CRONACA
Castelvetrano: i carabinieri denunciano un 35enne per maltrattamenti in famiglia
CASTELVETRANO – I Carabinieri della Stazione di Castelvetrano hanno denunciato, per il reato di maltrattamenti in famiglia, un castelvetranese classe 87, presunto responsabile di aver maltrattato l’ex convivente.
Da una serie di accertamenti eseguiti dai militari dell’Arma, a seguito della denuncia della vittima, sono emersi comportamenti molesti e minacciosi che l’uomo avrebbe messo in atto verso l’ex convivente causando nella stessa un perdurante stato di ansia e preoccupazione. Lo scorso agosto la donna, esausta, si è rivolta al Comandante della Stazione che, unitamente agli altri militari, si è subito attivato per le indagini del caso, cercando riscontro a quanto denunciato dalla vittima la quale riferiva che, da quando aveva deciso di interrompere la relazione col marito, subiva continue minacce ed atteggiamenti violenti fino all’ultimo episodio di pochi giorni addietro quando l’avrebbe colpita con degli schiaffi per futili motivi durante una lite.
Dopo gli accertamenti dei Carabinieri il 35enne veniva denunciato mentre la donna lasciava l’abitazione per trasferirsi altrove.
CRONACA
Aci Catena, a soli 15 anni faceva “affari d’oro” con lo spaccio di droga: arrestato dai Carabinieri
Nell’ambito del potenziamento dei servizi sull’intero Capoluogo etneo, finalizzati anche alla prevenzione e repressione dei reati connessi agli stupefacenti, che costituiscono fonte di guadagno per la criminalità organizzata, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Acireale hanno arrestato in Aci Catena, in flagranza, un minorenne del posto di soli 15 anni di età, responsabile di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Stante l’acquisizione di “notizie”, ottenute nel corso della costante attività info investigativa, i militari avevano concentrato l’attenzione nell’area sita all’ingresso della villa comunale di Aci Catena, nel cui antistante parcheggio, in effetti, hanno notato intorno alle ore 16.00 la presenza di una Lancia Y con due persone a bordo, delle quali il conducente risultava essere un 20enne del posto già a loro noto per reati in materia di droga, attorniata da giovani a bordo dei loro motocicli che, stranamente, sembrava che attendessero qualcosa o qualcuno.
Intuito che il momento era propizio, i Carabinieri hanno fatto scattare il controllo bloccando ed identificando i presenti vedendo, però nel contempo, che il passeggero della Lancia Y, il minore appunto, forse ritenendo di non essere da loro visto, ha velocemente lanciato qualcosa in una vicina aiuola.
E’ stato per lui un “errore” perché, ovviamente, i militari lo tenevano d’occhio ed hanno immediatamente recuperato quell’involucro, al cui interno hanno trovato 5 dosi di marijuana già confezionate per la vendita al dettaglio. La conseguente perquisizione personale e veicolare operata dai Carabinieri, nonostante il 15enne avesse loro più volte sottolineato il fatto di essere minorenne, come se ciò fosse una sorta di immunità, ha ulteriormente aggravato la sua posizione perché, dentro il suo marsupio, i militari hanno scovato ulteriori 22 dosi di analoga sostanza stupefacente, nonché la somma di 400,00 euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio.
A carico del 15enne, nell’immediatezza associato al Centro di Prima Accoglienza di via Franchetti, l’Autorità Giudiziaria minorile ha emesso una misura cautelare di permanenza in casa.
CRONACA
Catania: divieto di avvicinamento per un 47enne accusato di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali ed estorsione
La Locale Procura della Repubblica, nell’ambito delle indagini a carico di una catanese 47 enne, indagata per i reati di “maltrattamenti in famiglia, lesioni personali ed estorsione” nei confronti della madre, ha richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Catania l’emissione di un provvedimento cautelare che dispone l’allontanamento immediato della casa familiare, il divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima, con prescrizione di mantenersi ad una distanza minima di 500 metri e divieto di comunicare con lei attraverso qualsiasi mezzo, eseguita dai Carabinieri della Stazione di Librino.
I fatti che hanno originato l’emissione della misura restrittiva, in uno stato del procedimento nel quale non è ancora intervenuto il contraddittorio con l’indagata, hanno fatto luce sulle condotte violente e vessatorie che da circa dieci anni la donna avrebbe attuato nei confronti della madre convivente, 68enne vedova, all’interno delle mura domestiche della loro abitazione nel quartiere di Librino.
