ATTUALITÀ
Vittoria: armi modificate e droga. Arrestate 4 persone
VITTORIA – Armi modificate, droga e allacci abusivi alla rete elettrica pubblica: i Carabinieri di Vittoria arrestano quattro persone e ne denunciano altre due a piede libero.
Proseguono i controlli a tappeto dei Carabinieri del Comando Provinciale di Ragusa nei territori dei comuni di Vittoria Acate e Comiso. Dopo gli arresti eseguiti nella scorsa settimana, i Carabinieri della Compagnia Vittoria hanno continuato ad operare rastrellamenti e numerose perquisizioni domiciliari che hanno riguardato la frazione balneare di marina di Acate e il centro storico della città di Vittoria e Comiso, in risposta ai recenti fatti di cronaca che hanno coinvolto quei centri cittadini.
Nel corso di tale attività, i Carabinieri della Compagnia di Vittoria, con il supporto dei colleghi dello Squadrone Eliportato Carabinieri “Sicilia”, hanno svolto mirati servizi finalizzati al contrasto del traffico di armi clandestine e sostanze stupefacenti, nonché alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio con particolare attenzione al furto di energia elettrica. Sono state numerose le pattuglie impegnate sull’intero territorio, attraverso l’allestimento di molteplici posti di controllo sia diurni che notturni, con servizi di perlustrazione estesi nelle aree rurali del Comune di Acate e nella periferia delle città di Vittoria e Comiso.
All’esito di serrati controlli e rastrellamenti effettuati dai Reparti operanti, durante i quali sono state effettuate 30 perquisizioni di abitazioni e casali nonché il controllo di 120 persone a bordo di 61 veicoli, sono stati conseguiti i seguenti risultati:
• I Carabinieri della Stazione di Vittoria, congiuntamente a personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia” e Carabinieri Cinofili di Nicolosi (CT), hanno tratto in arresto nella flagranza del reato di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzioni di armi modificate un disoccupato, pregiudicato di Vittoria di anni 44, poiché a seguito di una perquisizione effettuata presso la propria abitazione, è stato trovato in possesso di 7 grammi circa di sostanza stupefacente del tipo “cocaina”, 8 grammi di sostanza da taglio del tipo mannite, tre bilancini di precisione, una carabina cal. 4,5 modificata nella canna e nel castello. La carabina, lo stupefacente e i bilancini sono stati sottoposti a sequestro e l’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Gela (CL) a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Sono in corso ulteriori accertamenti per risalire ai canali di approvvigionamento dello stupefacente.
• I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Vittoria, congiuntamente a personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia” e a personale specializzato Enel, a seguito di una perquisizione domiciliare, hanno tratto in arresto nella flagranza del reato di furto aggravato, con violenza sulle cose, di energia elettrica, una donna disoccupata di Vittoria, di anni 37, poiché aveva allacciato il suo contatore Enel direttamente alla rete pubblica. La donna è stata posta al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
• I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Vittoria, congiuntamente a personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia” a seguito di una perquisizione domiciliare, hanno tratto in arresto nella flagranza del reato di furto aggravato di energia elettrica, con violenza sulle cose mediante bypass di fili, un impiegato vittoriese di anni 45, il quale è stato trovato anche in possesso di un grammo di sostanza stupefacente del tipo “cocaina”. L’uomo è stato ristretto presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari su disposizione dell’A.G. iblea.
• I Carabinieri di Acate, congiuntamente a personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia”, hanno deferito in stato di libertà per detenzione di sostanze stupefacenti, un bracciante agricolo pregiudicato di Acate di anni 34, poiché a seguito di una perquisizione effettuata presso la propria abitazione, è stato trovato in possesso di 2 piante di canapa indiana, di altezza variabile tra 80 e 90 cm circa, con infiorescenze; una busta di plastica contenente alcuni semi di “marijuana” utilizzati presumibilmente per la coltivazione dello stupefacente.
