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CRONACA

La droga nascosta nella stalla: i carabinieri arrestano due pastori nelle campagne di Partinico

PARTINICO – I Carabinieri della Stazione di Grisì hanno tratto in arresto due uomini, un 65enne e un 37enne, pastori del luogo e già noti alle forze dell’ordine che, secondo l’ipotesi accusatoria, sarebbero ritenuti responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’operazione, che si colloca nell’ambito di una più ampia azione di contrasto in materia di stupefacenti svolta nelle aree periferiche e agricole del Comune di Partinico, ha consentito ai militari dell’Arma di rinvenire e sequestrare quasi 2 kg di infiorescenze di canapa, ben occultate all’interno di una stalla adiacente l’abitazione degli indagati a Partinico.

I Carabinieri, nel corso dell’attività, hanno inoltre accertato, con l’ausilio di tecnici Enel intervenuti sul luogo, un allaccio abusivo diretto alla rete elettrica che consentiva di alimentare l’immobile. Per tale motivo, i due sono stati denunciati anche per il reato di furto aggravato.

La droga rinvenuta e sequestrata è stata inviata al Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale di Palermo per gli accertamenti tecnici.

Gli uomini, su disposizione del Pubblico Ministero, sono stati posti agli arresti domiciliari fino alla celebrazione del rito di convalida. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo ha convalidato gli arresti.

Gli indagati, da ulteriori riscontri sono risultati essere percettori del reddito di cittadinanza e, pertanto, la loro posizione è stata segnalata all’INPS per l’eventuale revoca del beneficio.

È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, pur gravemente, e che la loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo l’emissione di una sentenza passata in giudicato in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.

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CRONACA

Catania, fugge dal B&B senza pagare il conto: 35enne denunciato per truffa e furto

Era ospite di un bed and breakfast a Catania che ha lasciato in tutta fretta per non pagare il conto, portandosi via anche una cospicua somma di denaro.

L’autore dei fatti, un 35enne di Giarre, è stato individuato e denunciato in stato di libertà dagli agenti del Commissariato di pubblica sicurezza “Centrale” per furto e truffa.

In particolare, il 35enne, dopo aver pernottato in un bed and breakfast a Catania, nelle prime ore della mattinata, si è allontanato senza pagare quanto dovuto alla struttura.

Non solo, durante la permanenza nella struttura, lo stesso si era appropriato della somma di 400 euro, tenuta all’interno di cassetta di sicurezza custodita in una scrivania.

Non appena il titolare, al rientro in struttura, si è accorto dell’ammanco ha sporto immediatamente querela rivolgendosi ai poliziotti del Commissariato di pubblica sicurezza “Centrale”.

Da qui sono state avviate le indagini che hanno consentito di individuare l’autore dei reati grazie alla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza che hanno incastrato l’uomo per via di alcuni tatuaggi.

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CRONACA

Acireale: incontro tra gli studenti del liceo Regina Elena e gli agenti della Polizia di Stato

La Polizia di Stato tra gli studenti del Liceo delle Scienze Umane, Economico Sociale e Linguistico “Regina Elena” di Acireale.

Proseguono anche in questo anno scolastico le iniziative di prossimità fortemente volute dal Questore di Catania per promuovere la cultura della legalità negli istituti scolastici, interpretando così lo spirito della missione della Polizia di Stato “esserci sempre”.

In questo modo, poliziotte e poliziotti si confrontano con le scolaresche, facendo conoscere le attività che, ogni giorno, vengono svolte nel territorio a garanzia della sicurezza dei cittadini, svolgendo, peraltro, una preziosa campagna di prevenzione e di sensibilizzazione su temi particolarmente delicati per il mondo giovanile.

L’incontro al “Regina Elena” di Acireale si è concentrato sul tema del contrasto alle dipendenze da sostanze stupefacenti, con particolare riferimento al nuovo oppioide denominato Fentanyl che ha già causato migliaia di vittime.

All’iniziativa hanno partecipato il funzionario medico in servizio presso l’Ufficio Sanitario Provinciale della Questura di Catania Dott. Mirko Campisi, il funzionario tecnico chimico del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica di Catania Dott. Giuseppe Cardia e il dirigente del Commissariato di Acireale Dott. Salvatore Emanuele Cicero.

Agli studenti sono state mostrate slide relative ai vari tipi di sostanze stupefacenti e un video sugli effetti delle droghe e sulle conseguenze giuridiche, penali e amministrative cui va incontro chi viola la normativa sugli stupefacenti.

È seguito poi un dibattito con protagonisti gli studenti che hanno posto ai Dirigenti della Polizia di Stato numerose domande e curiosità, dimostrando un positivo interesse all’incontro. A coloro che hanno chiesto come poter far parte della Polizia di Stato e delle altre forze dell’ordine sono state fornite indicazioni e riferimenti utili, osservando come, giusto per restare nel tema, una tale possibilità è del tutto preclusa a chi fa uso di sostanze stupefacenti.

L’attività ha coinvolto attivamente circa 250 alunni di quarto e quinto anno, accompagnati dai rispettivi Docenti e dal Dirigente Scolastico, che, nel porgere i saluti della scuola ai poliziotti, ha auspicato ulteriori incontri su altri temi di particolare interesse per i più giovani.

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CRONACA

Catania, controlli ad ambulanti sprovvisti di licenza: sequestrati oltre 700 chili di uva

Proseguono i controlli della Polizia di Stato alle attività commerciali nei quartieri del centro cittadino.

In particolare la Squadra Volanti della Questura di Catania, con il supporto della Polizia Locale e del Corpo Forestale dello Stato, ha eseguito cinque verifiche nei confronti di venditori ambulanti di prodotti di ortofrutta, trovandone alcuni sprovvisti di licenza.

Le verifiche, che sono state effettuate prevalentemente nei pressi del mercato del pesce e in zona stazione, hanno avuto origine da alcune segnalazioni pervenute anche dai produttori che subiscono furti presso le loro campagne.

Dagli accertamenti è risultato che alcuni dei venditori controllati erano privi della necessaria autorizzazione.

Nel corso dell’attività è stata riscontrata la totale assenza di elementi in grado di verificare la tracciabilità della frutta e, pertanto, sono stati sequestrati circa 700 Kg di uva, presumibilmente rubata poco prima, ancorchè non sia stato possibile risalire alle vittime del furto. La frutta, dopo i dovuti controlli, è stata donata ad enti di beneficenza.

Le attività di verifica in argomento sono inserite nel più ampio contesto dei controlli che Polizia di Stato sta realizzando in città e in tutta la provincia, finalizzati a tutelare la salute dei consumatori, garantendo la tracciabilità degli alimenti in modo da poter risalire alla produzione.

Ulteriori servizi di questa tipologia sono stati programmati e verranno effettuati, proprio nei prossimi giorni, dagli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico in diverse zone della città.

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