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CRONACA

Palermo, evade dai domiciliari e picchia brutalmente l’ex compagna: 28enne palermitano finisce in carcere

PALERMO – La Polizia di Stato ha dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palermo, quale aggravamento della misura degli arresti domiciliari in atto dallo scorso agosto, nei confronti di un 28enne palermitano residente in provincia di Palermo.

L’aggravamento della misura è scaturita dalle numerose violazioni, delle prescrizioni imposte dall’autorità giudiziaria, da parte dell’uomo che, in una occasione, è stato sorpreso in compagnia della ex fidanzata durante un controllo domiciliare effettuato dalle forze dell’ordine.

L’ultima e decisiva inosservanza, ai fini dell’aggravamento, sarebbe stata commessa dall’uomo nelle prime ore del mattino dello scorso 6 settembre, quando, evadendo dal luogo di restrizione, si sarebbe diretto verso il domicilio della sua ex compagna e l’avrebbe aggredita brutalmente.

Nella circostanza, aderendo alla nota diramata dalla Centrale Operativa per una animata lite in atto, a intervenire sul luogo della presunta aggressione, sono state le Volanti del commissariato di Pubblica Sicurezza “Mondello”.

Giunti nelle immediate vicinanze del luogo segnalato, i poliziotti hanno incontrato, su strada, la vittima, la quale in lacrime, in forte stato di agitazione, con il viso insanguinato e con varie ecchimosi, ha riferito di essere stata picchiata violentemente dal 28enne palermitano, suo ex compagno che, allontanatosi dal suo domicilio, avrebbe scavalcato il cancello e si sarebbe introdotto nella sua abitazione e l’avrebbe colpita con calci e pugni.

A causa delle ferite riportate gli agenti di polizia hanno richiesto l’intervento di personale medico del 118 che, una volta intervenuto, ha trasportato la donna in un nosocomio cittadino dove sono state riscontrate ferite guaribili in 7 giorni.

Sulla scorta di quanto accertato, e in relazione al fatto che la misura degli arresti domiciliari sarebbe stata violata per la commissione di un fatto di grave entità, si è giunti pertanto all’emanazione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere da parte dell’autorità giudiziaria nei confronti dell’uomo.

Giova precisare che l’odierno destinatario di misura restrittiva, è, allo stato, indiziato in merito al reato contestato e che la sua posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.

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CRONACA

Siracusa: denunciati un 36enne trovato con un coltello a serramanico e un 40enne per guida in stato di ebbrezza

Incessante l’attività di controllo del territorio da parte dei Carabinieri di Siracusa: i Carabinieri della Sezione Radiomobile, a seguito di un controllo alla circolazione stradale, hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria un 36enne, pregiudicato per reati contro il patrimonio, che nascondeva nel vano porta oggetti della propria autovettura un coltello a serramanico.

Un 40enne con precedenti di polizia è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza poiché, durante il controllo, mentre si trovava alla guida della propria autovettura, si è rifiutato di sottoporsi all’accertamento preliminare dello stato di alterazione alcolica. All’uomo è stata revocata la patente, decurtati 20 punti e il veicolo sequestrato ai fini della confisca.

È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.

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CRONACA

Catania, scoperta una sala giochi abusiva in un circolo privato: elevate sanzioni per 132mila euro

Un blitz della Polizia di Stato in un circolo privato di via Canfora ha permesso di scoprire una sala giochi allestita senza alcuna autorizzazione e in violazione delle norme di settore.

L’intervento si inserisce nell’ambito delle attività predisposte dal Questore di Catania per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo illegale e della ludopatia.

Sono stati gli agenti della Squadra Amministrativa della Divisione PAS della Questura a monitorare attentamente i movimenti attorno al circolo privato, ritenendo particolarmente fondato il sospetto di un’attività illecita svolta all’interno. L’osservazione scrupolosa dell’intera zona ha assicurato il successo dell’operazione dei poliziotti che, nel momento dell’intervento, sono riusciti a bypassare il sofisticato sistema di videosorveglianza, installato dai responsabili del circolo, evidentemente, per impedire qualsivoglia tipologia di controllo delle Forze di Polizia.

Una volta all’interno, gli agenti della Squadra Amministrativa della Divisione PAS hanno ispezionato i locali scovando ben 12 apparecchi elettronici destinati al gioco, sapientemente celati nel circolo. Le apparecchiature sono risultate del tutto irregolari perché appartenenti alla categoria vietata dalla normativa vigente; infatti erano prive del necessario nulla osta da parte dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli e non collegate alla rete nazionale per il pagamento erariale.

I poliziotti hanno proceduto a sequestrare tutte le apparecchiature e hanno elevato nei confronti dei titolari del circolo sanzioni amministrative per un totale di 132 mila euro.

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CRONACA

Castelvetrano, aggrediscono un connazionale e lo abbandonano in strada privo di sensi: denunciati

I Carabinieri della Compagnia di Castelvetrano hanno denunciato 4 persone di nazionalità straniera di età compresa tra 18 e 42 anni responsabili di una violenta aggressione ai danni di un connazionale.

I Carabinieri sono intervenuti nel centro abitato, a seguito di segnalazione al 112, di un uomo privo di sensi accasciato sul ciglio della strada. L’uomo, un tunisino di 28 anni, sarebbe stato aggredito da connazionali che con calci, pugni e bastonate gli avevano cagionato traumi e fratture al viso e al corpo (giudicate guaribili con prognosi di 30 giorni), allontanandosi subito dopo l’azione delittuosa.

Gli autori sono stati identificati grazie alla visione delle immagini di videosorveglianza urbana e alle testimonianze raccolte.

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