• I Carabinieri di Acate, hanno posto grande attenzione alle problematiche segnalate dai residenti della Frazione di Marina di Acate, intensificando i controlli e garantendo la massima presenza di uomini sul territorio soprattutto durante le ore notturne e in quelle aree particolarmente colpite dal fenomeno dei furti in abitazione. A conclusione mirato servizio finalizzato al contrasto dei reati predatori, sul lungomare marina di Acate, i Carabinieri della Stazione di Acate hanno deferito in stato di libertà per detenzione ingiustificata di attrezzi atti allo scasso, un bracciante agricolo, pregiudicato, Vittoriese di anni 57, poiché è stato trovato in possesso di vario materiale atto allo scasso, occultato nel bagagliaio della propria autovettura. In particolare, i Carabinieri hanno posto sotto sequestro:
tre cesoie in ferro aventi lunghezza compresa tra 47 e 76 cm circa;
due tenaglie in ferro;
una pala in ferro della lunghezza di 60 cm circa;
un martello in ferro della lunghezza complessiva di 44 cm circa;
un trapano del tipo a batteria;
un flex del tipo a batteria marca milwaukee;
una tenaglia in ferro della lunghezza complessiva di 62 cm circa;
un disco di ricambio per flex.
• I Carabinieri di Comiso, congiuntamente a personale specializzato Enel, a seguito di una perquisizione domiciliare, hanno tratto in arresto nella flagranza del reato di furto aggravato di energia elettrica, con violenza sulle cose, un cittadino extracomunitario di etnia tunisina, pregiudicato, di anni 23, poiché aveva all’allacciato direttamente alla rete pubblica il proprio contatore. L’arrestato è stato posto al regime degli arresti domiciliari.
ATTUALITÀ
Piano Rifiuti, ok dalla giunta. Schifani: «Passo decisivo per realizzare i termovalorizzatori»
Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb. Lo prevede il nuovo Piano di gestione dei rifiuti approvato dalla giunta regionale, convocata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. Tra gli obiettivi del piano ci sono: il recupero del 65% dei rifiuti urbani, l’eliminazione dei trasferimenti dei rifiuti fuori Regione, la riduzione del 40% dei costi di trattamento rispetto a quelli attuali con un risparmio di circa 150 milioni annui, e la riduzione del conferimento in discarica depositando non oltre il 10% di tutti i rifiuti prodotti, rispettando così gli obblighi previsti dalla normativa europea. Il presidente Schifani, nella qualità di commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, ha firmato l’ordinanza che adotta il Piano, mentre la responsabilità del procedimento resterà in capo all’apposito Ufficio speciale. «L’approvazione del nuovo Piano rifiuti – dichiara il presidente della Regione – costituisce finalmente il punto di partenza concreto per la realizzazione dei termovalorizzatori in quanto condizione indispensabile.
Adesso passeremo alla fase della progettazione e al successivo appalto dei lavori e della gestione entro il 2025 e non oltre i primi mesi del 2026. Andremo avanti spediti, nell’interesse dei siciliani, senza indugiare mai su un pilastro portante del mio programma di governo. Archiviamo così definitivamente la stagione del conferimento in discarica sempre più gravosa per l’ambiente e offriamo una risposta integrata alla difficile situazione dei rifiuti in Sicilia che troppi oneri scarica sui cittadini e sui bilanci pubblici». Il Piano consente di modificare immediatamente i 18 Piani d’Ambito e di far partire il percorso per la realizzazione degli impianti di riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti e l’eliminazione dei trasferimenti fuori Regione, con la drastica riduzione dei costi a carico dei cittadini siciliani, degli enti locali e della stessa Regione in relazione alla progressiva attuazione degli obiettivi di riciclaggio e recupero. In particolare, i termovalorizzatori, le cui aree di realizzazione sono state già individuate nel sito di Bellolampo a Palermo e nell’area industriale di Catania dopo alcune conferenze di servizio con i principali enti coinvolti, saranno interamente pubblici e realizzati dalla Regione con i fondi già stanziati all’interno dell’Accordo di coesione siglato a maggio con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. I due impianti avranno una capacità complessiva di 600 mila tonnellate annue e produrranno insieme una potenza energetica di 50 Megawatt. Il nuovo Piano arriva al culmine di un complesso procedimento che ha visto coinvolti l’Assemblea regionale siciliana, le autonomie locali, gli operatori d’ambito e ha ottenuto le valutazioni ambientali strategiche dopo lo svolgimento di tutti gli adempimenti istruttori. In ultimo, qualche settimana fa il parere positivo del Cga sulla procedura da adottare che ha dato l’ok definitivo all’ordinanza per approvare il nuovo piano di gestione dei rifiuti.
