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ATTUALITÀ

Belpasso: incontro-dibattito sul tema “Usura ed estorsione”

BELPASSO –Venerdì 26 febbraio, presso l’Aula Magna dell’IIS “Francesco Redi” di Belpasso, Paternò e Biancavilla, si è svolto l’incontro/dibattito sul tema “Usura ed estorsione”, promosso all’interno del protocollo d’intesa “Cinema, legalità, cultura”, sottoscritto, lo scorso dicembre, tra la stessa istituzione scolastica, diretta dalla dott.ssa Giuseppa Morsellino, Dirigente Scolastico, l’Associazione “Antimafia e legalità”, rappresentata dall’Avv. Enzo Guarnera, penalista del foro di Catania, e la casa cinematografica “CinemaSet” di Antonio Chiaramonte, produttore cinematografico.

L’incontro, moderato dalla professoressa Giuseppina Fazzio, responsabile dei rapporti con il territorio e referente d’istituto per l’Educazione Civica, ha avuto come ospite interlocutorio, nel confronto con i discenti, il dott. Sebastiano Ardita, Presidente della Prima Commissione del Consiglio Superiore della Magistratura.

In apertura dei lavori, la prof.ssa Fazzio si è soffermata sulla necessità che la scuola diventi vettore per la valorizzazione e il rilancio del territorio in un frangente storico problematico che sembra preludere ad una svolta epocale, decisiva per tutti, evidenziando, al contempo, la significatività del percorso educativo avviato dalla comunità scolastica di riferimento, che ha scelto di svilupparsi anche attraverso una serie di proposte che hanno come motivo trainante proprio la Legalità.

La riflessione, non occasionale o d’obbligo, sul problema delle associazioni criminali si estende, infatti, come evidenziato dalla stessa referente d’istituto, oltre i limiti della cronaca nera: basti pensare alla “valenza promozionale assunta da un modello di sottocultura nelle sue mistificazioni mediatiche, che ha una certa presa sul mondo giovanile esposto all’inculturazione di schemi devianti”.

In una società, pertanto, in cui si è dato valore assoluto, non più allo studio, alla conoscenza, alla dedizione, ma al denaro, conquistato con qualsiasi mezzo, lecito e illecito, nella totale assuefazione alla mancanza di dignità, la scuola è chiamata ad educare anche all’etica della responsabilità, ha aggiunto la prof.ssa Fazzio, proponendo l’incontro con “protagonisti del nostro tempo” e raccontando la storia degli “eroi dei nostri giorni” (quelli che lottano contro l’anti Stato, ovunque si trovino ad operare); perché a dispetto dell’uso diffuso delle parole “onestà” e “trasparenza”, in un mondo in cui tutto sembra più semplice per coloro i quali si piegano o acconsentono con un silenzio “servile”, non solo alla criminalità organizzata ma anche all’uso “distorto” di tanti poteri legittimi, l’onestà morale ed intellettuale ha ancora un prezzo, variabile da caso a caso, da pagare.

Poiché, dunque, il presupposto per una società migliore passa dall’educazione alle grandi idealità attraverso piccoli “passi” che superino la cultura dell’omertà, dell’ambiguità e del compromesso, la prof.ssa Fazzio ha, infine, esortato i discenti ad iniziare il proprio percorso personale di crescita nella legalità imparando innanzitutto a dire la verità, perché, per quanto dura, sgradevole e, persino, dolorosa, questa abitudine ingrata porta nel tempo le persone a fidarsi di noi, rende i rapporti più forti e ci permette di costruire un ambiente migliore e più sereno.

Dopo i saluti del sindaco di Belpasso, dott. Daniele Motta, che ha sottolineato come, grazie al sacrificio di tanti uomini, ci sia stato negli anni un cambiamento nel coinvolgimento diretto alla lotta alla criminalità organizzata anche all’interno delle amministrazioni locali e lo stesso Comune di Belpasso si è costituito più volte parte civile nei processi di mafia, ha preso la parola il presidente della prima commissione del Consiglio Superiore della Magistratura, il Dott. Sebastiano Ardita.

Ad apertura del suo intervento, egli si è soffermato sul significato ed il valore assunto nel rivestire una “funzione pubblica” in ogni settore, senza mai dimenticare il riferimento alla società civile ed, in particolare, alla cultura, tra i beni e i servizi più importanti dello Stato, ricordando che il “bene pubblico” si ottiene anche attraverso la denuncia.

