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CRONACA

Catania, spaccio di stupefacenti nel quartiere Librino: due pusher arrestati dai carabinieri

CATANIA – I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Fontanarossa, hanno arrestato in flagranza due pregiudicati catanesi di 32 e 38 anni, responsabili di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

Il tutto è scaturito da una mirata attività info investigativa posta in essere dai militari dell’Arma, i quali si sono resi conto di come i due pregiudicati stessero utilizzando un appartamento all’ottavo piano di una palazzina di viale Nitta, a Librino, adibita sia a deposito che a luogo per la vendita di sostanze stupefacenti, per attuare i loro traffici illeciti.

Stando infatti a quanto emerso dalle indagini, l’abitazione era stata trasformata in un vero e proprio mercato della droga, dove gli acquirenti suonavano al citofono e, dopo essere stati riconosciuti dalle telecamere, venivano fatti accomodare per scegliere il tipo di droga a loro più gradito.

Nei giorni precedenti all’arresto, i carabinieri hanno quindi svolto numerosi servizi di osservazione “a distanza e in modalità discreta”, a seguito dei quali, effettivamente, hanno documentato un insolito via vai di numerosi giovani che, dopo pochi minuti dopo il loro ingresso nella palazzina, ne uscivano con fare guardingo, allontanandosi immediatamente.

Avendo ben chiaro il quadro investigativo nella sua interezza, a quel punto i carabinieri hanno deciso di mettere un punto a quel mercato illecito.

La scorsa notte è quindi scattato il blitz nell’alloggio, durante il quale si è approfittato di un momento di distrazione del 38enne, che non riconoscendo che i due giovani al citofono fossero dei carabinieri, ha aperto la porta, cercando inutilmente di richiuderla qualche istante dopo, quando si era accorto che non si trattava di acquirenti.

Il pusher ha quindi cercato di lasciar fuori i militari, opponendosi con tutta la sua forza, ma ormai era troppo tardi ed il suo tentativo di impedirne l’accesso è stato quantomai vano, essendo inoltre accorsi in supporto anche altri colleghi.

Appena entrati, i militari si sono trovati di fronte a un grande salone con al centro un enorme tavolo di forma ovale, allestito con una variegata scelta di diversi tipi di droga, dove il 32enne era intento a “servire” un acquirente, che stava comprando una dose di crack.

Oltre al grosso tavolo, su una parete del salone, era presente uno schermo gigante, che consentiva ai due spacciatori di monitorare, attraverso un sofisticato impianto di videosorveglianza composto da quattro telecamere ad alta definizione, l’esterno dell’edificio, tenendo così sotto controllo gli accessi allo stabile e all’appartamento, per prevenire eventuali “visite” delle Forze dell’Ordine.

Tutta la droga presente sul bancone è stata recuperata dai militari, i quali nel complesso hanno raccolto 50 grammi di marijuana, oltre 10 grammi di cocaina e circa 15 grammi di crack, tutto già suddiviso in dosi per essere vendute agli acquirenti, oltre a due bilancini elettronici di precisione e materiale da confezionamento.

In aggiunta, i militari hanno poi trovato nelle tasche dei due malviventi, diverse centinaia di euro, suddivisi in banconote di vario taglio, sicuro provento dell’attività illecita.

La droga, il denaro e l’impianto di videosorveglianza sono stati chiaramente sequestrati.

Entrambi i soggetti sono stati posti disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ne ha convalidato l’arresto disponendo la custodia cautelare in carcere per il 32enne, mentre l’acquirente è stato segnalato alla Prefettura quale assuntore di sostanze stupefacenti.

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CRONACA

Messina: arrestata giovane 20enne per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti

Messina Catania

Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Questore, Annino Gargano, finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati nella città di Messina, gli agenti della Polizia di Stato hanno tratto in arresto in flagranza di reato una giovane messinese, ritenuta responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I controlli hanno riguardato, in particolare, il Rione Bisconte, area ad elevata densità criminale, ove gli uomini della Squadra Mobile, nei giorni scorsi, hanno effettuato una perquisizione domiciliare dell’abitazione della ventenne.

All’esito dell’attività, avvolta all’interno di una pellicola trasparente, occultata all’interno di una busta in plastica recante un codice numerico, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato una cospicua quantità di hashish, un bilancino di precisione, telefoni cellulari con annesse schede, nonché un’agenda riportante nominativi e numeri.

Gli investigatori, pertanto, coordinati dalla Procura della Repubblica, diretta dal dott. Antonio D’Amato, hanno sequestrato la droga rinvenuta, subito affidata alla Polizia Scientifica per gli accertamenti del caso, ed arrestato la messinese che è stata sottoposta agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Quanto sopra, ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca, costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti degli indagati che, in considerazione dell’attuale fase delle indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti le responsabilità e con la precisazione che il giudizio, che si svolgerà in contraddittorio con le parti e le difese davanti al giudice terzo e imparziale, potrà concludersi anche con la prova dell’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli indagati.

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CRONACA

Marsala, proseguono i controlli straordinari del territorio: denunce e sequestri

Proseguono i controlli straordinari sul territorio di Marsala da parte dei militari della Compagnia Carabinieri di Marsala che, nella serata di ieri, all’esito di posti di blocco nelle contrade di Ciavolo e Strasatti, hanno denunciato:

  • un 49enne di nazionalità straniera che, all’esito di perquisizione personale è stato trovato in possesso di 7 gr. di hashish;
  • un 38enne del luogo mentre tentava di perpetrare un furto (forzando la serratura dello sportello) ad una autovettura parcheggiata in strada;
  • un 25enne di nazionalità straniera che, all’esito di perquisizione personale, è stato trovato in possesso di arnesi atti allo scasso.

Nel corso dell’attività, dove sono state controllate anche due attività commerciali e 45 autovetture:

  • sono state ritirate due patenti di guida, poiché i relativi conducenti (un 40enne e un 18enne) sono stati trovati in possesso di sostanza stupefacenti per uso personale;
  • sono stati sequestrati 12 ciclomotori sprovvisti dei requisiti di circolazione, affidati alla locale Polizia Municipale per la successiva rottamazione.
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CRONACA

Pachino: arrestato 47enne per violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia ai danni dell’ex compagna

I Carabinieri della Stazione di Pachino (SR) hanno dato esecuzione a un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare emessa dal Tribunale di Siracusa a carico di un tunisino di 47 anni gravemente indiziato di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale nei confronti dell’ex compagna.

I Carabinieri, con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa, hanno accertato che l’uomo, per diversi mesi e in diverse occasioni, ha reiteratamente posto in essere comportamenti violenti, oltraggiosi e molesti nei confronti dell’ex convivente 40enne costringendola anche a ricorrere alle cure dei sanitari presso il pronto soccorso di Avola.

La donna, all’atto della coraggiosa denuncia sporta nel mese di giugno, veniva presa in carico, allontanata d’urgenza dalla casa familiare e collocata in una struttura protetta e il 47enne sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con il presidio del braccialetto elettronico.

Il 47enne tuttavia violava ripetutamente le prescrizioni imposte minacciando la donna sulla piattaforma social “Tik Tok” e tentando in una circostanza di speronare l’auto sulla quale lei viaggiava.

Il tempestivo intervento dei Carabinieri di Pachino che hanno accertato le violazioni e dell’Autorità Giudiziaria che ha emesso un provvedimento di aggravamento della misura hanno portato alla sottoposizione dell’uomo agli arresti domiciliari.

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