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ATTUALITÀ

Catania, sparatoria in strada nei pressi di una discoteca: 5 arresti

Nelle prime ore della giornata di oggi, la  Procura Distrettuale della Repubblica di Catania ha delegato alla Polizia di Stato l’esecuzione della misura cautelare della custodia in carcere, emessa in data 3 agosto 2022, dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale, nei confronti di 5 persone in quanto gravemente indiziate, con differenti profili di responsabilità, allo stato degli atti e in relazione alla fase processuale che non ha ancora consentito l’intervento delle difese, dei reati di rissa e lesioni personali, aggravate dall’uso di armi, detenzione e porto in luogo pubblico di più armi comuni da sparo nonché di maltrattamenti in famiglia e danneggiamento di cose esposte alla pubblica fede.

I destinatari della misura cautelare sono i catanesi:

  • Miano Sebastiano (classe 1994);
  • Patanè Giuseppe Santo (classe 1996);
  • Napoli Salvatore Danilo (classe 2002);
  • Gagliano Gabriele (classe 2003);
  • Salici Gaetano (classe 2003).

Il provvedimento restrittivo del massimo rigore è stato emesso all’esito di indagini – sia di tipo tradizionale che tecnico – coordinate da questa Procura e svolte dalla Squadra Mobile – Sezione Reati contro la persona, sessuali e in danno di minori, in occasione dei gravi fatti accaduti a Catania la notte del 21 aprile 2022, quando , nei pressi di un locale notturno, ubicato nel centro cittadino, si verificò una violentissima rissa con il coinvolgimento di numerose persone, poi degenerata  in una sparatoria avvenuta sulla pubblica via, tra le trafficate corsie, a doppio senso di circolazione, di una importante arteria cittadina.

Già dai primissimi atti di accertamento, gli investigatori sono riusciti a stabilire che, nell’occasione, vi erano stati almeno due feriti, raggiunti da colpi di arma da fuoco: un maggiorenne e un minorenne.

Attraverso i rilievi e le repertazioni di Polizia Scientifica è stato altresì possibile verificare, sulla base del rinvenimento  dei bossoli trovati nelle adiacenze del luogo dell’azione delittuosa, come fossero state impiegate almeno 2 pistole: una di calibro 7,65 e l’altra calibro 40.

La disamina delle immagini raccolte dai sistemi di videosorveglianza presenti nella zona interessata dal violento confronto tra due contrapposte fazioni, consentiva, inoltre, di acclarare che alcuni dei colpi d’arma da fuoco sarebbero stati esplosi dal Patanè ed avrebbero attinto il Salici.

La prosecuzione degli approfondimenti investigativi – supportata da attività di tipo tecnico nonché dall’attento vaglio e comparazione delle dichiarazioni testimoniali raccolte – ha consentito una generale ricostruzione dei fatti oggetto d’indagine che traevano origine da una precedente lite avvenuta la notte tra il 16 e il 17 aprile 2022, all’interno dello stesso locale notturno. In quell’occasione alcuni giovani, ritenuti vicini al clan “Mazzei”, avrebbero impedito ad un noto cantante neo-melodico catanese di esibirsi insieme ad un trapper che, per rendere più interessante lo spettacolo, ne aveva richiesto la presenza sul palco. Nella concitazione, il citato cantante neomelodico avrebbe pure spinto la fidanzata di uno dei ragazzi contigui ai “Carcagnusi”.

Questo litigio avrebbe avuto poi, nella notte del 21 aprile, il grave epilogo finito con colpi di arma da fuoco esplosi sulla pubblica via e con il ferimento di due individui. In quest’ultima occasione, un gruppo di giovani, raccolti attorno alla figura di MIANO Sebastiano e appartenenti ad una frangia avversa (da ritenersi contigua al clan dei “Cappello-Bonaccorsi”), attuavano una sorta di controffensiva ai danni della fazione che aveva impedito, la settimana precedente, l’esibizione canora a cui si è fatto riferimento. Ne scaturiva, pertanto, un vero e proprio raid con l’uso di più armi.

Le indagini hanno messo in luce elementi indizianti, univoci e convergenti, circa la diretta partecipazione ai fatti delittuosi, anche a carico del Napoli e del Gagliano, le cui condotte, secondo le valutazioni del G.I.P., erano connotate di gravità tale da rendere necessaria l’adozione della misura cautelare di massima afflittività.

Le indagini permettevano , altresì , di delineare altra vicenda verificatasi in ambito familiare e riguardante il solo Miano,  che sarebbe  comunque indicativa della sua indole violenta, della facilità e familiarità all’uso di armi da fuoco, riconducibile al reato di maltrattamenti in famiglia ai danni di una persona a lui vicina nonché a quello di detenzione, porto di armi comuni da sparo e danneggiamento di autovettura esposta alla pubblica fede, atteso che l’indagato non avrebbe  esitato ad esplodere, per ragioni futili ,  un colpo di arma da fuoco, calibro 38, sul cofano anteriore dell’autovettura di un consanguineo.

Per le operazioni di rintraccio e cattura dei destinatari della misura, la Squadra Mobile della Questura di Catania è stata coadiuvata da equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine della Sicilia orientale e unità di altre articolazioni della Questura catanese.

