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ATTUALITÀ

Ritorna a Milo, il XV Premio Nazionale Teatrale “Angelo Musco”

MILO – Dal 27 luglio a Milo, atteso protagonista il XV Premio Nazionale Teatrale “Angelo Musco”, conducono Mimì Scalia e Mario Incudine.

Mimì Scalia: “Le compagnie in gara si contenderanno il favore del pubblico, sarà il pubblico, anche quest’anno, eccezionalmente, a scegliere i vincitori”.

Da martedì 27 luglio, nella splendida Milo, in un clima effervescente di fiduciosa ripresa, prenderà il via il XV Premio Nazionale Teatrale “Angelo Musco” diretto artisticamente da Mimì Scalia, organizzato dal Comune di Milo (Ct), dalla Regione Sicilia, dalla Presidenza dell’ARS e dall’Associazione Culturale Filocomica Sant’Andrea di Milo.

Nonostante il momento difficile – dichiara Mimì Scalia, Direttore artistico del Premio Nazionale Teatrale “Angelo Musco” –, benché le numerose difficoltà economiche e organizzative, abbiamo comunque deciso, insieme all’amministrazione comunale di Milo, in testa il Sindaco Alfio Cosentino, di dare continuità al Premio Musco giunto con grande soddisfazione alla XV edizione, il tutto in assoluta sicurezza e nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia Covid-19.  Abbiamo pensato di rifare una edizione speciale, l’edizione-covid, che a differenza delle edizioni ordinarie, non prevedere la pubblicazione di un bando per la partecipazione. Le compagnie che animeranno le serate antecedenti la premiazione, sono stata invitate direttamente da me come dagli organizzatori e, comprensibilmente, visto il grave periodo di fermo subito da tutto il comparto cultura-spettacolo, hanno accettato con tangibile entusiasmo. Come nella precedente edizione avrò il piacere di condurre con il grande Maestro Mario Incudine,di premiare l’attore Gino Astorina, al quale andrà il ‘Premio alla carriera’ e, per il ‘Momento Letterario’, lo scrittore di fama nazionale Massimo Maugeri”.

Le compagnie in gara si contenderanno il favore del pubblico, sarà il pubblico, anche quest’anno, eccezionalmente, a scegliere i vincitori.

Dal 27 luglio, ore 21.30 luglio, al Teatro Comunale Lucio Dalla di Milo, si esibiranno:

  • 27 luglio: La compagnia “Le Tre Fontane di Presa” di Piedimonte Etneo con “L’avaro”, commedia in tre atti di Molière, regia di Caterina Scuderi.
  • 28 luglio: L’a.c. “Giovanni Grasso”, Teatro Stabile di Aci Catena, con “Mu fai ‘nfavuri?”, commedia in due atti, liberamente tratta da “Mi faresti un piacere?” di Daniele Nutini, riduzione, adattamento e regia di Daniela Fichera.
  • 29 luglio: L’a.c. “Amici di S. Giovanni Evangelista” di Acireale, con “Avari di Sicilia”, commedia in tre atti di Franco Musumeci.
  • 30 luglio: Compagnia teatrale “Quelli del Parnasso” di Capobello di Licata, con “Voto nunziale”, due atti brillanti di Calogero Valerio Ciotta, regia di Lillo Ciotta. 

Si registra grande attesa per la serata intitolata “Milo Premia il Teatro” che si terrà, come tradizionalmente, al Teatro Comunale Lucio Dalla di Milo, alle ore 21, sabato 31 luglio 2021, che sarà condotta da Mimì Scalia insieme a Mario Incudine accompagnato per diversi momenti musicali dal Maestro Antonio Vasta.

Inoltre, con Roberta Barbagallo, arricchiranno la conduzione diversi artisti dei quali vi diremo più dettagliatamente nei prossimi comunicati stampa.

Nel corso della serata, non mancherà il prezioso il “Momento Letterario” – voluto dalla Scalia – che vedrà quest’anno la presenza dello scrittore Massimo Maugeri, autore del libro “Cetti Curfino” pubblicato dalle prestigiose edizioni La nave di Teseo. Maugeri interverrà e sarà intervistato dalla giornalista Grazia Calanna.

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Piano Rifiuti, ok dalla giunta. Schifani: «Passo decisivo per realizzare i termovalorizzatori»

Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb. Lo prevede il nuovo Piano di gestione dei rifiuti approvato dalla giunta regionale, convocata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. Tra gli obiettivi del piano ci sono: il recupero del 65% dei rifiuti urbani, l’eliminazione dei trasferimenti dei rifiuti fuori Regione, la riduzione del 40% dei costi di trattamento rispetto a quelli attuali con un risparmio di circa 150 milioni annui, e la riduzione del conferimento in discarica depositando non oltre il 10% di tutti i rifiuti prodotti, rispettando così gli obblighi previsti dalla normativa europea. Il presidente Schifani, nella qualità di commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, ha firmato l’ordinanza che adotta il Piano, mentre la responsabilità del procedimento resterà in capo all’apposito Ufficio speciale. «L’approvazione del nuovo Piano rifiuti – dichiara il presidente della Regione – costituisce finalmente il punto di partenza concreto per la realizzazione dei termovalorizzatori in quanto condizione indispensabile.

