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ATTUALITÀ

Covid, il bollettino settimanale della Regione Sicilia: nuovi casi ancora in calo nell’Isola

PALERMO – Continua a diminuire il numero delle infezioni da Covid-19 in Sicilia. Nella settimana tra il 13 e il 19 marzo, sono stati registrati, attraverso i test antigenici o molecolari, 893 casi di positività, 194 in meno in meno rispetto ai sette giorni precedenti (- 17,85%). L’incidenza media è stata di 19 casi ogni 100.000 abitanti.

I dati sono riportati nell’ultimo bollettino settimanale a cura del Dasoe, il dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’assessorato per la Salute della Regione Siciliana.

In provincia di Palermo è stato registrato, in assoluto, il maggior numero di nuove infezioni (272, con un’incidenza di 22,67 casi ogni 100.000 abitanti), mentre in provincia di Agrigento si registra l’incidenza più alta (29 ogni 100.000 abitanti, con 119 nuovi positivi in totale). Catania, invece, è stata la provincia che ha fatto segnare il calo più importante di casi: meno 36,31%, con 107 nuovi positivi e un’incidenza di 10 infezioni ogni 100.000 abitanti.

Le fasce d’età maggiormente colpite sono state quelle oltre i 60 anni e, in particolare: 80-89 anni (37,58/100.000 abitanti), 70-79 anni (30,43/100.000), 60-69 (25,38/100.000) e oltre i 90 anni (24,84/100.000).

Le nuove ospedalizzazioni sono stabili; più di metà dei pazienti ricoverati risultano non vaccinati.

Nella fascia 5-11 anni, i vaccinati con almeno una dose si attestano al 23,09% del target regionale. Sono 61.169, pari al 19,85%, i bambini con ciclo primario completato. Tra gli over 12 anni, i vaccinati con almeno una dose si attestano al 91,01%. I soggetti che hanno completato il ciclo primario sono l’89,63%. Sono ancora 1.120.651 i cittadini che non hanno fatto la terza dose. I vaccinati con dose booster sono 2.774.094 pari al 71,23% degli aventi diritto. Dal 13 luglio del 2022, in Sicilia, è stata somministrata la quarta dose di vaccino a 243.407 persone, di cui 213.965 soggetti over 60. Le quinte dosi somministrate risultano complessivamente 10.153.

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ATTUALITÀ

Giarre: il Centro di Aiuto alla Vita festeggia vent’anni di impegno per la dignità umana

La diocesi di Acireale celebra un traguardo significativo per il Centro di Aiuto alla Vita (CAV) inaugurato nei locali della chiesa di Gesù Lavoratore di Giarre il 9 settembre 2004 dall’allora vescovo mons. Pio Vittorio Vigo. In questi vent’anni di dedizione e amore il Centro ha ampliato la sua missione, con l’apertura di altre sedi anche a Santa Venerina e Fiumefreddo di Sicilia, sostenute da volontari devoti che abbracciano tutto il territorio diocesano.

Per questa occasione il Centro di Aiuto alla Vita di Giarre organizza due eventi: venerdì 6 settembre, alle ore 18.30, un convegno sul “Fine Vita” al Teatro Rex di Giarre e domenica 15 settembre la “Giornata per la Vita”, nella struttura “Casa Betania” a Montargano di Mascali.

Gli appuntamenti intendono promuovere la riflessione e il dibattito su questioni importanti riguardanti il diritto alla vita, offrendo spazi per approfondire aspetti tecnici, etici e legali delle terapie palliative e dei diritti in ambito sanitario.

L’ obiettivo primario del CAV è stato e continua ad essere quello di sostenere le donne che si trovano ad affrontare una gravidanza inattesa o indesiderata, offrendo un sostegno amorevole che include assistenza economica, medica, psicologica e legale.

Quest’ impegno ha permesso a più di 250 bambini della diocesi, destinati a morire, di vedere la luce grazie alla scelta coraggiosa delle loro madri di portare avanti la gravidanza.

Nel 2015, presso la chiesa Gesù Lavoratore a Giarre, è stata anche realizzata una “culla per la vita”, moderna interpretazione della tradizionale “ruota degli esposti”, che ha già accolto e protetto un neonato.

Il compito del CAV non si limita solo all’azione concreta: l’impegno è volto anche alla difesa e promozione del diritto alla vita, organizzando corsi di formazione, dibattiti e convegni con relatori qualificati. Questi eventi rafforzano il tessuto sociale della comunità, ispirando una maggiore consapevolezza e impegno verso il valore sacro di ogni vita umana, dal concepimento alla morte naturale.

Dichiara Cesare Scuderi, presidente del CAV: “In questi primi vent’anni, il Centro di Aiuto alla Vita della Diocesi di Acireale ha dato frutti significativi, che ci spronano ad affrontare il futuro con rinnovato entusiasmo e dedizione. Continueremo a lavorare per offrire speranza e supporto a chiunque si trovi ad affrontare una situazione di vulnerabilità, perché crediamo che chi salva una vita, salva il mondo intero”.

