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ATTUALITÀ

Milo, presentata la miniatura della statua di Lucio Dalla e Franco Battiato: a realizzare l’opera sarà lo scultore Placido Calì.

Sarà Placido Calì, 43 anni, originario di Acireale, a realizzare la statua raffigurante Lucio Dalla e Franco Battiato, omaggio della città di Milo ai due cantautori che più di chiunque altro hanno portato lustro al piccolo comune pedemontano. L’artista, selezionato dalla Pro Loco di Milo, promotrice dell’iniziativa, è stato presentato questa mattina alla stampa, nel Museo Virtuale cittadino, alla presenza del presidente dell’ente turistico, Alfredo Cavallaro, del sindaco di Milo, Alfio Cosentino, del presidente dell’Unpli, Antonino La Spina, del presidente dell’Unpli provinciale, Giuseppe Sanfilippo, del capitano pilota Antonello Calabrese e del primo luogotenente Carmelo Savoca, dell’Aeronautica Militare di Sigonella, del vice presidente della Fondazione Unimprese, Giuseppe Spadafora, e del comandante della Stazione dei Carabinieri di Sant’Alfio, il luogotenente Salvatore Toscano. “Il progetto nasce due anni fa – spiega Alfredo Cavallaro, presidente della Pro Loco di Milo – dall’idea di realizzare una statua che raffigurasse Lucio Dalla, scomparso dieci anni fa. Nel frattempo ci lascia anche Franco Battiato e il progetto si trasforma. Pensiamo così di realizzare una statua che rappresenti entrambi gli artisti, a fianco ad un pianoforte. La statua verrà collocata nella piazza Belvedere di Milo e sarà interattiva. A realizzarla sarà Placido Calì su bozzetto dell’artista Gianfranco La Pira. Speriamo – conclude Cavallaro – di riuscire ad avere la partecipazione anche di altri sponsor istituzionali”. La miniatura dell’opera, svelata nel corso della conferenza stampa, ha ottenuto consensi unanimi. La statua, che sarà collocata in piazza nell’estate 2022, vedrà Lucio Dalla seduto al pianoforte, con lo sguardo rivolto verso il mare, e Franco Battiato all’impiedi, con lo sguardo verso l’Etna. Sarà la Fonderia Nolana di Nola, in provincia di Napoli, officina artistica specializzata in opere scultoree da quattro generazioni, a realizzare materialmente l’imponente monumento che raggiungerà l’altezza di 1 metro e 85 centimetri, corrispondente all’altezza del maestro Franco Battiato, e la lunghezza di 1 metro e 45 centimetri, corrispondente alle dimensioni del pianoforte. “L’opera verrà realizzata in bronzo – ha spiegato l’artista Placido Calì, già autore di altre opere – e avrà grandezza reale. Sono onorato di realizzarla per un comune molto vicino a dove opero io. Ho un laboratorio ad Acireale e quindi è molto importante per me lasciare un segno nella mia terra”. Il progetto ha già ottenuto il patrocinio del Comune di Milo, dell’Unpli, del Parco dell’Etna, della Fondazione Lucio Dalla di Bologna ed il parere favorevole della famiglia Battiato. “Per Milo è una cosa molto importante – ha dichiarato il primo cittadino Alfio Cosentino – Per questo ringrazio la Pro Loco che si è fatta promotrice di questa bellissima iniziativa. Sono sicuro che ne risentirà positivamente tutta la comunità”. “Non potevamo mancare oggi – ha detto il presidente dell’Unpli, Antonino La Spina – davanti al coraggio di una Pro Loco, come quella di Milo e del suo presidente Alfredo Cavallaro, che ha immaginato un’opera per rendere omaggio a due grandissimi personaggi che hanno dato lustro a quest’area e che meritano di restare in questa bellissima piazza a Milo per tutti coloro che vorranno venirli a visitare”.

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Piano Rifiuti, ok dalla giunta. Schifani: «Passo decisivo per realizzare i termovalorizzatori»

Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb. Lo prevede il nuovo Piano di gestione dei rifiuti approvato dalla giunta regionale, convocata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. Tra gli obiettivi del piano ci sono: il recupero del 65% dei rifiuti urbani, l’eliminazione dei trasferimenti dei rifiuti fuori Regione, la riduzione del 40% dei costi di trattamento rispetto a quelli attuali con un risparmio di circa 150 milioni annui, e la riduzione del conferimento in discarica depositando non oltre il 10% di tutti i rifiuti prodotti, rispettando così gli obblighi previsti dalla normativa europea. Il presidente Schifani, nella qualità di commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, ha firmato l’ordinanza che adotta il Piano, mentre la responsabilità del procedimento resterà in capo all’apposito Ufficio speciale. «L’approvazione del nuovo Piano rifiuti – dichiara il presidente della Regione – costituisce finalmente il punto di partenza concreto per la realizzazione dei termovalorizzatori in quanto condizione indispensabile.

