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ATTUALITÀ

Immigrazione clandestina, 285 migranti sbarcati al porto di Catania: la Polizia ferma tre scafisti egiziani

CATANIA – Nelle giornate del 31 agosto e 1 settembre, la Procura Distrettuale della Repubblica di Catania ha coordinato le attività svolte dalla Polizia di Stato che ha posto in stato di fermo di indiziato di delitto:

  • DARWISH Ehab Antar Mohamad nato in Egitto (cl. 2002);
  • ASAQUA Samir Farag Hamdoudi nato in Egitto (cl. 1990);
  • MOSTAFA Mostafa Alhaj Mostafa nato in Egitto (cl. 2002)

in quanto gravemente indiziati del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina con specifico riferimento all’arrivo presso il porto di Catania, nel pomeriggio del 31 agosto, di 285 migranti, orientali di nazionalità prevalentemente egiziana, soccorsi la sera precedente, a circa 15 miglia dalle coste antistanti Bovalino (RC), dalla nave “Cinus” della Guardia di Finanza e da un pattugliatore di Frontex , nell’atto in cui si trovavano su un peschereccio lasciato andare alla deriva, stipati  insieme ad altri, per complessivi 500 migranti, parte dei quali successivamente  fatti sbarcare al porto di Messina.

Le indagini avviate, sotto il coordinamento della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, dalla Sezione Criminalità Straniera e Prostituzione della Squadra Mobile,  hanno consentito di individuare in tre egiziani, i presunti responsabili del governo dell’imbarcazione in legno e ferro, a bordo della quale erano stati stipati, su tre distinti livelli, 500 migranti di varie nazionalità, fra cui anche  siriani e pakistani.

Dalle dichiarazioni rese da alcuni testimoni è stato possibile ricostruire i ruoli asseritamente ricoperti da ciascuno dei soggetti fermati e segnatamente attribuendo ad ASAQUA Samir Farag Hamdoudi, il ruolo di colui  che avrebbe rivestito la figura di comandante del peschereccio e che avrebbe utilizzato un grosso coltello …“che brandiva ogni qualvolta controllava noi migranti e mantenere l’ordine”; a DARWISH Ehab Antar Mohamad il compito di colui che sarebbe stato deputato alla sorveglianza dei migranti sul peschereccio, durante la fase di navigazione; a MOSTAFA Mostafa Alhaj Mostafa, il compito di colui che, oltre  al ruolo di sorvegliante, avrebbe ricoperto anche quello di motorista.

Dagli approfondimenti effettuati sul conto del comandante, inoltre, è risultato che ASAQUA Samir Farag Hamdoudi, era stato già coinvolto  in precedenza nel medesimo reato, al punto da poter essere qualificato come esperto nel favorire l’immigrazione clandestina, essendo stato il 15 giugno 2014 fermato ad opera  della Squadra Mobile di Reggio Calabria, in quanto  ritenuto responsabile, insieme ad altri soggetti non identificati, dei reati di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, per avere  condotto un peschereccio proveniente dall’Egitto con a bordo 283 cittadini extracomunitari, poi lasciato andare alla deriva.

Dalle dichiarazioni rese dai migranti è emerso, altresì, che la somma pretesa dai trafficanti per l’ammissione alla traversata via mare è stata in media di 5000,00 Euro, che il viaggio dei migranti a bordo del peschereccio era durato 4 giorni e che durante la traversata ai migranti, non si era esitato a fare ricorso alla violenza, distribuendo ai migranti  cibo ed acqua in misura ridotta … “veniva somministrato un solo pasto al giorno che consisteva in della marmellata, del pane e dell’acqua e per qualsiasi richiesta ci picchiavano con dei bastoni”.

 Espletate le formalità di rito, i fermati sono stati associati presso la Casa Circondariale di Catania “Piazza Lanza” e di Enna a disposizione dell’A.G.