L’ assistente spirituale del CAV è don Nino Russo, parroco della chiesa madre di Giarre, Sant’Isidoro Agricola, che così si esprime: “L’impegno profuso a favore della vita si batte contro la logica della non vita. Siamo qui per i tanti che, anche a causa di errori o di leggerezza, si trovano ad attendere un bambino ed hanno bisogno di essere ascoltati e per primi accettati. Spesso proprio nell’essere accolti si riscopre il desiderio di esprimere il sì alla vita: lo abbiamo sperimentato in tante coppie ma anche in tante madri che hanno poi trovato la forza di portare avanti la propria gravidanza, anche se non immediatamente gradita”.

E conclude don Nino: “E’ una gioia grande vedere poi questi bambini non solo venire alla luce, ma anche come sacerdote gioisco nel dare loro il Santo battesimo. Oggi tanti di quei bambini che non ci sarebbero stati se non con l’impegno del centro aiuto alla vita sono grandi e ci incontrano. E sono, ecco, per grazia di Dio, felici di essere uomini e donne del nostro tempo”.

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ATTUALITÀ

ViniMilo: Il progetto “Ritorno” per i vitigni gioiello dell’Etna’

La storica cantina Barone di Villagrande ha ospitato “White Volcanoes” una degustazione con un fil rouge: il terroir. I terreni vulcanici caratterizzano con il loro patrimonio minerale i vini che in questa serata sono stati degustati. Dalla Nuova Zelanda al sud Africa, dall’America alla Germania e poi i nostri vini Irpini, dell’Etna e Altoatesini.

Gli assaggi sono stati accompagnati dalle pietanze della brigata della Cantina che ha proposto il suo Bianco Superiore, tra i migliori Bianchi del versante est. Marco Nicolosi, Patron ed enologo della cantina ospitante ha accolto in pieno il progetto “Ritorno” offrendo dei terreni per la salvaguardia dei vitigni “Reliquia”.

Con Aldo Lorenzoni dell’associazione G.R.A.S.P.O. c’è stato un bel siparietto per passaggio delle consegne. Prezioso anche l’intervento della professoressa Elisabetta Nicolosi Uni CT dipartimento Alimentazione, Ambiente, Agricoltura del Università di Catania. Una bella serata in una cantina prestigiosa per valorizzare un territorio meritevole e il lavoro di chi ci vive e produce.

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AMBIENTE

ViniMilo: Il metodo classico: tra l’Etna e l’Italia

MILO – Al centro servizi di Milo, si è svolta l’interessante degustazione alla cieca di ben 13 spumanti. Il metodo classico: tra l’Etna e l’Italia.

Un’altra bella serata a cura di AIS Jonico Etneo e AIS Catania, condotta da Maria Grazia Barbagallo, vice presidente di AIS Sicilia e Orazio Di Maria, responsabile della guida Vitae di AIS.

Il Sindaco Alfio Cosentino, porta i saluti di tutta l’Amministrazione comunale che rappresenta, sottolineando il successo della manifestazione ViniMilo 2024 e la collaborazione attiva e puntuale di AIS. Apre i lavori e lascia il microfono ai due bravi ed esperti conduttori che, alternandosi, spiegano l’andamento della serata presentando territori di produzioni, cantine e storie di vigne grazie anche a delle slide esplicative.

La serata è stata catalogata “Blind Test”, degustazione alla cieca, dove il pubblico partecipante si poteva esprimere tentando di indovinare se lo spumante era siciliano o italiano oppure spingersi oltre per indovinare la cantina che lo produce.

I vini spumante metodo classico: Franciacorta, Trento DOC, Monti Lessini, Campania, Puglia, Sicilia ed Etna. La degustazione è stata composta da ben 12 etichette più una sorpresa aggiunta in itinere, un intruso, in un “gioco” che ha stimolato la platea amante delle bollicine di qualità.

Le cantine: Barone Pizzini, Moser, Tonello, Monte Somma Vesuvio, Cantine D’Araprì, Giovinco, Cantine Nicosia, Firriato, Gambino, La Contea, Tenute Orestiadi-La Gelsomina, Nicola Gumina e Vibes.

Sono intervenuti, alla fine del servizio, alcuni produttori presenti all’evento ed è stato un bel momento di confronto con il pubblico per raccontare storie di cantina e di vigna presentando anche i progetti per il futuro della spumantistica.

A metà degustazione, una bella pausa a cura del ristorante “I Quattro Archi” di Milo, un arancino col “cavolo trunzo” su una crema di formaggio ragusano, una vera delizia.

A conclusione dei lavori, Claudio Di Maria ha  ringraziato  tutti i sommellier AIS per il servizio svolto in modo eccellente.

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