Il rapporto tra madre e figlia sarebbe divenuto “invivibile” a causa della ludopatia della 47enne, che l’avrebbe resa estremamente aggressiva nei confronti della genitrice, costretta a consegnarle tutta la pensione per non essere aggredita verbalmente e picchiata. La signora sarebbe stata anche priva di fare piccole regalie agli altri due figli o ai nipoti perché la necessità dell’indagata di giocare una quantità crescente di denaro, l’avrebbe spinta anche a impossessarsi della carta bancomat mediante la quale prelevava la pensione. La figlia dunque, avrebbe disposto in autonomia del denaro della madre, dando a quest’ultima solo pochi spiccioli e impedendole, così, di aiutare economicamente gli altri figli.
Circa due anni fa, la donna avrebbe anche preteso che la madre le consegnasse tutto il denaro ricevuto quale risarcimento in seguito ad un sinistro stradale subìto e, in quell’occasione, per costringerla, l’avrebbe picchiata con schiaffi, pugni e calci, strattonandola fino alla porta di ingresso dell’abitazione per buttarla fuori di casa, compiendo tutti questi gesti dinanzi al padre che, intervenuto in difesa della moglie, avrebbe in tal modo impedito conseguenze più gravi.
Dopo questo grave episodio, la madre avrebbe convocato anche gli altri figli per metterli a conoscenza delle vessazioni della figlia e, in quell’occasione, lei avrebbe chiesto scusa mostrandosi pentita. Tuttavia, nel settembre u.s. avrebbe ricominciato a picchiare la madre con la pretesa di denaro, arrivando anche a puntarle un coltello al collo per costringerla ad andare via di casa, minacciando che, se non l’avesse fatto, avrebbe dato fuoco all’abitazione: “Prendo un bidone di benzina e do fuoco a tutto così nessuno se lo gode!”.
Nel mese di ottobre, invece, avrebbe afferrato la vittima per i capelli, minacciando di rinchiuderla in una casa di cura qualora avesse fatto dei regali ai nipoti e, infine, quando la madre le chiedeva la restituzione della carta bancomat, non potendo più sostentarsi con quel poco che la figlia le lasciava, la 47enne non solo si sarebbe rifiutata di ridargliela, ma l’avrebbe anche morsa sotto un occhio, per poi afferrarla con forza per le braccia tanto da provocarle dei lividi, e strapparle i vestiti: “Ti rompo le gambe così finisci sulla sedia a rotelle e io mi prendo tutto”.
In seguito a quest’ultima aggressione, la signora si sarebbe fatta forza denunciando la sua aguzzina ai Carabinieri, permettendo così loro di avviare il protocollo “codice rosso” e, dunque, eseguire tutti gli accertamenti e le attività necessari.
Le immediate indagini condotte dai militari dell’Arma, hanno consentito l’emissione del provvedimento cautelare a carico dell’indagata, interrompendo in questo modo i continui maltrattamenti e restituendo alla vittima non solo i suoi beni materiali ma, soprattutto, la serenità.
CRONACA
Aci Catena: sopralluoghi nelle varie zone del territorio colpite dall’alluvione dei giorni scorsi
Ieri per tutta la giornata la sindaca Margherita Ferro, accompagnata dai responsabili comunali e tecnici dell’ente, ha effettuato una serie di controlli e sopralluoghi in quelle zone dove si sono registrati danni maggiori e problemi, derivanti dalla bomba d’acqua che si è verificata nei giorni scorsi. Le scuole, ma anche l’alveo del torrente Lavinaio ( la parte che transita da Aci Catena) il torrente Settepani, la via Fratelli Maugeri, le zone di Vampolieri, Cubisia ed il popoloso quartire Locu e altri siti dove si sono registrati allagamenti, sono state passate al setaccio dai tecnici. Primo immediato intervento, sarà il ripristino dell’asfalto mancante e la riparazione delle buche ( come anticipato nei giorni scorsi ). Il commento della sindaca:“Dal giro di ricognizione che stiamo facendo, produrremo una relazione alla Protezione Civile Regionale per richiedere delle somme per fare fronte ai danni causati in questi giorni. Stamattina ( ieri n.d.r.), ho sentito telefonicamente il responsabile regionale Salvo Cocina – conclude il primo cittadino – anticipandogli che stiamo preparando una relazione dei danni e delle azioni fatte sul territorio per contrastare gli eventi calamitosi. Contiamo sull’apporto concreto e sostanziale del dipartimento, per continuare la nostra attenzione verso i problemi legati ai rischi idrogeologici che il territorio catenoto possiede”.
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