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CRONACA

Ragusa: sequestrata un’area adibita a discarica abusiva di rifiuti inquinanti in contrada Randello

RAGUSA –Nei giorni scorsi il personale del Commissariato di P.S. di Comiso unitamente a personale della Stazione dei Carabinieri di Santa Croce Camerina, della Polizia Provinciale di Ragusa e di personale specializzato ARPA, a seguito di specifici servizi finalizzati alla repressione dei reati ambientali soprattutto nelle zone a forte vocazione agricola dove sono impiantate coltivazioni intensive in serre, hanno effettuato l’accesso in c.da Randello, agro del Comune di Ragusa all’interno di due note aziende dedite alla coltivazione e produzione di ortaggi biologici.

Tale importante risultato è scaturito nell’ambito dei mirati servizi di controllo del territorio pianificati dal Questore della Provincia di Ragusa Dr. Vincenzo Trombadore con la condivisione dei Comandanti Provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza e come da tematiche di settore approfondite in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica con l’obiettivo di garantire anche il rispetto delle vigenti disposizioni normative in materia di tutela ambientale.

Dopo un accurato controllo, all’interno delle aree in uso alle aziende, in prossimità di una vasca per la raccolta di acque reflue è stato scoperto un fossato di dimensioni di circa 2500 rn 2 per una altezza di circa 5 metri.

Ai margini del suddetto fossato sono stati rinvenuti cumuli di rifiuti di varia natura, per lo più residui di coltivazione di ortaggi in serra frammisti a materiale plastico di varia natura, imballaggi in plastica, tubazioni in plastica dismesse, tubazioni metalliche ed altro.
Inoltre, sul fronte nord del fossato sono stati rinvenuti pali in cemento utilizzati per la costruzione delle serre, materiali ferrosi, oltre all’abbandono di contenitori in plastica contenenti insetti utili all’agricoltura.

Nei pressi del suddetto scavo si è rinvenuta anche la presenza di cumuli di rifiuti combusti, materiali plastici vari e rifiuti riconducibili ad attività serricole.

In relazione a quanto rilevato, il personale dell’ARPA e della Polizia Provinciale hanno provveduto ad effettuare sopralluogo tecnico specializzato e campionatura del suolo al fine di verificarne l’eventuale inquinamento nonché l’eventuale minaccia per le falde acquifere.

Atteso quanto rilevato, alla conclusione del sopralluogo l’intera area di circa mq. 2500 è stata sottoposta a sequestro successivamente convalidato dall’Autorità Giudiziaria di Ragusa, sottraendo in tal modo l’area alla disponibilità delle due aziende in attesa di idonea bonifica.

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CRONACA

Siracusa: denunciati un 36enne trovato con un coltello a serramanico e un 40enne per guida in stato di ebbrezza

Incessante l’attività di controllo del territorio da parte dei Carabinieri di Siracusa: i Carabinieri della Sezione Radiomobile, a seguito di un controllo alla circolazione stradale, hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria un 36enne, pregiudicato per reati contro il patrimonio, che nascondeva nel vano porta oggetti della propria autovettura un coltello a serramanico.

Un 40enne con precedenti di polizia è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza poiché, durante il controllo, mentre si trovava alla guida della propria autovettura, si è rifiutato di sottoporsi all’accertamento preliminare dello stato di alterazione alcolica. All’uomo è stata revocata la patente, decurtati 20 punti e il veicolo sequestrato ai fini della confisca.

È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.

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CRONACA

Catania, scoperta una sala giochi abusiva in un circolo privato: elevate sanzioni per 132mila euro

Un blitz della Polizia di Stato in un circolo privato di via Canfora ha permesso di scoprire una sala giochi allestita senza alcuna autorizzazione e in violazione delle norme di settore.

L’intervento si inserisce nell’ambito delle attività predisposte dal Questore di Catania per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo illegale e della ludopatia.

Sono stati gli agenti della Squadra Amministrativa della Divisione PAS della Questura a monitorare attentamente i movimenti attorno al circolo privato, ritenendo particolarmente fondato il sospetto di un’attività illecita svolta all’interno. L’osservazione scrupolosa dell’intera zona ha assicurato il successo dell’operazione dei poliziotti che, nel momento dell’intervento, sono riusciti a bypassare il sofisticato sistema di videosorveglianza, installato dai responsabili del circolo, evidentemente, per impedire qualsivoglia tipologia di controllo delle Forze di Polizia.

Una volta all’interno, gli agenti della Squadra Amministrativa della Divisione PAS hanno ispezionato i locali scovando ben 12 apparecchi elettronici destinati al gioco, sapientemente celati nel circolo. Le apparecchiature sono risultate del tutto irregolari perché appartenenti alla categoria vietata dalla normativa vigente; infatti erano prive del necessario nulla osta da parte dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli e non collegate alla rete nazionale per il pagamento erariale.

I poliziotti hanno proceduto a sequestrare tutte le apparecchiature e hanno elevato nei confronti dei titolari del circolo sanzioni amministrative per un totale di 132 mila euro.

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CRONACA

Castelvetrano, aggrediscono un connazionale e lo abbandonano in strada privo di sensi: denunciati

I Carabinieri della Compagnia di Castelvetrano hanno denunciato 4 persone di nazionalità straniera di età compresa tra 18 e 42 anni responsabili di una violenta aggressione ai danni di un connazionale.

I Carabinieri sono intervenuti nel centro abitato, a seguito di segnalazione al 112, di un uomo privo di sensi accasciato sul ciglio della strada. L’uomo, un tunisino di 28 anni, sarebbe stato aggredito da connazionali che con calci, pugni e bastonate gli avevano cagionato traumi e fratture al viso e al corpo (giudicate guaribili con prognosi di 30 giorni), allontanandosi subito dopo l’azione delittuosa.

Gli autori sono stati identificati grazie alla visione delle immagini di videosorveglianza urbana e alle testimonianze raccolte.

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