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ATTUALITÀ

Scuola di formazione per il bene comune

CATANIA – La Pubblica Amministrazione del futuro; Lo sviluppo locale del territorio; Gli investimenti per le imprese in Italia e l’industria del turismo; I Comuni, cuore pulsante dello sviluppo nazionale nella stagione del PNRR; PPP in Sanità uno strumento innovativo tra valorizzazione delle risorse e bene comune; Il valore della rappresentanza politica nelle istituzioni ed il ruolo del Parlamento in Italia; La cultura del bene comune.  Sono questi i temi dei 6 incontri che si terranno da gennaio a maggio nell’ambito del corso di formazione organizzato da Futurlab e dalla Compagnia delle Opere Sicilia. Temi di grande attualità che affrontano il presente e il prossimo futuro del nostro Paese da varie prospettive, ma tutte nell’ottica di una crescita di cultura ampia, su aspetti concreti, di grande attualità e di impatto per tutti i cittadini, perché la stagione della ripresa post Covid non è solo economica ma anche sociale e le scelte strategiche e sanitarie sono condizionate da un efficace e qualificata gestione della Pubblica Amministrazione. I relatori saranno tra i massimi esperti nazionali delle materie trattate.

“Nel meraviglioso panorama di attività svolte da Futurlab dall’anno della sua fondazione, ormai 8 anni orsono – anni in cui abbiamo potuto sperimentare la bellezza di creare valore sociale direttamente e indirettamente – la Scuola di formazione per il bene comune, fortemente voluta da Giorgio Vittadini e costituita qui in Sicilia e specificatamente a Catania, ha rappresentato e rappresenta una delle attività che ha inciso più profondamente nel tessuto sociale del territorio” spiega Antonio La Ferrara, presidente di Futurlab che, quest’anno, si avvale di un importante partner come Compagnia delle Opere Sicilia.

“La Cdo Sicilia è un punto di riferimento privilegiato per imprese, professionisti e anche organizzazioni no-profit che condividono l’impegno nel sostenere lo sviluppo economico e sociale della nostra terra” aggiunge il presidente della CdO, Salvatore Motta “Incoraggiare l’imprenditorialità e l’occupazione all’inizio della stagione del PNRR e del positivo effetto domino che potrebbe provocare è quanto mai importante. Un’opportunità da non perdere, creando una rete tra l’Università e le istituzioni regionali e locali. Immagino una strategia comune per formare quadri dirigenti e imprenditori  per affrontare in modo vincente le sfide del presente e del futuro”.

La conferenza stampa di presentazione della Scuola di formazione del bene comune si terrà sabato 2 dicembre, alle ore 9.30 al Palazzo della Cultura, via Vittorio Emanuele, presenti: Antonio La Ferrara, presidente di Futurlab, Salvatore Motta, presidente di Compagnia delle Opere – Sicilia, il sindaco di Catania, Enrico Trantino, Giuseppe Cicala, direttore generale della Scuola di formazione per il bene comune e Claudia Fuccio, direttrice di CdO Sicilia.

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ATTUALITÀ

Giarre: il Centro di Aiuto alla Vita festeggia vent’anni di impegno per la dignità umana

La diocesi di Acireale celebra un traguardo significativo per il Centro di Aiuto alla Vita (CAV) inaugurato nei locali della chiesa di Gesù Lavoratore di Giarre il 9 settembre 2004 dall’allora vescovo mons. Pio Vittorio Vigo. In questi vent’anni di dedizione e amore il Centro ha ampliato la sua missione, con l’apertura di altre sedi anche a Santa Venerina e Fiumefreddo di Sicilia, sostenute da volontari devoti che abbracciano tutto il territorio diocesano.

Per questa occasione il Centro di Aiuto alla Vita di Giarre organizza due eventi: venerdì 6 settembre, alle ore 18.30, un convegno sul “Fine Vita” al Teatro Rex di Giarre e domenica 15 settembre la “Giornata per la Vita”, nella struttura “Casa Betania” a Montargano di Mascali.

Gli appuntamenti intendono promuovere la riflessione e il dibattito su questioni importanti riguardanti il diritto alla vita, offrendo spazi per approfondire aspetti tecnici, etici e legali delle terapie palliative e dei diritti in ambito sanitario.

L’ obiettivo primario del CAV è stato e continua ad essere quello di sostenere le donne che si trovano ad affrontare una gravidanza inattesa o indesiderata, offrendo un sostegno amorevole che include assistenza economica, medica, psicologica e legale.

Quest’ impegno ha permesso a più di 250 bambini della diocesi, destinati a morire, di vedere la luce grazie alla scelta coraggiosa delle loro madri di portare avanti la gravidanza.

Nel 2015, presso la chiesa Gesù Lavoratore a Giarre, è stata anche realizzata una “culla per la vita”, moderna interpretazione della tradizionale “ruota degli esposti”, che ha già accolto e protetto un neonato.

Il compito del CAV non si limita solo all’azione concreta: l’impegno è volto anche alla difesa e promozione del diritto alla vita, organizzando corsi di formazione, dibattiti e convegni con relatori qualificati. Questi eventi rafforzano il tessuto sociale della comunità, ispirando una maggiore consapevolezza e impegno verso il valore sacro di ogni vita umana, dal concepimento alla morte naturale.

