina. Lo chiedono a gran voce da martedì 17 marzo, giorno in cui si è scoperto che un loro collega che opera all’ufficio protocollo del Comune è risultato positivo al coronavirus. L’uomo appena ultrasessantacinquenne si trova ricoverato all’ospedale San Marco di Catania dallo scorso lunedì ed ha una brutta polmonite.
Intanto, notizia fresca di ieri sera, sono risultati positivi al virus anche la moglie e il figlio
dell’uomo che secondo quando circolato in paese sarebbero stati ricoverati in un ospedale di Agrigento. I due, sembrerebbe, non presentano sintomi significativi o che siano addirittura asintomatici; ma il tampone eseguito su di loro ha fatto emergere il loro stato di positività facendo venir meno qualsiasi dubbio.
A Santa Venerina, secondo i dati ufficiali di ieri sera, il numero dei contagiati è di cinque. Oltre i tre dello stesso nucleo familiare ci sarebbero altre due donne: una signora della frazione di Linera che ha contratto il virus a seguito di un viaggio in Lombardia ed un’altra signora che abita in un condominio del centro cittadino.
“Non capiamo perché ai familiari del nostro collega hanno fatto il tampone e a noi che abbiamo avuto, allo stesso modo, contatti stretti con lui no. – ripetono da giorni alcuni dipendenti del Comune – Il dipendente positivo che lavorava all’ufficio protocollo frequentava ogni giorno tutti uffici per distribuire la posta. E molti di noi ogni giorno si recavano nel suo ufficio per consegnargli la posta in partenza. Quindi ragionando in maniera lineare anche a noi toccherebbe di fare il tampone, perché potremmo essere anche dei contagiati asintomatici”.
Intanto la situazione tra i dipendenti comunali non è affatto rosea. Alcuni di loro non stanno bene: accusano febbre, tosse, raffreddore e spossatezza o hanno avvertito sintomi assimilabili al contagio da covi19. Per due di loro due giorni fa è stato eseguito il tampone, per altri si attende ancora che qualcuno dell’Asp glielo vada a fare a domicilio. Inoltre, l’esito dei due tamponi eseguiti il 18 marzo non è stato ancora comunicato. Un vero stillicidio che sta accrescendo l’ansia e la preoccupazione.
Martedì 17 marzo, appresa la notizia del loro collega contagiato, i dipendenti hanno provveduto ad avvertire i loro medici di famiglia per farsi mettere in quarantena. Ma tra leggi, circolari dell’Inps e interpretazioni varie è emerso che la quarantena dovrebbe essere osservata da chi rientra da una zona del Nord e non da cui ha avuto contatti con un contagiato, qui in Sicilia. Ma i lavoratori non si sono accontentati di queste prime risposte ed hanno cominciato a chiamare i numeri verdi 1500 e 800458787 ma anche da questi canali non hanno ottenuto risposte alle loro domande. O meglio le risposte ottenute non sono univoche per cui si è ingenerata una grande confusione.
Su suggerimento dei medici di famiglia, ognuno di loro ha mandato un’e-mail all’indirizzo.
sorveglianza.covid19@aspct.it per segnalare di aver avuto contatti con persona contagiata all’interno del proprio ambiente di lavoro e di attendere indicazioni su come comportarsi.
Stessa procedura ha seguito anche il segretario del Comune di Santa Venerina Nerina Scandura che allo stesso indirizzo, su carta intestata del comune, ha inviato una comunicazione per tutti i dipendenti, chiedendo esplicitamente che, ai sensi dell’art. 1, comma 2, lettera h) del Decreto Legge 23/02/2020 n. 6, venisse applicata la “misura della quarantena con sorveglianza attiva sugli individui che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva diffusa”, o, in alternativa, un eventuale obbligo di quarantena fiduciaria. In più ha chiesto “urgenti interventi e chiarimenti sulle misure di prevenzione da adottarsi per la sicurezza dei lavoratori e dei loro familiari” ed ha, altresì, segnalato che sul sito istituzionale www.siciliacoronavirus.it possono registrarsi solo coloro che rientrano in Sicilia da una regione del nord ma non chi ha avuto contatti con contagiati in Sicilia stessa.