Il quadro indiziario raccolto, pur in una fase processuale che non ha consentito l’intervento delle difese, è stato pienamente condiviso da questo Ufficio, permettendo di richiedere ed ottenere, dal competente Giudice per le Indagini Preliminari, la convalida del provvedimento di fermo e la misura cautelare della custodia in carcere.

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A centodieci anni dalla nascita, Isola delle Femmine ricorda il grande campione di baseball Joe Di Maggio

Domenica 24 novembre 2024, dalle 10:00 alle 13:00, a centodieci anni dalla nascita di Joe Di Maggio, BCsicilia Isola delle Femmine, Friends of  Isola delle Femmine, Isola Pittsburg Forever e Italian American Club of Pittsburg ricorderanno il grande campione.

L’iniziativa si terrà presso la Casa Museo Joe Di Maggio in via Cutino, a Isola delle Femmine. L’ingresso è libero e gratuito.

Joe Di Maggio, a cui è dedicata la Casa Museo, è il più grande giocatore del baseball di tutti i tempi, nato il 25 novembre 1914 a Martinez una cittadina della California da genitori originari di Isola delle Femmine. La storia inizia il 9 dicembre 1897 quando gli stessi si unirono in matrimonio nella chiesa del paese Maria Santissima delle Grazie. La prima figlia Adriana nasce a Isola l’11 settembre 1898, mentre il padre era assente perché partito insieme ad un gruppo di pescatori per la California per costatare se quella era una terra che poteva migliorare la loro vita. Nel 1902 l’intera famiglia si trasferisce a Martinez. Giuseppe Di Maggio e Rosalia Mercurio in America avranno altri 8 figli, il penultimo nato il 25 novembre 1914 si chiamerà Giuseppe Paolo Di Maggio, in inglese Joseph Paul Di Maggio, per tutti Joe Di Maggio, indimenticabile campione di baseball degli anni ’30 e ’40 e marito prima di Dorothy Arnold e poi di Marilyn Monroe.

“Oggi probabilmente sono pochi – afferma il Presidente della sede locale di BCsicilia Agata Sandrone – i ragazzi di Isola delle Femmine che conoscono la storia del grande Joe Di Maggio. Lo scopo dell’iniziativa è quello di  suscitare, attraverso il racconto del mitico campione di baseball, interesse per il passato di Isola delle Femmine e valorizzare dal punto di vista turistico il paese, offrendo nuove opportunità di sviluppo economico”.

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Stati Generali dei Sentieri Siciliani: a Piazza Armerina l’evento dedicato al Turismo Sostenibile

La città di Piazza Armerina, mercoledì 20 novembre, si è trasformata, per un giorno, nel cuore pulsante delle Vie Sacre in Sicilia, ospitando gli Stati Generali dei Cammini e Sentieri. L’evento, che ha coinvolto oltre 50 partecipanti tra creatori di cammini, guide ambientali ed esperti del settore, ha celebrato l’immenso patrimonio culturale, spirituale e naturale dell’isola, ponendo le basi per una visione condivisa e sostenibile del turismo.

L’evento è stata un’opportunità per riportare l’attenzione sul ricco patrimonio spirituale e culturale che i percorsi di pellegrinaggio dell’isola offrono

Gli Stati Generali hanno rappresentato una possibilità di dialogo e confronto in particolar modo per coloro che si dedicano alla valorizzazione e alla promozione di questi sentieri. Dai camminatori alle comunità locali, attraverso il lavoro delle guide e le esperienze di spiritualità proposte, si è tutti chiamati alla costruzione di percorsi di fede stimolanti e nuove.

Dopo i saluti della Presidente del Borgo di San Giacomo, Lucia Giunta, e dell’Assessore comunale al Turismo, Ettore Messina, il dibattito ha preso il via con gli interventi di Sergio Scaffidi, dell’Assessore Regionale al Turismo Elvira Amata (in videoconferenza), e di Don Roberto Fucile, Direttore della diocesi di Acireale e regionale per la Pastorale del Turismo, dello Sport e del Tempo Libero.

