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Politica: a Valverde (CT) bagno di folla per la festa del movimento “Valverde Oltre” di Rosario Scandurra

VALVERDE – Rosario Scandurra scioglie le riserve e ufficializza la sua discesa in campo per le prossime amministrative, che si terranno a Valverde, fra un anno, candidandosi a Sindaco. Impressionante bagno di folla, venerdì 17 giugno, data scelta contro ogni superstizione, contro ogni pregiudizio.  

Straordinaria presenza di iscritti e simpatizzanti del Movimento “Valverde Oltre”, presieduto dallo stesso Scandurra. Sono arrivati da ogni dove, molti provenienti, appunto, da diversi comuni della provincia. Parco Ricevimenti Ristorante Casalrosato, a Valverde, stracolmo oltre ad ogni aspettativa e auto che hanno occupato tutti i parcheggi disponibili e anche oltre. In tanti hanno dovuto lasciare i loro mezzi lungo la strada, all’esterno del locale, per raggiungerlo a piedi. Obiettivo centrato, questo Movimento deve diventare l’inizio di un nuovo percorso, una giornata in cui si è annunciata una discesa in campo più tangibile nel tessuto sociopolitico di Valverde e non solo.

Ha appena due anni il Movimento fondato dall’imprenditore valverdese Rosario Scandurra. La sua crescita è sotto gli occhi di tutti, muovendosi a 360 grandi in ogni ambito sociale, culturale e politico.

Entusiasmo e consensi in questi anni sono andati di pari passo ed è per questo che oggi ha deciso di andare più… oltre, incarnando appieno il nome che ha adottato, “Valverde Oltre”.

E’ stata una grande festa del Movimento, con iniziative che coinvolgeranno tutti coloro che intendono farsi… coinvolgere, dai giovani agli anziani, dagli iscritti ai simpatizzanti, ai curiosi. Molti gli interventi di illustri relatori, testimonianze, ma anche musica e degustazioni. Quartier generale, il Parco Congressi di Casalrosato a Valverde. Una conferma di una realtà ben consolidata, il Movimento “Valverde Oltre“, nasce dalla sinergia, dal continuo confronto e dal lavoro di diverse figure istituzionali e delle associazioni di impegno civico e politico più attive in città. 

E’ l’inizio di una serie di attività che servono a ribadire – come spiega Rosario Scandurra, “la necessità non più rinviabile di delineare le linee guida del Movimento per ridisegnare la società che vogliamo per le generazioni future, per progettare un’altra società possibile, aggregativa, che superi le barriere partitiche, partendo da Valverde”.

Il movimento sposa ufficialmente la causa Valverde: “Non vogliamo più essere spettatori, ma protagonisti della vita politico- amministrativa del nostro Paese”, dice Scandurra. “Il movimento sarà più visibile e allo stesso tempo, avvierà concrete azioni in vista dei prossimi appuntamenti”.

Nella mattinata, un altro grande successo. Non può che riassumersi in un successo di adesioni e attenzione mediatica, in occasione di una partecipata Conferenza Stampa, presente tutta la Stampa siciliana, che ha testimoniato l’evento, raccontando la storia di Rosario Scandurra, 44 anni, valverdese doc, sposato e padre di tre bambine, è un giovane imprenditore, nell’ambito della ristorazione. Dal padre Angelo, conosciuto con l’appellativo di sindaco/poeta, recentemente scomparso, ha ereditato la passione politica. Nel passato ha rivestito il ruolo di consigliere comunale a Valverde (2008/2013), e rimangono memorabili le sue battaglie sociali, soprattutto contro la pedofilia, al fianco di don Fortunato Di Noto.

Rosario Scandurra, chiude questa memorabile, giornata, con un bilancio più che positivo, che fa sperare per un futuro roseo a Valverde, che guarda in faccia e, soprattutto, a testa alta. “Per andare oltre, bisogna essere liberi nell’animo…”

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Piano Rifiuti, ok dalla giunta. Schifani: «Passo decisivo per realizzare i termovalorizzatori»

Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb. Lo prevede il nuovo Piano di gestione dei rifiuti approvato dalla giunta regionale, convocata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. Tra gli obiettivi del piano ci sono: il recupero del 65% dei rifiuti urbani, l’eliminazione dei trasferimenti dei rifiuti fuori Regione, la riduzione del 40% dei costi di trattamento rispetto a quelli attuali con un risparmio di circa 150 milioni annui, e la riduzione del conferimento in discarica depositando non oltre il 10% di tutti i rifiuti prodotti, rispettando così gli obblighi previsti dalla normativa europea. Il presidente Schifani, nella qualità di commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, ha firmato l’ordinanza che adotta il Piano, mentre la responsabilità del procedimento resterà in capo all’apposito Ufficio speciale. «L’approvazione del nuovo Piano rifiuti – dichiara il presidente della Regione – costituisce finalmente il punto di partenza concreto per la realizzazione dei termovalorizzatori in quanto condizione indispensabile.

