ATTUALITÀ
Messina, fatture false per 21 milioni di euro. 11 persone colpite da misura cautelare
Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Messina hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale e reale, ponendo agli arresti domiciliari tre soggetti e notificando l’interdizione dall’esercizio dell’attività di impresa, in qualsiasi forma, per la durata di un anno, per altri otto soggetti, nonché sottoposto a sequestro somme per un valore di circa mezzo milione di Euro.
Il provvedimento, sulla base di imputazioni provvisorie e che dovranno comunque trovare conferma in dibattimento e nei successivi gradi di giudizio, è stato emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Patti, Dott. Eugenio Aliquò, su richiesta della Procura della Repubblica della stessa città e scaturisce dalle indagini svolte dai Finanzieri della Tenenza di Patti, coordinati dal Gruppo di Milazzo, che hanno consentito di disvelare un sofisticato sistema di frode attraverso il quale gli indagati avrebbero percepito, indebitamente, fondi pubblici, per un importo di oltre un milione di euro.
Nel dettaglio, le investigazioni delegate dalla Procura della Repubblica di Patti, nella persona del Procuratore Capo dott. Angelo Cavallo e del Sostituto Procuratore Alessandro Lia, consentivano di individuare nei pattesi S.P.G. cl. 71 e L.C. cl. 80 e nel gioiosano I.G.R. cl. 91, tutti destinatari degli arresti domiciliari, i membri del direttorio di un complesso gruppo criminale, pur gli ultimi due in posizione subordinata ma ai vertici di una strutturata associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dello Stato, all’emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, fino alla frode fiscale.
A tal fine, sfruttando anche rapporti parentali ed amicali, sotto la direzione del dominus S.P.G. cl. 71 – gravato da molteplici precedenti per reati contro il patrimonio e attualmente già ristretto in carcere per un cumulo pene (per il quale dovrà scontare sette anni di reclusione) – a decorrere dal 2016 in poi, venivano costituite ben 10 società, di cui due amministrate di diritto dai nominati L.C. cl. 80 e I.G.R. cl. 91 e le rimanenti 8 da terzi soggetti, oggi tutti destinatari del provvedimento di interdizione.
Tutte attività d’impresa soggettivamente ed oggettivamente interconnesse, non solo per via dei rapporti interpersonali esistenti, ma soprattutto per la ritenuta fittizietà di numerosi rapporti economici intercorsi tra le stesse, formalmente attive in eterogenei settori d’impresa, dal commercio all’ingrosso di altri prodotti alimentari, all’attività di stampa, al commercio di macchine e attrezzature, alla costruzione di edifici e sino all’attività di catering e ristorazione, il tutto finalizzato all’ottenimento di ingiusti profitti.
Illeciti introiti ottenuti non solo attraverso la produzione e utilizzo indiscriminato di false fatture per documentare il sostenimento di spese relative a 4 progetti d’investimento, assistiti dal Fondo centrale di Garanzia della Banca del Mezzogiorno Mediocredito Centrale, ma anche per non aver onorato, successivamente all’avvenuta erogazione, i connessi impegni assunti con il contratto di finanziamento.
Più in particolare, le indagini esperite dagli specialisti economico-finanziari della Tenenza della Guardia di Finanza di Patti evidenziavano, a valle di complessi accertamenti contabili e riscontri sul campo, come i rapporti economici attenzionati risultassero connotati da evidenti profili di anomalia: opere edili mai realizzate, falsi preventivi di spesa, macchinari mai acquistati, il tutto artatamente costruito per indurre in errore gli istituti di credito eroganti.
Solo sulla carta i 4 progetti d’investimento, per un importo totale pari ad oltre un milione di euro, avrebbero dovuto essere destinati alla realizzazione di pasta “bio” di elevata qualità, prevedendo anche la ristrutturazione – poi rivelatasi “fantasma” – di un opificio industriale ubicato in provincia di Enna, addirittura prevedendo la digitalizzazione dell’azienda e millantando l’introduzione di sofisticati e moderni macchinari, nella realtà mai acquistati dalla capofila: non veniva rinvenuta in sede di ispezione del presunto stabilimento alcuna pasta “bio”, di cui peraltro non risultava essere mai stata avviata la produzione, rilevando di contro un imponente presenza di ratti, segno tangibile di un completo stato di abbandono.
