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CRONACA

Messina: 36enne arrestato dalla Polizia per estorsione aggravata e tentata violazione di domicilio

MESSINA – Nella tarda serata di martedì 7 marzo, gli uomini della DIGOS hanno eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dalla Sezione GIP del Tribunale di Messina, su richiesta della locale Procura, nei confronti di un uomo messinese di 36 anni, con specifici precedenti di polizia, per il reato di estorsione aggravata continuata consumata e tentata violazione di domicilio.

Nella fattispecie, l’indagato – col quale la vittima era entrata in contatto per motivi sentimentali – in diverse occasioni, dopo i primi approcci, avrebbe iniziato a vessare l’uomo chiedendo ripetutamente somme di denaro con la minaccia di rivelare a tutti il suo orientamento sessuale, approfittando della naturale ritrosia della persona offesa e dello stato di inabilità al 100% della medesima.

L’attività estorsiva, volta a privare il denunciante dei propri risparmi, si sarebbe concretizzata sia attraverso ripetuti messaggi su Whatsapp, e ciò nonostante la vittima avesse bloccato l’utenza telefonica del suo aguzzino, sia direttamente presso l’abitazione della vittima ove l’arrestato, in talune occasioni anche con violenza, avrebbe tentato di accedere nonostante la ferma volontà della vittima di porre fine a qualsivoglia rapporto.

La denuncia formalizzata dal 54enne, supportata dalla comunità LGBT, ha consentito agli investigatori di addivenire in breve tempo alla esatta identità dell’autore delle minacce estorsive.

Resta fermo che, essendo il procedimento ancora nella fase delle indagini preliminari, in ossequio al principio di non colpevolezza, è tuttora in corso ulteriore attività investigativa, sotto la direzione della locale Procura.

La Polizia di Stato, da sempre impegnata anche con proprio personale specializzato nel contrasto alla violenza di genere, invita la collettività a denunciare simili episodi presso gli Uffici delle Forze di Polizia presenti sul territorio.

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CRONACA

Palermo: revocate dalla Guardia di Finanza 227 domande di Reddito di Cittadinanza per un valore complessivo di 2.2 milioni di euro

Guardia di finanza

I Finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno revocato 227 domande di Reddito di cittadinanza nei confronti di 75 beneficiari, che tra il 2019 e il 2023 avevano indebitamente richiesto e percepito la misura assistenziale per un totale di 2.246.666 euro.

I militari del secondo nucleo operativo metropolitano del gruppo Palermo hanno approfondito le posizioni di una serie di persone già denunciate per aver usufruito della Naspi, l’indennità mensile di disoccupazione, pur non avendo mai prestato alcuna attività lavorativa.

E’ stato così possibile risalire a 75 cittadini palermitani che, destinatari in via definitiva di decreto penale di condanna emesso dal tribunale di Palermo nel 2023, avevano presentato domanda per ottenere il reddito di cittadinanza, nonostante fossero indagati per la indebita percezione della Naspi.

I militari hanno segnalato alla locale direzione Inps le irregolarità correlate a 227 istanze presentate dai 75 beneficiari individuati, per il recupero, attualmente in atto, delle somme indebitamente percepite per oltre 2 milioni di euro.

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CRONACA

Priolo Gargallo: arrestato pregiudicato 34enne in seguito a una condanna per violenza sessuale di gruppo

I Carabinieri della Stazione di Priolo Gargallo hanno arrestato e associato alla Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa un 34enne, con precedenti penali per reati contro la persona, il patrimonio e in materia di stupefacenti, in esecuzione di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa.

L’uomo, riconosciuto colpevole dei reati di violenza sessuale di gruppo, commessa nel 2013 a Priolo Gargallo, è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione dal Tribunale Ordinario di Siracusa, con condanna confermata dalla Corte D’Appello di Catania e ritenuto inammissibile il ricorso dalla Corte di Cassazione.

L’uomo, nel 2013, ancora ventenne, durante una festa di compleanno aveva molestato una coetanea mentre un altro ragazzo filmava con il telefono, nella circostanza la ragazza era riuscita a chiedere aiuto ad altri giovani presenti che erano intervenuti in suo aiuto.

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CRONACA

Trapani, controlli del NAS: scoperta e posta sotto sequestro un’azienda vitivinicola abusiva

Nell’ambito della strategia di controllo sugli illeciti commessi nel settore vitivinicolo, i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Palermo, in collaborazione con i militari della Stazione di Campobello di Marsala e ai sanitari del Dipartimento di Prevenzione dell’A.S.P. di Trapani, hanno scoperto in provincia di Trapani uno stabilimento dedito alla trasformazione clandestina dell’uva in mosto muto.
Durante l’ispezione igienico – sanitaria dell’azienda, i Carabinieri hanno constatato come la
mutizzazione del mosto, a pieno regime all’arrivo dei militari, avvenisse attraverso l’introduzione di anidride solforosa – trovata in grandi quantità dagli operanti – nel procedimento di fermentazione, così da ottenere un prodotto pronto per essere venduto all’industria dei succhi d’uva.

Gli specialisti del N.A.S., vista l’assenza delle previste procedure di autocontrollo aziendale e la mancanza della registrazione sanitaria necessaria per il deposito degli alimenti, hanno quindi proceduto al sequestro amministrativo di oltre 45.000 litri di mosto mutizzato trovato in giacenza nello stabilimento, al cui titolare hanno comminato la sanzione amministrativa di euro 4.000, mentre i tecnici della prevenzione dell’ASP di Trapani, aderendo alla richiesta dei militari, hanno immediatamente disposto il fermo dell’attività.

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