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ATTUALITÀ

Tavolo progressisti Catania 2023

CATANIA – Al Centro fieristico “Le Ciminiere” di Catania, si è svolto il nono tavolo partecipativo, per mettere in risalto una Catania non assuefatta ai giochi di potere, mettendo in campo, la volontà delle esperienze associative più significative e dei partiti presenti nel territorio, del decimo capoluogo d’Italia, quella “Catania in fiamme” che vorrebbe risvegliare la città più profonda, più periferica, più povera e che più subisce la crisi ambientale, sociale e da piena stagflazione economica.

E’ stata l’Avvocata Giulia De Iorio, componente del direttivo dell’Associazione “Antimafia e Legalità”, a moderare il forum civico “Catania Può”, il tavolo sulla riqualificazione ambientale e le aree verdi periferiche, che introduce  i temi su cui stendere una prima analisi dei bisogni: la sottrazione di spazi al degrado ambientale, le fruibilità delle aree verdi, la creazione di nuovi luoghi di aggregazione, per giungere a proposte condivise possibilmente incisive nei singoli quartieri e per un tempo medio lungo di vera programmazione strategica.

Ad illustrare lo stato dell’arte, sulle carte – e solo là – verdeggiante e sostenibile, dell’intera area catanese è l’Ing. Idraulico ed Ornitologo, storico delegato “LiPu”, Giuseppe Rannisi, che tratteggia i “processi di pianificazione e trasformazioni urbane” parlando di un possibile “sistema del  Verde per Catania” che incrementi superfici e parchi territoriali/urbani, che “legga” l’intera rete alberata come un’unica infrastruttura, alla stregua di un acquedotto e la agganci ad un piano di forestazione urbana (Oasi Simeto –  Zona Industriale – Librino) badando che la permeabilità dei suoli, l’invarianza idraulica e la creazione di opere idrauliche, come i bacini di laminazione, riducano la portata delle acque e si possa progettare un’adeguata ed ordinaria manutenzione del Verde.

Tanti gli interventi, Giuseppe Ragusa, consigliere M5S 4^ circoscrizione, evidenzia il verde al lumicino nelle periferie e che si potrebbero affidare a cooperative di zona; Emanuele  Feltri, segreteria S.I., su parchi urbani, campi sportivi attrezzati e orti sociali con buoni modelli anche a Catania come al Bastione degli Infetti; Mauro Petralia, segreteria prov.le PD, sulla gestione dei parchi di quartiere da restituire alla socialità; Alessandro Cento, segreteria Europa Verde, evidenzia l’attenzione alle persone (anziani, disabili, poveri ambientali) che non possono accedere alle zone ricreative naturalistiche, provare ad istituire una “card del mare” per consentire la fruizione delle strutture ricettive; Graziano Bonaccorsi, consigliere comunale M5S, denunciare alla magistratura ogni difformità dalla Timpa Leucatia, alle fresature d’asfalto del Boschetto della Plaja con gli incendi già in “area scommesse” tra maggio e luglio in assenza di manutenzione; Vincenzo Cubito, segretario Fillea CGIL, riqualificare non significa mortificare il settore edile perché per abbattere e ricostruire sempre di forza lavoro qualificata e in sicurezza occorre avvalersi; Anna Di Salvo, femminista storica “La Città Felice”, la relazione con i quartieri, la piantumazione arboree per le vittime di femminicidio;

Anna Bonforte, eco-femminista, vicepresidente di “Zero Waste Sicilia”, accessibilità ai beni comuni a partire dal mare, abbattimento barriere architettoniche per caregiver e familiari ai mezzi di trasporto, ai parchi, comunità energetiche con fondi minimali ma da non perdere; Giuseppe Gullotta, esperto mobilità sostenibile, guardare non solo all’area cittadina ma a tutti i nodi e ai bandi della città metropolitana per perseguire solo le opere veramente utili e funzionali senza sprechi atavici e clientelari; Ruggero Marcantonio, esponente “Friday for Future”, sui cambiamenti climatici e la sostenibilità senza greenwashing; Aurelio Di Fato, per l’Agesci, interventi partecipativi nei quartieri per far riappropriare il territorio ai suoi difensori naturali; Tony Fede, architetto, già moderatore di uno dei primi tavoli, sul rischio sismico e le certificazioni che servono ad attingere ai fondi europei; Pietro Pignataro, segreteria S.I., contrastare la devastazione del centro cittadino come per Corso dei Martiri e i parcheggi abusivi.

Dopo i 13 appassionati interventi, chiude, Attilio Scuderi, docente e attivista per “Catania Può”, che ha ribadito la bontà di un progetto/programma che ha messo al centro le parole come “giustizia ambientale”, “green deal”, “accesso e fruibilità dei beni comuni”, attenzione alla “cura delle relazioni nel territorio”, cabina di regia (urbanistica – politiche comunitarie – verde pubblico) e osservatorio dei flussi finanziari dei bandi europei e loro cantierabilità. Da ogni parola verrà fuori la candidatura migliore per la Catania che può cambiare e non arrendersi. Insomma, una raggiante Catania !?

