ATTUALITÀ
Aci Sant’Antonio, oggi l’ottava edizione del Premio Carretto Siciliano
ACI SANT’ANTONIO – È tutto pronto ad Aci Sant’Antonio per l’ottava edizione del “Premio Carretto Siciliano”, in programma oggi, domenica 6 settembre, alle ore 21, nella centralissima piazza Maggiore.
L’attesa manifestazione, organizzata dal Comune di Aci Sant’Antonio con la direzione artistica di Mario Russo, assegna ogni anno riconoscimenti ai siciliani che si sono distinti ciascuno nel proprio campo, dall’arte alla musica, dalla letteratura allo sport, dall’imprenditoria alle scienze.
Tanti i nomi illustri premiati nelle passate edizioni con la caratteristica miniatura di ruota di carretto siciliano su pietra lavica: su tutti Lello Analfino, frontman dei Tinturia; il giornalista Pietrangelo Buttafuoco; l’attore comico Nino Frassica; la cantante Antonella Ruggiero; il duo comico de I Soldi Spicci; il cantante Mario Incudine; gli storici pupari F.lli Napoli; il cantautore Giovanni Caccamo e l’attore comico Roberto Lipari. Ma anche questa ottava edizione non sarà da meno. A ricevere il premio saranno, infatti, Roy Paci, virtuoso musicista e cantante dall’anima jazz, che si esibirà accompagnato dai Massimo Minutella & The Lab Orchestra; Enrico Guarneri, attore versatile dalle grandi doti interpretative; Salvo La Rosa, giornalista e storico conduttore televisivo; la pittrice Maria Pia Cristaldi e l’imprenditore santantonese Giuseppe Basile. Anche quest’anno la conduzione della serata sarà affidata a Maurizio Caruso.
Aci Sant’Antonio, la città del carretto siciliano e dell’artista Domenico Di Mauro, maestro indiscusso nella pittura di uno dei simboli della sicilianità nel mondo, punta dunque ancora una volta sulle proprie tradizioni.
“Quest’ottava edizione è ricca di significati ed è forse più importante delle precedenti – commenta l’assessore al Turismo e allo Spettacolo, Antonio Scuderi – perché rappresenta la volontà forte da parte di quest’amministrazione di non perdere di vista i passaggi importanti, quelli che uniscono la tradizione e la memoria alla voglia di portare in alto il nome di Aci Sant’Antonio. È stato faticoso pensare e poi mettere in piedi questa che rappresenta una delle serate più importanti per il paese, ma ci siamo riusciti. Di questo sono felice e ringrazio tutti quelli che si sono spesi e si stanno spendendo perché tutto vada per il meglio”.
Nonostante il difficile periodo, segnato dalla pandemia, l’amministrazione comunale ha voluto proporre l’attesa kermesse, che si svolgerà comunque nel pieno rispetto delle norme anti Covid-19. Considerata però la riduzione dei posti a sedere in piazza Maggiore, necessaria per garantire il distanziamento fisico, la serata verrà trasmessa in diretta sul canale Etna Espresso Channel (canale 115 del digitale terrestre) e sulla pagina Facebook ufficiale del Comune di Aci Sant’Antonio, per consentire alla cittadinanza di poter guardare anche da casa l’evento.
“Pensare di mettere in piedi un cartellone estivo, in un momento storico come questo – spiega il sindaco di Aci Sant’Antonio, Santo Caruso – significa riuscire a pensare a una qualche forma di ripartenza. Il nostro è un comune nel quale il termine ‘ripartenza’ ha un significato doppio, con la ricostruzione post-sisma del 2018 che ci impegna particolarmente e che seguiamo senza sosta. Ma questo non significa che bisogna per forza perdere di vista quanto di buono fatto in questi anni. Le scorse sette edizioni sono state fantastiche, con grandissimi nomi e con spettacoli eccezionali, e anche quest’anno, nonostante le difficoltà dettate dall’emergenza Coronavirus, il Premio Carretto Siciliano regalerà grandi emozioni. Le restrizioni legate alla pandemia vanno seguite. Ci saranno spazi ridotti e tutti dovranno indossare mascherina ma la città del carretto – conclude il primo cittadino – farà battere ancora una volta il suo cuore plasmato dai suoi leggendari artisti”.
ATTUALITÀ
Piano Rifiuti, ok dalla giunta. Schifani: «Passo decisivo per realizzare i termovalorizzatori»
Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb. Lo prevede il nuovo Piano di gestione dei rifiuti approvato dalla giunta regionale, convocata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. Tra gli obiettivi del piano ci sono: il recupero del 65% dei rifiuti urbani, l’eliminazione dei trasferimenti dei rifiuti fuori Regione, la riduzione del 40% dei costi di trattamento rispetto a quelli attuali con un risparmio di circa 150 milioni annui, e la riduzione del conferimento in discarica depositando non oltre il 10% di tutti i rifiuti prodotti, rispettando così gli obblighi previsti dalla normativa europea. Il presidente Schifani, nella qualità di commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, ha firmato l’ordinanza che adotta il Piano, mentre la responsabilità del procedimento resterà in capo all’apposito Ufficio speciale. «L’approvazione del nuovo Piano rifiuti – dichiara il presidente della Regione – costituisce finalmente il punto di partenza concreto per la realizzazione dei termovalorizzatori in quanto condizione indispensabile.
