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ATTUALITÀ

Adrano, operazione “The King”. I fatti e i nomi degli arrestati (VIDEO)

ADRANO – Su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania e della Procura presso il Tribunale per i Minorenni, la Polizia di Stato di Catania ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere emessa a carico di:

  • DI STEFANO Sebastiano Mario (cl.1989)
  • GIARRIZZO Salvatore (cl.1991)
  • BARBERA Claudio (cl. 2000)
  • CARUSO Carmelo (cl.1977)
  • CARUSO Davide ( cl. 1993)
  • KARAJA Kristina (cl.1998)
  • GORGONE Giuseppe (cl. 2000)
  • LIOTTA Vito (cl.1998)
  • LIOTTA Vito (cl.1991)
  • LUCIFORA Mario (cl 1988)
  • NICOLOSI Giuseppe (cl.1987)
  • PARASILITI Natale Luca (cl. 1991)
  • PERNI Antonio (cl. 1998)
  • D. (all’epoca dei fatti minorenne).
  • F. (all’epoca dei fatti minorenne)

in quanto ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti (marijuana e cocaina), con le aggravanti di essere associazione armata e di avere commesso il fatto al fine di favorire l’associazione di stampo mafioso, denominata “Scalisi”, fortemente radicata nel comune di Adrano, di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente, nonché di furto, estorsione, detenzione di armi ed evasione.

In particolare, le investigazioni, avviate nel 2017 e recentemente concluse, corroborate dalle  dichiarazioni di tre collaboratori di giustizia, hanno consentito di raccogliere elementi di prova in ordine all’esistenza di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanza stupefacente organizzata e diretta dal pregiudicato DI STEFANO Sebastiano Mario che, benché posto agli arresti domiciliari, aveva impiantato una lucrosa piazza di spaccio dinnanzi alla sua abitazione sita nel centro storico di Adrano.

Nel corso dell’indagine è emerso che l’attività di spaccio era svolta avvalendosi degli indagati BARBERA Claudio, CARUSO Davide, GORGONE Giuseppe, LIOTTA Vito (cl.91), LIOTTA Vito (cl.98), LUCIFORA Mario, PARASILITI Natale Luca, PERNI Antonio e S.D. quali pusher incaricati di smerciare lo stupefacente sul mercato e consegnare i proventi agli organizzatori.

A rifornire di sostanza stupefacente il citato sodalizio criminale era GIARRIZZO Salvatore ritenuto  promotore e fornitore abituale della sostanza stupefacente spacciata.

Le progressioni investigative, supportate da presidi tecnici, hanno consentito di acquisire significativi elementi in ordine al ruolo apicale assunto dal DI STEFANO che, di fatto, aveva trasformato la sua dimora in una base logistica dell’associazione, nonché il luogo di custodia non solo della sostanza stupefacente, ma anche dei proventi dell’attività illecita e delle armi.

In proposito, infatti, in data 24 maggio 2018, il predetto DI STEFANO è stato tratto in arresto in quanto, nei pressi della sua abitazione, è stata rinvenuta nella sua disponibilità un’arma comune da sparo, precisamente una pistola cal. 7,65 con matricola abrasa e relativo munizionamento, nonché kg. 1 circa di marijuana e g 30 circa di cocaina.

Nel segnalato contesto investigativo è emerso, inoltre, che il DI STEFANO, incurante dei vincoli derivanti dalla sottoposizione al regime degli arresti domiciliari, è stato ripreso, numerose volte, all’atto di lasciare il suo domicilio e, per tale ragione, gli sono stati contestati n. 33 episodi di evasione.

Nel corso delle investigazioni, da cui si è appreso che il DI STEFANO Sebastiano era solito definirsi “the king della marijuana”, sono state tratte in arresto n. 9 persone per il reato di detenzione ai fini di spaccio e sono stati sequestrati complessivamente kg. 12 circa di marijuana e g.250 circa  di cocaina.