Ancora, le investigazioni svolte consentivano di appurare, da un lato, l’assenza di qualsiasi profilo imprenditoriale da parte degli amministratori di diritto, alcuni anche gravati da precedenti penali e di polizia, dall’altro, l’inesistenza delle sedi delle società emittenti/riceventi la documentazione commerciale, in quanto sprovviste di reale struttura logistica/aziendale, talune totalmente prive di dipendenti a fronte di fatturati significativi, ovvero in molti casi rivelatesi mere domiciliazioni riportanti solo il nominativo della società, addirittura senza conto corrente aziendale, così riconducendo la direzione delle medesime a classiche “teste di legno”, prestanomi che, allettati dai facili guadagni e dalla promessa di immediati vantaggi, tra cui automobili e somme in denaro, si rendevano disponibili ad assecondare l’organizzazione oggi repressa, di qui il loro considerarsi partecipi dell’associazione investigata.
Un giro vorticoso e milionario di documentazione falsa, pari a ben 21 milioni di euro tra fatture false emesse e ricevute e che solo una meticolosa analisi della documentazione contabile delle società coinvolte ha consentito di ricostruire nel dettaglio.
A tal proposito, peraltro, le Fiamme Gialle pattesi eseguivano anche mirate ispezioni fiscali che, oltre a portare alla tassazione dei proventi illeciti quantificati in oltre 1 milione di euro, riferibili all’importo totale del contributo frodato, consentivano di segnalare all’Agenzia delle Entrate di Messina e alla Procura della Repubblica di Patti importanti valori frutto di evasione fiscale, per oltre 4 milioni tra IVA e IRAP.
In tale ambito, i destinatari degli odierni provvedimenti, per il tramite delle società coinvolte, si rendevano altresì responsabili di più ipotesi di commissione, in maniera sistematica e reiterata, di svariati illeciti penal-tributari, dall’occultamento e/o distruzione di scritture contabili all’omessa presentazione delle dichiarazioni dei redditi.
In ultima analisi, il competente G.I.P. del Tribunale di Patti, sulla scorta del convergente e grave quadro indiziario documentato dalle indagini dei Finanzieri e sostenuto dalla Procura della Repubblica di Patti, si determinava a disporre le odierne misure restrittive, tenuto altresì conto della personalità degli indagati, indicativa “di uno stile di vita proteso al conseguimento di ingenti facili guadagni” e di una propensione dei medesimi a distogliere dalle sue finalità la lecita attività d’impresa, di contro “elevata a vero e proprio sistema criminale”: “un vasto sistema di economia criminale programmato in modo accurato ed attuato con impressionante continuità”.
L’odierna operazione conferma l’impegno profuso, quotidianamente, dall’Autorità Giudiziaria pattese e dai Finanzieri del Comando Provinciale di Messina al servizio della collettività, anche nell’importante settore della tutela del libero mercato, della salvaguardia degli interessi pubblici, della correttezza imprenditoriale e del regolare assolvimento degli obblighi contributivi.
ATTUALITÀ
Acireale, Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate: le iniziative in programma il 4 novembre
Lunedì 4 novembre alle ore 9.30 in piazza Garibaldi avrà inizio la cerimonia cittadina in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze armate.
La cerimonia avrà inizio con l’Alzabandiera solenne. Si procederà alla deposizione della corona d’alloro e alla lettura del messaggio del capo dello Stato alle forze armate da parte del presidente del consiglio comunale Michele Greco e del messaggio ufficiale pronunciato dal sindaco della Città Roberto Barbagallo.
Nell’occasione sarà consegnata la civica benemerenza al sergente paracadutista Davide Giovanni Grasso.
Saranno presenti alla cerimonia le massime autorità civili e militari cittadine e le associazioni combattentistiche e d’arma cittadine. Inoltre, interverranno gli alunni degli istituti comprensivi cittadini formeranno il coro che animerà con canti patriottici la cerimonia, accompagnati dal Complesso Bandistico “Città di Acireale” diretto dal M° Salvo Miraglia.
