ATTUALITÀ
Droga, oltre 9mila euro in casa, animali maltrattati e discarica abusiva: due arresti a Catania – FOTO e NOMI
CATANIA – La polizia di Stato ha arrestato i pregiudicati catanesi Antony Carmelo Spampinato, 35 anni, e Carmelo Savoca, 46 anni (in basso da sinistra a destra), in esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo marijuana in concorso.
Gli arrestati detenevano, in concorso tra loro, 388 dosi già confezionate di sostanza stupefacente del tipo marijuana del peso complessivo di circa 1,247 chili, con la recidiva reiterata e infraquinquennale per lo Spampinato e con la recidiva reiterata specifica per il Savoca.
La sostanza stupefacente è stata trovata ben nascosta da personale del Commissariato di Librino in uno stabile in Viale Nitta numero 12 e, a seguito di attività d’indagine tecnica, è stato possibile identificare gli autori della detenzione nei due soggetti arrestati. I poliziotti hanno effettuato la perquisizione nell’abitazione di Spampinato e, nella circostanza, è stata trovata e sequestrata la somma di denaro pari a 9.114 euro in contanti, oltre a 136 dosi di droga tipo marijuana nei pressi della sua abitazione.
Inoltre, si constatava che Spampinato vive insieme alla moglie all’interno di una casa occupata abusivamente di proprietà del Comune e, in base a quanto emerso dalle risultanze investigative, ha attestato false dichiarazioni all’Inps in ordine all’appartenenza al nucleo familiare; a tal riguardo, Spampinato ha omesso di riferire che vive con i figli e la sua compagna e la stessa percepisce il reddito di cittadinanza, anche per tale motivo verrà segnalato all’autorità giudiziaria.
Durante il controllo sono stati trovati volatili e una tartaruga appartenenti a specie protetta e maltrattati, circostanza confermata anche dal servizio Asp Veterinari; nello specifico si tratta di cardellini rinchiusi senza luce e aria all’interno di cartoni e/o gabbie di piccole misure e successivamente liberati.
Pertanto, Spampinato è stato indagato anche per il reato di maltrattamenti, in questo caso, in concorso con il cognato tale P. A. di anni 53, anche lui pregiudicato, che è stato deferito all’autorità giudiziaria per abuso edilizio per aver costruito un manufatto senza concessione edilizia al fine di detenervi detti animali.
In relazione a Carmelo Savoca, si evidenzia che, pur essendo un membro della famiglia percettore di reddito di cittadinanza, l’uomo gestisce illegalmente un’attività di raccolta e gestione illecita di rifiuti speciali e, a tal riguardo, in viale Grimaldi ha illegalmente invaso la via pubblica ponendovi un container dove detiene detti rifiuti provenienti dalla predetta attività illegale. A tal proposito verrà segnalato il fatto all’INPS per la verifica della revoca del reddito di cittadinanza.
L’attività di polizia, è stata estesa ad alcuni condomini che vivono nello stabile dove abita Spampinato, poiché sono sorti sospetti in ordine al reato di furto di energia elettrica, nello specifico vi era il locale dei contatori dello stabile con fili ammassati; effettivamente, unitamente a personale Enel, sono stati accertati diversi furti di energia elettrica e, nella circostanza, indagati per furto aggravato i responsabili dell’insano gesto.
Infine, sono stati indagati anche altre persone per occupazione illegale di immobile di proprietà del Comune di Catania.
ATTUALITÀ
Intimidazione ad Altofonte, Tamajo: «Gesto crudele, solidarietà all’imprenditore colpito»
L’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, Edy Tamajo, ha espresso ferma condanna per il grave atto intimidatorio ai danni di un imprenditore avvenuto ad Altofonte, in provincia di Palermo, e accompagnato dalla brutale uccisione di alcuni animali e dall’esposizione di una testa mozzata di cavallo.
«Esprimo massima solidarietà all’imprenditore vittima di un vile gesto. Questo atto di inaudita crudeltà – ha detto Tamajo – rappresenta una mentalità mafiosa che deve essere sradicata. È fondamentale che i Carabinieri e la magistratura facciano piena luce su questo episodio e portino i responsabili di fronte alla giustizia. Questi gesti di violenza devono essere affrontati non solo con l’azione delle forze dell’ordine, ma anche con un impegno forte nella diffusione della cultura della legalità nelle scuole, affinché le future generazioni possano crescere libere da questa mentalità».