A distanza di ben tre giorni nessuno ha risposto. Il Comune di Santa Venerina è stato chiuso con determina sindacale dal pomeriggio del 17 marzo a seguito della disinfestazione dei locali. Gli uffici comunali dovrebbero riaprire lunedì 23, ma i dipendenti, che in questi giorni, pur spontaneamente, e senza esserne obbligati, sono rimasti in isolamento, si chiedono se lunedì dovranno ritornare al lavoro senza sapere se qualcuno di loro, anche se asintomatico, è stato contagiato. Ciò significherebbe diventare, inconsapevolmente, un vettore di contagio per tanti altri.
Invece in un altro caso simile, nel Comune di Fondi, nel Lazio, dove vi sono molti dipendenti comunali infettati, è stata disposta la chiusura degli uffici comunali e sono stati presi provvedimenti per tutelare anche gli altri lavoratori.
Non possono fare di noi carne da macello – chiosano i dipendenti comunali della cittadina etnea – tutti noi siamo stati insieme al lavoro fino al 17 marzo e, stando così le cose, potremmo esserci contagiati a vicenda. Non è detto che gli asintomatici non siano a loro volta positivi e contagiare gli altri. Fateci i tamponi ed aiutateci a preservare noi e gli altri”.

Continua a leggere
Clicca per commentare

You must be logged in to post a comment Login

Leave a Reply

ATTUALITÀ

Da Buenos Aires alla Sicilia: <<Premio Fedeltà>> a Martin Lopez, che da 27 anni trascorre le vacanze a Taormina

“Premio fedeltà” ad un autentico amico della città del centauro. A ricevere uno speciale riconoscimento dalle mani del sindaco, Cateno De Luca e dell’assessore, Mario Quattrocchi, è stato, Martin Lopez che vive a Buenos Aires e svolge la professione di avvocato, giurista, magistrato e pubblico ministero. Da 27 anni arriva puntualmente a Taormina a trascorrere le sue vacanze. Alloggia nelle stanze dell’hotel “Capo Taormina”. Figlio di madre italiana ha tante amicizie nella capitale del turismo isolano, come quella del calibro del noto imprenditore, Rocco Frisone ed altri che hanno contribuito a far cogliere, appieno, il fascino di una Taormina vecchio stampo. Mauro Romano

Continua a leggere

ATTUALITÀ

Taormina, il ”commercialista anonimo”: <<Caro affitti, il Comune non può andare al rialzo>>