Tra i temi affrontati:

  • il ruolo dei cammini come motore di turismo sostenibile;
  • le ricadute economiche dei percorsi di pellegrinaggio sulle comunità locali;
  • la necessità di costruire una rete solidale tra i promotori dei cammini;
  • il superamento di individualismi per valorizzare un patrimonio condiviso.

“I cammini non sono solo sentieri: raccontano storie, tradizioni e spiritualità. Insieme possiamo costruire un modello di turismo che unisce le comunità e valorizza il nostro passato” ha dichiarato Don Roberto Fucile, sottolineando l’importanza del dialogo e della collaborazione per il futuro del territorio.

Nasce il Coordinamento Regionale dei cammini e Sentieri di Sicilia. 

A coronamento dell’evento, è stato istituito il Coordinamento Regionale dei Cammini e Sentieri di Sicilia, composto da:

  • Don Roberto Fucile, Direttore regionale per la Pastorale del Turismo;
  • Giuseppe Riggio, scrittore e giornalista;
  • Totò Trumino, promotore del Cammino di San Giacomo;
  • Peppe De Caro, referente della Trasversale Sicula;
  • Giuseppe Currenti, promotore del Cammino di Tindari.

“Questo Coordinamento rappresenta un nuovo punto di partenza”, ha aggiunto Don Fucile, “per costruire un’eredità che unisca passato e presente, promuovendo la Sicilia come terra di accoglienza, cultura e spiritualità.”

L’iniziativa di Piazza Armerina ha dimostrato che, attraverso l’unione di intenti, è possibile valorizzare il patrimonio millenario delle vie sacre e dei sentieri dell’isola.

“Camminando insieme, possiamo costruire un futuro sostenibile e condiviso per la Sicilia”ha concluso Don Fucile.

Il Coordinamento Regionale dei Cammini e Sentieri rappresenta solo l’inizio di un viaggio ambizioso verso una Sicilia sempre più unita e accessibile.

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Catania: Serata evento “TI amo da morire” in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere

“Ti amo da morire. Confronto sulla lotta contro il femminicidio e la violenza di genere”, questo il tema della serata evento che si terrà lunedì, 25 novembre. L’incontro sarà aperto dalla forte testimonianza dell’imprenditrice Gabriela Scibilia, che ospiterà l’evento, seguirà l’impegno delle istituzioni scolastiche, rappresentate dall’Istituto Marconi-Magano e dall’Eris, rispettivamente Maria Catena Trovato e da Antonio Oliveri; il sostegno dei club service, come il Rotary, con Cinzia Torrisi, assistente del governatore, e del volontariato come l’associazione Aurea Caritate, rappresentata da Anthea Di Benedetto. E ancora: professioniste impegnate sul fronte della difesa dei diritti dei bambini e degli adolescenti: la garante al Comune di Pedara, Katya Germanà, e Letizia Ferrante, psicoterapeuta presso Olos Centro studi; e il presidente della I Municipalità, Francesco Bassini. Testimonianza di Vera Squatrito, che da anni opera affinchè il sacrificio della figlia Giordana non sia stato inutile e proprio a lei è dedicato l’abito simbolo, Ti amo da morire, realizzato dalla stilista Rosa Platania, con l’assistenza di Flavio Massimo Nisi, indossato da Giuliana Petrizzo, accompagnata da Eros Piazza. Conclusioni e regia della serata evento a cura di Liliana Nigro, docente dell’Accademia di belle arti di Catania. Modera l’incontro il giornalista Daniele Lo Porto.

L’evento del 25 novembre, al Casale dell’Arte, via Plaja, 200, dalle 20, dopo una ampia tavola rotonda, sarà conclusa con la proiezione di un corto realizzato dal filmmaker Piero Sabatino, con la sfilata di abiti della stilista Pina Nannuli Scaminaci, con la performance degli studenti dell’Istituto Marconi-Mangano, diretti da Salvo Valentino e Pietro Coccuzza, esperti del laboratorio teatrale, e dalla sfilata degli allievi dell’Accademia di Belle arti di Catania, diretti dalla professoressa Liliana Nigro.

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