Adesso passeremo alla fase della progettazione e al successivo appalto dei lavori e della gestione entro il 2025 e non oltre i primi mesi del 2026. Andremo avanti spediti, nell’interesse dei siciliani, senza indugiare mai su un pilastro portante del mio programma di governo. Archiviamo così definitivamente la stagione del conferimento in discarica sempre più gravosa per l’ambiente e offriamo una risposta integrata alla difficile situazione dei rifiuti in Sicilia che troppi oneri scarica sui cittadini e sui bilanci pubblici». Il Piano consente di modificare immediatamente i 18 Piani d’Ambito e di far partire il percorso per la realizzazione degli impianti di riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti e l’eliminazione dei trasferimenti fuori Regione, con la drastica riduzione dei costi a carico dei cittadini siciliani, degli enti locali e della stessa Regione in relazione alla progressiva attuazione degli obiettivi di riciclaggio e recupero. In particolare, i termovalorizzatori, le cui aree di realizzazione sono state già individuate nel sito di Bellolampo a Palermo e nell’area industriale di Catania dopo alcune conferenze di servizio con i principali enti coinvolti, saranno interamente pubblici e realizzati dalla Regione con i fondi già stanziati all’interno dell’Accordo di coesione siglato a maggio con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. I due impianti avranno una capacità complessiva di 600 mila tonnellate annue e produrranno insieme una potenza energetica di 50 Megawatt. Il nuovo Piano arriva al culmine di un complesso procedimento che ha visto coinvolti l’Assemblea regionale siciliana, le autonomie locali, gli operatori d’ambito e ha ottenuto le valutazioni ambientali strategiche dopo lo svolgimento di tutti gli adempimenti istruttori. In ultimo, qualche settimana fa il parere positivo del Cga sulla procedura da adottare che ha dato l’ok definitivo all’ordinanza per approvare il nuovo piano di gestione dei rifiuti.

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Catania: al via oggi nelle scuole della città il progetto Educare alla Cultura della Legalità

Ha preso il via oggi il progetto di educazione alla cultura della legalità promosso dalla Polizia di Stato e rivolto agli studenti di quattro scuole della città.

Fortemente voluta dal Questore di Catania, l’iniziativa nasce grazie ad un’intesa con diversi attori istituzionali e sociali del territorio, in particolare con Confindustria Catania, con i Dirigenti scolastici, con le Associazioni antiracket e con professionisti della comunicazione.

Il primo incontro si è svolto, questa mattina, presso l’Istituto Omnicomprensivo “Pestalozzi”, nel quartiere Librino, con il coinvolgimento diretto degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola superiore di secondo grado.

Ad interloquire con i ragazzi è stato il Questore, dott. Giuseppe Bellassai, che ha introdotto il tema principale dell’incontro incentrato sul fenomeno mafioso, spiegando le diverse fasi legate alla nascita e all’evoluzione delle organizzazioni criminali, soffermandosi, in particolare, sulle attività illecite che trovano nello spaccio di droga il volano dell’economia dell’intero sistema mafioso.

Il Questore ha tracciato, poi, il profilo storico e organizzativo delle cosche che operano nel territorio catanese, mostrando alcune immagini relative alla ripartizione delle diverse piazze di spaccio, gestite dalle diverse organizzazioni criminali.

Tra gli altri temi affrontati durante l’incontro spicca senz’altro quello legato alla violenza di genere, anche in ragione della ormai prossima ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Le considerazioni del Questore, che ha mostrato anche alcune slides relative ai temi trattati, hanno catturato l’attenzione dei ragazzi che si sono sentiti coinvolti per poi esprimere e condividere le loro riflessioni e le loro emozioni, dando vita ad un vivace dibattito.

Ha destato interesse anche l’intervento della Vice Presidente di Confindustria Catania, dott.ssa Monica Luca, che si è soffermata sul mondo delle attività imprenditoriali e di come sia possibile fare impresa nel territorio senza cedere, in alcun modo, ai fenomeni del racket e dell’usura, trovando nelle Forze di Polizia un supporto immediato e concreto.

Il progetto della Questura di Catania proseguirà nei prossimi giorni, con ulteriori tappe nelle scuole cittadine.

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Intimidazione ad Altofonte, Tamajo: «Gesto crudele, solidarietà all’imprenditore colpito»

L’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, Edy Tamajo, ha espresso ferma condanna per il grave atto intimidatorio ai danni di un imprenditore avvenuto ad Altofonte, in provincia di Palermo, e accompagnato dalla brutale uccisione di alcuni animali e dall’esposizione di una testa mozzata di cavallo.

«Esprimo massima solidarietà all’imprenditore vittima di un vile gesto. Questo atto di inaudita crudeltà – ha detto Tamajo – rappresenta una mentalità mafiosa che deve essere sradicata. È fondamentale che i Carabinieri e la magistratura facciano piena luce su questo episodio e portino i responsabili di fronte alla giustizia. Questi gesti di violenza devono essere affrontati non solo con l’azione delle forze dell’ordine, ma anche con un impegno forte nella diffusione della cultura della legalità nelle scuole, affinché le future generazioni possano crescere libere da questa mentalità».

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