Dichiara Cesare Scuderi, presidente del CAV: “In questi primi vent’anni, il Centro di Aiuto alla Vita della Diocesi di Acireale ha dato frutti significativi, che ci spronano ad affrontare il futuro con rinnovato entusiasmo e dedizione. Continueremo a lavorare per offrire speranza e supporto a chiunque si trovi ad affrontare una situazione di vulnerabilità, perché crediamo che chi salva una vita, salva il mondo intero”.

L’ assistente spirituale del CAV è don Nino Russo, parroco della chiesa madre di Giarre, Sant’Isidoro Agricola, che così si esprime: “L’impegno profuso a favore della vita si batte contro la logica della non vita. Siamo qui per i tanti che, anche a causa di errori o di leggerezza, si trovano ad attendere un bambino ed hanno bisogno di essere ascoltati e per primi accettati. Spesso proprio nell’essere accolti si riscopre il desiderio di esprimere il sì alla vita: lo abbiamo sperimentato in tante coppie ma anche in tante madri che hanno poi trovato la forza di portare avanti la propria gravidanza, anche se non immediatamente gradita”.

E conclude don Nino: “E’ una gioia grande vedere poi questi bambini non solo venire alla luce, ma anche come sacerdote gioisco nel dare loro il Santo battesimo. Oggi tanti di quei bambini che non ci sarebbero stati se non con l’impegno del centro aiuto alla vita sono grandi e ci incontrano. E sono, ecco, per grazia di Dio, felici di essere uomini e donne del nostro tempo”.

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ATTUALITÀ

ViniMilo: Il progetto “Ritorno” per i vitigni gioiello dell’Etna’

La storica cantina Barone di Villagrande ha ospitato “White Volcanoes” una degustazione con un fil rouge: il terroir. I terreni vulcanici caratterizzano con il loro patrimonio minerale i vini che in questa serata sono stati degustati. Dalla Nuova Zelanda al sud Africa, dall’America alla Germania e poi i nostri vini Irpini, dell’Etna e Altoatesini.

Gli assaggi sono stati accompagnati dalle pietanze della brigata della Cantina che ha proposto il suo Bianco Superiore, tra i migliori Bianchi del versante est. Marco Nicolosi, Patron ed enologo della cantina ospitante ha accolto in pieno il progetto “Ritorno” offrendo dei terreni per la salvaguardia dei vitigni “Reliquia”.

Con Aldo Lorenzoni dell’associazione G.R.A.S.P.O. c’è stato un bel siparietto per passaggio delle consegne. Prezioso anche l’intervento della professoressa Elisabetta Nicolosi Uni CT dipartimento Alimentazione, Ambiente, Agricoltura del Università di Catania. Una bella serata in una cantina prestigiosa per valorizzare un territorio meritevole e il lavoro di chi ci vive e produce.

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AMBIENTE

ViniMilo: Il metodo classico: tra l’Etna e l’Italia

MILO – Al centro servizi di Milo, si è svolta l’interessante degustazione alla cieca di ben 13 spumanti. Il metodo classico: tra l’Etna e l’Italia.

Un’altra bella serata a cura di AIS Jonico Etneo e AIS Catania, condotta da Maria Grazia Barbagallo, vice presidente di AIS Sicilia e Orazio Di Maria, responsabile della guida Vitae di AIS.

Il Sindaco Alfio Cosentino, porta i saluti di tutta l’Amministrazione comunale che rappresenta, sottolineando il successo della manifestazione ViniMilo 2024 e la collaborazione attiva e puntuale di AIS. Apre i lavori e lascia il microfono ai due bravi ed esperti conduttori che, alternandosi, spiegano l’andamento della serata presentando territori di produzioni, cantine e storie di vigne grazie anche a delle slide esplicative.

La serata è stata catalogata “Blind Test”, degustazione alla cieca, dove il pubblico partecipante si poteva esprimere tentando di indovinare se lo spumante era siciliano o italiano oppure spingersi oltre per indovinare la cantina che lo produce.

I vini spumante metodo classico: Franciacorta, Trento DOC, Monti Lessini, Campania, Puglia, Sicilia ed Etna. La degustazione è stata composta da ben 12 etichette più una sorpresa aggiunta in itinere, un intruso, in un “gioco” che ha stimolato la platea amante delle bollicine di qualità.

Le cantine: Barone Pizzini, Moser, Tonello, Monte Somma Vesuvio, Cantine D’Araprì, Giovinco, Cantine Nicosia, Firriato, Gambino, La Contea, Tenute Orestiadi-La Gelsomina, Nicola Gumina e Vibes.

Sono intervenuti, alla fine del servizio, alcuni produttori presenti all’evento ed è stato un bel momento di confronto con il pubblico per raccontare storie di cantina e di vigna presentando anche i progetti per il futuro della spumantistica.

A metà degustazione, una bella pausa a cura del ristorante “I Quattro Archi” di Milo, un arancino col “cavolo trunzo” su una crema di formaggio ragusano, una vera delizia.

A conclusione dei lavori, Claudio Di Maria ha  ringraziato  tutti i sommellier AIS per il servizio svolto in modo eccellente.

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