In base alle cessioni ed alle consegne registrate, si è stimato che la piazza di spaccio avesse un volume d’affari pari a circa 1000 euro al giorno.

Tra i destinatari del presente provvedimento cautelare figura, inoltre, RINALDI Alfio nato a Catania in data 08.01.1960, recentemente deceduto per cause naturali.

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Catania: Serata evento “TI amo da morire” in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere

“Ti amo da morire. Confronto sulla lotta contro il femminicidio e la violenza di genere”, questo il tema della serata evento che si terrà lunedì, 25 novembre. L’incontro sarà aperto dalla forte testimonianza dell’imprenditrice Gabriela Scibilia, che ospiterà l’evento, seguirà l’impegno delle istituzioni scolastiche, rappresentate dall’Istituto Marconi-Magano e dall’Eris, rispettivamente Maria Catena Trovato e da Antonio Oliveri; il sostegno dei club service, come il Rotary, con Cinzia Torrisi, assistente del governatore, e del volontariato come l’associazione Aurea Caritate, rappresentata da Anthea Di Benedetto. E ancora: professioniste impegnate sul fronte della difesa dei diritti dei bambini e degli adolescenti: la garante al Comune di Pedara, Katya Germanà, e Letizia Ferrante, psicoterapeuta presso Olos Centro studi; e il presidente della I Municipalità, Francesco Bassini. Testimonianza di Vera Squatrito, che da anni opera affinchè il sacrificio della figlia Giordana non sia stato inutile e proprio a lei è dedicato l’abito simbolo, Ti amo da morire, realizzato dalla stilista Rosa Platania, con l’assistenza di Flavio Massimo Nisi, indossato da Giuliana Petrizzo, accompagnata da Eros Piazza. Conclusioni e regia della serata evento a cura di Liliana Nigro, docente dell’Accademia di belle arti di Catania. Modera l’incontro il giornalista Daniele Lo Porto.

L’evento del 25 novembre, al Casale dell’Arte, via Plaja, 200, dalle 20, dopo una ampia tavola rotonda, sarà conclusa con la proiezione di un corto realizzato dal filmmaker Piero Sabatino, con la sfilata di abiti della stilista Pina Nannuli Scaminaci, con la performance degli studenti dell’Istituto Marconi-Mangano, diretti da Salvo Valentino e Pietro Coccuzza, esperti del laboratorio teatrale, e dalla sfilata degli allievi dell’Accademia di Belle arti di Catania, diretti dalla professoressa Liliana Nigro.

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Piano Rifiuti, ok dalla giunta. Schifani: «Passo decisivo per realizzare i termovalorizzatori»

Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb. Lo prevede il nuovo Piano di gestione dei rifiuti approvato dalla giunta regionale, convocata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. Tra gli obiettivi del piano ci sono: il recupero del 65% dei rifiuti urbani, l’eliminazione dei trasferimenti dei rifiuti fuori Regione, la riduzione del 40% dei costi di trattamento rispetto a quelli attuali con un risparmio di circa 150 milioni annui, e la riduzione del conferimento in discarica depositando non oltre il 10% di tutti i rifiuti prodotti, rispettando così gli obblighi previsti dalla normativa europea. Il presidente Schifani, nella qualità di commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, ha firmato l’ordinanza che adotta il Piano, mentre la responsabilità del procedimento resterà in capo all’apposito Ufficio speciale. «L’approvazione del nuovo Piano rifiuti – dichiara il presidente della Regione – costituisce finalmente il punto di partenza concreto per la realizzazione dei termovalorizzatori in quanto condizione indispensabile.