ATTUALITÀ
Successo per la terza edizione del Festival delle Parrocchie 3 – Insieme è più bello…
CATANIA – Va in archivio la terza edizione del Festival delle Parrocchie, una festa che ha coinvolto parrocchie, oratori e associazioni
È stata una grande festa, oltre ad un profondo momento di riflessione sui temi della speranza – che unisce le persone – e della bellezza, da rintracciare nelle piccole cose che emozionano ciascuno di noi. La terza edizione del Festival delle Parrocchie è andata in archivio, uno spettacolo emozionante quello andato in scena al Teatro Metropolitan di Catania grazie agli sforzi dell’associazione Atacanì e di Missione Chiesa-Mondo. L’Arcidiocesi di Catania ha dato la sua benedizione e ha assicurato la propria presenza, con in testa mons. Luigi Renna, presente in prima fila per ammirare le performance delle parrocchie, degli oratori e delle associazioni sul tema di quest’anno: “Speranza che Unisce, Bellezza che Emoziona”.
Anche il prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, tra il pubblico in sala. L’evento è stato condotto da Salvo La Rosa, prezioso il supporto dell’associazione Buio in Sala – acting school. Canti e balli sono stati inframezzati da momenti di dialogo.
Ospiti della serata Corrado Neri, Federica Contarino e Giuseppe Castiglia. Riportate sul palco del Metropolitan le testimonianze del Maestro Giovanni Allevi, del presidente del Tribunale dei minori, Roberto Di Bella e delle suore Benedettine di Catania.
I grandi protagonisti, comunque, sono stati i ragazzi, straordinari interpreti dello spirito che accompagna il Festival delle Parrocchie con le loro performance: “Insieme è più bello”. In chiusura di serata è stata raccontata anche la preziosa esperienza di “All’Unisono”, iniziativa che ha promosso nuove connessioni tra le realtà parrocchiali della Diocesi etnea. In effetti, ora più che mai, questo può essere definito anche Festival delle Connessioni, per la capacità che ha di creare rapporti profondi e autentici tra chi vi partecipa. Sono stati lanciati anche degli input per nuovi progetti futuri, in particolare l’iniziativa “Adotta una parrocchia” i cui dettagli saranno resi noti nei prossimi mesi.
Durante la serata ha avuto positivo riscontro anche la diretta radiofonica su Radio Studio Italia con interviste e musica. Il commento del presidente dell’associazione Atacanì, Domenico Luvarà, al termine della manifestazione: “Sono emozionato – ha ammesso -. Anche quest’anno il Teatro Metropolitan si è riempito di persone che hanno partecipato con trasporto e interesse. Devo ringraziare tutte le persone che si sono spese affinché il festival fosse un successo e i benefattori che con il loro supporto hanno dimostrato sensibilità e attaccamento ai valori che vogliamo trasmettere tramite questo appuntamento. I ragazzi hanno toccato le corde giuste, emozionandosi e regalando emozioni a chi ha vissuto l’evento in qualità di spettatore. Ci prepariamo ai prossimi impegni, con la voglia di restare insieme e continuare a riflettere su temi profondi, mettendoli in scena in forma artistica”.
ATTUALITÀ
Aci Catena: numerose iniziative in programma il 4 novembre in occasione della Giornata delle Forze Armate
In occasione del 4 novembre, giornata delle Forze Armate e festa dell’Unità nazionale, anche Aci Catena organizzerà una serie di momenti di ricordo e commemorazione.
Ore 9.30 – San Nicolò, Monumento dei Caduti – riunione in piazza Alfio Allegra di tutte le associazioni, delle autorità civili, militari, religiose e scolastiche con la sindaca che, accompagnata dal Gonfalone della Città, deporrà una corona di alloro ai piedi del monumento ai caduti in guerra di San Nicolò;
Ore 10.30, Aci S.Filippo, riunione davanti al Sagrato della Basilica, di tutte le associazioni, delle autorità civili, militari, religiose e scolastiche con la sindaca accompagnata dal Gonfalone della città, deporrà una corona di alloro ai piedi del monumento ai caduti in guerra di Aci San Filippo;
Ore 11,30 – Aci Catena, riunione in via Vittorio Emanuele, largo antistante il municipio, di tutte le associazioni, delle autorità civili, militari, religiose e scolastiche con la sindaca, che accompagnata dal Gonfalone della Città deporrà una corona di alloro ai piedi del monumento ai caduti in guerra di Aci Catena.
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