Adesso passeremo alla fase della progettazione e al successivo appalto dei lavori e della gestione entro il 2025 e non oltre i primi mesi del 2026. Andremo avanti spediti, nell’interesse dei siciliani, senza indugiare mai su un pilastro portante del mio programma di governo. Archiviamo così definitivamente la stagione del conferimento in discarica sempre più gravosa per l’ambiente e offriamo una risposta integrata alla difficile situazione dei rifiuti in Sicilia che troppi oneri scarica sui cittadini e sui bilanci pubblici». Il Piano consente di modificare immediatamente i 18 Piani d’Ambito e di far partire il percorso per la realizzazione degli impianti di riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti e l’eliminazione dei trasferimenti fuori Regione, con la drastica riduzione dei costi a carico dei cittadini siciliani, degli enti locali e della stessa Regione in relazione alla progressiva attuazione degli obiettivi di riciclaggio e recupero. In particolare, i termovalorizzatori, le cui aree di realizzazione sono state già individuate nel sito di Bellolampo a Palermo e nell’area industriale di Catania dopo alcune conferenze di servizio con i principali enti coinvolti, saranno interamente pubblici e realizzati dalla Regione con i fondi già stanziati all’interno dell’Accordo di coesione siglato a maggio con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. I due impianti avranno una capacità complessiva di 600 mila tonnellate annue e produrranno insieme una potenza energetica di 50 Megawatt. Il nuovo Piano arriva al culmine di un complesso procedimento che ha visto coinvolti l’Assemblea regionale siciliana, le autonomie locali, gli operatori d’ambito e ha ottenuto le valutazioni ambientali strategiche dopo lo svolgimento di tutti gli adempimenti istruttori. In ultimo, qualche settimana fa il parere positivo del Cga sulla procedura da adottare che ha dato l’ok definitivo all’ordinanza per approvare il nuovo piano di gestione dei rifiuti.
ATTUALITÀ
Catania: al via oggi nelle scuole della città il progetto Educare alla Cultura della Legalità
Ha preso il via oggi il progetto di educazione alla cultura della legalità promosso dalla Polizia di Stato e rivolto agli studenti di quattro scuole della città.
Fortemente voluta dal Questore di Catania, l’iniziativa nasce grazie ad un’intesa con diversi attori istituzionali e sociali del territorio, in particolare con Confindustria Catania, con i Dirigenti scolastici, con le Associazioni antiracket e con professionisti della comunicazione.
Il primo incontro si è svolto, questa mattina, presso l’Istituto Omnicomprensivo “Pestalozzi”, nel quartiere Librino, con il coinvolgimento diretto degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola superiore di secondo grado.
Ad interloquire con i ragazzi è stato il Questore, dott. Giuseppe Bellassai, che ha introdotto il tema principale dell’incontro incentrato sul fenomeno mafioso, spiegando le diverse fasi legate alla nascita e all’evoluzione delle organizzazioni criminali, soffermandosi, in particolare, sulle attività illecite che trovano nello spaccio di droga il volano dell’economia dell’intero sistema mafioso.
Il Questore ha tracciato, poi, il profilo storico e organizzativo delle cosche che operano nel territorio catanese, mostrando alcune immagini relative alla ripartizione delle diverse piazze di spaccio, gestite dalle diverse organizzazioni criminali.
Tra gli altri temi affrontati durante l’incontro spicca senz’altro quello legato alla violenza di genere, anche in ragione della ormai prossima ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Le considerazioni del Questore, che ha mostrato anche alcune slides relative ai temi trattati, hanno catturato l’attenzione dei ragazzi che si sono sentiti coinvolti per poi esprimere e condividere le loro riflessioni e le loro emozioni, dando vita ad un vivace dibattito.
Ha destato interesse anche l’intervento della Vice Presidente di Confindustria Catania, dott.ssa Monica Luca, che si è soffermata sul mondo delle attività imprenditoriali e di come sia possibile fare impresa nel territorio senza cedere, in alcun modo, ai fenomeni del racket e dell’usura, trovando nelle Forze di Polizia un supporto immediato e concreto.
Il progetto della Questura di Catania proseguirà nei prossimi giorni, con ulteriori tappe nelle scuole cittadine.
ATTUALITÀ
Intimidazione ad Altofonte, Tamajo: «Gesto crudele, solidarietà all’imprenditore colpito»
L’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, Edy Tamajo, ha espresso ferma condanna per il grave atto intimidatorio ai danni di un imprenditore avvenuto ad Altofonte, in provincia di Palermo, e accompagnato dalla brutale uccisione di alcuni animali e dall’esposizione di una testa mozzata di cavallo.
«Esprimo massima solidarietà all’imprenditore vittima di un vile gesto. Questo atto di inaudita crudeltà – ha detto Tamajo – rappresenta una mentalità mafiosa che deve essere sradicata. È fondamentale che i Carabinieri e la magistratura facciano piena luce su questo episodio e portino i responsabili di fronte alla giustizia. Questi gesti di violenza devono essere affrontati non solo con l’azione delle forze dell’ordine, ma anche con un impegno forte nella diffusione della cultura della legalità nelle scuole, affinché le future generazioni possano crescere libere da questa mentalità».
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