Adesso passeremo alla fase della progettazione e al successivo appalto dei lavori e della gestione entro il 2025 e non oltre i primi mesi del 2026. Andremo avanti spediti, nell’interesse dei siciliani, senza indugiare mai su un pilastro portante del mio programma di governo. Archiviamo così definitivamente la stagione del conferimento in discarica sempre più gravosa per l’ambiente e offriamo una risposta integrata alla difficile situazione dei rifiuti in Sicilia che troppi oneri scarica sui cittadini e sui bilanci pubblici». Il Piano consente di modificare immediatamente i 18 Piani d’Ambito e di far partire il percorso per la realizzazione degli impianti di riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti e l’eliminazione dei trasferimenti fuori Regione, con la drastica riduzione dei costi a carico dei cittadini siciliani, degli enti locali e della stessa Regione in relazione alla progressiva attuazione degli obiettivi di riciclaggio e recupero. In particolare, i termovalorizzatori, le cui aree di realizzazione sono state già individuate nel sito di Bellolampo a Palermo e nell’area industriale di Catania dopo alcune conferenze di servizio con i principali enti coinvolti, saranno interamente pubblici e realizzati dalla Regione con i fondi già stanziati all’interno dell’Accordo di coesione siglato a maggio con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. I due impianti avranno una capacità complessiva di 600 mila tonnellate annue e produrranno insieme una potenza energetica di 50 Megawatt. Il nuovo Piano arriva al culmine di un complesso procedimento che ha visto coinvolti l’Assemblea regionale siciliana, le autonomie locali, gli operatori d’ambito e ha ottenuto le valutazioni ambientali strategiche dopo lo svolgimento di tutti gli adempimenti istruttori. In ultimo, qualche settimana fa il parere positivo del Cga sulla procedura da adottare che ha dato l’ok definitivo all’ordinanza per approvare il nuovo piano di gestione dei rifiuti.

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Catania: al via oggi nelle scuole della città il progetto Educare alla Cultura della Legalità

Ha preso il via oggi il progetto di educazione alla cultura della legalità promosso dalla Polizia di Stato e rivolto agli studenti di quattro scuole della città.

Fortemente voluta dal Questore di Catania, l’iniziativa nasce grazie ad un’intesa con diversi attori istituzionali e sociali del territorio, in particolare con Confindustria Catania, con i Dirigenti scolastici, con le Associazioni antiracket e con professionisti della comunicazione.

Il primo incontro si è svolto, questa mattina, presso l’Istituto Omnicomprensivo “Pestalozzi”, nel quartiere Librino, con il coinvolgimento diretto degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola superiore di secondo grado.

Ad interloquire con i ragazzi è stato il Questore, dott. Giuseppe Bellassai, che ha introdotto il tema principale dell’incontro incentrato sul fenomeno mafioso, spiegando le diverse fasi legate alla nascita e all’evoluzione delle organizzazioni criminali, soffermandosi, in particolare, sulle attività illecite che trovano nello spaccio di droga il volano dell’economia dell’intero sistema mafioso.

Il Questore ha tracciato, poi, il profilo storico e organizzativo delle cosche che operano nel territorio catanese, mostrando alcune immagini relative alla ripartizione delle diverse piazze di spaccio, gestite dalle diverse organizzazioni criminali.

Tra gli altri temi affrontati durante l’incontro spicca senz’altro quello legato alla violenza di genere, anche in ragione della ormai prossima ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Le considerazioni del Questore, che ha mostrato anche alcune slides relative ai temi trattati, hanno catturato l’attenzione dei ragazzi che si sono sentiti coinvolti per poi esprimere e condividere le loro riflessioni e le loro emozioni, dando vita ad un vivace dibattito.

Ha destato interesse anche l’intervento della Vice Presidente di Confindustria Catania, dott.ssa Monica Luca, che si è soffermata sul mondo delle attività imprenditoriali e di come sia possibile fare impresa nel territorio senza cedere, in alcun modo, ai fenomeni del racket e dell’usura, trovando nelle Forze di Polizia un supporto immediato e concreto.

Il progetto della Questura di Catania proseguirà nei prossimi giorni, con ulteriori tappe nelle scuole cittadine.

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Intimidazione ad Altofonte, Tamajo: «Gesto crudele, solidarietà all’imprenditore colpito»

L’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, Edy Tamajo, ha espresso ferma condanna per il grave atto intimidatorio ai danni di un imprenditore avvenuto ad Altofonte, in provincia di Palermo, e accompagnato dalla brutale uccisione di alcuni animali e dall’esposizione di una testa mozzata di cavallo.

«Esprimo massima solidarietà all’imprenditore vittima di un vile gesto. Questo atto di inaudita crudeltà – ha detto Tamajo – rappresenta una mentalità mafiosa che deve essere sradicata. È fondamentale che i Carabinieri e la magistratura facciano piena luce su questo episodio e portino i responsabili di fronte alla giustizia. Questi gesti di violenza devono essere affrontati non solo con l’azione delle forze dell’ordine, ma anche con un impegno forte nella diffusione della cultura della legalità nelle scuole, affinché le future generazioni possano crescere libere da questa mentalità».

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