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ATTUALITÀ

Da Buenos Aires alla Sicilia: <<Premio Fedeltà>> a Martin Lopez, che da 27 anni trascorre le vacanze a Taormina

“Premio fedeltà” ad un autentico amico della città del centauro. A ricevere uno speciale riconoscimento dalle mani del sindaco, Cateno De Luca e dell’assessore, Mario Quattrocchi, è stato, Martin Lopez che vive a Buenos Aires e svolge la professione di avvocato, giurista, magistrato e pubblico ministero. Da 27 anni arriva puntualmente a Taormina a trascorrere le sue vacanze. Alloggia nelle stanze dell’hotel “Capo Taormina”. Figlio di madre italiana ha tante amicizie nella capitale del turismo isolano, come quella del calibro del noto imprenditore, Rocco Frisone ed altri che hanno contribuito a far cogliere, appieno, il fascino di una Taormina vecchio stampo. Mauro Romano

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ATTUALITÀ

Taormina, il ”commercialista anonimo”: <<Caro affitti, il Comune non può andare al rialzo>>

Il “commercialista anonimo”, comunque uno dei piú giovani che opera a Taormina ha effettuato un’attenta analisi di cosa potrebbe accadere a seguito del fenomeno del caro affitti. “Da professionista – scrive – del settore, su questi argomenti posso sicuramente dire la mia in proposito… Il dramma è, che se l’Ente comunale fa valutazioni assolutamente fuori mercato al rialzo (in assoluta antitesi col passato, dove le faceva fuori mercato al ribasso), ci sarà una pletora di proprietari di casa che si ingolosiranno e inizieranno ad aumentare forsennatamente gli affitti dei loro immobili (situazione già in essere dall’avvento dei grandi marchi) che genererà un feedback negativo sulla possibilità di gestire questi immobili da parte di imprenditori “normali”… Perchè purtroppo e di semplici numeri parliamo, 1 + 1 fa 2 e non può di certo fare 5 o 6… Cioè, se abbiamo costi di locazione che superano del 20% il valore delle vendite, già siamo in una realtà deficitaria… e se un immobile costa in termini di locazione 1.047.600,00 (87.300 x 12), significa che l’azienda dovrebbe avere introiti al netto dell’iva per circa 5 milioni di euro (ai quali si deve aggiungere il 10 o il 22% in base al tipo di attività che si va a svolgere…)… E quindi, mi chiedo, quale locale potrebbe fare cifre del genere in un paese come Taormina il cui centro è vissuto da scarsi 5000 abitanti e tutti gli introiti vengono da turisti e avventori?…. Quali attività si possono realizzare nei locali della “Giara”, (di cui vanno anche rivisti gli spazi per situazioni legate alla sicurezza) che non siano quelle già svolte in passato (night, bar, ristorante, discoteca)?… Le bacchette magiche in economia non esistono e se ci sono alcune attività che possono vantare numeri da capogiro, sono solo quelle legate ai brand del lusso e dei nomi più in auge (mica tutti e tutte le tipologie di merci hanno gli stessi risultati…), che fanno della scarsità di prodotti e di punti vendita un fattore di forza per poter piazzare ricarichi stellari da 30 a 40 volte più del costo di produzione, il tutto ovviamente dettato dalle leggi di domanda e offerta… ma come dicevo prima, sapientemente orientata (le leggi di domanda e offerta intendo) dalle politiche economiche di marketing e di promozione di queste grandi maison… Esempio ne è stato a Taormina la fragorosa apertura di Dior, coincisa (per scelta e non per caso) con l’apertura del rinnovato San Domenico (con il brand Four Season facente parte dello stesso grupppo) trainato a sua volta da tutte le vicende della fiction americana White Lotus (prodotta dalla stessa Four Season)… Appunto tutte scelte strategiche che hanno garantito il primo posto al mondo per entrambe le attività rispetto ai loro colleghi di brand nel 2022… Detto questo, chi mai può pensare, che anche aprendo un altro nome clamoroso a Taormina (ormai ne rimangono pochi…) possa riuscire a duplicare gli stessi risultati ottenuti da questi qui sopra in un periodo eccezionale (primo anno fuori dal Covi) e con una torta ancora intonsa?… Ovviamente ci si regola con la capacità produttiva di un locale commerciale e con il suo posizionamento logistico più o meno favorevole rispetto ad altri simili… Ma se a Taormina possono starci 5000 residenti e 8000 villeggianti in hotel e altri 7000 villeggianti in strutture extra alberghiere (e sto allargando alla grande!)… ebbene ci sono “solo” 20mila persone che possono essere interessate o incoraggiate ad acquistare… ovviamente considerando che sui 20 mila indicati (e larghi pure) siano tutti potenziali acquirenti, quindi bambini e vecchi compresi… Come si fa a paragonarsi a realtà come NewYork o Parigi o Londra o qualsiasi altra città del globo che abbia milioni di cittadini e decine di migliaia di turisti o avventori e nelle quali la capacità di vendita è 10/50/100 volte maggiore che qui?… Allora lì si che possono essere giustificati gli affitti a 5 zeri… ma qui?.

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AMBIENTE

Acireale: domenica nel quartiere San Cosmo l’iniziativa di volontariato “Puliamo il Mondo”

“Puliamo il Mondo” è la versione italiana di “Clean Up the World”, un’iniziativa globale di volontariato ambientale che coinvolge Legambiente e oltre 1.000 gruppi locali in Italia.

L’obiettivo è ripulire parchi, strade e spiagge dalle città dai rifiuti.

Ad Acireale l’iniziativa si svolgerà nel quartiere di San Cosmo, nell’area a verde di via degli Ulivi, dove sarebbe possibile realizzare una zona attrezzata a vantaggio della comunità.

L’iniziativa è promossa da Legambiente in collaborazione con la Città di Acireale.

“La bella iniziativa di Legambiente, che ringraziamo, sarà di contrasto al degrado e avrà anche un valore sociale,- dichiara l’assessore alle Politiche Ambientali Francesca Messina– . Abbiamo chiesto e chiediamo la collaborazione ai residenti per riqualificare un’area in stato di abbandono da anni, affinché sia anche occasione di condivisione”.

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