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ATTUALITÀ

Da Buenos Aires alla Sicilia: <<Premio Fedeltà>> a Martin Lopez, che da 27 anni trascorre le vacanze a Taormina

“Premio fedeltà” ad un autentico amico della città del centauro. A ricevere uno speciale riconoscimento dalle mani del sindaco, Cateno De Luca e dell’assessore, Mario Quattrocchi, è stato, Martin Lopez che vive a Buenos Aires e svolge la professione di avvocato, giurista, magistrato e pubblico ministero. Da 27 anni arriva puntualmente a Taormina a trascorrere le sue vacanze. Alloggia nelle stanze dell’hotel “Capo Taormina”. Figlio di madre italiana ha tante amicizie nella capitale del turismo isolano, come quella del calibro del noto imprenditore, Rocco Frisone ed altri che hanno contribuito a far cogliere, appieno, il fascino di una Taormina vecchio stampo. Mauro Romano

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ATTUALITÀ

Taormina, il ”commercialista anonimo”: <<Caro affitti, il Comune non può andare al rialzo>>

Il “commercialista anonimo”, comunque uno dei piú giovani che opera a Taormina ha effettuato un’attenta analisi di cosa potrebbe accadere a seguito del fenomeno del caro affitti. “Da professionista – scrive – del settore, su questi argomenti posso sicuramente dire la mia in proposito… Il dramma è, che se l’Ente comunale fa valutazioni assolutamente fuori mercato al rialzo (in assoluta antitesi col passato, dove le faceva fuori mercato al ribasso), ci sarà una pletora di proprietari di casa che si ingolosiranno e inizieranno ad aumentare forsennatamente gli affitti dei loro immobili (situazione già in essere dall’avvento dei grandi marchi) che genererà un feedback negativo sulla possibilità di gestire questi immobili da parte di imprenditori “normali”… Perchè purtroppo e di semplici numeri parliamo, 1 + 1 fa 2 e non può di certo fare 5 o 6… Cioè, se abbiamo costi di locazione che superano del 20% il valore delle vendite, già siamo in una realtà deficitaria… e se un immobile costa in termini di locazione 1.047.600,00 (87.300 x 12), significa che l’azienda dovrebbe avere introiti al netto dell’iva per circa 5 milioni di euro (ai quali si deve aggiungere il 10 o il 22% in base al tipo di attività che si va a svolgere…)… E quindi, mi chiedo, quale locale potrebbe fare cifre del genere in un paese come Taormina il cui centro è vissuto da scarsi 5000 abitanti e tutti gli introiti vengono da turisti e avventori?…. Quali attività si possono realizzare nei locali della “Giara”, (di cui vanno anche rivisti gli spazi per situazioni legate alla sicurezza) che non siano quelle già svolte in passato (night, bar, ristorante, discoteca)?… Le bacchette magiche in economia non esistono e se ci sono alcune attività che possono vantare numeri da capogiro, sono solo quelle legate ai brand del lusso e dei nomi più in auge (mica tutti e tutte le tipologie di merci hanno gli stessi risultati…), che fanno della scarsità di prodotti e di punti vendita un fattore di forza per poter piazzare ricarichi stellari da 30 a 40 volte più del costo di produzione, il tutto ovviamente dettato dalle leggi di domanda e offerta… ma come dicevo prima, sapientemente orientata (le leggi di domanda e offerta intendo) dalle politiche economiche di marketing e di promozione di queste grandi maison… Esempio ne è stato a Taormina la fragorosa apertura di Dior, coincisa (per scelta e non per caso) con l’apertura del rinnovato San Domenico (con il brand Four Season facente parte dello stesso grupppo) trainato a sua volta da tutte le vicende della fiction americana White Lotus (prodotta dalla stessa Four Season)… Appunto tutte scelte strategiche che hanno garantito il primo posto al mondo per entrambe le attività rispetto ai loro colleghi di brand nel 2022… Detto questo, chi mai può pensare, che anche aprendo un altro nome clamoroso a Taormina (ormai ne rimangono pochi…) possa riuscire a duplicare gli stessi risultati ottenuti da questi qui sopra in un periodo eccezionale (primo anno fuori dal Covi) e con una torta ancora intonsa?… Ovviamente ci si regola con la capacità produttiva di un locale commerciale e con il suo posizionamento logistico più o meno favorevole rispetto ad altri simili… Ma se a Taormina possono starci 5000 residenti e 8000 villeggianti in hotel e altri 7000 villeggianti in strutture extra alberghiere (e sto allargando alla grande!)… ebbene ci sono “solo” 20mila persone che possono essere interessate o incoraggiate ad acquistare… ovviamente considerando che sui 20 mila indicati (e larghi pure) siano tutti potenziali acquirenti, quindi bambini e vecchi compresi… Come si fa a paragonarsi a realtà come NewYork o Parigi o Londra o qualsiasi altra città del globo che abbia milioni di cittadini e decine di migliaia di turisti o avventori e nelle quali la capacità di vendita è 10/50/100 volte maggiore che qui?… Allora lì si che possono essere giustificati gli affitti a 5 zeri… ma qui?.

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AMBIENTE

Acireale: domenica nel quartiere San Cosmo l’iniziativa di volontariato “Puliamo il Mondo”

“Puliamo il Mondo” è la versione italiana di “Clean Up the World”, un’iniziativa globale di volontariato ambientale che coinvolge Legambiente e oltre 1.000 gruppi locali in Italia.

L’obiettivo è ripulire parchi, strade e spiagge dalle città dai rifiuti.

Ad Acireale l’iniziativa si svolgerà nel quartiere di San Cosmo, nell’area a verde di via degli Ulivi, dove sarebbe possibile realizzare una zona attrezzata a vantaggio della comunità.

L’iniziativa è promossa da Legambiente in collaborazione con la Città di Acireale.

“La bella iniziativa di Legambiente, che ringraziamo, sarà di contrasto al degrado e avrà anche un valore sociale,- dichiara l’assessore alle Politiche Ambientali Francesca Messina– . Abbiamo chiesto e chiediamo la collaborazione ai residenti per riqualificare un’area in stato di abbandono da anni, affinché sia anche occasione di condivisione”.

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