Dopo un ampio e dettagliato riferimento al periodo delle “Stragi di Mafia”, il dott. Ardita si è soffermato sull’importanza dello studio per comprendere la strada, il percorso che porta alla “Legalità”, passando dal presupposto della solidarietà, intesa come sostegno alla legalità.
I cittadini, infatti, evidenzia il dott. Ardita, che sentono poco presente la dimensione comunitaria sono più esposti a “deviare” dalle regole e, in questo senso, i giovani che hanno la fortuna di vivere condizioni più agiate devono essere educati ad offrire “attenzione” ai meno fortunati: sebbene sul piano giuridico ci sia una equivalenza formale, dal punto di vista etico non è la stessa cosa violare una regola per chi ha una condizione privilegiata sul piano socio economico e per chi, invece, questo status non ce l’ha.

Proprio per queste ragioni, continua il magistrato, bisogna avere più attenzione verso quelle condizioni di partenza che ci consentano, poi, di dire che abbiamo fatto tutto come cittadini perché tutti avessero tutto e, in queste condizioni, si possa pretendere che tutti rispettino le leggi.

Il presidente della prima commissione del CSM ha, quindi, risposto alle tante domande sottoposte, in rappresentanza dei compagni collegati a distanza, dai portavoce degli studenti delle classi quinte intervenuti in presenza, dopo aver assistito alla visione del film “A Mano disarmata” , tratto dall’omonimo libro autobiografico della giornalista Federica Angeli (interpretata nel film da Claudia Gerini) dove si raccontano le vicende della cronista dell’edizione romana de La Repubblica, che nel 2013 decise di denunciare apertamente il potere sconfinato dei clan mafiosi di Ostia, dove vive con la sua famiglia.

A seguire l’intervento dell’Avvocato Enzo Guarnera vicepresidente dell’Associazione Antimafia e Legalità che ha sostenuto come occorra stimolare nelle giovani generazioni una forte coscienza critica e civile, una reazione di rigetto del fenomeno mafioso, che invece di apparire come potenziale modello di comportamento, deve essere visto nella sua radice di inciviltà e, come tale, respinto.

Ha preso la parola, infine, il produttore cinematografico Antonio Chiaramonte nonché componente del comitato tecnico scientifico del Miur per i progetti cinematografici inerenti alle tematiche sociali. “Occorre – ha detto Chiaramonte – riflettere su temi come il rispetto delle libertà altrui, il rispetto verso le leggi e le Istituzioni, la consapevolezza morale e pratica riguardo alle molteplici scelte comportamentali che ogni giorno contribuiscono alla formazione dell’identità e bisogna avere fiducia e speranza nelle autorità giudiziarie”.

Alla fine la Prof.ssa Fazzio, soddisfatta dell’esito di questo incontro-dibattito, ha concluso ricordando che “fare di tutto per conoscere o stabilire la verità umanamente accertabile, trasformare la cultura nella sapienza del diritto, ponendo la capacità di giudizio al servizio della maestà della legge, è quanto incombe a persone cui lo Stato affida la nostra sicurezza, la nostra libertà, la nostra speranza di giustizia; ma in una ideale catena di solidarietà, la penna o la tastiera sono un anello in più che lega il dott. Ardita, autore di libri importanti e coraggiosi, a Federica Angeli e, più modestamente e sommessamente, entrambi a tutti noi”.

Presenti all’evento anche il Presidente del Consiglio Comunale della città di Belpasso, il Presidente del Consiglio d’Istituto, autorità civili e militari.

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Gangi: celebrazioni in onore della Giornata Nazionale in onore dei caduti di guerra e delle forze armate

Gangi rende onore ai caduti di guerra e delle Forze Armate. Si è svolta ieri mattina, in piazza del Popolo, la commemorazione in onore dei caduti di guerra e delle forze armate con la deposizione della corona di alloro al monumento ai caduti. E’ stata anche intitolata una via “Al Milite Ignoto” con lo svelamento della targa e la collocazione della corona di alloro proprio lungo l’arteria di collegamento tra via Trinità e la chiesa dedicata alla Madonna delle Grazie, proprio sotto viale delle Rimembranze.