Il “commercialista anonimo”, comunque uno dei piú giovani che opera a Taormina ha effettuato un’attenta analisi di cosa potrebbe accadere a seguito del fenomeno del caro affitti. “Da professionista – scrive – del settore, su questi argomenti posso sicuramente dire la mia in proposito… Il dramma è, che se l’Ente comunale fa valutazioni assolutamente fuori mercato al rialzo (in assoluta antitesi col passato, dove le faceva fuori mercato al ribasso), ci sarà una pletora di proprietari di casa che si ingolosiranno e inizieranno ad aumentare forsennatamente gli affitti dei loro immobili (situazione già in essere dall’avvento dei grandi marchi) che genererà un feedback negativo sulla possibilità di gestire questi immobili da parte di imprenditori “normali”… Perchè purtroppo e di semplici numeri parliamo, 1 + 1 fa 2 e non può di certo fare 5 o 6… Cioè, se abbiamo costi di locazione che superano del 20% il valore delle vendite, già siamo in una realtà deficitaria… e se un immobile costa in termini di locazione 1.047.600,00 (87.300 x 12), significa che l’azienda dovrebbe avere introiti al netto dell’iva per circa 5 milioni di euro (ai quali si deve aggiungere il 10 o il 22% in base al tipo di attività che si va a svolgere…)… E quindi, mi chiedo, quale locale potrebbe fare cifre del genere in un paese come Taormina il cui centro è vissuto da scarsi 5000 abitanti e tutti gli introiti vengono da turisti e avventori?…. Quali attività si possono realizzare nei locali della “Giara”, (di cui vanno anche rivisti gli spazi per situazioni legate alla sicurezza) che non siano quelle già svolte in passato (night, bar, ristorante, discoteca)?… Le bacchette magiche in economia non esistono e se ci sono alcune attività che possono vantare numeri da capogiro, sono solo quelle legate ai brand del lusso e dei nomi più in auge (mica tutti e tutte le tipologie di merci hanno gli stessi risultati…), che fanno della scarsità di prodotti e di punti vendita un fattore di forza per poter piazzare ricarichi stellari da 30 a 40 volte più del costo di produzione, il tutto ovviamente dettato dalle leggi di domanda e offerta… ma come dicevo prima, sapientemente orientata (le leggi di domanda e offerta intendo) dalle politiche economiche di marketing e di promozione di queste grandi maison… Esempio ne è stato a Taormina la fragorosa apertura di Dior, coincisa (per scelta e non per caso) con l’apertura del rinnovato San Domenico (con il brand Four Season facente parte dello stesso grupppo) trainato a sua volta da tutte le vicende della fiction americana White Lotus (prodotta dalla stessa Four Season)… Appunto tutte scelte strategiche che hanno garantito il primo posto al mondo per entrambe le attività rispetto ai loro colleghi di brand nel 2022… Detto questo, chi mai può pensare, che anche aprendo un altro nome clamoroso a Taormina (ormai ne rimangono pochi…) possa riuscire a duplicare gli stessi risultati ottenuti da questi qui sopra in un periodo eccezionale (primo anno fuori dal Covi) e con una torta ancora intonsa?… Ovviamente ci si regola con la capacità produttiva di un locale commerciale e con il suo posizionamento logistico più o meno favorevole rispetto ad altri simili… Ma se a Taormina possono starci 5000 residenti e 8000 villeggianti in hotel e altri 7000 villeggianti in strutture extra alberghiere (e sto allargando alla grande!)… ebbene ci sono “solo” 20mila persone che possono essere interessate o incoraggiate ad acquistare… ovviamente considerando che sui 20 mila indicati (e larghi pure) siano tutti potenziali acquirenti, quindi bambini e vecchi compresi… Come si fa a paragonarsi a realtà come NewYork o Parigi o Londra o qualsiasi altra città del globo che abbia milioni di cittadini e decine di migliaia di turisti o avventori e nelle quali la capacità di vendita è 10/50/100 volte maggiore che qui?… Allora lì si che possono essere giustificati gli affitti a 5 zeri… ma qui?.

Continua a leggere

AMBIENTE

Acireale: domenica nel quartiere San Cosmo l’iniziativa di volontariato “Puliamo il Mondo”

“Puliamo il Mondo” è la versione italiana di “Clean Up the World”, un’iniziativa globale di volontariato ambientale che coinvolge Legambiente e oltre 1.000 gruppi locali in Italia.

L’obiettivo è ripulire parchi, strade e spiagge dalle città dai rifiuti.

Ad Acireale l’iniziativa si svolgerà nel quartiere di San Cosmo, nell’area a verde di via degli Ulivi, dove sarebbe possibile realizzare una zona attrezzata a vantaggio della comunità.

L’iniziativa è promossa da Legambiente in collaborazione con la Città di Acireale.

“La bella iniziativa di Legambiente, che ringraziamo, sarà di contrasto al degrado e avrà anche un valore sociale,- dichiara l’assessore alle Politiche Ambientali Francesca Messina– . Abbiamo chiesto e chiediamo la collaborazione ai residenti per riqualificare un’area in stato di abbandono da anni, affinché sia anche occasione di condivisione”.

Continua a leggere

Notizie più lette