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ATTUALITÀ

Viagrande: Fipe Confcommercio e Associazione provinciale cuochi e pasticcieri etnei organizzano ”Donne D’Angelo”, cena di beneficienza

VIAGRANDE – Domenica 7 maggio, a partire dalle 18:30, a Villa Di Bella a Viagrande, la prima edizione della cena di beneficenza “Donne D’Angelo”.

Il ricavato della manifestazione, organizzata da Fipe Confcommercio e Associazione provinciale cuochi e pasticcieri etnei, sarà interamente devoluto all’Andos – Comitato di Catania.

Avrebbe compiuto 58 anni il prossimo 7 maggio, Adalgisa D’Angelo. Non è arrivata a compierne nemmeno 51. Strappata alla vita troppo presto da un male che non le ha lasciato scampo.

Una donna forte e coraggiosa che, come tante, si è trovata improvvisamente ad affrontare il dramma della malattia. Nel suo ricordo e con l’obiettivo di tenere sempre accesi i riflettori sulla prevenzione e la diagnosi precoce, domenica 7 maggio a partire 18:30, Villa Di Bella, a Viagrande, ospiterà “Donne D’Angelo”, una cena di beneficenza il cui ricavato sarà interamente devoluto al comitato di Catania dell’Andos, Associazione nazionale donne operate al seno.

L’evento, alla sua prima edizione, è organizzato e promosso da Fipe Confcommercio Catania e dall’Associazione provinciale Cuochi e Pasticcieri etnei, con il patrocinio della Regione Siciliana.

Crispelle, pizze siciliane, pinse romane, angoli per la pasta espressa a base di pesce o con ragù vegetariani, secondi di carne, sfiziosi contorni, dolci, gelati. Tutto al buffet, servito in contenitori compostabili nel pieno rispetto dell’ambiente, in una cornice suggestiva, con musica dal vivo per i più grandi, foto ricordo e animazione per i più piccoli.

«Con una quota di 25 euro a persona, anche se i bambini fino a 5 anni non pagano – spiega Angelo Scuderi, figlio di Adalgisa e presidente dell’Associazione provinciale Cuochi e Pasticcieri etnei – offriremo una grande varietà di portate, con spazi appositamente dedicati, senza dimenticare la zona gluten free. Ci sarà davvero tanto e per tutti i gusti».

La cena di beneficenza sarà un modo per celebrare idealmente il compleanno della madre e regalarne tanti altri, grazie ai programmi di prevenzione, alle donne che ricevono ogni giorno la diagnosi di tumore al seno.

«Sarà un’occasione per stare insieme – aggiunge Scuderi – e ricordarci che nonostante tutto la vita è bella. Ma sarà soprattutto un modo per fare del bene con quello che riusciremo a ricavare. Per questo motivo mi preme fare un grosso ringraziamento a tutte le aziende e le realtà che hanno subito sposato l’iniziativa con entusiasmo».

«Anche questa volta – dichiara il presidente di Fipe Confcommercio Catania, Dario Pistorioil cibo diventa protagonista di un momento di grande solidarietà. Un’iniziativa che ci vede in prima linea perché il ricavato sarà interamente devoluto all’Andos, per aiutare chi non può accedere ai programmi di screening. È importante quindi essere in tanti e ringrazio anticipatamente quanti parteciperanno».

Un’occasione speciale per dare un aiuto concreto ad un’associazione che si batte da anni per aumentare la consapevolezza delle donne nei confronti dell’anticipazione diagnostica, favorendo l’adesione agli screening mammografici.

Chi volesse partecipare potrà prenotare chiamando i numeri 329/9217081 – 349/0882261 – 393/9015450.

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ATTUALITÀ

Giarre: il Centro di Aiuto alla Vita festeggia vent’anni di impegno per la dignità umana

La diocesi di Acireale celebra un traguardo significativo per il Centro di Aiuto alla Vita (CAV) inaugurato nei locali della chiesa di Gesù Lavoratore di Giarre il 9 settembre 2004 dall’allora vescovo mons. Pio Vittorio Vigo. In questi vent’anni di dedizione e amore il Centro ha ampliato la sua missione, con l’apertura di altre sedi anche a Santa Venerina e Fiumefreddo di Sicilia, sostenute da volontari devoti che abbracciano tutto il territorio diocesano.

Per questa occasione il Centro di Aiuto alla Vita di Giarre organizza due eventi: venerdì 6 settembre, alle ore 18.30, un convegno sul “Fine Vita” al Teatro Rex di Giarre e domenica 15 settembre la “Giornata per la Vita”, nella struttura “Casa Betania” a Montargano di Mascali.

Gli appuntamenti intendono promuovere la riflessione e il dibattito su questioni importanti riguardanti il diritto alla vita, offrendo spazi per approfondire aspetti tecnici, etici e legali delle terapie palliative e dei diritti in ambito sanitario.

L’ obiettivo primario del CAV è stato e continua ad essere quello di sostenere le donne che si trovano ad affrontare una gravidanza inattesa o indesiderata, offrendo un sostegno amorevole che include assistenza economica, medica, psicologica e legale.

Quest’ impegno ha permesso a più di 250 bambini della diocesi, destinati a morire, di vedere la luce grazie alla scelta coraggiosa delle loro madri di portare avanti la gravidanza.

Nel 2015, presso la chiesa Gesù Lavoratore a Giarre, è stata anche realizzata una “culla per la vita”, moderna interpretazione della tradizionale “ruota degli esposti”, che ha già accolto e protetto un neonato.