Adesso passeremo alla fase della progettazione e al successivo appalto dei lavori e della gestione entro il 2025 e non oltre i primi mesi del 2026. Andremo avanti spediti, nell’interesse dei siciliani, senza indugiare mai su un pilastro portante del mio programma di governo. Archiviamo così definitivamente la stagione del conferimento in discarica sempre più gravosa per l’ambiente e offriamo una risposta integrata alla difficile situazione dei rifiuti in Sicilia che troppi oneri scarica sui cittadini e sui bilanci pubblici». Il Piano consente di modificare immediatamente i 18 Piani d’Ambito e di far partire il percorso per la realizzazione degli impianti di riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti e l’eliminazione dei trasferimenti fuori Regione, con la drastica riduzione dei costi a carico dei cittadini siciliani, degli enti locali e della stessa Regione in relazione alla progressiva attuazione degli obiettivi di riciclaggio e recupero. In particolare, i termovalorizzatori, le cui aree di realizzazione sono state già individuate nel sito di Bellolampo a Palermo e nell’area industriale di Catania dopo alcune conferenze di servizio con i principali enti coinvolti, saranno interamente pubblici e realizzati dalla Regione con i fondi già stanziati all’interno dell’Accordo di coesione siglato a maggio con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. I due impianti avranno una capacità complessiva di 600 mila tonnellate annue e produrranno insieme una potenza energetica di 50 Megawatt. Il nuovo Piano arriva al culmine di un complesso procedimento che ha visto coinvolti l’Assemblea regionale siciliana, le autonomie locali, gli operatori d’ambito e ha ottenuto le valutazioni ambientali strategiche dopo lo svolgimento di tutti gli adempimenti istruttori. In ultimo, qualche settimana fa il parere positivo del Cga sulla procedura da adottare che ha dato l’ok definitivo all’ordinanza per approvare il nuovo piano di gestione dei rifiuti.

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Catania: al via oggi nelle scuole della città il progetto Educare alla Cultura della Legalità

Ha preso il via oggi il progetto di educazione alla cultura della legalità promosso dalla Polizia di Stato e rivolto agli studenti di quattro scuole della città.

Fortemente voluta dal Questore di Catania, l’iniziativa nasce grazie ad un’intesa con diversi attori istituzionali e sociali del territorio, in particolare con Confindustria Catania, con i Dirigenti scolastici, con le Associazioni antiracket e con professionisti della comunicazione.

Il primo incontro si è svolto, questa mattina, presso l’Istituto Omnicomprensivo “Pestalozzi”, nel quartiere Librino, con il coinvolgimento diretto degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola superiore di secondo grado.

Ad interloquire con i ragazzi è stato il Questore, dott. Giuseppe Bellassai, che ha introdotto il tema principale dell’incontro incentrato sul fenomeno mafioso, spiegando le diverse fasi legate alla nascita e all’evoluzione delle organizzazioni criminali, soffermandosi, in particolare, sulle attività illecite che trovano nello spaccio di droga il volano dell’economia dell’intero sistema mafioso.

Il Questore ha tracciato, poi, il profilo storico e organizzativo delle cosche che operano nel territorio catanese, mostrando alcune immagini relative alla ripartizione delle diverse piazze di spaccio, gestite dalle diverse organizzazioni criminali.

Tra gli altri temi affrontati durante l’incontro spicca senz’altro quello legato alla violenza di genere, anche in ragione della ormai prossima ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Le considerazioni del Questore, che ha mostrato anche alcune slides relative ai temi trattati, hanno catturato l’attenzione dei ragazzi che si sono sentiti coinvolti per poi esprimere e condividere le loro riflessioni e le loro emozioni, dando vita ad un vivace dibattito.

Ha destato interesse anche l’intervento della Vice Presidente di Confindustria Catania, dott.ssa Monica Luca, che si è soffermata sul mondo delle attività imprenditoriali e di come sia possibile fare impresa nel territorio senza cedere, in alcun modo, ai fenomeni del racket e dell’usura, trovando nelle Forze di Polizia un supporto immediato e concreto.

Il progetto della Questura di Catania proseguirà nei prossimi giorni, con ulteriori tappe nelle scuole cittadine.

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