Alle celebrazioni hanno preso parte: il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello, il comandante della stazione dei carabinieri Domenico Zurlo, del corpo forestale Francesco Notararigo, il comandante dei vigili urbani Nicola Di Marco, il parroco don Giuseppe Amato e in rappresentanza dell’Unuci (Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia) il tenente Franco Geraci. Presenti anche gli assessori comunali Nicola Blando, Domenico Alfonzo, Roberto Franco e Tiziana Ballistreri assieme ai consiglieri comunali di maggioranza e opposizione che hanno partecipato alla cerimonia dimostrando unità in questo momento di riflessione e ricordo.

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Giardini Naxos: è scomparso l’ing. Sebastiano Russotti, pioniere dell’industria turistica siciliana. Aveva 90 anni

È scomparso, all’etá di 90 anni, l’ingegnere Sebastiano Russotti, pioniere dell’industria turistica siciliana. “Con grande dispiacere apprendo della scomparsa del noto imprenditore – ha reso noto, il sindaco di Giardini Naxos, Giorgio Stracuzzi – che è stato non soltanto un amico, ma un grande imprenditore che ha operato nel territorio della nostra cittá e non solo. Un pioniere, appunto, che ha lasciato un’eredità indelebile nel settore alberghiero. Mi associo al dolore della famiglia assieme a tutta l’amministrazione comunale”. “L ingegnere Russotti – ha detto dal canto suo l’ex sindaco, Nello Lo Turco – è stato sicuramente uno degli artefici dell’affermarsi di Giardini Naxos nel panorama turistico internazionale. Amava profondamente la Sicilia e le sue iniziative erano sempre di grande respiro e all’avanguardia. Perdo personalmente un amico ma è l’intera città che ne sentirà la mancanza”. Com’è noto l’ing. Russotti, dagli anni Settanta è protagonista indiscusso, nel settore turistico-alberghiero, nel quale era già entrato, insieme al fratello, con la realizzazione dell’hotel Riviera a Messina, interessandosi di alberghi di categoria superiore non solo a Giardini Naxos e Siracusa ma anche nel resto d’Italia come Roma, Milano e Venezia. Alberghi questi che negli anni sono appartenuti anche al catene stellate. A Taormina, inoltre, lo si ricorda ancora per un suo intervento in Consiglio Comunale, a sostegno del suo progetto del porticciolo dell’area di “Villagonia”, mai realizzato, che doveva sorgere in una zona della “cittá del centauro” al confine con il territorio, appunto, di Giardini Naxos. Negli ultimi tempi lo si poteva notare, quasi ogni giorno, a bordo della sua vettura condotta da un’autista che girava per tutto il comprensorio turistico taorminese. Un autentico personaggio proiettato, anche in età avanzata, verso il futuro dell’ospitalità isolana.

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Acireale, Commemorazione dei Defunti: stamane la cerimonia in memoria dei caduti di tutte le guerre


Questa mattina, in occasione della giornata dedicata alla commemorazione dei defunti, la chiesa centrale del cimitero ha ospitato la celebrazione eucaristica presieduta da dal vescovo della diocesi di Acireale Antonino Raspanti, in suffragio dei Caduti di tutte le guerre e delle vittime di ogni forma di violenza.
Sono intervenute le autorità civili e militari e le associazioni d’arma e di volontari cittadine.
Al termine della celebrazione il sindaco di Acireale Roberto Barbagallo, nel corso della cerimonia commemorativa, ha deposto due corone d’alloro dinanzi al sacrario nel quale sono sepolte le vittime dei due conflitti mondiali e ha dichiarato: “Oggi tutti noi abbiamo l’occasione di fermarci e di pensare alle vittime di conflitti recenti e passati, a chi ha subito violenza, discriminazione e ingiustizia. Ricordiamo anche coloro che in silenzio hanno subito le conseguenze delle guerre. Ricordiamoci sempre dell’importanza della pace, abbiamo il compito e l’impegno di promuovere sempre il dialogo, la comprensione e la solidarietà. E’ nostra la responsabilità di educare le future generazioni al valore della pace, della tolleranza e del rispetto reciproco. Vi invito a un momento di silenzio per onorare la memoria di tutti coloro che hanno perso la vita a causa delle guerre e della violenza e infine permettetemi di mandare a nome della Città di Acireale un caloroso abbraccio a tutti i familiari delle vittime della Città di Valencia”.  

Per la Città di Acireale erano presenti il presidente del consiglio comunale Michele Greco, l’assessore Giuseppe Vasta e l’assessore Enzo Di Mauro.
L’evento curato dal Cerimoniale del Comune di Acireale è stato impreziosito dai fiati della banda musicale Gaetano Miraglia Città di Acireale.

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