Adesso passeremo alla fase della progettazione e al successivo appalto dei lavori e della gestione entro il 2025 e non oltre i primi mesi del 2026. Andremo avanti spediti, nell’interesse dei siciliani, senza indugiare mai su un pilastro portante del mio programma di governo. Archiviamo così definitivamente la stagione del conferimento in discarica sempre più gravosa per l’ambiente e offriamo una risposta integrata alla difficile situazione dei rifiuti in Sicilia che troppi oneri scarica sui cittadini e sui bilanci pubblici». Il Piano consente di modificare immediatamente i 18 Piani d’Ambito e di far partire il percorso per la realizzazione degli impianti di riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti e l’eliminazione dei trasferimenti fuori Regione, con la drastica riduzione dei costi a carico dei cittadini siciliani, degli enti locali e della stessa Regione in relazione alla progressiva attuazione degli obiettivi di riciclaggio e recupero. In particolare, i termovalorizzatori, le cui aree di realizzazione sono state già individuate nel sito di Bellolampo a Palermo e nell’area industriale di Catania dopo alcune conferenze di servizio con i principali enti coinvolti, saranno interamente pubblici e realizzati dalla Regione con i fondi già stanziati all’interno dell’Accordo di coesione siglato a maggio con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. I due impianti avranno una capacità complessiva di 600 mila tonnellate annue e produrranno insieme una potenza energetica di 50 Megawatt. Il nuovo Piano arriva al culmine di un complesso procedimento che ha visto coinvolti l’Assemblea regionale siciliana, le autonomie locali, gli operatori d’ambito e ha ottenuto le valutazioni ambientali strategiche dopo lo svolgimento di tutti gli adempimenti istruttori. In ultimo, qualche settimana fa il parere positivo del Cga sulla procedura da adottare che ha dato l’ok definitivo all’ordinanza per approvare il nuovo piano di gestione dei rifiuti.

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Catania: al via oggi nelle scuole della città il progetto Educare alla Cultura della Legalità

Ha preso il via oggi il progetto di educazione alla cultura della legalità promosso dalla Polizia di Stato e rivolto agli studenti di quattro scuole della città.

Fortemente voluta dal Questore di Catania, l’iniziativa nasce grazie ad un’intesa con diversi attori istituzionali e sociali del territorio, in particolare con Confindustria Catania, con i Dirigenti scolastici, con le Associazioni antiracket e con professionisti della comunicazione.

Il primo incontro si è svolto, questa mattina, presso l’Istituto Omnicomprensivo “Pestalozzi”, nel quartiere Librino, con il coinvolgimento diretto degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola superiore di secondo grado.

Ad interloquire con i ragazzi è stato il Questore, dott. Giuseppe Bellassai, che ha introdotto il tema principale dell’incontro incentrato sul fenomeno mafioso, spiegando le diverse fasi legate alla nascita e all’evoluzione delle organizzazioni criminali, soffermandosi, in particolare, sulle attività illecite che trovano nello spaccio di droga il volano dell’economia dell’intero sistema mafioso.

Il Questore ha tracciato, poi, il profilo storico e organizzativo delle cosche che operano nel territorio catanese, mostrando alcune immagini relative alla ripartizione delle diverse piazze di spaccio, gestite dalle diverse organizzazioni criminali.

Tra gli altri temi affrontati durante l’incontro spicca senz’altro quello legato alla violenza di genere, anche in ragione della ormai prossima ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Le considerazioni del Questore, che ha mostrato anche alcune slides relative ai temi trattati, hanno catturato l’attenzione dei ragazzi che si sono sentiti coinvolti per poi esprimere e condividere le loro riflessioni e le loro emozioni, dando vita ad un vivace dibattito.

Ha destato interesse anche l’intervento della Vice Presidente di Confindustria Catania, dott.ssa Monica Luca, che si è soffermata sul mondo delle attività imprenditoriali e di come sia possibile fare impresa nel territorio senza cedere, in alcun modo, ai fenomeni del racket e dell’usura, trovando nelle Forze di Polizia un supporto immediato e concreto.

Il progetto della Questura di Catania proseguirà nei prossimi giorni, con ulteriori tappe nelle scuole cittadine.

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Intimidazione ad Altofonte, Tamajo: «Gesto crudele, solidarietà all’imprenditore colpito»

L’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, Edy Tamajo, ha espresso ferma condanna per il grave atto intimidatorio ai danni di un imprenditore avvenuto ad Altofonte, in provincia di Palermo, e accompagnato dalla brutale uccisione di alcuni animali e dall’esposizione di una testa mozzata di cavallo.

«Esprimo massima solidarietà all’imprenditore vittima di un vile gesto. Questo atto di inaudita crudeltà – ha detto Tamajo – rappresenta una mentalità mafiosa che deve essere sradicata. È fondamentale che i Carabinieri e la magistratura facciano piena luce su questo episodio e portino i responsabili di fronte alla giustizia. Questi gesti di violenza devono essere affrontati non solo con l’azione delle forze dell’ordine, ma anche con un impegno forte nella diffusione della cultura della legalità nelle scuole, affinché le future generazioni possano crescere libere da questa mentalità».

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