Il compito del CAV non si limita solo all’azione concreta: l’impegno è volto anche alla difesa e promozione del diritto alla vita, organizzando corsi di formazione, dibattiti e convegni con relatori qualificati. Questi eventi rafforzano il tessuto sociale della comunità, ispirando una maggiore consapevolezza e impegno verso il valore sacro di ogni vita umana, dal concepimento alla morte naturale.

Dichiara Cesare Scuderi, presidente del CAV: “In questi primi vent’anni, il Centro di Aiuto alla Vita della Diocesi di Acireale ha dato frutti significativi, che ci spronano ad affrontare il futuro con rinnovato entusiasmo e dedizione. Continueremo a lavorare per offrire speranza e supporto a chiunque si trovi ad affrontare una situazione di vulnerabilità, perché crediamo che chi salva una vita, salva il mondo intero”.

L’ assistente spirituale del CAV è don Nino Russo, parroco della chiesa madre di Giarre, Sant’Isidoro Agricola, che così si esprime: “L’impegno profuso a favore della vita si batte contro la logica della non vita. Siamo qui per i tanti che, anche a causa di errori o di leggerezza, si trovano ad attendere un bambino ed hanno bisogno di essere ascoltati e per primi accettati. Spesso proprio nell’essere accolti si riscopre il desiderio di esprimere il sì alla vita: lo abbiamo sperimentato in tante coppie ma anche in tante madri che hanno poi trovato la forza di portare avanti la propria gravidanza, anche se non immediatamente gradita”.

E conclude don Nino: “E’ una gioia grande vedere poi questi bambini non solo venire alla luce, ma anche come sacerdote gioisco nel dare loro il Santo battesimo. Oggi tanti di quei bambini che non ci sarebbero stati se non con l’impegno del centro aiuto alla vita sono grandi e ci incontrano. E sono, ecco, per grazia di Dio, felici di essere uomini e donne del nostro tempo”.

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ATTUALITÀ

ViniMilo: Il progetto “Ritorno” per i vitigni gioiello dell’Etna’

La storica cantina Barone di Villagrande ha ospitato “White Volcanoes” una degustazione con un fil rouge: il terroir. I terreni vulcanici caratterizzano con il loro patrimonio minerale i vini che in questa serata sono stati degustati. Dalla Nuova Zelanda al sud Africa, dall’America alla Germania e poi i nostri vini Irpini, dell’Etna e Altoatesini.

Gli assaggi sono stati accompagnati dalle pietanze della brigata della Cantina che ha proposto il suo Bianco Superiore, tra i migliori Bianchi del versante est. Marco Nicolosi, Patron ed enologo della cantina ospitante ha accolto in pieno il progetto “Ritorno” offrendo dei terreni per la salvaguardia dei vitigni “Reliquia”.

Con Aldo Lorenzoni dell’associazione G.R.A.S.P.O. c’è stato un bel siparietto per passaggio delle consegne. Prezioso anche l’intervento della professoressa Elisabetta Nicolosi Uni CT dipartimento Alimentazione, Ambiente, Agricoltura del Università di Catania. Una bella serata in una cantina prestigiosa per valorizzare un territorio meritevole e il lavoro di chi ci vive e produce.

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AMBIENTE

ViniMilo: Il metodo classico: tra l’Etna e l’Italia

MILO – Al centro servizi di Milo, si è svolta l’interessante degustazione alla cieca di ben 13 spumanti. Il metodo classico: tra l’Etna e l’Italia.

Un’altra bella serata a cura di AIS Jonico Etneo e AIS Catania, condotta da Maria Grazia Barbagallo, vice presidente di AIS Sicilia e Orazio Di Maria, responsabile della guida Vitae di AIS.

Il Sindaco Alfio Cosentino, porta i saluti di tutta l’Amministrazione comunale che rappresenta, sottolineando il successo della manifestazione ViniMilo 2024 e la collaborazione attiva e puntuale di AIS. Apre i lavori e lascia il microfono ai due bravi ed esperti conduttori che, alternandosi, spiegano l’andamento della serata presentando territori di produzioni, cantine e storie di vigne grazie anche a delle slide esplicative.

La serata è stata catalogata “Blind Test”, degustazione alla cieca, dove il pubblico partecipante si poteva esprimere tentando di indovinare se lo spumante era siciliano o italiano oppure spingersi oltre per indovinare la cantina che lo produce.

I vini spumante metodo classico: Franciacorta, Trento DOC, Monti Lessini, Campania, Puglia, Sicilia ed Etna. La degustazione è stata composta da ben 12 etichette più una sorpresa aggiunta in itinere, un intruso, in un “gioco” che ha stimolato la platea amante delle bollicine di qualità.

Le cantine: Barone Pizzini, Moser, Tonello, Monte Somma Vesuvio, Cantine D’Araprì, Giovinco, Cantine Nicosia, Firriato, Gambino, La Contea, Tenute Orestiadi-La Gelsomina, Nicola Gumina e Vibes.

Sono intervenuti, alla fine del servizio, alcuni produttori presenti all’evento ed è stato un bel momento di confronto con il pubblico per raccontare storie di cantina e di vigna presentando anche i progetti per il futuro della spumantistica.

A metà degustazione, una bella pausa a cura del ristorante “I Quattro Archi” di Milo, un arancino col “cavolo trunzo” su una crema di formaggio ragusano, una vera delizia.

A conclusione dei lavori, Claudio Di Maria ha  ringraziato  tutti i sommellier AIS per il servizio svolto in modo eccellente.

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