ATTUALITÀ
Rifiuti in Sicilia, stato di emergenza per la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. Di Mauro: «Area in sicurezza»
La Regione Siciliana ha deliberato lo stato di crisi e di emergenza regionale per la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea in contrada Zuppà, nel Messinese. Il provvedimento, che avrà la durata di 12 mesi, è stato adottato dalla giunta regionale, su proposta del presidente Renato Schifani. La giunta ha anche dato il via libera alla nomina del commissario delegato alla gestione della discarica: l’incarico è stato conferito al dirigente regionale del dipartimento Acque e rifiuti, Arturo Vallone, su proposta dell’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro.
Il dipartimento Acqua e rifiuti ha assegnato al Comune di Mazzarrà Sant’Andrea risorse per un milione e mezzo di euro, destinate ad interventi urgenti, quali operazioni di gestione ordinaria, sorveglianza attiva, dotazione di dispositivi antincendio ed emungimento del percolato.
«Stiamo agendo su due fronti – afferma l’assessore Di Mauro – da un lato adottiamo misure d’emergenza per fronteggiare le criticità ambientali e sanitarie legate al sito, dall’altro sviluppiamo un progetto per mettere in sicurezza l’intera area e proteggere dal rischio di danni ambientali gli abitanti di Mazzarrà e dei numerosi Comuni del comprensorio. Il progetto – ha aggiunto l’assessore – prevederà un investimento di circa 30 milioni di euro di risorse del Pnrr, sulla base dell’Accordo per l’attuazione degli interventi concordato con il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica».
Domani, giovedì 21 novembre, alle 10,30 i tecnici dell’assessorato regionale, del Comune di Mazzarrà Sant’Andrea e altri rappresentanti istituzionali si incontreranno nel sito della discarica per stabilire il programma degli interventi.
ATTUALITÀ
Catania: al via oggi nelle scuole della città il progetto Educare alla Cultura della Legalità
Ha preso il via oggi il progetto di educazione alla cultura della legalità promosso dalla Polizia di Stato e rivolto agli studenti di quattro scuole della città.
Fortemente voluta dal Questore di Catania, l’iniziativa nasce grazie ad un’intesa con diversi attori istituzionali e sociali del territorio, in particolare con Confindustria Catania, con i Dirigenti scolastici, con le Associazioni antiracket e con professionisti della comunicazione.
Il primo incontro si è svolto, questa mattina, presso l’Istituto Omnicomprensivo “Pestalozzi”, nel quartiere Librino, con il coinvolgimento diretto degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola superiore di secondo grado.
Ad interloquire con i ragazzi è stato il Questore, dott. Giuseppe Bellassai, che ha introdotto il tema principale dell’incontro incentrato sul fenomeno mafioso, spiegando le diverse fasi legate alla nascita e all’evoluzione delle organizzazioni criminali, soffermandosi, in particolare, sulle attività illecite che trovano nello spaccio di droga il volano dell’economia dell’intero sistema mafioso.
Il Questore ha tracciato, poi, il profilo storico e organizzativo delle cosche che operano nel territorio catanese, mostrando alcune immagini relative alla ripartizione delle diverse piazze di spaccio, gestite dalle diverse organizzazioni criminali.
Tra gli altri temi affrontati durante l’incontro spicca senz’altro quello legato alla violenza di genere, anche in ragione della ormai prossima ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Le considerazioni del Questore, che ha mostrato anche alcune slides relative ai temi trattati, hanno catturato l’attenzione dei ragazzi che si sono sentiti coinvolti per poi esprimere e condividere le loro riflessioni e le loro emozioni, dando vita ad un vivace dibattito.
Ha destato interesse anche l’intervento della Vice Presidente di Confindustria Catania, dott.ssa Monica Luca, che si è soffermata sul mondo delle attività imprenditoriali e di come sia possibile fare impresa nel territorio senza cedere, in alcun modo, ai fenomeni del racket e dell’usura, trovando nelle Forze di Polizia un supporto immediato e concreto.
Il progetto della Questura di Catania proseguirà nei prossimi giorni, con ulteriori tappe nelle scuole cittadine.
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