ATTUALITÀ
Catania: al via oggi nelle scuole della città il progetto Educare alla Cultura della Legalità
Ha preso il via oggi il progetto di educazione alla cultura della legalità promosso dalla Polizia di Stato e rivolto agli studenti di quattro scuole della città.
Fortemente voluta dal Questore di Catania, l’iniziativa nasce grazie ad un’intesa con diversi attori istituzionali e sociali del territorio, in particolare con Confindustria Catania, con i Dirigenti scolastici, con le Associazioni antiracket e con professionisti della comunicazione.
Il primo incontro si è svolto, questa mattina, presso l’Istituto Omnicomprensivo “Pestalozzi”, nel quartiere Librino, con il coinvolgimento diretto degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola superiore di secondo grado.
Ad interloquire con i ragazzi è stato il Questore, dott. Giuseppe Bellassai, che ha introdotto il tema principale dell’incontro incentrato sul fenomeno mafioso, spiegando le diverse fasi legate alla nascita e all’evoluzione delle organizzazioni criminali, soffermandosi, in particolare, sulle attività illecite che trovano nello spaccio di droga il volano dell’economia dell’intero sistema mafioso.
Il Questore ha tracciato, poi, il profilo storico e organizzativo delle cosche che operano nel territorio catanese, mostrando alcune immagini relative alla ripartizione delle diverse piazze di spaccio, gestite dalle diverse organizzazioni criminali.
Tra gli altri temi affrontati durante l’incontro spicca senz’altro quello legato alla violenza di genere, anche in ragione della ormai prossima ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Le considerazioni del Questore, che ha mostrato anche alcune slides relative ai temi trattati, hanno catturato l’attenzione dei ragazzi che si sono sentiti coinvolti per poi esprimere e condividere le loro riflessioni e le loro emozioni, dando vita ad un vivace dibattito.
Ha destato interesse anche l’intervento della Vice Presidente di Confindustria Catania, dott.ssa Monica Luca, che si è soffermata sul mondo delle attività imprenditoriali e di come sia possibile fare impresa nel territorio senza cedere, in alcun modo, ai fenomeni del racket e dell’usura, trovando nelle Forze di Polizia un supporto immediato e concreto.
Il progetto della Questura di Catania proseguirà nei prossimi giorni, con ulteriori tappe nelle scuole cittadine.
ATTUALITÀ
Intimidazione ad Altofonte, Tamajo: «Gesto crudele, solidarietà all’imprenditore colpito»
L’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, Edy Tamajo, ha espresso ferma condanna per il grave atto intimidatorio ai danni di un imprenditore avvenuto ad Altofonte, in provincia di Palermo, e accompagnato dalla brutale uccisione di alcuni animali e dall’esposizione di una testa mozzata di cavallo.
«Esprimo massima solidarietà all’imprenditore vittima di un vile gesto. Questo atto di inaudita crudeltà – ha detto Tamajo – rappresenta una mentalità mafiosa che deve essere sradicata. È fondamentale che i Carabinieri e la magistratura facciano piena luce su questo episodio e portino i responsabili di fronte alla giustizia. Questi gesti di violenza devono essere affrontati non solo con l’azione delle forze dell’ordine, ma anche con un impegno forte nella diffusione della cultura della legalità nelle scuole, affinché le future generazioni possano crescere libere da questa mentalità».
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